• Juniores Regionali GIR.C
  • Lanciotto Campi
  • 3 - 1
  • Calenzano


LANCIOTTO CAMPI (4-3-3): Cantini, Ierardi (76' Di Noia), Nistri, Petri (86' Nicolamarino), Di Gioia, Fenu (79' Ruffo), Landi, Chendi, Brugioni (69' Bitar), El Assli (71' Zanatta), Allegri. A disp.: Gasparri, Musa. All.: Massimiliano Iorio.
CALENZANO (4-3-3): Gjoli, Ugolini, Rocchi (71' Scurzoni), Moccia (36' Unitulli), Bardi, Giomi, Bucaioni (69' Capecchi, 75' Baldi), Marku, Marangio, Toccafondi, Cerciello. A disp.: Capanni, Balloni, Neri. All.: Fabio Rinfroschi.

ARBITRO: Lorenzo Perlongo di Prato.

RETI: 7' Petri, 23' El Assli, 58' Allegri, 83' rig. Marangio.
NOTE: ammoniti Bucaioni, Petri, Toccafondi, Fenu. Corner 6-4. Recupero 1'+3'.



LE PAGELLE
Lanciotto Campi
Cantini: 6.5 Pochi interventi, ma buoni: reattivo in uscita, sempre ben piazzato tra i pali.
Ierardi: 6.5 Non lascia mai la posizione e controlla l'attaccante del tridente che orbita dalle sue parti senza mai farsi superare. 76' Di Noia: sv. A destra negli ultimi minuti.
Nistri: 6/7 Come Ierardi, preferisce non correre rischi e si inserisce poco, ma in copertura è sempre preciso; tra i più in forma, continua a sprintare fino agli ultimi minuti.
Petri: 7+ Un fuoriquota che fa la differenza. Per senso tattico, per temperamento, per qualità. Ha il merito il calciare il corner che vale il vantaggio, poi in cabina di regia detta i tempi alla squadra, inserendosi spesso con profitto. Averlo tra gli Juniores è un lusso.
Di Gioia: 6.5 Occupandosi in prima battuta di Marangio, è costretto spesso a fare a sportellate e non sempre esce vincitore dai duelli dei primi minuti. Guadagna sicurezza col passare dei minuti e blinda la retroguardia nella ripresa. Procura il rigore, ma l'intervento non era sembrato irregolare.
Fenu: 7 Elegante e preciso, comanda la retroguardia e interrompe molte incursioni del tridente avversario con grande tempismo. Esce per crampi. 79' Ruffo: sv. Forze fresche nel finale.
Landi: 7 Vale quanto detto per Petri: il capitano classe '96 detta legge nel primo tempo, mandando in tilt la difesa avversaria con i suoi lampi di classe. Entra in molte azioni pericolose ed è incontrollabile. Si placa un po' nella ripresa.
Chendi: 7 Dei tre mediani, oltre ad essere il più giovane, è anche il meno appariscente. Ma è il più continuo: intelligenza tattica, spirito di sacrificio e geometrie utilissime. Rischia poco, non sbaglia niente. Un tassello prezioso.
Brugioni: 6.5 Ex di turno, non segna ma è sempre nel vivo dell'attacco, sprinta su ogni pallone, guadagna punizioni e prova ad aprire spazi per gli inserimenti compagni. Un esordio positivo. 69' Bitar: sv. Al tiro nel finale in due occasioni
El Assli: 7 Non è sempre nel vivo del gioco, ma quando viene servito a dovere crea sempre pericoli alla difesa avversaria. Realizza con freddezza il due a zero e confeziona l'assist per il tris di Allegri. 71' Zanatta: sv. In mediana negli ultimi venti minuti.
Allegri: 6/7 Velocissimo, palla al piede risulta spesso imprendibile. Dopo aver impegnato Gjoli e servito un paio di assist interessanti nel primo tempo, trova il gol che chiude virtualmente la gara nella ripresa.
Calenzano
Gjoli: 5 L'intervento sfortunato sul vantaggio campigiano indirizza in modo inevitabile la partita. Si riscatta con la parata su Allegri. Un paio di interventi non sicurissimi ma anche due parate non semplicissime completano la sua gara.
Ugolini: 6.5 Spostato esterno a destra, nonostante la velocità di Allegri perde raramente la bussola. Tra i più positivi nella ripresa, quando prova spesso a spingersi in avanti.
