• Juniores Provinciali GIR.Pisa
  • Pecciolese 1936
  • 4 - 0
  • Pomarance


PECCIOLESE: Lazzerini, L. Donati, Galluzzi, Crecchi, Simoncini, Granato, Castiglioni, Bolognesi, Lo Presti, Uruci, Ceccanti. A disp.: Faldi, Valleggi, Mannucci, G. Donati, Giubbolini, Mercuri, Banelli. All.: Franco Farroni.
POMARANCE: Saitta, Asqiribia, Ricciardi, E. Cerri, Macchioni, Ferri, Batistoni, Malfetti, Stellati, D. Cerri, Quni. A disp.: Salvadori, Brogi, Kani, Hajoubi. All.: Simone Cerri.

ARBITRO: De Masi di Pisa

RETI: 10', 52', 65' rig. Uruci, 79' Valleggi rig.
NOTE: espulso Lo Presti (30').



La lunga rincorsa si ferma qui. Con un po' di amarezza, come sempre accade quando l'esito finale non dipende solo dalla propria prestazione. La tripletta di Uruci, giunto a dodici reti stagionali, trascina la Pecciolese al ventiquattresimo successo stagionale, ma il 4-0 col Pomarance non basta: la contemporanea vittoria dell'Atletico Etruria in casa col Crespina permette alla capolista di conservare i due pesantissimi punti di vantaggio sulla squadra di Farroni. Forse condizionata dalla posta in palio, la formazione nerazzurra approccia l'incontro abbastanza contratta e deve ringraziare Uruci, il più in forma dei suoi, se riesce a passare avanti alla prima azione: Crecchi innesca la corsa a sinistra di Ceccanti che alza la testa e serve al centro il fantasista che da non più di due metri apre il piattone in corsa e butta giù la porta. Il Pomarance fa fatica a rendersi pericoloso dalle parti di Lazzerini, nonostante l'inferiorità numerica a cui è costretta la Pecciolese per due terzi di gara: De Masi punisce troppo severamente una presunta simulazione di De Masi, già ammonito, e lo costringe ad assistere a un'ora di gara dalla tribuna. Ci vuole l'avvio della ripresa perché la Pecciolese riesca a raddoppiare: Ceccanti tiene vivo un pallone che sembrava destinato a perdersi sul fondo ed elude l'uscita di Saitta con un lungo servizio all'indietro per Uruci: il dieci nerazzurro non ci pensa più di tanto e, visto il portiere fuori dai pali, insacca con un pallonetto da più di venticinque metri. Lo stesso Uruci si conquista e trasforma il rigore del 3-0 prima di lasciare il campo, sostituito a un quarto d'ora dalla fine. Il secondo rigore di giornata, concesso da De Masi per un fallo su Ceccanti, viene dunque affidato a Valleggi che non sbaglia e porta a quattro i gol di vantaggio mentre tutte le orecchie si tendono dalle informazioni a spizzichi e bocconi che arrivano da Acciaiolo: il Crespina ha pareggiato, forse no, sì, c'è stata un'autorete, no, l'arbitro ha annullato, no, l'Atletico Etruria vince, no, soffre, no, il Crespina sta attaccando. Poi la sentenza: la capolista vince 1-0 e può festeggiare il primo titolo provinciale. Alla Pecciolese rimane la soddisfazione per essere rimasta l'ultima delle contendenti fino alla fine e una buona dose di amarezza per un maledetto pareggio in più rispetto alla squadra di Paci: che sia stato con i Colli Marittimi alla seconda, con la Geotermica all'ottava o con i Pulcini Cascina alla prima di ritorno, a guardare la classifica i tre. pesano di più delle tre sconfitte con Stella Rossa, Fratres Perignano e, paradossalmente, anche con la diretta rivale. Maledetto punticino.

esseti PECCIOLESE: Lazzerini, L. Donati, Galluzzi, Crecchi, Simoncini, Granato, Castiglioni, Bolognesi, Lo Presti, Uruci, Ceccanti. A disp.: Faldi, Valleggi, Mannucci, G. Donati, Giubbolini, Mercuri, Banelli. All.: Franco Farroni.<br >POMARANCE: Saitta, Asqiribia, Ricciardi, E. Cerri, Macchioni, Ferri, Batistoni, Malfetti, Stellati, D. Cerri, Quni. A disp.: Salvadori, Brogi, Kani, Hajoubi. All.: Simone Cerri.<br > ARBITRO: De Masi di Pisa<br > RETI: 10', 52', 65' rig. Uruci, 79' Valleggi rig.<br >NOTE: espulso Lo Presti (30'). La lunga rincorsa si ferma qui. Con un po' di amarezza, come sempre accade quando l'esito finale non dipende solo dalla propria prestazione. La tripletta di Uruci, giunto a dodici reti stagionali, trascina la Pecciolese al ventiquattresimo successo stagionale, ma il 4-0 col Pomarance non basta: la contemporanea vittoria dell'Atletico Etruria in casa col Crespina permette alla capolista di conservare i due pesantissimi punti di vantaggio sulla squadra di Farroni. Forse condizionata dalla posta in palio, la formazione nerazzurra approccia l'incontro abbastanza contratta e deve ringraziare Uruci, il pi&ugrave; in forma dei suoi, se riesce a passare avanti alla prima azione: Crecchi innesca la corsa a sinistra di Ceccanti che alza la testa e serve al centro il fantasista che da non pi&ugrave; di due metri apre il piattone in corsa e butta gi&ugrave; la porta. Il Pomarance fa fatica a rendersi pericoloso dalle parti di Lazzerini, nonostante l'inferiorit&agrave; numerica a cui &egrave; costretta la Pecciolese per due terzi di gara: De Masi punisce troppo severamente una presunta simulazione di De Masi, gi&agrave; ammonito, e lo costringe ad assistere a un'ora di gara dalla tribuna. Ci vuole l'avvio della ripresa perch&eacute; la Pecciolese riesca a raddoppiare: Ceccanti tiene vivo un pallone che sembrava destinato a perdersi sul fondo ed elude l'uscita di Saitta con un lungo servizio all'indietro per Uruci: il dieci nerazzurro non ci pensa pi&ugrave; di tanto e, visto il portiere fuori dai pali, insacca con un pallonetto da pi&ugrave; di venticinque metri. Lo stesso Uruci si conquista e trasforma il rigore del 3-0 prima di lasciare il campo, sostituito a un quarto d'ora dalla fine. Il secondo rigore di giornata, concesso da De Masi per un fallo su Ceccanti, viene dunque affidato a Valleggi che non sbaglia e porta a quattro i gol di vantaggio mentre tutte le orecchie si tendono dalle informazioni a spizzichi e bocconi che arrivano da Acciaiolo: il Crespina ha pareggiato, forse no, s&igrave;, c'&egrave; stata un'autorete, no, l'arbitro ha annullato, no, l'Atletico Etruria vince, no, soffre, no, il Crespina sta attaccando. Poi la sentenza: la capolista vince 1-0 e pu&ograve; festeggiare il primo titolo provinciale. Alla Pecciolese rimane la soddisfazione per essere rimasta l'ultima delle contendenti fino alla fine e una buona dose di amarezza per un maledetto pareggio in pi&ugrave; rispetto alla squadra di Paci: che sia stato con i Colli Marittimi alla seconda, con la Geotermica all'ottava o con i Pulcini Cascina alla prima di ritorno, a guardare la classifica i tre. pesano di pi&ugrave; delle tre sconfitte con Stella Rossa, Fratres Perignano e, paradossalmente, anche con la diretta rivale. Maledetto punticino. esseti




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