• Giovanissimi Regionali GIR.C
  • Rinascita Doccia
  • 1 - 1
  • Sangiovannese


RINASCITA DOCCIA: Moretti, Fambrini, Lastrucci, Chemeri, Torricini, Morettini, Barzanti, Nencini F., Moroni, Gibilaro, Casati. A disp.: Bacci, Carassai, Baldanzi, Oriti, Nencini N. All.: Gheri.
SANGIOVANNESE: Billi, De Santis, Arelli, Gerardi, Giustelli, Filippi, Milli, Di Fratta, Avolio, Ungheria, Martino. A disp.: Rossi, Braschi, Nepi, Sbragi, Fabbri, Moracci, Ricci, Borgogni, Desiderio. All.: Manzuoli.

ARBITRO: Tinagli di Prato.

RETI: 66' Ungheria, 73' Casati.



Non è mai un campo facile quello del Rinascita Doccia; la visita della capolista Sangiovannese infatti è tutt'altro che una scampagnata e, sebbene gli aretini trovino il vantaggio a quattro minuti dal termine, il Doccia getta il cuore oltre l'ostacolo e riagguanta il pareggio quando tutto sembra deciso. La squadra ospite prende in mano fin dall'inizio le redini della partita e prova a concretizzare il suo predominio territoriale con tiri da lontano, combinazioni in area di rigore e palloni aerei, ma né Gerardi da fuori, né Ungheria da distanza ravvicinata, né Martino di testa riescono a procurare grattacapi a Moretti, che si limita a bloccare sicuro qualche pallone. Il portiere di casa viene sollecitato molto nella prima mezz'ora, nella quale si assiste, almeno scorrendo le azioni degne di nota, ad un monologo biancoblu. Poco prima del 30' punizione violenta di Ungheria bloccata a terra da Moretti; quindi, all'azione successiva, Gerardi calcola il rimbalzo dalla distanza e col destro chiama l'estremo difensore avversario al tuffo sulla sua destra per salvare lo 0-0 con cui si conclude la prima frazione. La Sangiovannese dimostra di meritare il primo posto, ma il Doccia sa perfettamente come difendersi tra le mura amiche. Anzi, nel secondo tempo, finalmente, i ragazzi di casa prendono coraggio e trovano spazi nella metà campo ospite: subito dopo il fischio d'inizio del secondo tempo Gibilaro ruba un pallone molto interessante ma non riesce a dare la forza necessaria al suo tiro, che si rivela innocuo. Le due formazioni adesso si affrontano a viso aperto, anche se è sempre quella allenata da Manzuoli a farsi più minacciosa: al 42' Avolio fa un lavoro splendido da pivot e si scava un tunnel tra le strettissime maglie della difesa rossoblu, è solo contro Moretti ma al momento del tiro Fambrini s'immola e salva tutto. Quindi è Ungheria a liberarsi con un sombrero e , pressato in maniera asfissiante, affrettare il tiro che finisce alto sopra la traversa. Dall'altra parte, dopo una fase di grande agonismo, Moroni corre a perdifiato a seguito di un lancio lungo, vince un rimpallo con Filippi e si ritrova a tu per tu con Billi; il centravanti di casa però, forse annebbiato dalla fatica dopo tante corse e rincorse, apre troppo il piattone e gonfia soltanto l'esterno della rete. Mancano cinque minuti più recupero, la situazione si fa incandescente: 66' sul cronometro, Ungheria manda fuori giri la difesa, si fa spazio e incrocia un sinistro beffardo che rotola alle spalle di un incolpevole Moretti. Un colpo da K.O. per molti, ma non per il Doccia, che si riversa in attacco senza fortuna per alcuni minuti. Il tempo di recupero si avvia a scadere quando i locali beneficiano di un calcio d'angolo che sa tanto di assalto finale: la battuta non è buona, la contraerea respinge, ma c'è tempo e spazio per un nuovo traversone, che stavolta è ottimo e pesca Casati inspiegabilmente libero di controllare, prendere la mira e spedire il pallone in rete, fissando così il risultato finale sull'1-1 e confermando che, sì, il campo del Doccia è ostico per chiunque, anche per i primi della classe, per larghi tratti in controllo del match ma beffati proprio all'ultimo.
Calciatoripiù
: il salvataggio disperato sul centravanti avversario all'inizio della ripresa e una partita giocata con concentrazione e sacrificio valgono a Fambrini una menzione particolare. Encomiabile anche il lavoro di Moroni, che si è sbattuto per settanta minuti contro l'intero pacchetto arretrato ospite; Gerardi e Ungheria hanno invece catalizzato le trame di gioco biancoblu, risultando alla fine i più pericolosi e, nel caso del secondo, arrivando pure a griffare meritatamente il tabellino dei marcatori.

