• Terza Categoria GIR.B
  • S.Banti Barberino
  • 2 - 1
  • Centro Storico Lebowski


S. BANTI BARBERINO: Toccafondi, Mocali, Gironi, Gomma, Braccesi, Tagliaferri, Ciriaco, Piazzesi, Gigante, Magaldi, Pugliese. A disp.: Belli, Cristofaro, Cammelli, Guasti, Sacconi, Arcuri, Ballerini. All.: Maurizio Barracani.
C.S. LEBOWSKI: Cerboneschi, Capparelli M., Panerai, Morettini, Coppini, Fiorentini, Cutino, Sima, Bergamo, Melis, Milanesi. A disp.: Barison, Valente, Capparelli P., Valenti, D'Amore, Bernardini, Matteuzzi. All.: Andrea Serrau.

RETI: Piazzesi, aut. Coppini, Coppini.



S'infrange a otto la striscia di vittorie consecutive del Centro Storico Lebowski, protagonista fin qui di un campionato appunto, perfetto. Si arresta in quel di Barberino, su un campo ostico e di fronte ad una tribuna d'effetto, impreziosita dal supporto del numeroso pubblico locale, resa unica dall'arrivo di oltre cento supporter grigioneri, per una Moana Pozzi raramente così corposa e potente nei proprio cori. Si ferma, e questa è la cosa più importante, di fronte ad uno S. Banti Barberino eccezionale, autore di una gara perfetta dal punto di vista tattico, tecnico ed agonistico: poco importa se i goal che hanno donato 3 punti ai ragazzi di Baracani sono figli di un'autorete e di una conclusione quasi irripetibile, poiché i padroni di casa sono riusciti come nessun altro prima di loro ad arginare il gioco della capolista, costringendola sulla difensiva. Il Centro Storico si schiera con il classico 3-5-2, reso più muscolare ma anche di sicuro affidamento dalla presenza di un Morettini in gran forma e con l'ingresso di Cutino sulla corsia di destra; davanti Bergamo ritorna nell'inusuale ruolo di boa centrale, con Milanesi a girargli intorno. E proprio dopo 15 minuti dal fischio d'inizio ci si accorge che la giornata della capolista è iniziata sotto una cattiva luna, quando il bomber classe 91', unico superstite dell'attacco atomico oggi orfano anche di Garofalo (cui si aggiunge il lungodegente Ghiandelli, per un totale di 17 reti su 21 esiliate fuori dal campo), è costretto ad abbandonare il terreno di gioco sostituito da D'Amore, attaccante di movimento e d'esperienza con caratteristiche tuttavia diverse da quelle del compagno, più adatto alla lotta contro l'arcigna difesa avversaria. E proprio la difesa, fino a due settimane fa la meno battuta del campionato, si rivela da subito una delle armi vincenti del Barberino, dato che nei primi 20 minuti le sortite offensive dei grigioneri si limitano ad un paio di discese sulla destra di Cutino, esplosivo nei primi minuti, e ad una punizione di Panerai ben disinnescata da Toccafondi; oltre alla solidità del pacchetto difensivo Baracani dimostra d'aver ben studiato il suo avversario anche nella disposizione dell'attacco, dato che al punto di riferimento Gigante erano oggi affiancati i frizzanti Pugliese e Ciriaco, costringendo il centrocampo ospite ad un maggior lavoro di copertura a supporto della difesa a 3, con conseguente abbassamento del baricentro. A centrocampo infine la chiave della gara, dove a causa del costante lavoro di raddoppio il solo Sima è parso in grado di inserirsi con efficacia nelle ripartenze e di andare ad agguantare quelle seconde palle necessarie a mantenere il possesso e far salire la squadra; dall'altra parte Piazzesi e capitan Gomma si mostrano invece in versione deluxe, con decine di palloni ben amministrati e buone aperture sulle fasce. Venendo alla cronaca, la partita regala tantissimo sotto il profilo dell'agonismo e del ritmo di gioco, davvero costante per tutti i novanta minuti, ma non sotto il versante delle occasioni da rete: il primo tempo, terminato a reti bianche, ha visto come detto qualche sporadica sortita dei grigioneri, mentre dall'altra parte pur percependo l'ottima giornata barberinese ci si è limitati ad una punizione di Piazzesi ben disinnescata da Cerboneschi e a qualche iniziativa di Gigante, attaccante fisico ma con