DON BOSCO FOSSONE: Mallegni, Praticò, Freschi, Bassani, Dalle Lucche, Bertolini, Bertini, Rossi, Tosi, Ammirati, Vivaldi. A disp.: Fialdini, Novelli, Bardini, Pelliccia, Antonelli, Ricci, Verdini, Bertagna. All.: D'Ambrosio.
MALISETI TOBBIANESE: Villani, Dano, Mariotti, Cecchi, Culò, Acciaioli, Rossellò, Meoni, Abdija, Piscitelli, Hajji. A disp.: INguaggiato, Alinari, Gabrielli, Cardini, Breschi, Caggianese, Caselli. All.: Ruini.

ARBITRO: Patanè di Carrara.

RETI: 45' p.t. autorete pro Don Bosco, 58' Bassani, 72' Piscitelli, 75' Alinari, 80' Mariotti.
NOTE: espulso Caselli 48' p.t.



Dopo il brodino del pari a reti inviolate nel derby in chiave salvezza con la Zenith, il Maliseti Tobbianese agguanta e azzanna con uno scatto d'orgoglio una vera e propria iniezione di vitamine e proteine: tre punti d'oro per la classifica e di platino per il morale - alla luce delle modalità in cui sono stati ottenuti - quelli conquistati dai ragazzi di Federico Ruini nella difficile trasferta in casa di un bosco Fossone bello a metà, alla fine brutto per intero: i padroni di casa si portano sul 2-0, sembrano in pieno controllo della situazione beneficiando anche di un uomo in più per tutto il secondo tempo ma finiscono per farsi rimontare prima, superare poi dal veemente ritorno di fiamma dei pratesi, che alla fine esultano per un importantissimo ritorno alla vittoria. Il match sembra mettersi subito bene per i padroni di casa, che dopo pochi minuti vanno a segno con Freschi, sugli sviluppi di un corner; l'arbitro però annulla la segnatura e concede un penalty, che poi Ammirati fallisce. Si riprende a giocare e, dopo alcuni tentativi dei locali, allo scoccare del 45' ecco il gol del vantaggio degli apuani: sugli sviluppi di un'azione d'attacco, Tosi sfiora la palla con le mani, il Maliseti protesta ma Ammirati e Dalle Luche rivitalizzano l'azione, andando poi al tiro che, deviato da un avversario, finisce la sua corsa imparabile alle spalle di Villani. Il Maliseti incassa un gol in un momento delicato, e perde anche Caselli per espulsione, dopo pochissimi minuti peraltro dal suo ingresso in campo dalla panchina; si preannuncia quindi una ripresa complessa per gli ospiti, che in avvio di ripresa, al 58', incassano anche il secondo gol, messo a segno da Bassani. La gara sembra chiusa, ma a una ventina di minuti dal termine è Piscitelli, con un tiro angolatissimo dalla media distanza, a suonare la carica in casa Maliseti. Gli ospiti ci credono e lo fanno ancor più quando vedono che il match digrada verso un'inerzia psicologica a loro favorevole, dopo che al 75' Alinari firma il gol del pari. Il Don Bosco prova a scuotersi e si rende pericoloso in un paio di occasioni, ma il Maliseti punge ancora all'80' con Mariotti. Finale intenso e convulso, in cui gli ospiti denotano personalità e, stringendo i denti, conservano intatto fino alla fine il margine di vantaggio che sancisce una vittoria di grande importanza. Tanto rammarico, di contro, in casa Don Bosco per un ko che al 60' sembrava davvero impossibile da subire.

DON BOSCO FOSSONE: Mallegni, Pratic&ograve;, Freschi, Bassani, Dalle Lucche, Bertolini, Bertini, Rossi, Tosi, Ammirati, Vivaldi. A disp.: Fialdini, Novelli, Bardini, Pelliccia, Antonelli, Ricci, Verdini, Bertagna. All.: D'Ambrosio. <br >MALISETI TOBBIANESE: Villani, Dano, Mariotti, Cecchi, Cul&ograve;, Acciaioli, Rossell&ograve;, Meoni, Abdija, Piscitelli, Hajji. A disp.: INguaggiato, Alinari, Gabrielli, Cardini, Breschi, Caggianese, Caselli. All.: Ruini.<br > ARBITRO: Patan&egrave; di Carrara. <br > RETI: 45' p.t. autorete pro Don Bosco, 58' Bassani, 72' Piscitelli, 75' Alinari, 80' Mariotti.<br >NOTE: espulso Caselli 48' p.t. Dopo il brodino del pari a reti inviolate nel derby in chiave salvezza con la Zenith, il Maliseti Tobbianese agguanta e azzanna con uno scatto d'orgoglio una vera e propria iniezione di vitamine e proteine: tre punti d'oro per la classifica e di platino per il morale - alla luce delle modalit&agrave; in cui sono stati ottenuti - quelli conquistati dai ragazzi di Federico Ruini nella difficile trasferta in casa di un bosco Fossone bello a met&agrave;, alla fine brutto per intero: i padroni di casa si portano sul 2-0, sembrano in pieno controllo della situazione beneficiando anche di un uomo in pi&ugrave; per tutto il secondo tempo ma finiscono per farsi rimontare prima, superare poi dal veemente ritorno di fiamma dei pratesi, che alla fine esultano per un importantissimo ritorno alla vittoria. Il match sembra mettersi subito bene per i padroni di casa, che dopo pochi minuti vanno a segno con Freschi, sugli sviluppi di un corner; l'arbitro per&ograve; annulla la segnatura e concede un penalty, che poi Ammirati fallisce. Si riprende a giocare e, dopo alcuni tentativi dei locali, allo scoccare del 45' ecco il gol del vantaggio degli apuani: sugli sviluppi di un'azione d'attacco, Tosi sfiora la palla con le mani, il Maliseti protesta ma Ammirati e Dalle Luche rivitalizzano l'azione, andando poi al tiro che, deviato da un avversario, finisce la sua corsa imparabile alle spalle di Villani. Il Maliseti incassa un gol in un momento delicato, e perde anche Caselli per espulsione, dopo pochissimi minuti peraltro dal suo ingresso in campo dalla panchina; si preannuncia quindi una ripresa complessa per gli ospiti, che in avvio di ripresa, al 58', incassano anche il secondo gol, messo a segno da Bassani. La gara sembra chiusa, ma a una ventina di minuti dal termine &egrave; Piscitelli, con un tiro angolatissimo dalla media distanza, a suonare la carica in casa Maliseti. Gli ospiti ci credono e lo fanno ancor pi&ugrave; quando vedono che il match digrada verso un'inerzia psicologica a loro favorevole, dopo che al 75' Alinari firma il gol del pari. Il Don Bosco prova a scuotersi e si rende pericoloso in un paio di occasioni, ma il Maliseti punge ancora all'80' con Mariotti. Finale intenso e convulso, in cui gli ospiti denotano personalit&agrave; e, stringendo i denti, conservano intatto fino alla fine il margine di vantaggio che sancisce una vittoria di grande importanza. Tanto rammarico, di contro, in casa Don Bosco per un ko che al 60' sembrava davvero impossibile da subire.