Rocchi: 6 Non sempre protetto a dovere, nel primo tempo è spesso costretto a rincorrere El Assli e deve rimboccarsi le maniche per assistere i due centrali. 71' Scurzoni: 6 Schierato a destra nei minuti finali, prova a spingersi in avanti.
Moccia: 5.5 Non al top, non entra in partita e soffre un po' il dinamismo e la forza del centrocampo avversario.
Bardi: 6 Fatica un po' a contenere Brugioni e gli esterni d'attacco campigiani che si inseriscono spesso centralmente. Anche se non è protetto a dovere e ogni tanto lascia strada agli attaccanti locali, disputa comunque una gara sufficiente.
Giomi: 6 Vale quanto detto per Bardi. Molti recuperi provvidenziali, ma anche qualche passaggio a vuoto, attribuibile anche ad una scarsa protezione della mediana. Non molla fino alla fine e merita la sufficienza.
Bucaioni: 5.5 Ha talento, ma, servito poco e male, in questa gara non riesce a metterlo al servizio della squadra. Ha l'occasione per riaprire il match, ma col piatto conclude sulla traversa. 59' Capecchi: sv. Altro ex di turno, è costretto a lasciare il campo dopo pochi minuti. 75' Baldi: sv. A sinistra nel finale.
Marku: 5.5 Soffre la prova superlativa dei tre mediani avversari: non gli manca temperamento, ma nel primo tempo non riesce né a fare filtro né a costruire gioco efficacemente. Cresce nella ripresa.
Marangio: 6.5 Ultimo ad arrendersi, si impegna molto sul fronte di attacco, provando ad aprire corridoi per i compagni. Dopo una stagione condizionata da un infortunio, tra gli Juniores per caratteristiche tecniche e fisiche può fare bene. Procura e trasforma il rigore.
Toccafondi: 5.5 Pericoloso sulle palle inattive, non entra in partita nel primo tempo quando come tutto il reparto fa fatica contro gli avversari. Meglio nella ripresa, pur senza fare scintille.
Cerciello: 5.5 Come Bucaioni, è un giocatore che può fare la differenza. Ma tocca pochi palloni ed è sempre ben controllato dalla difesa avversaria. Si porta al tiro soltanto nel recupero.
Arbitro
Perlongo di Prato: 7 Una direzione di gara molto positiva per personalità e per precisione in gran parte delle decisioni. È posizionato meglio del pubblico in occasione del rigore, ma dagli spalti l'intervento di Di Gioia su Marangio è parso regolare.
IL COMMENTO
Sessanta minuti di buon livello, complici alcuni errori del Calenzano, bastano al Lanciotto per riempirsi le tasche con i primi tre punti in palio. È presto per candidare i rossoblù tra le favorite, ma è certo che se Landi e Petri andranno spesso a rinforzare la formazione di Iorio, il Maliseti e le altre contendenti per il primato avranno una rivale in più. Il Calenzano, ad una settimana dall'avvicendamento in panchina (Bruscoli ha dovuto lasciare per problemi di lavoro, al suo posto l'ex Doccia Fabio Rinfroschi), deve ancora rodarsi, ma mostra segnali incoraggianti sul piano del carattere e della tenuta atletica: nel finale gli ospiti hanno mostrato di avere più benzina nel serbatoio e la rete che ha ridotto le distanze non è stata frutto del caso.
