• Giovanissimi Regionali GIR.A
  • Tau Calcio
  • 3 - 2
  • Margine Coperta


TAU CALCIO ALTOPASCIO (4-2-3-1): Donati; Rogai (59' Spitale), Ricci (45' Federigi), Proietto, Muccioli; Rombi, Berruti (46' Pecci); Carrara, Sabia Daniele (60' Beccani), Gaddini (68' Pievani); Amato (49' Manfredi). A disp.: Pieretti. All.: Federico Gandini.
MARGINE COPERTA (4-1-4-1): Giuffrida; Giusti (49' Graziano), Bonini, Giometti, Magini Gianmarco; Paoli (63' D'Attoma); Bertelloni (52' Orefice), Magini Lorenzo, Agostini, Londino (49' Frateschi); Caltagirone. A disp.: Ducchini, Nuti. All.: Salvatore Polverino.

ARBITRO: Francesco Masi di Pontedera.

RETI: 6' e 33' Sabia Daniele, 14' Caltagirone, 38' Amato, 61' Magini Gianmarco.
NOTE: nessun ammonito. Angoli 2-4. Recupero 0'+5'. Spettatori 100 circa.



Un derby semplicemente bellissimo, con un primo tempo spettacolare e un finale che più tirato non si può. Alla fine, dopo 75' a dir poco palpitanti, la festa è tutta per il Tau di Gandini, che con merito si prende i tre punti, rosicchiandone due alla Floria e restando a -4 dalla capolista Sestese: per gli amaranto (alla quarta vittoria consecutiva) un'altra bella iniezione di fiducia in vista del big match di domenica prossima proprio nella tana dei rossoblù. Esce dal campo a mani vuote, e però a testa altissima, il Margine di Polverino, che al Comunale incassa sì il quinto stop stagionale (ed è un ko che ci sta, vista la caratura dell'avversario) ma regala ai suoi tifosi una prova di grande carattere, battagliando con ardore per tutta la prima frazione (chiusa sul 2-1 per i locali) e riuscendo poi a tener vivo fino al triplice fischio un match che, dopo il 3-1 di Amato, sembrava ormai avviato verso una placida conclusione. Del resto, che non sarebbe stata una gara improntata all'attendismo lo si era capito fin dalle prime battute, affrontate da entrambe le squadre con spirito garibaldino. In particolare il Tau (senza Margheri e con il 2003 Ricci al centro della difesa) parte fortissimo costruendo già al 3' la prima occasione da gol: sul cross dalla sinistra di Daniele Sabia, Gaddini colpisce di testa trovando la grande risposta in angolo di Giuffrida. Altri tre giri di lancette e l'1-0 è realtà: al termine di un'azione insistita sulla destra, un tocco intelligente di Gaddini libera al tiro lo stesso Sabia, che dal vertice dell'area piccola scaraventa in rete (al volo) un rasoterra imprendibile (6'). La traversa colpita poco dopo da Proietto su punizione, a Giuffrida battuto (10'), sembra la certificazione del predominio amaranto: ma il Margine, benché ferito, è vivo e perfettamente in partita, come dimostrano di lì a poco la percussione di Caltagirone e il colpo di testa fuori bersaglio di Agostini su tiro dalla bandierina. Berruti e compagni, poi, decidono di metterci del loro, con due buchi difensivi in rapida sequenza che fruttano agli ospiti altrettante occasioni per il pari: e se nel primo caso Londino, dopo aver soffiato palla a un avversario, manca di precisione a tu per tu con Donati spedendo il destro sul fondo, il secondo svarione si rivela fatale per gli amaranto; dopo la respinta di Donati sul destro ravvicinato di Lorenzo Magini, Caltagirone è il più lesto a precipitarsi sulla sfera e a metterla nel sacco col mancino dell'1-1 (14'). Per il Tau è tutto da rifare, ma i locali non si perdono d'animo: al 17', anzi, è di nuovo la traversa a negare il gol a un giocatore amaranto, anche se sul destro acrobatico di Carrara (esploso da pochi metri al termine di uno scambio da playstation con Sabia) provvidenziale è il tocco con le dita di Giuffrida, decisivo nel deviare la sfera sul montante e quindi sulla linea di porta, prima che un difensore calci via la minaccia. Seguono minuti interlocutori, in cui le squadre paiono rifiatare dopo tanto dispendio di energie, ma presto i ritmi tornano a farsi vertiginosi e le occasioni riprendono a fioccare, con buona pace del cronista che fatica a tener nota dei tanti capovolgimenti di fronte. Al 26' è