• Juniores Provinciali GIR.A
  • Albereta San Salvi
  • 3 - 3
  • Affrico


ALBERETA: Sassoli, Calastri, Barbieri, Magionesi, Faeti, Catelani, Maranghi, Aru, Ferri, Pistolesi, Andruzzi. A disp.: Urcioco, Bardini, Damiano, Nerdi. All.: Curioni.
AFFRICO: Ciattini, Berlincioni, Antonelli, Paolini, Cucca, Roda, Lucchesi, Pujia, Bonciani, Rostagno, Vanni. A disp.: Gazzaniga, Aragona, Goretti, Fantini, Rossi, Pesci, Ottino. All.: Goretti.

ARBITRO: Petrivelli di Firenze.

RETI: 7' Bonciani, 21' Maranghi, 25' Ferri, 43' Vanni, 48' Catelani, 85' Rossi.
NOTE: ammoniti Vanni, Paolini, Roda ed espulso Antonelli.



Sul campo dell'Albereta la squadra di casa e la sino a qui capolista Africo danno vita ad un match pieno di emozioni, errori calcistici, sviste arbitrali ed anche belle giocate che hanno come risultato un romanzesco 3-3 più da cinema che da partita di calcio. Quando dopo 7 minuti l ‘ armadio Bonciani si invola indisturbato da una difesa locale piuttosto assente in più di una occasione, verso l'area avversaria ed insacca con un destro al giro alle spalle di un semi-colpevole Sassoli, molti per non dire tutti si erano preparati alla goleada bianco-celeste; ed effettivamente c'erano davvero i presupposti visto le due strabilianti palle-gol capitate prima sui piedi del solito Bonciani e poi su quelli di Vanni, per niente cinici nelle conclusioni ravvicinate. Così dopo un quarto d'ora di sfogo Affrico, l'Albereta da buon outsider del campionato mostra a tutti i presenti il proprio valore costringendo gli ospiti nella loro metà campo: è Maranghi a siglare al '21 la rete del pareggio su sponda di Andruzzi, con un piattone solo in apparenza facile, che non lascia scampo a Ciattini. Passano solamente altri 5 minuti e la remontada è completata: ancora Maranghi in grande spolvero serve l'assist all'altro bomber di giornata Ferri, eccezionale nel crederci fino in fondo e ripagato da questa sua abnegazione dalla zampata che sorprende un dormiente Ciattini. 2-1. Situazione ribaltata non solo per il risultato ma anche per il pallino del gioco, adesso in mano all'Albereta, colpevole anche lei come prima la squadra di Campo di Marte di non chiudere la gara. Così nel momento migliore dei bianco-verdi, un'innocua pallonata senza identità si trasforma per gli ospiti, causa dormita difensiva locale, in una palla gol stavolta trasformata dal rapido Vanni con un pallonetto che scavalca nuovamente Sassoli. L'andamento del gioco rimane anche nella ripresa sulla falsa riga del primo tempo e, nonostante il calo dei ritmi, il caldo e le varie sostituzioni la sfida ci regala ancora sorprese e gol. Sorprese dicevamo: come quella offertaci dal neoentrato Gazzaniga che dopo 2 minuti dal rientro in campo si fa sfuggire di mano in maniera piuttosto disastrosa una punizione di Catelani dalla propria tre quarti per la rete del 3-2 locale che sa un po' di paperissima. Messa da parte una qualsiasi idea di gioco e saltati tutti gli schemi se mai ce ne fossero stati, anche se nella confusione generale le due compagini continuano a creare nitide palle-gol: da una parte manca un rigore clamoroso all'Albereta che l'arbitro trasforma non si sa bene con quale magia, in una punizione contro la squadra di casa, mentre dall'altra un Affrico dal 70' in inferiorità numerica, si getta in avanti per evitare la prima sconfitta dell'anno. Tra altre vicissitudini e imprevisti, come l'uscita obbligata per infortunio di Maranghi e la mancanza di cambi sulla corta panchina di Curioni che ristabiliscono la parità numerica, la partita va avanti fino al '40, minuto della rete del 3-3 siglata dal fresco Rossi in azione personale. Se poi Pesci ancora su assist di Rossi avesse allungato di mezzo centimetro in più la gamba per mettere in porta un pallone solo da spingere in rete adesso staremmo qui a parlare addirittura di un 4-3 stile Palermo-Inter ancor più, se possibile, scenografico. Un pareggio che non porta con sé né vincitori nè vinti e regala un giusto punto che premia entrambe le squadre, sicuramente papabili protagoniste nell'arco del campionato. Calciatori Più: per l'Albereta, ottima la gara di un ritrovato Ma-icon-Ma-ranghi che viaggia come se in possesso di motorino sulla fascia destra e di Ferri, invidiabile per costanza di rendimento ed impegno coadiuvato da gran fisico e senso del gol. Per l'Affrico l'uomo partita non può che essere l'altro numero 9 Bonciani, attaccante da 30 reti nel campionato provinciale, che oltre al gol sa anche giocare per la squadra. Una nota di demerito va alle difese, piuttosto traballanti e al signor Petrivelli, che si fa prendere dal caldo nell'arco della gara e non fischia un rigore per parte, espelle ed ammonisce in quantità eccezionali e colleziona tanti piccoli errori davvero evitabili.