discreti mezzi tecnici comunque ottimamente controllato da Capparelli M., iena in marcatura. La seconda frazione si apre seguendo un copione non dissimile ai primi 45 minuti, ed è netta la sensazione che per evitare il doppio ovo serva un episodio, una prodezza: l'episodio, anzi, il grande gesto tecnico che sblocca la partita, per una volta non ride ai ragazzi di Serrau, ed anzi li condanna: è il 25' della ripresa quando, su di un calcio d'angolo respinto centralmente dalla difesa grigionera, Piazzesi si trova al punto giusto per colpire il pallone in uscita dall'area, libero di inventarsi una conclusione superba, mix di potenza e precisione che esaurisce la propria traiettoria proprio nel sette, rendendo vano il tuffo di Cerboneschi e facendo esplodere i tifosi di casa. La rete dell'1-0 a 30 minuti dalla fine disegna per il Barberino un copione tattico assolutamente congeniale, poiché non diverso da quello svolto egregiamente fino a quel momento, e così ci si aspetterebbe una reazione da parte del Lebowski: Serrau inserisce il palleggiatore Matteuzzi ed il talento di Bernardini in vista degli assalti finali, ma neanche l'abilità del centrocampista ex Olimpia riesce a mettere ordine nel possesso di palla, reso difficoltoso anche da un campo bellissimo da vedere (uno dei pochi in erba della categoria) ma piuttosto sconnesso in alcune zone. Ad attaccare ci pensa quindi il Barberino in ripartenza, sfruttando i notevoli spazi concessi da un avversario per la prima volta in svantaggio dopo 9 turni: al termine di un veloce contropiede con cambio campo da destra a sinistra, Cristofaro si porta alla conclusione dal vertice dell'area di rigore, sfoderando un tiro potente ed angolato cui solo la sfortuna dice no, con il palo a respingere la conclusione del numero 13 sui piedi di Sacconi, anch'esso di poco impreciso. Tra infortuni e tiri all'incrocio, il credito nei confronti della fortuna sarebbe già ampio per il Centro Storico, ma alla mezz'ora aumenta a dismisura, quando su un lungo traversone destinato sotto la traversa e ben smanacciato da Cerboneschi, Coppini si trova al posto sbagliato (nel momento sbagliatissimo) ed infila il più sfortunato degli autogoal, rete che pare mettere un'ipoteca sul successo locale. Tuttavia c'è ancora spazio per una reazione d'orgoglio del Centro Storico ed in particolare del suo libero, che al 84' si toglie la soddisfazione di pareggiare il conto bonus/malus con una girata dal limite da vero attaccante. Per il resto l'assalto frontale degli ospiti si limita ad un precedente tiro di D'Amore, sinistro dal limite di pochissimo a lato, e a qualche mischia finale ben controllata dalla difesa e da un Toccafondi perfetto in uscita. Al triplice fischio è quindi festa per il Baracani ed i suoi ragazzi, che mettono la parola fine alla lunghissima striscia di vittorie grigionere, rendendo la squadra di Serrau un po' più umana, ed il campionato più vivo. Poco ci sentiamo di dire invece per quanto concerne il Centro Storico Lebowski: ad una giornata di fisiologico calo, dopo quasi 3 mesi di gran calcio, si sono uniti sfortuna e perfezione avversaria, e se questi devono essere gli elementi concomitanti per fermare la squadra grigionera, sarà comunque dura per tutti. Smaltire le piccole scorie della prima delusione e rimettersi a lavorare con serietà e determinazione: fortunatamente nel calcio vince (spesso) il più bravo, ed oggi il più bravo è stato senza dubbio il Barberino.
Calciatoripiù
: nelle fila ospiti vogliamo segnalare Sima e Coppini: il primo si conferma motore instancabile del centrocampo grigionero anche in una giornata difficile come questa, mentre il libero combatte e sconfigge la sfortuna con un colpo da vero numero 9 (se non 10). Per il Barberino invece, i punti esclamativi di una bella prestazione corale si trovano a centrocampo, con Piazzesi e Gomma sugli scudi: il primo è autore di un goal pazzesco, il secondo calamita d' ogni pallone in mezzo al campo.