il Margine a sfiorare il sorpasso: sul pallone scodellato pericolosamente in mezzo da Agostini, Donati è prima bravissimo ad opporsi al tentativo di Caltagirone e poi superlativo nel ribattere col corpo il destro ravvicinatissimo di Bertelloni. Sul tiro dalla bandierina che ne consegue, immediato è il contropiede amaranto, con il lancio a lunga gittata di Rogai per la volée (ad altissimo tasso di difficoltà) tentata col piattone da Gaddini: palla alta, ma applausi in tribuna per lo spettacolo offerto dai ventidue ragazzi in campo. Nel susseguirsi di emozioni e palle-gol, le cose migliori a livello di gioco le fanno vedere senza dubbio i padroni di casa, trascinati da un Sabia a tratti davvero incontenibile (suo al 31' il cross basso su cui prima Amato e poi Carrara provano la battuta, murati entrambi dal roccioso Bonini). Ma l'azione che rende meglio la cifra emotiva e l'imprevedibilità di tutto il primo tempo - uno dei più belli cui ci sia capitato di assistere da svariati mesi a questa parte - è proprio quella che al 33' porta al nuovo vantaggio casalingo. L'essenza del calcio in pochi secondi: prima la ghiotta, ghiottissima chance bianconera con Caltagirone, sventata col piede da un Donati ancora una volta strepitoso; poi, fulmineo, il lancio dalla difesa per il solito impagabile Sabia, che con classe, freddezza e lucidità disorienta in dribbling due avversari prima di gonfiare la rete con un siluro sotto l'incrocio dei pali: gol magnifico (settimo stagionale, quarto nelle ultime due gare) per il gioiellino classe 2003, Margine beffato e Tau che va negli spogliatoi col morale a mille. La ripresa, vuoi per la mazzata del 2-1 sull'umore degli ospiti, vuoi per l'affiorare inesorabile dell'acido lattico, è assai meno avvincente della prima frazione. A ciò contribuisce poi, e di molto, il gol del 3-1, che arriva precoce e inaspettato quando il gioco è ripreso da appena tre minuti: a firmarlo (a porta di fatto sguarnita) è Amato, caparbio e pure fortunato nell'approfittare di un pasticcio del portiere ospite Giuffrida - fin lì bravissimo - in fase di rinvio con i piedi (38'). Un minuto più tardi ci starebbe anche il poker, quando un altro svarione del n. 1 bianconero concede il pallone a Sabia: stavolta però il Tau (un po' per l'egoismo del n. 11, un po' per l'imprecisione a rimorchio di Gaddini) non sa sfruttare il regalino degli avversari, e presto dà pure l'impressione di scalare le marce alla sua fuoriserie, accontentandosi di gestire in tutta tranquillità un vantaggio comunque rassicurante. Per alcuni minuti, in effetti, la partita sembra scivolare stancamente verso l'epilogo; ma il Margine, che ancora non si è dato per vinto, lotta con ardore e al 61' riesce inaspettatamente a riaprire i giochi con Gianmarco Magini, bravo a insaccare al volo nei pressi del secondo palo un pallone proveniente dalla bandierina. È il 3-2 che rimette tutto in discussione: il Margine adesso ci crede e si lancia in avanti alla ricerca di un pari che avrebbe dell'incredibile; mentre il Tau, pur rintanandosi con efficacia e sfiorando il poker in contropiede con Gaddini (bravo Giuffrida), chiude con un pizzico di affanno un match che fino a dieci minuti dal termine sembrava non aver più nulla da dire. Al fischio finale può esplodere tuttavia l'esultanza liberatoria dei ragazzi di Gandini, che salgono a quota 21 presentandosi nelle migliori condizioni possibili alla sfida-verità di domenica prossima, quando però gli amaranto non dovranno ripetere le disattenzioni difensive costate due reti contro i bianconeri. Il Margine, reduce dalla pesante vittoria sullo Scandicci, rimane dal canto suo a 10 punti, mancando l'aggancio al treno delle prime posizioni e confermandosi squadra dalle buone capacità offensive, ma anche decisamente poco impermeabile dalla cintola in giù: un aspetto sul quale mister Polverino dovrà lavorare per riportare la sua squadra (a cui comunque non fa certo difetto il carattere) verso le posizioni che per tradizione le competono.