Lo speculare 4-3-3 iniziale non può essere considerato troppo simmetrico: si intuisce subito che il terzetto di centrocampo campigiano ha una marcia in più (sul piano atletico, ma anche su quello tecnico) rispetto a quello dei dirimpettai: comunque prima ancora che la mano dei campigiani stringa saldamente il timone del match arriva subito il vantaggio, con un regalo del Calenzano. Il corner calciato col mancino dalla destra da Petri infatti sarebbe innocuo, ma Gjoli va scomposto sul pallone e il suo intervento a braccio teso, simile ad un bagher, fa carambolare la palla in rete. Le risposte del tridente del Calenzano (composto da Cerciello, Marangio e Bucaioni) non riguardano Cantini, così al 15' il Lanciotto potrebbe raddoppiare: l'azione in velocità partita dai piedi di Landi porta alla rifinitura di Petri per Allegri che, dopo un aggancio non perfetto, è rapidissimo nel trovare la coordinazione per calciare e prova col destro a piazzare la palla nell'angolo della porta ospite: Gjoli si riscatta parzialmente e in tuffo riesce a mettere in angolo. Al 18' si vede per la prima volta in avanti il Calenzano: Marangio vince il duello aereo con Fenu e libera Cerciello che, sfuggito alla guardia di Di Gioia, viene fermato dalla tempestiva uscita di pugno di Cantini. Quando mette palla a terra il Lanciotto crea spesso difficoltà agli avversari: al 22' Landi serve a sinistra Allegri che scappa velocissimo e dal fondo crossa al centro per Brugioni; l'ex Sporting Arno (che due anni fa giocava proprio a Calenzano) con una girata al volo manda la palla di poco sul fondo. Ma trascorre solo un minuto prima del raddoppio: Landi salta Bardi, come una lama affilata affetta la difesa ospite e scova il corridoio per El Assli che, giunto davanti a Gjoli, rimane freddissimo lo supera con una conclusione secca ed imparabile. Il Lanciotto potrebbe addirittura triplicare due minuti dopo: Gjoli esce di testa fuori area per anticipare Brugioni, la palla viene raccolta da El Assli che in pallonetto mette di poco alto. Al 39', recuperata palla a centrocampo, El Assli libera Petri, il quale tenta un mancino respinto da Gjoli. Il Calenzano si vede solo allo scadere del primo tempo: la punizione di Bardi da centrocampo spiove in area dove Cantini inizialmente non è impeccabili; mentre Bucaioni sta per colpire, il portiere campigiano con un balzo felino riesce a mettere in angolo.
Il centrocampo del Calenzano (nel quale si è inserito già dal primo tempo Unitulli) nella ripresa appare più incisivo, anche perché il terzetto campigiano non è così titanico come nella prima frazione. La prima conclusione in porta, una punizione guadagnata da Chendi e calciata alta da Petri, è comunque del Lanciotto. Il momento sembra però propizio per la riapertura del match da parte dei calenzanesi: al 55' Ugolini vince un contrasto e poi libera in area Marangio, murato in angolo da Di Gioia. Un minuto dopo Marangio da sinistra imbecca Ugolini che rimette al centro: Bucaioni a porta spalancata da distanza ravvicinata alza troppo il destro e colpisce la traversa. Sembra un Calenzano trasformato ma, dopo una punizione di Toccafondi che, deviata, termina sul fondo (Perlongo però non vede il tocco e concede la rimessa dal fondo), il Lanciotto chiude il match: El Assli guadagna il fondo a sinistra e serve al centro un cross prelibato per Allegri: il suo colpo di testa viene solo sfiorato da Gjoli e gonfia la rete per la terza volta. Gara chiusa? Non del tutto, anche perché il Lanciotto non è ancora al top (tanti crampi, molti giocatori che abbassano i ritmi) mentre il Calenzano è spronato da Rinfroschi a non arrendersi. Al 63' una punizione di Toccafondi viene raccolta da Marangio e deviata in angolo (chiedono la mano gli ospiti, non è di questa opinione Perlongo). Dopo un mancino di Bitar sul fondo (pregevole l'assist di Allegri), all'83' il Calenzano torna in partita: Marangio cerca e si procura un rigore (generoso? forse sì) in un contatto con Di Gioia. L'attaccante rientrato in rossoblù dopo una stagione alla Cattolica fredda Cantini dal dischetto. Il Lanciotto, malgrado i cambi, non ritrova il passo della prima frazione e nel finale il Calenzano rimane in avanti alla ricerca della seconda rete. Senza però creare grandi apprensioni a Cantini, il quale blocca un tiro di Marku (86') e neutralizza senza difficoltà il destro potente di Cerciello. Nel mezzo i tentativi di Bitar e Allegri (bravi a combinare tra loro nelle ripartenze) che vanno vicini alla quarta rete prima che Perlongo, allo scadere dei tre minuti di recupero concessi, fischi tre volte.