Federico Targetti RINASCITA DOCCIA: Moretti, Fambrini, Lastrucci, Chemeri, Torricini, Morettini, Barzanti, Nencini F., Moroni, Gibilaro, Casati. A disp.: Bacci, Carassai, Baldanzi, Oriti, Nencini N. All.: Gheri.<br >SANGIOVANNESE: Billi, De Santis, Arelli, Gerardi, Giustelli, Filippi, Milli, Di Fratta, Avolio, Ungheria, Martino. A disp.: Rossi, Braschi, Nepi, Sbragi, Fabbri, Moracci, Ricci, Borgogni, Desiderio. All.: Manzuoli.<br > ARBITRO: Tinagli di Prato.<br > RETI: 66' Ungheria, 73' Casati. Non &egrave; mai un campo facile quello del Rinascita Doccia; la visita della capolista Sangiovannese infatti &egrave; tutt'altro che una scampagnata e, sebbene gli aretini trovino il vantaggio a quattro minuti dal termine, il Doccia getta il cuore oltre l'ostacolo e riagguanta il pareggio quando tutto sembra deciso. La squadra ospite prende in mano fin dall'inizio le redini della partita e prova a concretizzare il suo predominio territoriale con tiri da lontano, combinazioni in area di rigore e palloni aerei, ma n&eacute; Gerardi da fuori, n&eacute; Ungheria da distanza ravvicinata, n&eacute; Martino di testa riescono a procurare grattacapi a Moretti, che si limita a bloccare sicuro qualche pallone. Il portiere di casa viene sollecitato molto nella prima mezz'ora, nella quale si assiste, almeno scorrendo le azioni degne di nota, ad un monologo biancoblu. Poco prima del 30' punizione violenta di Ungheria bloccata a terra da Moretti; quindi, all'azione successiva, Gerardi calcola il rimbalzo dalla distanza e col destro chiama l'estremo difensore avversario al tuffo sulla sua destra per salvare lo 0-0 con cui si conclude la prima frazione. La Sangiovannese dimostra di meritare il primo posto, ma il Doccia sa perfettamente come difendersi tra le mura amiche. Anzi, nel secondo tempo, finalmente, i ragazzi di casa prendono coraggio e trovano spazi nella met&agrave; campo ospite: subito dopo il fischio d'inizio del secondo tempo Gibilaro ruba un pallone molto interessante ma non riesce a dare la forza necessaria al suo tiro, che si rivela innocuo. Le due formazioni adesso si affrontano a viso aperto, anche se &egrave; sempre quella allenata da Manzuoli a farsi pi&ugrave; minacciosa: al 42' Avolio fa un lavoro splendido da pivot e si scava un tunnel tra le strettissime maglie della difesa rossoblu, &egrave; solo contro Moretti ma al momento del tiro Fambrini s'immola e salva tutto. Quindi &egrave; Ungheria a liberarsi con un sombrero e , pressato in maniera asfissiante, affrettare il tiro che finisce alto sopra la traversa. Dall'altra parte, dopo una fase di grande agonismo, Moroni corre a perdifiato a seguito di un lancio lungo, vince un rimpallo con Filippi e si ritrova a tu per tu con Billi; il centravanti di casa per&ograve;, forse annebbiato dalla fatica dopo tante corse e rincorse, apre troppo il piattone e gonfia soltanto l'esterno della rete. Mancano cinque minuti pi&ugrave; recupero, la situazione si fa incandescente: 66' sul cronometro, Ungheria manda fuori giri la difesa, si fa spazio e incrocia un sinistro beffardo che rotola alle spalle di un incolpevole Moretti. Un colpo da K.O. per molti, ma non per il Doccia, che si riversa in attacco senza fortuna per alcuni minuti. Il tempo di recupero si avvia a scadere quando i locali beneficiano di un calcio d'angolo che sa tanto di assalto finale: la battuta non &egrave; buona, la contraerea respinge, ma c'&egrave; tempo e spazio per un nuovo traversone, che stavolta &egrave; ottimo e pesca Casati inspiegabilmente libero di controllare, prendere la mira e spedire il pallone in rete, fissando cos&igrave; il risultato finale sull'1-1 e confermando che, s&igrave;, il campo del Doccia &egrave; ostico per chiunque, anche per i primi della classe, per larghi tratti in controllo del match ma beffati proprio all'ultimo. <b> Calciatoripi&ugrave;</b>: il salvataggio disperato sul centravanti avversario all'inizio della ripresa e una partita giocata con concentrazione e sacrificio valgono a <b>Fambrini </b>una menzione particolare. Encomiabile anche il lavoro di <b>Moroni</b>, che si &egrave; sbattuto per settanta minuti contro l'intero pacchetto arretrato ospite; <b>Gerardi e Ungheria </b>hanno invece catalizzato le trame di gioco biancoblu, risultando alla fine i pi&ugrave; pericolosi e, nel caso del secondo, arrivando pure a griffare meritatamente il tabellino dei marcatori. Federico Targetti




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