• Allievi Regionali GIR.C
  • Lanciotto Campi
  • 3 - 2
  • Virtus Archiano


LANCIOTTO CAMPI BISENZIO: Cantini, Nistri, Di Noia, Nicolamarino, Mazzei, Di Gioia, Lagonigro, Musa, Zani, Bogani, Allegri. A disp.: Chiti, Campani, Nanni, Tascini, Galardini. Allenatore: Francesco Petrucci.
VIRTUS ARCHIANO: Bartolucci, Barretta, De Simone, Marseglia, Vitale, Mulinacci, Loppi L., Riccio, Loppi R., Loppi A., Cresci. A disp.: Rubino, Cianferoni, Acuti, Goretti, Moneti, Cioria. Allenatore: Cristiano Romualdi.

ARBITRO: Albini di Prato.

RETI: 3' Mazzei, 4' Loppi L., 37' Allegri, 45' rig. Riccio, 84' Galardini.



Il Lanciotto vince all'ultimo tuffo una gara assai più complicata del previsto, contro una Virtus Archiano che, rinfrancata dal primo successo in campionato (ottenuto domenica scorsa sul campo della Tuscar), ha dimostrato anche in quel di San Donnino di meritare probabilmente più di quanto finora raccolto. I ragazzi di mister Romualdi, infatti, hanno disputato una partita gagliarda, tutta cuore e volontà, mettendo in evidente imbarazzo un Lanciotto incapace di far valere il proprio maggior tasso tecnico: c'è voluta un'invenzione di Galardini (già autore della rete del 2-1 nella gara a Montevarchi), quando ormai stava per scadere anche l'ultimo secondo dei quattro minuti di recupero, per conquistare tre punti di platino per gli azulgrana che, se nell'ultima gara interna contro la Tuscar avevano raccolto assai meno di quanto seminato, stavolta si sono rifatti con gli interessi. Pronti, via e, nell'arco di quattro minuti, la gara è già su ritmi elevatissimi: il Lanciotto la sblocca con un perfetto colpo di testa di Mazzei (sugli sviluppi di una punizione calciata da Nicolamarino), l'Archiano la rimette subito in equilibrio con la girata vincente al volo di Leonardo Loppi direttamente su azione d'angolo. 1-1 e non è ancora scoccato il quinto minuto... Sono i padroni di casa, come logica impone, a fare la partita, ma gli ospiti, che in verità balbettano assai in fase difensiva, negli ultimi sedici metri possono contare sulle folate dell'ottimo Riccio e su una giornata non proprio da inserire nell'album dei ricordi più belli della coppia centrale avversaria Di Gioia-Mazzei, che spesso rischia ben oltre il lecito. La gara, tuttavia, dopo il promettente inizio, scade di molto sul piano tecnico-tattico e così l'unica occasione rilevante per i padroni di casa capita soltanto intorno alla mezz'ora a Nicolamarino, il cui sinistro da fuori è deviato in angolo da Bartolucci. Quando il primo tempo sembra avviarsi alla conclusione sul giusto risultato di parità, tuttavia, il Lanciotto torna in vantaggio: punizione dalla sinistra del solito Nicolamarino, il pallone giunge dalla parte opposta sui piedi di Musa che, al volo, lascia partire un gran destro che si infrange sulla traversa. La respinta del montante è raccolta di testa da Mazzei che indirizza in porta, trovando però sulla traiettoria Allegri che spiazza tutti e firma il 2-1.
Il secondo tempo si apre con i padroni di casa protesi in avanti alla ricerca del gol della sicurezza, ma, alla prima sortita offensiva, l'Archiano rimette tutto in parità: Cresci viene steso pochi centimetri entro l'area di rigore da un intervento irruento (più che falloso) di Di Noia, e il direttore di gara (ben piazzato) indica il dischetto, nonostante le proteste campigiane. Dagli undici metri Riccio spiazza Cantini, e al quinto minuto la sfida torna in equilibrio. La contesa sale di tono, almeno sul piano agonistico, e l'incerto Albini fatica non poco nella sua direzione, anche perché gli ospiti non si accontentano e provano a piazzare la zampata, al cospetto di un Lanciotto che fa una gran fatica a ritrovare il bandolo della matassa. Le occasioni migliori, infatti, capitano proprio ai ragazzi di mister Romualdi che hanno però il torto di non capitalizzare: e così prima Riccio si fa ipnotizzare da Cantini, poi lo stesso capitano casentinese, dopo aver aggirato anche il numero 1 di casa, spreca malamente colpendo l'esterno del palo a porta sguarnita. Gli dei del calcio, come sempre, fanno e disfano a proprio piacimento: capita dunque che mister Petrucci, preoccupato da un finale davvero sofferto dei suoi, decida di coprirsi per evitare guai peggiori, senza pensare che Galardini, entrato nel secondo tempo, possa trovare il pezzo di bravura che decide tutto, mandando in archivio la gara e in estasi il pubblico di casa che festeggia una vittoria solo sulla carta facile da pronosticare.
Per la Virtus Archiano una battuta d'arresto amara: la squadra arancio-verde avrebbe meritato quantomeno il pareggio. I ragazzi di mister Romualdi, relegati in ultima posizione, hanno però dato la sensazione di essere assolutamente vivi e tutt'altro che rassegnati: se il carattere sarà sempre quello mostrato nell'occasione, il campionato potrebbe riservare ancora qualche soddisfazione alla compagine casentinese.

