• Giovanissimi Regionali GIR.A - Elite
  • Affrico
  • 1 - 1
  • Sporting Arno


AFFRICO: Pagliano, Ottanelli, Nardi, Polverini, Cramini, Cioppi, Donnini, Macchioni (64' Salmeri), Scarselli (52' Saponetto), Pietrini (65' Virdis), Renzi. A disp.: Ciotola, Sani, Braccini, Moretti. All.: Filippo Gori.
SPORTING ARNO: Baldi, Paita, Cassiolato, Pecci (60' Gori), Albanese, Librio, Leoni, Riggio, Ulivieri (51' Fratoni), Mazzantini (44' Diana), Nieri. A disp.: Parrini, Sestini, Leoncini. All.: Alessio Donadi.
ABRITRO: Alessio Giotti, sez. Pontedera.

RETI: 3' Ulivieri, 14' Donnini.



Grande attesa sugli spalti per quella che si preannuncia essere una domenica mattina di fuoco. In quel di Campo di Marte si affrontano Affrico e Sporting Arno, la squadra meno battuta (una sola sconfitta) e la più vincente del campionato (ben sette vittorie per gli ospiti), distanti un solo punto l'una dall'altra. Parte fortissimo lo Sporting, che passa in vantaggio dopo soli tre minuti di gioco. Leoni avanza in progressione sulla fascia sinistra, e dopo essersi liberato della marcatura calcia verso la porta trovando la grande opposizione di Pagliano. Dagli sviluppi del corner è Ulivieri a svettare in una mischia furibonda nel cuore dell'area di rigore, e a trovare il gol. Lo Sporting continua a spingere in modo deciso e compatto, con gli avversari costretti a subirne il gioco. Al minuto numero 8 gli ospiti vanno incredibilmente vicini al raddoppio: Pagliano respinge male l'insidioso tiro di Riggio, sul pallone si avventa Leoni che da due passi batte l'estremo difensore avversario, ma l'arbitro annulla tutto per una presunta posizione di fuorigioco del numero 7 ospite. Trascorsi altri due minuti lo Sporting si divora l'occasione per agguantare il raddoppio: Ulivieri mette dentro dalla sinistra un pallone invitantissimo, ma Riggio non riesce a concretizzare e spara alto sopra la traversa. Dopo dieci minuti di totale dominio Sporting, l'Affrico accenna a segnali di risveglio, e dopo poco trova il pari: al minuto 14 Donnini, posizionato sull'out di destra, si invola sulla fascia in azione personale e, giunto all'interno dell'area di rigore, scaraventa la sfera alle spalle dell'incolpevole Baldi con un destro potentissimo. Davvero un'iniziativa da elogiare quella del numero 7 di mister Gori. Una volta subito il gol del pareggio, lo Sporting rallenta un po' i ritmi, e la gara perde di esplosività per quasi tutta la restante parte della prima frazione di gioco. L'unico lampo, prima dell'intervallo, consiste nella pregevole conclusione mancina di Riggio, che impegna notevolmente Pagliano, costretto a deviare in corner. Si va dunque a riposo sul risultato di uno a uno. Alla ripresa le due formazioni tornano ad affrontarsi a viso aperto, con l'Affrico che si rende pericoloso su un paio di palle inattive. In particolare è Cramini, il cui colpo di testa sfiora la base del palo alla destra di Baldi, ad andare vicino alla rete del vantaggio. I padroni di casa sfiorano il gol in un'altra occasione di poco successiva: Renzi si incunea in area e riesce a servire Pietrini, il quale fallisce a botta sicura da buona posizione, spedendo il pallone alto sopra la traversa. Ma il vero colpo di scena arriva al minuto 63: l'Affrico, infatti, si presenta nuovamente davanti a Baldi, ancora con Pietrini. Il numero 10 vede la propria conclusione infrangersi addosso al portiere avversario, che non può nulla tuttavia sulla ribattuta del neoentrato Saponetto. Purtroppo per i padroni di casa, così come già avvenuto nel primo tempo a porte invertite, il direttore di gara valuta la posizione del numero 17 non regolare, e annulla di fatto il vantaggio dell'Affrico. Ma le emozioni, come se non bastasse, non finiscono qua: al minuto 67, infatti, Riggio ha l'occasione di firmare il definitivo vantaggio per lo Sporting. Il numero 8 si ritrova il pallone tra i piedi dopo la parata di Pagliano (che aveva appena neutralizzato la conclusione di Nieri), ma prende male la mira e calcia forte contro la traversa. L'incontro termina dunque sul punteggio di uno a uno, risultato che rispecchia in modo veritiero i valori delle due formazioni. Così come in classifica, infatti, Affrico e Sporting Arno si sono equivalse sul campo, dando luce ad un grande spettacolo, ricco di emozioni e colpi di scena, decisamente gradito al numerosissimo pubblico accorso sulle tribune.

Calciatoripiù
: tanti, davvero tanti i giocatori degni di nota in questa gara. Premettendo come le prestazioni di entrambe le squadre siano state ampiamente sopra la sufficienza, è necessario fare menzione di alcune individualità: tra le fila dell'Affrico positiva in generale la prova della linea difensiva, con Ottanelli e Cramini in grande spolvero. Grande gara, condita dalla meravigliosa rete, anche quella di Donnini, incubo costante della difesa dello Sporting. Per quanto riguarda gli ospiti, invece, eccellente Riggio: tante conclusioni per lui, che più di una volta si è visto negare la gioia del gol da Pagliano. Da evidenziare anche la gara di Leoni, qualità e quantità per il numero 7 ospite.