Calciatoripiù
: in una gara che ha messo in luce i rispettivi reparti offensivi, il migliore in campo è sicuramente Daniele Sabia, autore di una splendida doppietta; molto bene fra i locali anche Gaddini, Carrara, Amato e, come detto in cronaca, il n. 1 Donati, decisivo in almeno due circostanze. Fra gli ospiti bravissimi i due fratelli Magini, Lorenzo e Gianmarco (autore del gol della speranza), così come il n. 10 Agostini e bomber Caltagirone.

Andrea Nelli TAU CALCIO ALTOPASCIO (4-2-3-1): Donati; Rogai (59' Spitale), Ricci (45' Federigi), Proietto, Muccioli; Rombi, Berruti (46' Pecci); Carrara, Sabia Daniele (60' Beccani), Gaddini (68' Pievani); Amato (49' Manfredi). A disp.: Pieretti. All.: Federico Gandini.<br >MARGINE COPERTA (4-1-4-1): Giuffrida; Giusti (49' Graziano), Bonini, Giometti, Magini Gianmarco; Paoli (63' D'Attoma); Bertelloni (52' Orefice), Magini Lorenzo, Agostini, Londino (49' Frateschi); Caltagirone. A disp.: Ducchini, Nuti. All.: Salvatore Polverino.<br > ARBITRO: Francesco Masi di Pontedera.<br > RETI: 6' e 33' Sabia Daniele, 14' Caltagirone, 38' Amato, 61' Magini Gianmarco.<br >NOTE: nessun ammonito. Angoli 2-4. Recupero 0'+5'. Spettatori 100 circa. Un derby semplicemente bellissimo, con un primo tempo spettacolare e un finale che pi&ugrave; tirato non si pu&ograve;. Alla fine, dopo 75' a dir poco palpitanti, la festa &egrave; tutta per il Tau di Gandini, che con merito si prende i tre punti, rosicchiandone due alla Floria e restando a -4 dalla capolista Sestese: per gli amaranto (alla quarta vittoria consecutiva) un'altra bella iniezione di fiducia in vista del big match di domenica prossima proprio nella tana dei rossobl&ugrave;. Esce dal campo a mani vuote, e per&ograve; a testa altissima, il Margine di Polverino, che al Comunale incassa s&igrave; il quinto stop stagionale (ed &egrave; un ko che ci sta, vista la caratura dell'avversario) ma regala ai suoi tifosi una prova di grande carattere, battagliando con ardore per tutta la prima frazione (chiusa sul 2-1 per i locali) e riuscendo poi a tener vivo fino al triplice fischio un match che, dopo il 3-1 di Amato, sembrava ormai avviato verso una placida conclusione. Del resto, che non sarebbe stata una gara improntata all'attendismo lo si era capito fin dalle prime battute, affrontate da entrambe le squadre con spirito garibaldino. In particolare il Tau (senza Margheri e con il 2003 Ricci al centro della difesa) parte fortissimo costruendo gi&agrave; al 3' la prima occasione da gol: sul cross dalla sinistra di Daniele Sabia, Gaddini colpisce di testa trovando la grande risposta in angolo di Giuffrida. Altri tre giri di lancette e l'1-0 &egrave; realt&agrave;: al termine di un'azione insistita sulla destra, un tocco intelligente di Gaddini libera al tiro lo stesso Sabia, che dal vertice dell'area piccola scaraventa in rete (al volo) un rasoterra imprendibile (6'). La traversa colpita poco dopo da Proietto su punizione, a Giuffrida battuto (10'), sembra la certificazione del predominio amaranto: ma il Margine, bench&eacute; ferito, &egrave; vivo e perfettamente in partita, come