LANCIOTTO CAMPI BISENZIO: Cantini, Nistri, Di Noia, Nicolamarino, Mazzei, Di Gioia, Lagonigro, Musa, Zani, Bogani, Allegri. A disp.: Chiti, Campani, Nanni, Tascini, Galardini. Allenatore: Francesco Petrucci.<br >VIRTUS ARCHIANO: Bartolucci, Barretta, De Simone, Marseglia, Vitale, Mulinacci, Loppi L., Riccio, Loppi R., Loppi A., Cresci. A disp.: Rubino, Cianferoni, Acuti, Goretti, Moneti, Cioria. Allenatore: Cristiano Romualdi.<br > ARBITRO: Albini di Prato.<br > RETI: 3' Mazzei, 4' Loppi L., 37' Allegri, 45' rig. Riccio, 84' Galardini. Il Lanciotto vince all'ultimo tuffo una gara assai pi&ugrave; complicata del previsto, contro una Virtus Archiano che, rinfrancata dal primo successo in campionato (ottenuto domenica scorsa sul campo della Tuscar), ha dimostrato anche in quel di San Donnino di meritare probabilmente pi&ugrave; di quanto finora raccolto. I ragazzi di mister Romualdi, infatti, hanno disputato una partita gagliarda, tutta cuore e volont&agrave;, mettendo in evidente imbarazzo un Lanciotto incapace di far valere il proprio maggior tasso tecnico: c'&egrave; voluta un'invenzione di Galardini (gi&agrave; autore della rete del 2-1 nella gara a Montevarchi), quando ormai stava per scadere anche l'ultimo secondo dei quattro minuti di recupero, per conquistare tre punti di platino per gli azulgrana che, se nell'ultima gara interna contro la Tuscar avevano raccolto assai meno di quanto seminato, stavolta si sono rifatti con gli interessi. Pronti, via e, nell'arco di quattro minuti, la gara &egrave; gi&agrave; su ritmi elevatissimi: il Lanciotto la sblocca con un perfetto colpo di testa di Mazzei (sugli sviluppi di una punizione calciata da Nicolamarino), l'Archiano la rimette subito in equilibrio con la girata vincente al volo di Leonardo Loppi direttamente su azione d'angolo. 1-1 e non &egrave; ancora scoccato il quinto minuto... Sono i padroni di casa, come logica impone, a fare la partita, ma gli ospiti, che in verit&agrave; balbettano assai in fase difensiva, negli ultimi sedici metri possono contare sulle folate dell'ottimo Riccio e su una giornata non proprio da inserire nell'album dei ricordi pi&ugrave; belli della coppia centrale avversaria Di Gioia-Mazzei, che spesso rischia ben oltre il lecito. La gara, tuttavia, dopo il promettente inizio, scade di molto sul piano tecnico-tattico e cos&igrave; l'unica occasione rilevante per i padroni di casa capita soltanto intorno alla mezz'ora a Nicolamarino, il cui sinistro da fuori &egrave; deviato in angolo da Bartolucci. Quando il primo tempo sembra avviarsi alla conclusione sul giusto risultato di parit&agrave;, tuttavia, il Lanciotto torna in vantaggio: punizione dalla sinistra del solito Nicolamarino, il pallone giunge dalla parte opposta sui piedi di Musa che, al volo, lascia partire un gran destro che si infrange sulla traversa. La respinta del montante &egrave; raccolta di testa da Mazzei che indirizza in porta, trovando per&ograve; sulla traiettoria Allegri che spiazza tutti e firma il 2-1. <br >Il secondo tempo si apre con i padroni di casa protesi in avanti alla ricerca del gol della sicurezza, ma, alla prima sortita offensiva, l'Archiano rimette tutto in parit&agrave;: Cresci viene steso pochi centimetri entro l'area di rigore da un intervento irruento (pi&ugrave; che falloso) di Di Noia, e il direttore di gara (ben piazzato) indica il dischetto, nonostante le proteste campigiane. Dagli undici metri Riccio spiazza Cantini, e al quinto minuto la sfida torna in equilibrio. La contesa sale di tono, almeno sul piano agonistico, e l'incerto Albini fatica non poco nella sua direzione, anche perch&eacute; gli ospiti non si accontentano e provano a piazzare la zampata, al cospetto di un Lanciotto che fa una gran fatica a ritrovare il bandolo della matassa. Le occasioni migliori, infatti, capitano proprio ai ragazzi di mister Romualdi che hanno per&ograve; il torto di non capitalizzare: e cos&igrave; prima Riccio si fa ipnotizzare da Cantini, poi lo stesso capitano casentinese, dopo aver aggirato anche il numero 1 di casa, spreca malamente colpendo l'esterno del palo a porta sguarnita. Gli dei del calcio, come sempre, fanno e disfano a proprio piacimento: capita dunque che mister Petrucci, preoccupato da un finale davvero sofferto dei suoi, decida di coprirsi per evitare guai peggiori, senza pensare che Galardini, entrato nel secondo tempo, possa trovare il pezzo di bravura che decide tutto, mandando in archivio la gara e in estasi il pubblico di casa che festeggia una vittoria solo sulla carta facile da pronosticare.<br >Per la Virtus Archiano una battuta d'arresto amara: la squadra arancio-verde avrebbe meritato quantomeno il pareggio. I ragazzi di mister Romualdi, relegati in ultima posizione, hanno per&ograve; dato la sensazione di essere assolutamente vivi e tutt'altro che rassegnati: se il carattere sar&agrave; sempre quello mostrato nell'occasione, il campionato potrebbe riservare ancora qualche soddisfazione alla compagine casentinese.




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