To.Ga. S. BANTI BARBERINO: Toccafondi, Mocali, Gironi, Gomma, Braccesi, Tagliaferri, Ciriaco, Piazzesi, Gigante, Magaldi, Pugliese. A disp.: Belli, Cristofaro, Cammelli, Guasti, Sacconi, Arcuri, Ballerini. All.: Maurizio Barracani.<br >C.S. LEBOWSKI: Cerboneschi, Capparelli M., Panerai, Morettini, Coppini, Fiorentini, Cutino, Sima, Bergamo, Melis, Milanesi. A disp.: Barison, Valente, Capparelli P., Valenti, D'Amore, Bernardini, Matteuzzi. All.: Andrea Serrau.<br > RETI: Piazzesi, aut. Coppini, Coppini. S'infrange a otto la striscia di vittorie consecutive del Centro Storico Lebowski, protagonista fin qui di un campionato appunto, perfetto. Si arresta in quel di Barberino, su un campo ostico e di fronte ad una tribuna d'effetto, impreziosita dal supporto del numeroso pubblico locale, resa unica dall'arrivo di oltre cento supporter grigioneri, per una Moana Pozzi raramente cos&igrave; corposa e potente nei proprio cori. Si ferma, e questa &egrave; la cosa pi&ugrave; importante, di fronte ad uno S. Banti Barberino eccezionale, autore di una gara perfetta dal punto di vista tattico, tecnico ed agonistico: poco importa se i goal che hanno donato 3 punti ai ragazzi di Baracani sono figli di un'autorete e di una conclusione quasi irripetibile, poich&eacute; i padroni di casa sono riusciti come nessun altro prima di loro ad arginare il gioco della capolista, costringendola sulla difensiva. Il Centro Storico si schiera con il classico 3-5-2, reso pi&ugrave; muscolare ma anche di sicuro affidamento dalla presenza di un Morettini in gran forma e con l'ingresso di Cutino sulla corsia di destra; davanti Bergamo ritorna nell'inusuale ruolo di boa centrale, con Milanesi a girargli intorno. E proprio dopo 15 minuti dal fischio d'inizio ci si accorge che la giornata della capolista &egrave; iniziata sotto una cattiva luna, quando il bomber classe 91', unico superstite dell'attacco atomico oggi orfano anche di Garofalo (cui si aggiunge il lungodegente Ghiandelli, per un totale di 17 reti su 21 esiliate fuori dal campo), &egrave; costretto ad abbandonare il terreno di gioco sostituito da D'Amore, attaccante di movimento e d'esperienza con caratteristiche tuttavia diverse da quelle del compagno, pi&ugrave; adatto alla lotta contro l'arcigna difesa avversaria. E proprio la difesa, fino a due settimane fa la meno battuta del campionato, si rivela da subito una delle armi vincenti del Barberino, dato che nei primi 20 minuti le sortite offensive dei grigioneri si limitano ad un paio di discese sulla destra di Cutino, esplosivo nei primi minuti, e ad una punizione di Panerai ben disinnescata da Toccafondi; oltre alla solidit&agrave; del pacchetto difensivo Baracani dimostra d'aver ben studiato il suo avversario anche nella disposizione dell'attacco, dato che al punto di riferimento Gigante erano oggi affiancati i frizzanti Pugliese e Ciriaco, costringendo il centrocampo ospite ad un maggior lavoro di copertura a supporto della difesa a 3, con conseguente abbassamento del baricentro. A centrocampo infine la chiave della gara, dove a causa del costante lavoro di raddoppio il solo Sima &egrave; parso in grado di inserirsi con efficacia nelle ripartenze e di andare ad agguantare quelle seconde palle necessarie a mantenere il possesso e far salire la squadra; dall'altra parte Piazzesi e capitan Gomma si mostrano invece in versione deluxe, con decine di palloni ben amministrati e buone aperture sulle fasce. Venendo alla cronaca, la partita regala tantissimo sotto il profilo dell'agonismo e del ritmo di gioco, davvero costante per tutti i novanta minuti, ma non sotto il versante delle occasioni da rete: il primo tempo, terminato a reti bianche, ha visto come detto qualche sporadica sortita dei grigioneri, mentre dall'altra parte pur percependo l'ottima giornata barberinese ci si &egrave; limitati ad una punizione di Piazzesi ben disinnescata da Cerboneschi e a qualche iniziativa di Gigante, attaccante fisico ma con discreti mezzi tecnici comunque ottimamente controllato da Capparelli M., iena in marcatura. La seconda frazione