• Giovanissimi Provinciali
  • Gracciano
  • 3 - 2
  • Valdorcia


GRACCIANO: Serni, Riotto, Tramonte, Bucciarelli, Della Corte, Pianigiani, Romagnoli, Angiolini, Caglianone, Tavolucci, Lentini. A disp.: Conti, Baldisserotto, Grassi, Giorli, Moroni, Callaioli, Padula. All.: Andrea Calonaci.
VALDORCIA: Giani, Medaglini, Generali, Cuccu, Guerri, Agnoletti, De Leo, Mammana, Cherubini, Mascelloni, Troiano. A disp.: Melani, Crespi, Furi, Bennini, Wisniewski, Coyan. All.: Valter Bernardini.
ARIBITRO: Spallino di Siena.

RETI: 6' Mascelloni, 31' rig. Cherubini, 40' Angiolini, 42' Caglianone, 46' Tramonte.
NOTE: Ammoniti Cherubini, Tramonte. Angoli 4-1. Recupero 1'+2'.



Se fosse stato un film, la partita contro la Valdorcia sarebbe stata la sceneggiatura perfetta per tenere col fiato sospeso tutti gli spettatori fino al triplice fischio finale. Ma qui si tratta di realtà e in molti, compreso l'affezionato sottoscritto alla squadra del '98, hanno perso parecchi anni di vita prima di poter esultare per questa meritatissima vittoria del campionato provinciale che, dopo tre anni di purgatorio, rilancia il Gracciano nella competizione regionale. I presupposti per un ottimo film, dicevamo, c'erano già prima di scendere in campo: due punti di vantaggio sull'Asta costringevano i ragazzi di Calonaci, per evitare un eventuale spareggio, alla vittoria contro l'agguerrita Valdorcia, squadra ben organizzata e pronta a far ripartire in velocità il vice-capocannoniere del campionato Cherubini. La partita sembra subito incamminata verso una vittoria locale quando, al 2' su azione di corner, il Gracciano sfiora il gol con due occasioni consecutive ma prima un difensore e poi il portiere Giani salvano la propria porta. Ma quattro minuti più tardi arriva la prima doccia fredda: Mascelloni sfrutta un rimpallo favorevole al limite dell'area (forse tocco di braccio), entra in area e trafigge l'incolpevole Serni con un bel tiro che accarezza il palo. I padroni di casa non si abbattono e provano subito a reagire: al 9' capitan Tramonte suona la carica con un tiro dalla distanza ma Giani blocca in due tempi. La partita in questa fase è ricca di occasioni: all'11' ritocca alla Valdorcia con la punizione di De Leo che non scende in tempo; due minuti dopo rispondono i locali con un'altra conclusione da fuori area di Bucciarelli deviata in corner dall'attento Giani. Nei cinque minuti che intercorrono tra il 27' ed il 31' accadono due episodi, con protagonista l'attaccante Cherubini, che rendono ancor più avvincente il nostro film. Al 27' Della Corte ruba palla a Cherubini che si infuria e rifila un evidente calcione al difensore graccianese: l'arbitro non se la sente di estrarre un sacrosanto rosso diretto optando per il giallo. Quattro minuti più tardi altro disastro arbitrale: è proprio Cherubini ad entrare in area e dopo un contrasto ancora con Della Corte, quest'ultimo cade a terra; l'attaccante, rimasto in piedi, sta per tirare ma l'arbitro ferma tutto. In molti pensano ad un fallo d'attacco del numero nove della Valdorcia ma non è così: il direttore di gara, tra lo stupore generale, indica il dischetto; si incarica della battuta Cherubini che trafigge Serni. Nonostante la rabbia in corpo per un primo tempo del genere, mister Calonaci negli spogliatoi conforta i suoi ragazzi che rispondono con un avvio di ripresa mostruoso: al 36' i primi due colpi con Caglianone che si fa respingere il tiro dal portiere e con la seguente traversa di Angiolini. Stavolta però i locali continuano ad attaccare e al 40' arriva il meritato gol proprio di Angiolini che insacca con una punizione magistrale dal vertice sinistro dell'area. Non passano neanche due minuti e siamo già sul 2-2: Caglianone si scatena e, dopo aver ricevuto palla in area, si gira con caparbietà tra le maglie avversarie trafiggendo Giani con un tiro angolato. L'incredibile rimonta si completa in appena undici minuti dal fischio della ripresa: il gol vittoria porta la firma di Tramonte che fissa il punteggio sul definitivo 3-2 con una delle sue punizioni. I restanti venticinque minuti sono solo di attesa prima di festeggiare la vittoria del campionato.
