CENTRO STORICO LEBOWSKI: Bencini Giulio (10' Morganti), Martini, Conti (10' Polo), Senghore, Galanti, Mamma, Lambardi, Zer Rhoudi (55' Rocchini), Ghiandelli, Vannini (83' Maier), Balderi (55' Mediolani). A disp.: Dolgopiatoff, Gori, Lanfranchi. All.: Lorenzo Vivarelli.
AURORA MONTAIONE: Profeti, Bruno, Massetani, Fomai (57' Lucchesi), Pace, Tognetti, Habipi, Loffredo, Bici (80' Parentini), Gambassi (80' Latini), Marconcini. A disp.: Giuntini, Zega, Pagni, Marcattilli. All.: Ulisse Nardi.

ARBITRO: Landini di Firenze.

RETI: 7' Ghiandelli, 20' Senghore, 80' Mamma.
NOTE: ammoniti Gambassi, Massetani, Pace e Vannini.



Serviva una prestazione di maturità e carattere per un Centro Storico Lebowski ferito nell'orgoglio dopo l'opaca prestazione in quel di Ponzano e così è stato. I grigioneri sfoderano una prestazione praticamente perfetta e riescono a aver ragione di un'Aurora Montaione che le ha provate tutte per tenere a bada un Lebowski che quando gioca in questo modo è difficile da contenere. Le prime battute della contesa si tingono di due colori: il grigio e il nero. I ragazzi allenati da Vivarelli impongono i propri ritmi di gioco e prendono in mano la partita già dopo i primi minuti. A mettere la ciliegina sulla torta sull'ottimo avvio del Lebowski ci pensa la pluripremiata ditta Vannini-Ghiandelli; incursione perfetta da parte del primo citato, mentre il secondo sigla il suo sesto sigillo stagionale in altrettante partite disputate. I padroni di casa hanno sempre in pugno la contesa e al 20' legittimano la mole di gioco mettendo a referto anche il raddoppio. Calcio d'angolo battuto col contagiri dal regista Mamma che arriva dove Senghore è libero di colpire di testa con la palla che valica la linea di porta ospite. A questo punto la formazione locale controlla la reazione di un Montaione tanto generoso ma poco produttivo in fase offensiva. Il Lebowski produce un altro produce un altro paio di palle-gol senza però riuscire a sfruttarle. Il canovaccio tattico della partita non cambia, con i padroni di casa che hanno in pungo il gioco mentre l'Aurora prova a rovinare i piani degli avversari con grinta e coraggio. La spinta propulsiva grigionera aumenta guidata dalla chiara intenzione di trovare la rete che metterebbe in ghiaccio i tre punti. Ghiandelli e Vannini non riescono a scalfire di nuovo la retroguardia ospite e così ci pensa Mamma all'80' con un calcio di punizione beffardo: la palla arriva tesa in area, Galanti finta il tocco mettendo fuori causa un Profeti che non può fare altro che guardare la palla insaccarsi. Tre a zero netto a giusto che dimostra, semmai ce ne fosse stato bisogno, tutta la sicurezza e la forza di un Lebowski che quando dice di far la voce grossa son dolori per gli avversari. Chiudiamo facendo i complimenti al grintoso Montaione di Nardi che senza timori reverenziali è rimasto in partita fino a dieci minuti dal termine.
Calciatorepiù: ormai è una presenza fissa tra i migliori in campo del Centro Storico Lebowski, stiamo parlando del funambolico Vannini che continua a essere determinante

CENTRO STORICO LEBOWSKI: Bencini Giulio (10' Morganti), Martini, Conti (10' Polo), Senghore, Galanti, Mamma, Lambardi, Zer Rhoudi (55' Rocchini), Ghiandelli, Vannini (83' Maier), Balderi (55' Mediolani). A disp.: Dolgopiatoff, Gori, Lanfranchi. All.: Lorenzo Vivarelli.<br >AURORA MONTAIONE: Profeti, Bruno, Massetani, Fomai (57' Lucchesi), Pace, Tognetti, Habipi, Loffredo, Bici (80' Parentini), Gambassi (80' Latini), Marconcini. A disp.: Giuntini, Zega, Pagni, Marcattilli. All.: Ulisse Nardi.<br > ARBITRO: Landini di Firenze.<br > RETI: 7' Ghiandelli, 20' Senghore, 80' Mamma.<br >NOTE: ammoniti Gambassi, Massetani, Pace e Vannini. Serviva una prestazione di maturit&agrave; e carattere per un Centro Storico Lebowski ferito nell'orgoglio dopo l'opaca prestazione in quel di Ponzano e cos&igrave; &egrave; stato. I grigioneri sfoderano una prestazione praticamente perfetta e riescono a aver ragione di un'Aurora Montaione che le ha provate tutte per tenere a bada un Lebowski che quando gioca in questo modo &egrave; difficile da contenere. Le prime battute della contesa si tingono di due colori: il grigio e il nero. I ragazzi allenati da Vivarelli impongono i propri ritmi di gioco e prendono in mano la partita gi&agrave; dopo i primi minuti. A mettere la ciliegina sulla torta sull'ottimo avvio del Lebowski ci pensa la pluripremiata ditta Vannini-Ghiandelli; incursione perfetta da parte del primo citato, mentre il secondo sigla il suo sesto sigillo stagionale in altrettante partite disputate. I padroni di casa hanno sempre in pugno la contesa e al 20' legittimano la mole di gioco mettendo a referto anche il raddoppio. Calcio d'angolo battuto col contagiri dal regista Mamma che arriva dove Senghore &egrave; libero di colpire di testa con la palla che valica la linea di porta ospite. A questo punto la formazione locale controlla la reazione di un Montaione tanto generoso ma poco produttivo in fase offensiva. Il Lebowski produce un altro produce un altro paio di palle-gol senza per&ograve; riuscire a sfruttarle. Il canovaccio tattico della partita non cambia, con i padroni di casa che hanno in pungo il gioco mentre l'Aurora prova a rovinare i piani degli avversari con grinta e coraggio. La spinta propulsiva grigionera aumenta guidata dalla chiara intenzione di trovare la rete che metterebbe in ghiaccio i tre punti. Ghiandelli e Vannini non riescono a scalfire di nuovo la retroguardia ospite e cos&igrave; ci pensa Mamma all'80' con un calcio di punizione beffardo: la palla arriva tesa in area, Galanti finta il tocco mettendo fuori causa un Profeti che non pu&ograve; fare altro che guardare la palla insaccarsi. Tre a zero netto a giusto che dimostra, semmai ce ne fosse stato bisogno, tutta la sicurezza e la forza di un Lebowski che quando dice di far la voce grossa son dolori per gli avversari. Chiudiamo facendo i complimenti al grintoso Montaione di Nardi che senza timori reverenziali &egrave; rimasto in partita fino a dieci minuti dal termine.<br ><b>Calciatorepi&ugrave;</b>: ormai &egrave; una presenza fissa tra i migliori in campo del Centro Storico Lebowski, stiamo parlando del funambolico<b> Vannini</b> che continua a essere determinante