• Giovanissimi B GIR.A
  • Isolotto
  • 1 - 3
  • Affrico


ISOLOTTO: Volpi, Casillo, Cornello, Della Bona, Di Pace, Lo Verde, Montalti, Plavci, Salvi, Tamas, Torrini. A disp.: Jayawickrama, Lelli, Ottanelli, Pesantini, Plotegher, Siena. All.: Francesco Privitera.
AFFRICO: Gelli, Cavacchi, Torrini Y., Bartolozzi, Torrini M., Fiorini, Niscola, Moe, Fabbrini, Cosmi, Tamburini. A disp.: De Nuro, Vernuccio, Bencini, Fantora, Torri, Borcini, Tempesta. All.: Filippo Corsi.

ARBITRO: Magherini di Firenze.

RETI: 10' Niscola, 26' Tamburini, 34' Fabbrini, 45' Jayawickrama.



Il campionato scorre e la classifica chiama. L'Affrico arriva al Boschi non per firmare la presenza ma con un solo obiettivo in testa: i 3 punti in palio. Il segnale degli ospiti è chiaro e lasciate da parte le formalità iniziali, mister Filippo Corsi vede i suoi andare in vantaggio dopo 10 minuti: palla spiovente dalla destra e Niscola bravo e lesto ad arrivare sulla sfera prima di tutti per trovare un tap in che cambia la marcia alla partita. Una doccia fredda per i padroni di casa, come se non bastasse la pioggia battente a rendere tuto più difficile. Vantaggio che cambia davvero il trend al match, perché se l'Isolotto scende sul campo con mentalità più attendista, la rete del numero 7 ospite gela la tattica biancorossa. Azioni costruite dalla cinta di metà campo in su e belle giocate personali come quella di Tamburini, portano al successo a domicilio di Cosmi e compagni in netto anticipo dal triplice fischio. Scatenato quindi Tamburini che fa secchi ben due difensori e dà il via alla giocata che gli permetterà di firmare il doppio vantaggio a tu per tu con Volpi. Per chiudere totalmente il match, all'Affrico bastano altri 8' e col tris il sipario viene calato su un Isolotto davvero poco dinamico e senza particolari idee in avanti. Azione simile a quella del primo goal con cross dalla destra e palla questa volta però respinta inizialmente dalla retroguardia di casa che non riesce nel disimpegno ma dà la possibilità a Fabbrini di calciare sulla ribattuta di prima intenzione e battere ancora l'incolpevole Volpi. Praticamente da rivedere la mentalità e il gioco espresso nei primi 35' dai ragazzi di Privitera, lo stesso mister probabilmente si rende protagonista di una grande strigliata ai suoi nello spogliatoio visto che al rientro in campo la musica cambia e non di poco. Come era successo all'Affrico nel primo tempo, così succede all'Isolotto nel secondo: goal dopo 10' di gioco, battuta da calcio d'angolo, tocco di piatto Tamas verso la porta e smanacciata di Gelli a spingere il pallone sul palo, in seconda battuta però arriva l'altro tap in, quello vincente di Jayawickrama che non può sbagliare da zero metri. La partita si riapre inverosimilmente e non solo per il risultato ma soprattutto per quello che succede in campo fino al triplice fischio. Un copione totalmente diverso da quello interpretato nella prima frazione, così l'Isolotto prova l'ardua rimonta. I padroni di casa rischiano di replicare la rete dopo un paio di minuti: discesa sulla sinistra di Plavci che anticipa l'uscita del portiere per servire un pallone d'oro a Siena che divora un'occasione enorme che avrebbe seriamente rimesso in bilico le sorti del match. L'Isolotto ci crede e fa vivere all'Affrico un così detto quarto d'ora di fuoco dove per gli ospiti, superare il cerchio di metà campo diventa un miraggio. Ma ciò che manca agli 11 biancorossi è la precisione sotto porta: un dettaglio che si rivelerà non banale. Basta pensare all'ennesima occasione costruita nel secondo tempo, questa volta da Pesantini che è bravo a imbucarsi in un corridoio stretto ma è meno capace e freddo a tu per tu con Gelli che lo ipnotizza e si fa sparare il pallone in faccia. L'incubo per l'Affrico termina solo dopo 20' abbondanti con Tamburini che in torsione trova un buon angolo di tiro e impegna al massimo Volpi che deve usare la punta delle dita per rifugiarsi in angolo. Anche a qualche secondo dal fischio finale, l'Isolotto trova il modo per sprecare un'altra occasione e mangiarsi ancora di più le mani. Se in quel quarto d'ora bollente tra il 40' e il 55', i ragazzi di Privitera, avessero avuto più cinismo nei 16 metri avversari, probabilmente saremo a parlare di un altro risultato e un' altra partita. Ma i se nel calcio contano solo per le chiacchiere da bar, vince come da manuale, chi segna più goal: l'Affrico di mister Corsi.
Calciatoripiù: Tamburini voto 7,5.
Mette la sua qualità a disposizione della squadra come nella giocata del secondo goal o come nel secondo tempo quando c'è da soffrire, facendo rialzare la testa ai suoi.