Matteo Merciai ALBERETA: Sassoli, Calastri, Barbieri, Magionesi, Faeti, Catelani, Maranghi, Aru, Ferri, Pistolesi, Andruzzi. A disp.: Urcioco, Bardini, Damiano, Nerdi. All.: Curioni.<br >AFFRICO: Ciattini, Berlincioni, Antonelli, Paolini, Cucca, Roda, Lucchesi, Pujia, Bonciani, Rostagno, Vanni. A disp.: Gazzaniga, Aragona, Goretti, Fantini, Rossi, Pesci, Ottino. All.: Goretti.<br > ARBITRO: Petrivelli di Firenze.<br > RETI: 7' Bonciani, 21' Maranghi, 25' Ferri, 43' Vanni, 48' Catelani, 85' Rossi.<br >NOTE: ammoniti Vanni, Paolini, Roda ed espulso Antonelli. Sul campo dell'Albereta la squadra di casa e la sino a qui capolista Africo danno vita ad un match pieno di emozioni, errori calcistici, sviste arbitrali ed anche belle giocate che hanno come risultato un romanzesco 3-3 pi&ugrave; da cinema che da partita di calcio. Quando dopo 7 minuti l ‘ armadio Bonciani si invola indisturbato da una difesa locale piuttosto assente in pi&ugrave; di una occasione, verso l'area avversaria ed insacca con un destro al giro alle spalle di un semi-colpevole Sassoli, molti per non dire tutti si erano preparati alla goleada bianco-celeste; ed effettivamente c'erano davvero i presupposti visto le due strabilianti palle-gol capitate prima sui piedi del solito Bonciani e poi su quelli di Vanni, per niente cinici nelle conclusioni ravvicinate. Cos&igrave; dopo un quarto d'ora di sfogo Affrico, l'Albereta da buon outsider del campionato mostra a tutti i presenti il proprio valore costringendo gli ospiti nella loro met&agrave; campo: &egrave; Maranghi a siglare al '21 la rete del pareggio su sponda di Andruzzi, con un piattone solo in apparenza facile, che non lascia scampo a Ciattini. Passano solamente altri 5 minuti e la remontada &egrave; completata: ancora Maranghi in grande spolvero serve l'assist all'altro bomber di giornata Ferri, eccezionale nel crederci fino in fondo e ripagato da questa sua abnegazione dalla zampata che sorprende un dormiente Ciattini. 2-1. Situazione ribaltata non solo per il risultato ma anche per il pallino del gioco, adesso in mano all'Albereta, colpevole anche lei come prima la squadra di Campo di Marte di non chiudere la gara. Cos&igrave; nel momento migliore dei bianco-verdi, un'innocua pallonata senza identit&agrave; si trasforma per gli ospiti, causa dormita difensiva locale, in una palla gol stavolta trasformata dal rapido Vanni con un pallonetto che scavalca nuovamente Sassoli. L'andamento del gioco rimane anche nella ripresa sulla falsa riga del primo tempo e, nonostante il calo dei ritmi, il caldo e le varie sostituzioni la sfida ci regala ancora sorprese e gol. Sorprese dicevamo: come quella offertaci dal neoentrato Gazzaniga che dopo 2 minuti dal rientro in campo si fa sfuggire di mano in maniera piuttosto disastrosa una punizione di Catelani dalla propria tre quarti per la rete del 3-2 locale che sa un po' di paperissima. Messa da parte una qualsiasi idea di gioco e saltati tutti gli schemi se mai ce ne fossero stati, anche se nella confusione generale le due compagini continuano a creare nitide palle-gol: da una parte manca un rigore clamoroso all'Albereta che l'arbitro trasforma non si sa bene con quale magia, in una punizione contro la squadra di casa, mentre dall'altra un Affrico dal 70' in inferiorit&agrave; numerica, si getta in avanti per evitare la prima sconfitta dell'anno. Tra altre vicissitudini e imprevisti, come l'uscita obbligata per infortunio di Maranghi e la mancanza di cambi sulla corta panchina di Curioni che ristabiliscono la parit&agrave; numerica, la partita va avanti fino al '40, minuto della rete del 3-3 siglata dal fresco Rossi in azione personale. Se poi Pesci ancora su assist di Rossi avesse allungato di mezzo centimetro in pi&ugrave; la gamba per mettere in porta un pallone solo da spingere in rete adesso staremmo qui a parlare addirittura di un 4-3 stile Palermo-Inter ancor pi&ugrave;, se possibile, scenografico. Un pareggio che non porta con s&eacute; n&eacute; vincitori n&egrave; vinti e regala un giusto punto che premia entrambe le squadre, sicuramente papabili protagoniste nell'arco del campionato. <b>Calciatori Pi&ugrave;: </b>per l'Albereta, ottima la gara di un ritrovato Ma-icon-<b>Ma-ranghi</b> che viaggia come se in possesso di motorino sulla fascia destra e di <b>Ferri</b>, invidiabile per costanza di rendimento ed impegno coadiuvato da gran fisico e senso del gol. Per l'Affrico l'uomo partita non pu&ograve; che essere l'altro numero 9 <b>Bonciani</b>, attaccante da 30 reti nel campionato provinciale, che oltre al gol sa anche giocare per la squadra. Una nota di demerito va alle difese, piuttosto traballanti e al signor Petrivelli, che si fa prendere dal caldo nell'arco della gara e non fischia un rigore per parte, espelle ed ammonisce in quantit&agrave; eccezionali e colleziona tanti piccoli errori davvero evitabili. Matteo Merciai




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