• Allievi B
  • Maliseti Tobbianese
  • 2 - 2
  • Galcianese


MALISETI TOBB.: Villani 6-, Giaconia 6-, Caggianese 6, Zelano 6, Guidi 6,5, Tisi 6,5, Mertiri 6, Bettazzi 6, Striatto 8, Imperio 7, Bartolini 6,5. A disp.: Campana, Baroncelli, Costa, Avallone. All.: Francesco Campolo.
GALCIANESE: Rossi 6,5, Maglia 6, Cecchi 6, Bastoni 6,5, Sorice 6-, Benedetti 6-, Essaidi 6, Foligni 6, Bottai 6,5, Lae Cicuta 7, Bianchi 6,5. A disp.: Vannucchi, Rescigno 6, Cosimo 6, Ferrati 7,5, Capocchi 6, Sanesi 6, Arapi. All.: Luca Paoletti.

ARBITRO: Pisasale di Prato.

RETI: 24' Striatto, 49' Bottai, 50' rig. Imperio, 62' Ferrati.
NOTE: Angoli: 6-6.



Senza ombra di dubbio, Maliseti e Galcianese danno vita alla gara più interessante e di cartello della ventiduesima giornata del campionato di Allievi B. La squadra di casa, reduce da un febbraio infernale, in cui ha collezionato pochi punti ed ha perso contatto con la testa della classifica, è chiamata a scrollarsi di dosso ansie e paure ed a difendere con le unghie e con i denti il secondo posto a quota 42 (con 21 partite giocate) dalle agguerrite inseguitrici, tra cui la Galcianese, quarta a 37 lunghezze con due partite da recuperare. Il Maliseti si presenta a questa partita snodo fondamentale della stagione con moltissime defezioni, tra infortuni, squalifiche e influenzati. Al 3' primo acuto di una brillante Galcianese che va vicina al vantaggio con una sibillina conclusione dalla distanza del fantasista Lae Cicuta. Partenza piuttosto attendista, quasi timida, dei locali in completa tenuta gialla, che si rintanano oltremodo aspettando gli avversari, una strategia che potrebbe essere condivisibile per dosare le forza, ma sicuramente inattuabile date le caratteristiche dei centrocampisti più ragionatori che contropiedisti. Striatto in avanti appare ispirato ma troppo isolato e le sue illuminazioni non trovano seguito e sostegno da parte dei compagni; inoltre, il calciatore classe 2001 Mertiri, impiegato al posto del malato Rossellò, sembra per il momento spaesato, come un marinaio disperso in mari ignoti. Al 12' punizione dal limite dell'area ben calciata da capitan Bastoni sulla quale Villani fa buona guardia. Con il passare del tempo, diminuisce la bellezza della partita e cresce l'intensità della pioggia che si abbatte inesorabilmente sul sussidiario di Maliseti: le due compagini sembrano avvinghiate dal giogo della paura e si specchiano tra contrasti accesi ed errori di misura imperdonabili. Al 24', in una preoccupante calma piatta, esce fuori l'estro di Striatto, giocatore di assoluto fiuto del gol che, alla prima palla vagante in area di rigore, non perdona e trafigge Rossi. Al 32' ancora una sublime azione personale di Striatto che allarga per Mertiri che calcia potente ma centrale favorendo la presa in due tempi di Rossi. È un buon momento per i padroni di casa, che peraltro capiscono lo splendido stato di forma di Striatto e lo servono in continuazione. Al 37' Bettazzi lancia in profondità Bartolini, stop e sinistro rasoterra, sul quale Rossi si supera, deviando in angolo con un pregevole tuffo. Sul successivo corner, fendente di Tisi al volo di discreta potenza ma mediocre precisione che esce ad un paio di metri dal bersaglio. La pioggia si trasforma in bufera e durante l'intervallo il campo in sintetico diviene un acquitrino, con pozzanghere ovunque e pallone che rimbalza appena, condizioni che renderebbero la gara plausibilmente passibile di sospensione, ma l'arbitro, di comune accordo con i capitani delle due compagini, decide di iniziare il secondo tempo, che logicamente riserverà agli astanti uno spettacolo qualitativamente inferiore alle aspettative. Occorre trovare un episodio, un errore di misura, un passaggio o una posizione difensiva sbagliati per pungere ed è quello che cinicamente fa la Galcianese con Bottai che sfrutta una pennichella di Giaconia che non sale per lasciare l'attaccante in offside e supera il portiere con un preciso diagonale. L'urlo di gioia degli ospiti si strozza in gola immediatamente quando Striatto entra in area di rigore e cade, guadagnandosi un calcio di rigore che Imperio realizza agilmente spiazzando Rossi. Una delle caratteristiche peculiari del calcio è l'imprevedibilità e quando tutto sembra mettersi per il verso giusto per il Maliseti, che riesce per un quarto d'ora scarso a gestire il match senza patemi d'animo, arriva l'incubo: Ferrati gira un pallone vagante in area di rigore al volo all'indietro, trovando l'incrocio dei pali con Villani apparso non molto reattivo nell'occasione. La rete galvanizza la Galcianese che cerca il colpaccio e si riversa a testa bassa nell'area avversaria, mettendo a dura prova la disposizione difensiva della retroguardia locale. Al 28' è però un acuto del solito imprendibile Striatto a far gridare al gol i locali: l'attaccante vince un contrasto sulla mediana e si invola verso la porta ma prova un improbabile tiro di punta modalità calcetto, stilisticamente bello ma decisamente poco efficace; in questo caso, una scelta discutibile ed un gol mancato non degno della fama di avvoltoio del bomber. Al 37' lancio di Bettazzi col contagiri per Bartolini che in corsa incrocia con il destro e la palla finisce alta sopra la traversa tra l'incredulità del pubblico di casa: due occasioni favolose mal sfruttate che potrebbero costare caro nell'esito del match (e nell'economia del torneo). Al 38' tiro dal limite dell'area di Bottai sul quale Villani si esalta e blocca in presa plastica. La gara termina con un accenno di assedio degli ospiti, spazzato via dalla compattezza del muro locale, destinato a non sgretolarsi più. Termina quindi in pareggio la sfida, un meritato punto a testa a suggello di un'ora e mezzo giocata sull'equilibrio e dannatamente condizionata da una circolazione di palla resa praticamente inesistente dal terreno di gioco: sarebbe giusto chiedersi se una gara di così rari charme e importanza dovesse essere macchiata dal tempo o se fosse stato più opportuno rimandarla ad un momento in cui le due compagini avrebbero avuto maggiormente modo di esprimere la loro filosofia di calcio, decretando con parametri più oggettivi e calcistici la più meritevole di vittoria.