Simone Torricini AFFRICO: Pagliano, Ottanelli, Nardi, Polverini, Cramini, Cioppi, Donnini, Macchioni (64' Salmeri), Scarselli (52' Saponetto), Pietrini (65' Virdis), Renzi. A disp.: Ciotola, Sani, Braccini, Moretti. All.: Filippo Gori.<br >SPORTING ARNO: Baldi, Paita, Cassiolato, Pecci (60' Gori), Albanese, Librio, Leoni, Riggio, Ulivieri (51' Fratoni), Mazzantini (44' Diana), Nieri. A disp.: Parrini, Sestini, Leoncini. All.: Alessio Donadi.<br >ABRITRO: Alessio Giotti, sez. Pontedera.<br > RETI: 3' Ulivieri, 14' Donnini. Grande attesa sugli spalti per quella che si preannuncia essere una domenica mattina di fuoco. In quel di Campo di Marte si affrontano Affrico e Sporting Arno, la squadra meno battuta (una sola sconfitta) e la pi&ugrave; vincente del campionato (ben sette vittorie per gli ospiti), distanti un solo punto l'una dall'altra. Parte fortissimo lo Sporting, che passa in vantaggio dopo soli tre minuti di gioco. Leoni avanza in progressione sulla fascia sinistra, e dopo essersi liberato della marcatura calcia verso la porta trovando la grande opposizione di Pagliano. Dagli sviluppi del corner &egrave; Ulivieri a svettare in una mischia furibonda nel cuore dell'area di rigore, e a trovare il gol. Lo Sporting continua a spingere in modo deciso e compatto, con gli avversari costretti a subirne il gioco. Al minuto numero 8 gli ospiti vanno incredibilmente vicini al raddoppio: Pagliano respinge male l'insidioso tiro di Riggio, sul pallone si avventa Leoni che da due passi batte l'estremo difensore avversario, ma l'arbitro annulla tutto per una presunta posizione di fuorigioco del numero 7 ospite. Trascorsi altri due minuti lo Sporting si divora l'occasione per agguantare il raddoppio: Ulivieri mette dentro dalla sinistra un pallone invitantissimo, ma Riggio non riesce a concretizzare e spara alto sopra la traversa. Dopo dieci minuti di totale dominio Sporting, l'Affrico accenna a segnali di risveglio, e dopo poco trova il pari: al minuto 14 Donnini, posizionato sull'out di destra, si invola sulla fascia in azione personale e, giunto all'interno dell'area di rigore, scaraventa la sfera alle spalle dell'incolpevole Baldi con un destro potentissimo. Davvero un'iniziativa da elogiare quella del numero 7 di mister Gori. Una volta subito il gol del pareggio, lo Sporting rallenta un po' i ritmi, e la gara perde di esplosivit&agrave; per quasi tutta la restante parte della prima frazione di gioco. L'unico lampo, prima dell'intervallo, consiste nella pregevole conclusione mancina di Riggio, che impegna notevolmente Pagliano, costretto a deviare in corner. Si va dunque a riposo sul risultato di uno a uno. Alla ripresa le due formazioni tornano ad affrontarsi a viso aperto, con l'Affrico che si rende pericoloso su un paio di palle inattive. In particolare &egrave; Cramini, il cui colpo di testa sfiora la base del palo alla destra di Baldi, ad andare vicino alla rete del vantaggio. I padroni di casa sfiorano il gol in un'altra occasione di poco successiva: Renzi si incunea in area e riesce a servire Pietrini, il quale fallisce a botta sicura da buona posizione, spedendo il pallone alto sopra la traversa. Ma il vero colpo di scena arriva al minuto 63: l'Affrico, infatti, si presenta nuovamente davanti a Baldi, ancora con Pietrini. Il numero 10 vede la propria conclusione infrangersi addosso al portiere avversario, che non pu&ograve; nulla tuttavia sulla ribattuta del neoentrato Saponetto. Purtroppo per i padroni di casa, cos&igrave; come gi&agrave; avvenuto nel primo tempo a porte invertite, il direttore di gara valuta la posizione del numero 17 non regolare, e annulla di fatto il vantaggio dell'Affrico. Ma le emozioni, come se non bastasse, non finiscono qua: al minuto 67, infatti, Riggio ha l'occasione di firmare il definitivo vantaggio per lo Sporting. Il numero 8 si ritrova il pallone tra i piedi dopo la parata di Pagliano (che aveva appena neutralizzato la conclusione di Nieri), ma prende male la mira e calcia forte contro la traversa. L'incontro termina dunque sul punteggio di uno a uno, risultato che rispecchia in modo veritiero i valori delle due formazioni. Cos&igrave; come in classifica, infatti, Affrico e Sporting Arno si sono equivalse sul campo, dando luce ad un grande spettacolo, ricco di emozioni e colpi di scena, decisamente gradito al numerosissimo pubblico accorso sulle tribune. <br ><b> Calciatoripi&ugrave;</b>: tanti, davvero tanti i giocatori degni di nota in questa gara. Premettendo come le prestazioni di entrambe le squadre siano state ampiamente sopra la sufficienza, &egrave; necessario fare menzione di alcune individualit&agrave;: tra le fila dell'Affrico positiva in generale la prova della linea difensiva, con <b>Ottanelli </b>e <b>Cramini </b>in grande spolvero. Grande gara, condita dalla meravigliosa rete, anche quella di <b>Donnini</b>, incubo costante della difesa dello Sporting. Per quanto riguarda gli ospiti, invece, eccellente <b>Riggio</b>: tante conclusioni per lui, che pi&ugrave; di una volta si &egrave; visto negare la gioia del gol da Pagliano. Da evidenziare anche la gara di <b>Leoni</b>, qualit&agrave; e quantit&agrave; per il numero 7 ospite. Simone Torricini




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