Cosimo Di Bari LANCIOTTO CAMPI (4-3-3): Cantini, Ierardi (76' Di Noia), Nistri, Petri (86' Nicolamarino), Di Gioia, Fenu (79' Ruffo), Landi, Chendi, Brugioni (69' Bitar), El Assli (71' Zanatta), Allegri. A disp.: Gasparri, Musa. All.: Massimiliano Iorio.<br >CALENZANO (4-3-3): Gjoli, Ugolini, Rocchi (71' Scurzoni), Moccia (36' Unitulli), Bardi, Giomi, Bucaioni (69' Capecchi, 75' Baldi), Marku, Marangio, Toccafondi, Cerciello. A disp.: Capanni, Balloni, Neri. All.: Fabio Rinfroschi.<br > ARBITRO: Lorenzo Perlongo di Prato.<br > RETI: 7' Petri, 23' El Assli, 58' Allegri, 83' rig. Marangio.<br >NOTE: ammoniti Bucaioni, Petri, Toccafondi, Fenu. Corner 6-4. Recupero 1'+3'. LE PAGELLE<br >Lanciotto Campi<br ><b>Cantini: 6.5</b> Pochi interventi, ma buoni: reattivo in uscita, sempre ben piazzato tra i pali.<br ><b>Ierardi: 6.5</b> Non lascia mai la posizione e controlla l'attaccante del tridente che orbita dalle sue parti senza mai farsi superare. <b>76' Di Noia: sv. </b>A destra negli ultimi minuti.<br ><b>Nistri: 6/7</b> Come Ierardi, preferisce non correre rischi e si inserisce poco, ma in copertura &egrave; sempre preciso; tra i pi&ugrave; in forma, continua a sprintare fino agli ultimi minuti.<br ><b>Petri: 7+</b> Un fuoriquota che fa la differenza. Per senso tattico, per temperamento, per qualit&agrave;. Ha il merito il calciare il corner che vale il vantaggio, poi in cabina di regia detta i tempi alla squadra, inserendosi spesso con profitto. Averlo tra gli Juniores &egrave; un lusso.<br ><b>Di Gioia: 6.5</b> Occupandosi in prima battuta di Marangio, &egrave; costretto spesso a fare a sportellate e non sempre esce vincitore dai duelli dei primi minuti. Guadagna sicurezza col passare dei minuti e blinda la retroguardia nella ripresa. Procura il rigore, ma l'intervento non era sembrato irregolare.<br ><b>Fenu: 7</b> Elegante e preciso, comanda la retroguardia e interrompe molte incursioni del tridente avversario con grande tempismo. Esce per crampi. <b>79' Ruffo: sv. </b>Forze fresche nel finale.<br ><b>Landi: 7</b> Vale quanto detto per Petri: il capitano classe '96 detta legge nel primo tempo, mandando in tilt la difesa avversaria con i suoi lampi di classe. Entra in molte azioni pericolose ed &egrave; incontrollabile. Si placa un po' nella ripresa.<br ><b>Chendi: 7 </b>Dei tre mediani, oltre ad essere il pi&ugrave; giovane, &egrave; anche il meno appariscente. Ma &egrave; il pi&ugrave; continuo: intelligenza tattica, spirito di sacrificio e geometrie utilissime. Rischia poco, non sbaglia niente. Un tassello prezioso.<br ><b>Brugioni: 6.5 </b>Ex di turno, non segna ma &egrave; sempre nel vivo dell'attacco, sprinta su ogni pallone, guadagna punizioni e prova ad aprire spazi per gli inserimenti compagni. Un esordio positivo. <b>69' Bitar: sv.</b> Al tiro nel finale in due occasioni<br ><b>El Assli: 7</b> Non &egrave; sempre nel vivo del gioco, ma quando viene servito a dovere crea sempre pericoli alla difesa avversaria. Realizza con freddezza il due a zero e confeziona l'assist per il tris di Allegri. <b>71' Zanatta: sv. </b>In mediana negli ultimi venti minuti.<br ><b>Allegri: 6/7</b> Velocissimo, palla al piede risulta spesso imprendibile. Dopo aver impegnato Gjoli e servito un paio di assist interessanti nel primo tempo, trova il gol che chiude virtualmente la gara nella ripresa.<br >Calenzano<br ><b>Gjoli: 5</b> L'intervento sfortunato sul vantaggio campigiano indirizza in modo inevitabile la partita. Si riscatta con la parata su Allegri. Un paio di interventi non sicurissimi ma anche due parate non semplicissime completano la sua gara.<br ><b>Ugolini: 6.5</b> Spostato esterno a destra, nonostante la velocit&agrave; di Allegri perde raramente la bussola. Tra i pi&ugrave; positivi nella ripresa, quando prova spesso a spingersi in avanti. <br >Rocchi: 6 Non sempre protetto a dovere, nel primo tempo &egrave; spesso costretto a rincorrere El Assli e deve rimboccarsi le maniche per assistere i due centrali. <b>71' Scurzoni: 6</b> Schierato a destra nei minuti finali, prova a spingersi in avanti.