dimostrano di l&igrave; a poco la percussione di Caltagirone e il colpo di testa fuori bersaglio di Agostini su tiro dalla bandierina. Berruti e compagni, poi, decidono di metterci del loro, con due buchi difensivi in rapida sequenza che fruttano agli ospiti altrettante occasioni per il pari: e se nel primo caso Londino, dopo aver soffiato palla a un avversario, manca di precisione a tu per tu con Donati spedendo il destro sul fondo, il secondo svarione si rivela fatale per gli amaranto; dopo la respinta di Donati sul destro ravvicinato di Lorenzo Magini, Caltagirone &egrave; il pi&ugrave; lesto a precipitarsi sulla sfera e a metterla nel sacco col mancino dell'1-1 (14'). Per il Tau &egrave; tutto da rifare, ma i locali non si perdono d'animo: al 17', anzi, &egrave; di nuovo la traversa a negare il gol a un giocatore amaranto, anche se sul destro acrobatico di Carrara (esploso da pochi metri al termine di uno scambio da playstation con Sabia) provvidenziale &egrave; il tocco con le dita di Giuffrida, decisivo nel deviare la sfera sul montante e quindi sulla linea di porta, prima che un difensore calci via la minaccia. Seguono minuti interlocutori, in cui le squadre paiono rifiatare dopo tanto dispendio di energie, ma presto i ritmi tornano a farsi vertiginosi e le occasioni riprendono a fioccare, con buona pace del cronista che fatica a tener nota dei tanti capovolgimenti di fronte. Al 26' &egrave; il Margine a sfiorare il sorpasso: sul pallone scodellato pericolosamente in mezzo da Agostini, Donati &egrave; prima bravissimo ad opporsi al tentativo di Caltagirone e poi superlativo nel ribattere col corpo il destro ravvicinatissimo di Bertelloni. Sul tiro dalla bandierina che ne consegue, immediato &egrave; il contropiede amaranto, con il lancio a lunga gittata di Rogai per la vol&eacute;e (ad altissimo tasso di difficolt&agrave;) tentata col piattone da Gaddini: palla alta, ma applausi in tribuna per lo spettacolo offerto dai ventidue ragazzi in campo. Nel susseguirsi di emozioni e palle-gol, le cose migliori a livello di gioco le fanno vedere senza dubbio i padroni di casa, trascinati da un Sabia a tratti davvero incontenibile (suo al 31' il cross basso su cui prima Amato e poi Carrara provano la battuta, murati entrambi dal roccioso Bonini). Ma l'azione che rende meglio la cifra emotiva e l'imprevedibilit&agrave; di tutto il primo tempo - uno dei pi&ugrave; belli cui ci sia capitato di assistere da svariati mesi a questa parte - &egrave; proprio quella che al 33' porta al nuovo vantaggio casalingo. L'essenza del calcio in pochi secondi: prima la ghiotta, ghiottissima chance bianconera con Caltagirone, sventata col piede da un Donati ancora una volta strepitoso; poi, fulmineo, il lancio dalla difesa per il solito impagabile Sabia, che con classe, freddezza e lucidit&agrave; disorienta in dribbling due avversari prima di gonfiare la rete con un siluro sotto l'incrocio dei pali: gol magnifico (settimo stagionale, quarto nelle ultime due gare) per il gioiellino classe 2003, Margine beffato e Tau che va negli spogliatoi col morale a mille. La