• Allievi Nazionali Serie A-b GIR.A
  • Fiorentina
  • 1 - 2
  • Juventus


FIORENTINA: Satalino, Giuseppini, Salvini, Lischi, Nannini, Faye, Raimo (80' Marozzi), Lakti (54' Valencic), Gori (77' Longo), Militari, Bi Zamle (40' Cavallini). A disp.: Cerofolini, Zavan, Marini, Martorelli, Marozzi, Meli. All.: Matteo Cioffi.
JUVENTUS: Marricchi, Bianco, Tripaldelli, Sapone, Bianchi, Almeida, Galtarossa, Merio (76' Ndiaye), Mancini (76' Mastropiero), Scapin (65' Caligara), Kean Bioty (80' Goh Massimo). A disp.: Loria, Sykaj, Di Pierri, Gallo, Ghidoni. All.: Felice Tufano.

ARBITRO: Testi di Livorno, assistito da: Fontani di Pisa e Bartoletti di Carrara.

RETI: 49' Gori, 74' Mancini, 83' Goh Massimo.
NOTE: ammoniti Tripaldelli al 28', Gori al 49', Faye al 70', Goh Massimo all'83'. Recupero: 2'+4'.



Pubblico delle grandi occasioni per questo Fiorentina-Juventus, scontro ai piani alti della classifica del campionato degli Allievi Nazionali. Una partita tesa, intensa, equilibrata; giocatori talentuosi, abili con i piedi e altrettanto intelligenti e capaci di vedere gioco; allenatori ottimi nel sistemare in campo i loro ragazzi nel modo migliore possibile; tutti ingredienti per una sfida splendida e combattuta, fino all'ultimo minuto. Alla fine l'ha spuntata la Juventus, a mio avviso con merito per quello che ha messo in campo negli ottanta minuti, ma questo non cancella le ottime giocate che anche i viola hanno regalato al pubblico Domenica mattina. Le trame tattiche del match sono state evidenti fin dai primissimi minuti di gioco, e si sono mantenute in sostanza invariate fino alla fine: entrambe le squadre sono scese in campo con grande aggressività, cercando di impedire all'altra di costruire azioni con facilità, andando spesso a contrasto e recuperando molti palloni a centrocampo; in questo scenario difensivo, la Juventus è riuscita a scardinare i meccanismi avversari meglio della Fiorentina, essendo capace in molte situazioni di finalizzare le azioni create con buoni cross e pericolosi filtranti; al contrario la Fiorentina spesso si è trovata priva del guizzo che permette di creare un vantaggio, sprecando molte potenziali occasioni per un passaggio sbagliato o un dribbling fallito. L'autore, in casa bianconera, di questa differenza a livello di spunto individuale è stato indubbiamente Kean Bioty, continuamente ricercato dai compagni per la sua velocità e tecnica, costantemente pericolo numero uno per la difesa viola, che comunque lo ha contenuto con efficacia. Inoltre, soprattutto nel primo tempo sono state decisive anche le transizioni palla al piede di Merio, le quali spesso hanno creato quella superiorità che, al contrario, la Fiorentina non è mai riuscita a creare con Faye, pur molto attivo per tutta la partita. Dunque, tutte le occasioni che la Juve ha avuto, fino alla prima rete, sono nate da una palla recuperata, spesso a centrocampo, un'iniziativa personale in transizione per spezzare in due la difesa avversaria, un cross, e una conclusione di Mancini, terminale offensivo della squadra. In questo senso è emblematico il primo gol ospite, in cui al 74' uno straripante Tripaldelli è partito in azione personale sulla sinistra, saltando due uomini e mettendo un cross preciso per Mancini, che ha anticipato Lischi e Satalino e ha girato di destro il pallone in rete. Questa tuttavia, è solo l'ultima di una serie di buone opportunità nate dai cross di Kean Bioty, Galtarossa o Tripaldelli e concluse da Mancini, soltanto che precedentemente era stata molto attenta la difesa viola - che nonostante tutto non ha affatto demeritato con Giuseppini e Lischi in particolare - e l'estremo difensore Satalino, decisivo in almeno due situazioni.
D'altro canto la Fiorentina è riuscita sì a costruire un gioco organico e strutturato, ma è mancata di iniziative personali, di quei guizzi che al limite dell'area trasformano una potenziale occasione in un'occasione vera e propria. Per questo, nonostante la buona partita spalle alla porta, come sponda, di Gori, i viola sono riusciti a tirare un numero esiguo di volte verso Marricchi, e sempre da palla inattiva. Proprio su corner, non a caso, è arrivato il gol del temporaneo vantaggio dello stesso Gori, che stava per regalare una vittoria importantissima ai suoi, i quali, anche dopo la rete, avevano continuato a difendere con ordine, subendo certo qualcosa, ma resistendo con forza. In altre due situazioni, sempre da palla inattiva nella ripresa, i viola erano stati pericolosi: la prima su un altro corner, con Militari sul secondo palo e sul parziale di uno a zero, la seconda sull'uno a uno, con Cavallini, grazie a un potente sinistro dal limite (su punizione) che ha sfiorato il palo a Marricchi immobile.
Soltanto in pieno recupero, infine, è arrivata la rete che ha regalato i tre punti alla Juve. L'occasione è nata ancora una volta da una palla persa, di Valencic, in fase di impostazione, sulla quale si sono avventati i centrocampisti strisciati, servendo poi in verticale il neo entrato Goh Massimo, che ha segnato con un diagonale sul secondo palo. È finita, dunque, uno a due, un risultato che premia gli sforzi juventini e che mette altri tre punti in classifica tra le due squadre; la Fiorentina vede adesso allontanarsi a +7 il secondo posto, e deve tornare alla vittoria nella prossima sfida se vuole difendere la propria terza posizione dagli assalti delle due genovesi, che la seguono a ruota.