Simone Romagnani MALISETI TOBB.: Villani 6-, Giaconia 6-, Caggianese 6, Zelano 6, Guidi 6,5, Tisi 6,5, Mertiri 6, Bettazzi 6, Striatto 8, Imperio 7, Bartolini 6,5. A disp.: Campana, Baroncelli, Costa, Avallone. All.: Francesco Campolo.<br >GALCIANESE: Rossi 6,5, Maglia 6, Cecchi 6, Bastoni 6,5, Sorice 6-, Benedetti 6-, Essaidi 6, Foligni 6, Bottai 6,5, Lae Cicuta 7, Bianchi 6,5. A disp.: Vannucchi, Rescigno 6, Cosimo 6, Ferrati 7,5, Capocchi 6, Sanesi 6, Arapi. All.: Luca Paoletti. <br > ARBITRO: Pisasale di Prato.<br > RETI: 24' Striatto, 49' Bottai, 50' rig. Imperio, 62' Ferrati.<br >NOTE: Angoli: 6-6. Senza ombra di dubbio, Maliseti e Galcianese danno vita alla gara pi&ugrave; interessante e di cartello della ventiduesima giornata del campionato di Allievi B. La squadra di casa, reduce da un febbraio infernale, in cui ha collezionato pochi punti ed ha perso contatto con la testa della classifica, &egrave; chiamata a scrollarsi di dosso ansie e paure ed a difendere con le unghie e con i denti il secondo posto a quota 42 (con 21 partite giocate) dalle agguerrite inseguitrici, tra cui la Galcianese, quarta a 37 lunghezze con due partite da recuperare. Il Maliseti si presenta a questa partita snodo fondamentale della stagione con moltissime defezioni, tra infortuni, squalifiche e influenzati. Al 3' primo acuto di una brillante Galcianese che va vicina al vantaggio con una sibillina conclusione dalla distanza del fantasista Lae Cicuta. Partenza piuttosto attendista, quasi timida, dei locali in completa tenuta gialla, che si rintanano oltremodo aspettando gli avversari, una strategia che potrebbe essere condivisibile per dosare le forza, ma sicuramente inattuabile date le caratteristiche dei centrocampisti pi&ugrave; ragionatori che contropiedisti. Striatto in avanti appare ispirato ma troppo isolato e le sue illuminazioni non trovano seguito e sostegno da parte dei compagni; inoltre, il calciatore classe 2001 Mertiri, impiegato al posto del malato Rossell&ograve;, sembra per il momento spaesato, come un marinaio disperso in mari ignoti. Al 12' punizione dal limite dell'area ben calciata da capitan Bastoni sulla quale Villani fa buona guardia. Con il passare del tempo, diminuisce la bellezza della partita e cresce l'intensit&agrave; della pioggia che si abbatte inesorabilmente sul sussidiario di Maliseti: le due compagini sembrano avvinghiate dal giogo della paura e si specchiano tra contrasti accesi ed errori di misura imperdonabili. Al 24', in una preoccupante calma piatta, esce fuori l'estro di Striatto, giocatore di assoluto fiuto del gol che, alla prima palla vagante in area di rigore, non perdona e trafigge Rossi. Al 32' ancora una sublime azione personale di Striatto che allarga per Mertiri che calcia potente ma centrale favorendo la presa in due tempi di Rossi. &Egrave; un buon momento per i padroni di casa, che peraltro capiscono lo splendido stato di forma di Striatto e lo servono in continuazione. Al 37' Bettazzi lancia in profondit&agrave; Bartolini, stop e sinistro rasoterra, sul quale Rossi si supera, deviando in angolo con un pregevole tuffo. Sul successivo corner, fendente di Tisi al volo di discreta potenza ma mediocre