ripresa, vuoi per la mazzata del 2-1 sull'umore degli ospiti, vuoi per l'affiorare inesorabile dell'acido lattico, &egrave; assai meno avvincente della prima frazione. A ci&ograve; contribuisce poi, e di molto, il gol del 3-1, che arriva precoce e inaspettato quando il gioco &egrave; ripreso da appena tre minuti: a firmarlo (a porta di fatto sguarnita) &egrave; Amato, caparbio e pure fortunato nell'approfittare di un pasticcio del portiere ospite Giuffrida - fin l&igrave; bravissimo - in fase di rinvio con i piedi (38'). Un minuto pi&ugrave; tardi ci starebbe anche il poker, quando un altro svarione del n. 1 bianconero concede il pallone a Sabia: stavolta per&ograve; il Tau (un po' per l'egoismo del n. 11, un po' per l'imprecisione a rimorchio di Gaddini) non sa sfruttare il regalino degli avversari, e presto d&agrave; pure l'impressione di scalare le marce alla sua fuoriserie, accontentandosi di gestire in tutta tranquillit&agrave; un vantaggio comunque rassicurante. Per alcuni minuti, in effetti, la partita sembra scivolare stancamente verso l'epilogo; ma il Margine, che ancora non si &egrave; dato per vinto, lotta con ardore e al 61' riesce inaspettatamente a riaprire i giochi con Gianmarco Magini, bravo a insaccare al volo nei pressi del secondo palo un pallone proveniente dalla bandierina. &Egrave; il 3-2 che rimette tutto in discussione: il Margine adesso ci crede e si lancia in avanti alla ricerca di un pari che avrebbe dell'incredibile; mentre il Tau, pur rintanandosi con efficacia e sfiorando il poker in contropiede con Gaddini (bravo Giuffrida), chiude con un pizzico di affanno un match che fino a dieci minuti dal termine sembrava non aver pi&ugrave; nulla da dire. Al fischio finale pu&ograve; esplodere tuttavia l'esultanza liberatoria dei ragazzi di Gandini, che salgono a quota 21 presentandosi nelle migliori condizioni possibili alla sfida-verit&agrave; di domenica prossima, quando per&ograve; gli amaranto non dovranno ripetere le disattenzioni difensive costate due reti contro i bianconeri. Il Margine, reduce dalla pesante vittoria sullo Scandicci, rimane dal canto suo a 10 punti, mancando l'aggancio al treno delle prime posizioni e confermandosi squadra dalle buone capacit&agrave; offensive, ma anche decisamente poco impermeabile dalla cintola in gi&ugrave;: un aspetto sul quale mister Polverino dovr&agrave; lavorare per riportare la sua squadra (a cui comunque non fa certo difetto il carattere) verso le posizioni che per tradizione le competono.<br ><b> Calciatoripi&ugrave;</b>: in una gara che ha messo in luce i rispettivi reparti offensivi, il migliore in campo &egrave; sicuramente <b>Daniele Sabia</b>, autore di una splendida doppietta; molto bene fra i locali anche <b>Gaddini, Carrara, Amato</b> e, come detto in cronaca, il n. 1 <b>Donati</b>, decisivo in almeno due circostanze. Fra gli ospiti bravissimi i due fratelli <b>Magini, Lorenzo</b> e <b>Gianmarco </b>(autore del gol della speranza), cos&igrave; come il n. 10 <b>Agostini </b>e bomber <b>Caltagirone</b>. Andrea Nelli




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