Calciatoripiù: nella Fiorentina buona prova per Gori (7) in attacco, dove ha retto fisicamente con i pilastri della difesa bianconera e ha segnato la rete del temporaneo vantaggio; buona anche la gara di Lischi e Giuseppini (6.5), come dicevo nella cronaca, in difesa, dove hanno arginato gli attacchi ospiti e anche iniziato le azioni con precisione e sicurezza. Negli ospiti da premiare Kean Bioty (8), Mancini (7.5) e Tripaldelli (7.5).
Filippo Ungar

FIORENTINA: Satalino, Giuseppini, Salvini, Lischi, Nannini, Faye, Raimo (80' Marozzi), Lakti (54' Valencic), Gori (77' Longo), Militari, Bi Zamle (40' Cavallini). A disp.: Cerofolini, Zavan, Marini, Martorelli, Marozzi, Meli. All.: Matteo Cioffi.<br >JUVENTUS: Marricchi, Bianco, Tripaldelli, Sapone, Bianchi, Almeida, Galtarossa, Merio (76' Ndiaye), Mancini (76' Mastropiero), Scapin (65' Caligara), Kean Bioty (80' Goh Massimo). A disp.: Loria, Sykaj, Di Pierri, Gallo, Ghidoni. All.: Felice Tufano.<br > ARBITRO: Testi di Livorno, assistito da: Fontani di Pisa e Bartoletti di Carrara.<br > RETI: 49' Gori, 74' Mancini, 83' Goh Massimo.<br >NOTE: ammoniti Tripaldelli al 28', Gori al 49', Faye al 70', Goh Massimo all'83'. Recupero: 2'+4'. Pubblico delle grandi occasioni per questo Fiorentina-Juventus, scontro ai piani alti della classifica del campionato degli Allievi Nazionali. Una partita tesa, intensa, equilibrata; giocatori talentuosi, abili con i piedi e altrettanto intelligenti e capaci di vedere gioco; allenatori ottimi nel sistemare in campo i loro ragazzi nel modo migliore possibile; tutti ingredienti per una sfida splendida e combattuta, fino all'ultimo minuto. Alla fine l'ha spuntata la Juventus, a mio avviso con merito per quello che ha messo in campo negli ottanta minuti, ma questo non cancella le ottime giocate che anche i viola hanno regalato al pubblico Domenica mattina. Le trame tattiche del match sono state evidenti fin dai primissimi minuti di gioco, e si sono mantenute in sostanza invariate fino alla fine: entrambe le squadre sono scese in campo con grande aggressivit&agrave;, cercando di impedire all'altra di costruire azioni con facilit&agrave;, andando spesso a contrasto e recuperando molti palloni a centrocampo; in questo scenario difensivo, la Juventus &egrave; riuscita a scardinare i meccanismi avversari meglio della Fiorentina, essendo capace in molte situazioni di finalizzare le azioni create con buoni cross e pericolosi filtranti; al contrario la Fiorentina spesso si &egrave; trovata priva del guizzo che permette di creare un vantaggio, sprecando molte potenziali occasioni per un passaggio sbagliato o un dribbling fallito. L'autore, in casa bianconera, di questa differenza a livello di spunto individuale &egrave; stato indubbiamente Kean Bioty, continuamente ricercato dai compagni per la sua velocit&agrave; e tecnica, costantemente pericolo numero uno per la difesa viola, che comunque lo ha contenuto con efficacia. Inoltre, soprattutto nel primo tempo sono state decisive anche le transizioni palla al piede di Merio, le quali spesso hanno creato quella superiorit&agrave; che, al contrario, la Fiorentina non &egrave; mai riuscita a creare con Faye, pur molto attivo per tutta la partita. Dunque, tutte le occasioni