Luigi Di Maso ISOLOTTO: Volpi, Casillo, Cornello, Della Bona, Di Pace, Lo Verde, Montalti, Plavci, Salvi, Tamas, Torrini. A disp.: Jayawickrama, Lelli, Ottanelli, Pesantini, Plotegher, Siena. All.: Francesco Privitera.<br >AFFRICO: Gelli, Cavacchi, Torrini Y., Bartolozzi, Torrini M., Fiorini, Niscola, Moe, Fabbrini, Cosmi, Tamburini. A disp.: De Nuro, Vernuccio, Bencini, Fantora, Torri, Borcini, Tempesta. All.: Filippo Corsi.<br > ARBITRO: Magherini di Firenze.<br > RETI: 10' Niscola, 26' Tamburini, 34' Fabbrini, 45' Jayawickrama. Il campionato scorre e la classifica chiama. L'Affrico arriva al Boschi non per firmare la presenza ma con un solo obiettivo in testa: i 3 punti in palio. Il segnale degli ospiti &egrave; chiaro e lasciate da parte le formalit&agrave; iniziali, mister Filippo Corsi vede i suoi andare in vantaggio dopo 10 minuti: palla spiovente dalla destra e Niscola bravo e lesto ad arrivare sulla sfera prima di tutti per trovare un tap in che cambia la marcia alla partita. Una doccia fredda per i padroni di casa, come se non bastasse la pioggia battente a rendere tuto pi&ugrave; difficile. Vantaggio che cambia davvero il trend al match, perch&eacute; se l'Isolotto scende sul campo con mentalit&agrave; pi&ugrave; attendista, la rete del numero 7 ospite gela la tattica biancorossa. Azioni costruite dalla cinta di met&agrave; campo in su e belle giocate personali come quella di Tamburini, portano al successo a domicilio di Cosmi e compagni in netto anticipo dal triplice fischio. Scatenato quindi Tamburini che fa secchi ben due difensori e d&agrave; il via alla giocata che gli permetter&agrave; di firmare il doppio vantaggio a tu per tu con Volpi. Per chiudere totalmente il match, all'Affrico bastano altri 8' e col tris il sipario viene calato su un Isolotto davvero poco dinamico e senza particolari idee in avanti. Azione simile a quella del primo goal con cross dalla destra e palla questa volta per&ograve; respinta inizialmente dalla retroguardia di casa che non riesce nel disimpegno ma d&agrave; la possibilit&agrave; a Fabbrini di calciare sulla ribattuta di prima intenzione e battere ancora l'incolpevole Volpi. Praticamente da rivedere la mentalit&agrave; e il gioco espresso nei primi 35' dai ragazzi di Privitera, lo stesso mister probabilmente si rende protagonista di una grande strigliata ai suoi nello spogliatoio visto che al rientro in campo la musica cambia e non di poco. Come era successo all'Affrico nel primo tempo, cos&igrave; succede all'Isolotto nel secondo: goal dopo 10' di gioco, battuta da calcio d'angolo, tocco di piatto Tamas verso la porta e smanacciata di Gelli a spingere il pallone sul palo, in seconda battuta per&ograve; arriva l'altro tap in, quello vincente di Jayawickrama che non pu&ograve; sbagliare da zero metri. La partita si riapre inverosimilmente e non solo per il risultato ma soprattutto per quello che succede in campo fino al triplice fischio. Un copione totalmente diverso da quello interpretato nella prima frazione, cos&igrave; l'Isolotto prova l'ardua rimonta. I padroni di casa rischiano di replicare la rete dopo un paio di minuti: discesa sulla sinistra di Plavci che anticipa l'uscita del portiere per servire un pallone d'oro a Siena che divora un'occasione enorme che avrebbe seriamente rimesso in bilico le sorti del match. L'Isolotto ci crede e fa vivere all'Affrico un cos&igrave; detto quarto d'ora di fuoco dove per gli ospiti, superare il cerchio di met&agrave; campo diventa un miraggio. Ma ci&ograve; che manca agli 11 biancorossi &egrave; la precisione sotto porta: un dettaglio che si riveler&agrave; non banale. Basta pensare all'ennesima occasione costruita nel secondo tempo, questa volta da Pesantini che &egrave; bravo a imbucarsi in un corridoio stretto ma &egrave; meno capace e freddo a tu per tu con Gelli che lo ipnotizza e si fa sparare il pallone in faccia. L'incubo per l'Affrico termina solo dopo 20' abbondanti con Tamburini che in torsione trova un buon angolo di tiro e impegna al massimo Volpi che deve usare la punta delle dita per rifugiarsi in angolo. Anche a qualche secondo dal fischio finale, l'Isolotto trova il modo per sprecare un'altra occasione e mangiarsi ancora di pi&ugrave; le mani. Se in quel quarto d'ora bollente tra il 40' e il 55', i ragazzi di Privitera, avessero avuto pi&ugrave; cinismo nei 16 metri avversari, probabilmente saremo a parlare di un altro risultato e un' altra partita. Ma i se nel calcio contano solo per le chiacchiere da bar, vince come da manuale, chi segna pi&ugrave; goal: l'Affrico di mister Corsi. <b> Calciatoripi&ugrave;: Tamburini voto 7,5.</b> Mette la sua qualit&agrave; a disposizione della squadra come nella giocata del secondo goal o come nel secondo tempo quando c'&egrave; da soffrire, facendo rialzare la testa ai suoi. Luigi Di Maso




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