<br ><b>Moccia: 5.5 </b>Non al top, non entra in partita e soffre un po' il dinamismo e la forza del centrocampo avversario.<br ><b>Bardi: 6 </b>Fatica un po' a contenere Brugioni e gli esterni d'attacco campigiani che si inseriscono spesso centralmente. Anche se non &egrave; protetto a dovere e ogni tanto lascia strada agli attaccanti locali, disputa comunque una gara sufficiente.<br ><b>Giomi: 6 </b>Vale quanto detto per Bardi. Molti recuperi provvidenziali, ma anche qualche passaggio a vuoto, attribuibile anche ad una scarsa protezione della mediana. Non molla fino alla fine e merita la sufficienza.<br ><b>Bucaioni: 5.5</b> Ha talento, ma, servito poco e male, in questa gara non riesce a metterlo al servizio della squadra. Ha l'occasione per riaprire il match, ma col piatto conclude sulla traversa. <b>59' Capecchi: sv. </b>Altro ex di turno, &egrave; costretto a lasciare il campo dopo pochi minuti. <b>75' Baldi: sv. </b>A sinistra nel finale.<br ><b>Marku: 5.5</b> Soffre la prova superlativa dei tre mediani avversari: non gli manca temperamento, ma nel primo tempo non riesce n&eacute; a fare filtro n&eacute; a costruire gioco efficacemente. Cresce nella ripresa.<br ><b>Marangio: 6.5 </b>Ultimo ad arrendersi, si impegna molto sul fronte di attacco, provando ad aprire corridoi per i compagni. Dopo una stagione condizionata da un infortunio, tra gli Juniores per caratteristiche tecniche e fisiche pu&ograve; fare bene. Procura e trasforma il rigore.<br ><b>Toccafondi: 5.5 </b>Pericoloso sulle palle inattive, non entra in partita nel primo tempo quando come tutto il reparto fa fatica contro gli avversari. Meglio nella ripresa, pur senza fare scintille.<br ><b>Cerciello: 5.5 </b>Come Bucaioni, &egrave; un giocatore che pu&ograve; fare la differenza. Ma tocca pochi palloni ed &egrave; sempre ben controllato dalla difesa avversaria. Si porta al tiro soltanto nel recupero.<br >Arbitro<br ><b>Perlongo di Prato: 7 </b>Una direzione di gara molto positiva per personalit&agrave; e per precisione in gran parte delle decisioni. &Egrave; posizionato meglio del pubblico in occasione del rigore, ma dagli spalti l'intervento di Di Gioia su Marangio &egrave; parso regolare.<br >IL COMMENTO<br >Sessanta minuti di buon livello, complici alcuni errori del Calenzano, bastano al Lanciotto per riempirsi le tasche con i primi tre punti in palio. &Egrave; presto per candidare i rossobl&ugrave; tra le favorite, ma &egrave; certo che se Landi e Petri andranno spesso a rinforzare la formazione di Iorio, il Maliseti e le altre contendenti per il primato avranno una rivale in pi&ugrave;. Il Calenzano, ad una settimana dall'avvicendamento in panchina (Bruscoli ha dovuto lasciare per problemi di lavoro, al suo posto l'ex Doccia Fabio Rinfroschi), deve ancora rodarsi, ma mostra segnali incoraggianti sul piano del carattere e della tenuta atletica: nel finale gli ospiti hanno mostrato di avere pi&ugrave; benzina nel serbatoio e la rete che ha ridotto le distanze non &egrave; stata frutto del caso. <br >Lo speculare 4-3-3 iniziale non pu&ograve; essere considerato troppo simmetrico: si intuisce subito che il terzetto di centrocampo campigiano ha una marcia in pi&ugrave; (sul piano atletico, ma anche su quello tecnico) rispetto a quello dei dirimpettai: comunque prima ancora che la mano dei campigiani stringa saldamente il timone del match arriva subito il vantaggio, con un regalo del Calenzano. Il corner calciato col mancino dalla destra da Petri infatti sarebbe innocuo, ma Gjoli va scomposto sul pallone e il suo intervento a braccio teso, simile ad un bagher, fa carambolare la palla in rete. Le risposte del tridente del Calenzano (composto da Cerciello, Marangio e Bucaioni) non riguardano Cantini, cos&igrave; al 15' il Lanciotto potrebbe raddoppiare: l'azione in velocit&agrave; partita dai piedi di Landi porta alla rifinitura di Petri per