che la Juve ha avuto, fino alla prima rete, sono nate da una palla recuperata, spesso a centrocampo, un'iniziativa personale in transizione per spezzare in due la difesa avversaria, un cross, e una conclusione di Mancini, terminale offensivo della squadra. In questo senso &egrave; emblematico il primo gol ospite, in cui al 74' uno straripante Tripaldelli &egrave; partito in azione personale sulla sinistra, saltando due uomini e mettendo un cross preciso per Mancini, che ha anticipato Lischi e Satalino e ha girato di destro il pallone in rete. Questa tuttavia, &egrave; solo l'ultima di una serie di buone opportunit&agrave; nate dai cross di Kean Bioty, Galtarossa o Tripaldelli e concluse da Mancini, soltanto che precedentemente era stata molto attenta la difesa viola - che nonostante tutto non ha affatto demeritato con Giuseppini e Lischi in particolare - e l'estremo difensore Satalino, decisivo in almeno due situazioni. <br >D'altro canto la Fiorentina &egrave; riuscita s&igrave; a costruire un gioco organico e strutturato, ma &egrave; mancata di iniziative personali, di quei guizzi che al limite dell'area trasformano una potenziale occasione in un'occasione vera e propria. Per questo, nonostante la buona partita spalle alla porta, come sponda, di Gori, i viola sono riusciti a tirare un numero esiguo di volte verso Marricchi, e sempre da palla inattiva. Proprio su corner, non a caso, &egrave; arrivato il gol del temporaneo vantaggio dello stesso Gori, che stava per regalare una vittoria importantissima ai suoi, i quali, anche dopo la rete, avevano continuato a difendere con ordine, subendo certo qualcosa, ma resistendo con forza. In altre due situazioni, sempre da palla inattiva nella ripresa, i viola erano stati pericolosi: la prima su un altro corner, con Militari sul secondo palo e sul parziale di uno a zero, la seconda sull'uno a uno, con Cavallini, grazie a un potente sinistro dal limite (su punizione) che ha sfiorato il palo a Marricchi immobile. <br >Soltanto in pieno recupero, infine, &egrave; arrivata la rete che ha regalato i tre punti alla Juve. L'occasione &egrave; nata ancora una volta da una palla persa, di Valencic, in fase di impostazione, sulla quale si sono avventati i centrocampisti strisciati, servendo poi in verticale il neo entrato Goh Massimo, che ha segnato con un diagonale sul secondo palo. &Egrave; finita, dunque, uno a due, un risultato che premia gli sforzi juventini e che mette altri tre punti in classifica tra le due squadre; la Fiorentina vede adesso allontanarsi a +7 il secondo posto, e deve tornare alla vittoria nella prossima sfida se vuole difendere la propria terza posizione dagli assalti delle due genovesi, che la seguono a ruota.<br > Calciatoripi&ugrave;: nella Fiorentina buona prova per Gori (7) in attacco, dove ha retto fisicamente con i pilastri della difesa bianconera e ha segnato la rete del temporaneo vantaggio; buona anche la gara di Lischi e Giuseppini (6.5), come dicevo nella cronaca, in difesa, dove hanno arginato gli attacchi ospiti e anche iniziato le azioni con precisione e sicurezza. Negli ospiti da premiare Kean Bioty (8), Mancini (7.5) e Tripaldelli (7.5).<br >Filippo Ungar




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