precisione che esce ad un paio di metri dal bersaglio. La pioggia si trasforma in bufera e durante l'intervallo il campo in sintetico diviene un acquitrino, con pozzanghere ovunque e pallone che rimbalza appena, condizioni che renderebbero la gara plausibilmente passibile di sospensione, ma l'arbitro, di comune accordo con i capitani delle due compagini, decide di iniziare il secondo tempo, che logicamente riserver&agrave; agli astanti uno spettacolo qualitativamente inferiore alle aspettative. Occorre trovare un episodio, un errore di misura, un passaggio o una posizione difensiva sbagliati per pungere ed &egrave; quello che cinicamente fa la Galcianese con Bottai che sfrutta una pennichella di Giaconia che non sale per lasciare l'attaccante in offside e supera il portiere con un preciso diagonale. L'urlo di gioia degli ospiti si strozza in gola immediatamente quando Striatto entra in area di rigore e cade, guadagnandosi un calcio di rigore che Imperio realizza agilmente spiazzando Rossi. Una delle caratteristiche peculiari del calcio &egrave; l'imprevedibilit&agrave; e quando tutto sembra mettersi per il verso giusto per il Maliseti, che riesce per un quarto d'ora scarso a gestire il match senza patemi d'animo, arriva l'incubo: Ferrati gira un pallone vagante in area di rigore al volo all'indietro, trovando l'incrocio dei pali con Villani apparso non molto reattivo nell'occasione. La rete galvanizza la Galcianese che cerca il colpaccio e si riversa a testa bassa nell'area avversaria, mettendo a dura prova la disposizione difensiva della retroguardia locale. Al 28' &egrave; per&ograve; un acuto del solito imprendibile Striatto a far gridare al gol i locali: l'attaccante vince un contrasto sulla mediana e si invola verso la porta ma prova un improbabile tiro di punta modalit&agrave; calcetto, stilisticamente bello ma decisamente poco efficace; in questo caso, una scelta discutibile ed un gol mancato non degno della fama di avvoltoio del bomber. Al 37' lancio di Bettazzi col contagiri per Bartolini che in corsa incrocia con il destro e la palla finisce alta sopra la traversa tra l'incredulit&agrave; del pubblico di casa: due occasioni favolose mal sfruttate che potrebbero costare caro nell'esito del match (e nell'economia del torneo). Al 38' tiro dal limite dell'area di Bottai sul quale Villani si esalta e blocca in presa plastica. La gara termina con un accenno di assedio degli ospiti, spazzato via dalla compattezza del muro locale, destinato a non sgretolarsi pi&ugrave;. Termina quindi in pareggio la sfida, un meritato punto a testa a suggello di un'ora e mezzo giocata sull'equilibrio e dannatamente condizionata da una circolazione di palla resa praticamente inesistente dal terreno di gioco: sarebbe giusto chiedersi se una gara di cos&igrave; rari charme e importanza dovesse essere macchiata dal tempo o se fosse stato pi&ugrave; opportuno rimandarla ad un momento in cui le due compagini avrebbero avuto maggiormente modo di esprimere la loro filosofia di calcio, decretando con parametri pi&ugrave; oggettivi e calcistici la pi&ugrave; meritevole di vittoria. Simone Romagnani




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