Allegri che, dopo un aggancio non perfetto, &egrave; rapidissimo nel trovare la coordinazione per calciare e prova col destro a piazzare la palla nell'angolo della porta ospite: Gjoli si riscatta parzialmente e in tuffo riesce a mettere in angolo. Al 18' si vede per la prima volta in avanti il Calenzano: Marangio vince il duello aereo con Fenu e libera Cerciello che, sfuggito alla guardia di Di Gioia, viene fermato dalla tempestiva uscita di pugno di Cantini. Quando mette palla a terra il Lanciotto crea spesso difficolt&agrave; agli avversari: al 22' Landi serve a sinistra Allegri che scappa velocissimo e dal fondo crossa al centro per Brugioni; l'ex Sporting Arno (che due anni fa giocava proprio a Calenzano) con una girata al volo manda la palla di poco sul fondo. Ma trascorre solo un minuto prima del raddoppio: Landi salta Bardi, come una lama affilata affetta la difesa ospite e scova il corridoio per El Assli che, giunto davanti a Gjoli, rimane freddissimo lo supera con una conclusione secca ed imparabile. Il Lanciotto potrebbe addirittura triplicare due minuti dopo: Gjoli esce di testa fuori area per anticipare Brugioni, la palla viene raccolta da El Assli che in pallonetto mette di poco alto. Al 39', recuperata palla a centrocampo, El Assli libera Petri, il quale tenta un mancino respinto da Gjoli. Il Calenzano si vede solo allo scadere del primo tempo: la punizione di Bardi da centrocampo spiove in area dove Cantini inizialmente non &egrave; impeccabili; mentre Bucaioni sta per colpire, il portiere campigiano con un balzo felino riesce a mettere in angolo.<br >Il centrocampo del Calenzano (nel quale si &egrave; inserito gi&agrave; dal primo tempo Unitulli) nella ripresa appare pi&ugrave; incisivo, anche perch&eacute; il terzetto campigiano non &egrave; cos&igrave; titanico come nella prima frazione. La prima conclusione in porta, una punizione guadagnata da Chendi e calciata alta da Petri, &egrave; comunque del Lanciotto. Il momento sembra per&ograve; propizio per la riapertura del match da parte dei calenzanesi: al 55' Ugolini vince un contrasto e poi libera in area Marangio, murato in angolo da Di Gioia. Un minuto dopo Marangio da sinistra imbecca Ugolini che rimette al centro: Bucaioni a porta spalancata da distanza ravvicinata alza troppo il destro e colpisce la traversa. Sembra un Calenzano trasformato ma, dopo una punizione di Toccafondi che, deviata, termina sul fondo (Perlongo per&ograve; non vede il tocco e concede la rimessa dal fondo), il Lanciotto chiude il match: El Assli guadagna il fondo a sinistra e serve al centro un cross prelibato per Allegri: il suo colpo di testa viene solo sfiorato da Gjoli e gonfia la rete per la terza volta. Gara chiusa? Non del tutto, anche perch&eacute; il Lanciotto non &egrave; ancora al top (tanti crampi, molti giocatori che abbassano i ritmi) mentre il Calenzano &egrave; spronato da Rinfroschi a non arrendersi. Al 63' una punizione di Toccafondi viene raccolta da Marangio e deviata in angolo (chiedono la mano gli ospiti, non &egrave; di questa opinione Perlongo). Dopo un mancino di Bitar sul fondo (pregevole l'assist di Allegri), all'83' il Calenzano torna in partita: Marangio cerca e si procura un rigore (generoso? forse s&igrave;) in un contatto con Di Gioia. L'attaccante rientrato in rossobl&ugrave; dopo una stagione alla Cattolica fredda Cantini dal dischetto. Il Lanciotto, malgrado i cambi, non ritrova il passo della prima frazione e nel finale il Calenzano rimane in avanti alla ricerca della seconda rete. Senza per&ograve; creare grandi apprensioni a Cantini, il quale blocca un tiro di Marku (86') e neutralizza senza difficolt&agrave; il destro potente di Cerciello. Nel mezzo i tentativi di Bitar e Allegri (bravi a combinare tra loro nelle ripartenze) che vanno vicini alla quarta rete prima che Perlongo, allo scadere dei tre minuti di recupero concessi, fischi tre volte. Cosimo Di Bari




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