si apre seguendo un copione non dissimile ai primi 45 minuti, ed &egrave; netta la sensazione che per evitare il doppio ovo serva un episodio, una prodezza: l'episodio, anzi, il grande gesto tecnico che sblocca la partita, per una volta non ride ai ragazzi di Serrau, ed anzi li condanna: &egrave; il 25' della ripresa quando, su di un calcio d'angolo respinto centralmente dalla difesa grigionera, Piazzesi si trova al punto giusto per colpire il pallone in uscita dall'area, libero di inventarsi una conclusione superba, mix di potenza e precisione che esaurisce la propria traiettoria proprio nel sette, rendendo vano il tuffo di Cerboneschi e facendo esplodere i tifosi di casa. La rete dell'1-0 a 30 minuti dalla fine disegna per il Barberino un copione tattico assolutamente congeniale, poich&eacute; non diverso da quello svolto egregiamente fino a quel momento, e cos&igrave; ci si aspetterebbe una reazione da parte del Lebowski: Serrau inserisce il palleggiatore Matteuzzi ed il talento di Bernardini in vista degli assalti finali, ma neanche l'abilit&agrave; del centrocampista ex Olimpia riesce a mettere ordine nel possesso di palla, reso difficoltoso anche da un campo bellissimo da vedere (uno dei pochi in erba della categoria) ma piuttosto sconnesso in alcune zone. Ad attaccare ci pensa quindi il Barberino in ripartenza, sfruttando i notevoli spazi concessi da un avversario per la prima volta in svantaggio dopo 9 turni: al termine di un veloce contropiede con cambio campo da destra a sinistra, Cristofaro si porta alla conclusione dal vertice dell'area di rigore, sfoderando un tiro potente ed angolato cui solo la sfortuna dice no, con il palo a respingere la conclusione del numero 13 sui piedi di Sacconi, anch'esso di poco impreciso. Tra infortuni e tiri all'incrocio, il credito nei confronti della fortuna sarebbe gi&agrave; ampio per il Centro Storico, ma alla mezz'ora aumenta a dismisura, quando su un lungo traversone destinato sotto la traversa e ben smanacciato da Cerboneschi, Coppini si trova al posto sbagliato (nel momento sbagliatissimo) ed infila il pi&ugrave; sfortunato degli autogoal, rete che pare mettere un'ipoteca sul successo locale. Tuttavia c'&egrave; ancora spazio per una reazione d'orgoglio del Centro Storico ed in particolare del suo libero, che al 84' si toglie la soddisfazione di pareggiare il conto bonus/malus con una girata dal limite da vero attaccante. Per il resto l'assalto frontale degli ospiti si limita ad un precedente tiro di D'Amore, sinistro dal limite di pochissimo a lato, e a qualche mischia finale ben controllata dalla difesa e da un Toccafondi perfetto in uscita. Al triplice fischio &egrave; quindi festa per il Baracani ed i suoi ragazzi, che mettono la parola fine alla lunghissima striscia di vittorie grigionere, rendendo la squadra di Serrau un po' pi&ugrave; umana, ed il campionato pi&ugrave; vivo. Poco ci sentiamo di dire invece per quanto concerne il Centro Storico Lebowski: ad una giornata di fisiologico calo, dopo quasi 3 mesi di gran calcio, si sono uniti sfortuna e perfezione avversaria, e se questi devono essere gli elementi concomitanti per fermare la squadra grigionera, sar&agrave; comunque dura per tutti. Smaltire le piccole scorie della prima delusione e rimettersi a lavorare con seriet&agrave; e determinazione: fortunatamente nel calcio vince (spesso) il pi&ugrave; bravo, ed oggi il pi&ugrave; bravo &egrave; stato senza dubbio il Barberino. <b> Calciatoripi&ugrave;</b>: nelle fila ospiti vogliamo segnalare <b>Sima </b>e <b>Coppini</b>: il primo si conferma motore instancabile del centrocampo grigionero anche in una giornata difficile come questa, mentre il libero combatte e sconfigge la sfortuna con un colpo da vero numero 9 (se non 10). Per il Barberino invece, i punti esclamativi di una bella prestazione corale si trovano a centrocampo, con <b>Piazzesi </b>e <b>Gomma </b>sugli scudi: il primo &egrave; autore di un goal pazzesco, il secondo calamita d' ogni pallone in mezzo al campo. To.Ga.




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