L'intervista
Raggiunto nel pomeriggio dopo il meritato pranzo con la squadra, la prima domanda che mi viene da porti è cosa hai pensato al termine del primo tempo nel tragitto che porta dalla panchina agli spogliatoi. Mi sono balenati mille pensieri. La partita si era messa male: sotto di due reti e con un arbitro non proprio casalingo temevo davvero il peggio. In quei cinquanta metri di camminata dal campo alla porta dello spogliatoio ho cercato di tranquillizzarmi e soprattutto di non farmi vedere demoralizzato davanti ai ragazzi . E una volta varcata quella porta cosa hai detto alla tua squadra? Arrabbiarmi e caricarli ulteriormente sarebbe sicuramente stato controproducente. Mi son messo a sedere con loro, ho rasserenato tutti (alcuni addirittura avevano i lucciconi) e ho fatto capire che se eravamo arrivati fino a questo punto un motivo c'era. Comunque sarebbe andata a finire, la nostra stagione sarebbe stata stupenda, con una vittoria sarebbe stata eccezionale. Loro hanno risposto alla grande: se non ci fosse stato un gruppo unito sicuramente la partita di domenica non l'avremmo ribaltata . Una stagione, appunto, eccezionale: zero sconfitte, miglior attacco e seconda difesa. Hai mai temuto di non vincere questo campionato? Ovviamente nel calcio non si deve mai dare nulla per scontato. Ma fin dalle prime giornate vedevo una grande squadra che voleva lottare per il primo posto. Anche quando abbiamo inanellato un paio di partite sottotono, con l'Asta (a cui vanno le mie più sentite congratulazioni) che ci ha rosicchiato punti, ho sempre visto un gruppo unito che voleva difendere il primo posto . Con i ragazzi di Casole hai cominciato il percorso addirittura cinque anni fa, poi tre stagioni importanti a Gracciano. Facci un breve riassunto. A Casole ho mosso i primi passi da allenatore nei campionati a 7 e a 9. Poi è arrivata la chiamata del Gracciano con il quale ho trascorso tre anni stupendi. Nel primo anno, campionato Esordienti, avevamo due squadre quindi ho continuato soprattutto il lavoro con i ragazzi portati da Casole. L'anno dopo si sono unite le due squadre e sono rimasto piacevolmente sorpreso per come si sia creato subito uno splendido feeling tra i giocatori. Il dispiacere per aver chiuso al secondo posto nel campionato Giovanissimi b ci ha caricati per questa stagione nella quale siamo stati in testa dalla prima all'ultima giornata . Probabilmente non avrai più questo gruppo nella prossima stagione. Che consigli ti senti di dare ai tuoi ragazzi? Togliamo pure il probabilmente. Dopo un lungo percorso come questo è giusto cambiare per una questione di stimoli, sia miei che della squadra. Di consigli non ne ho molti visto che sono ragazzi eccezionali: devono continuare ad avere questa mentalità vincente e ricordarsi sempre dell'importanza del sacrificio e degli allenamenti. Ci tengo a ringraziarli: in questi anni li ho martoriati ma hanno capito che ci mettevo passione e mi hanno seguito con entusiasmo. Mi resteranno sempre nel cuore . Concludiamo con i canonici ringraziamenti. Ci tengo davvero a ringraziare tutta la società che ha creduto fortemente in me in questi anni affidandomi l'ambizioso obbiettivo di tornare nel campionato regionale. Non faccio nomi perché non vorrei dimenticarmi qualcuno: ringrazio tutti perché questa società la sento come una famiglia. Gli unici due nomi che faccio sono Daniele Pianigiani e Lorenzo Tavolucci, i miei due dirigenti accompagnatori: avere due persone così serie ed efficienti per tutta la stagione mi ha fatto sentire davvero fortunato .

Matteo Donatini GRACCIANO: Serni, Riotto, Tramonte, Bucciarelli, Della Corte, Pianigiani, Romagnoli, Angiolini, Caglianone, Tavolucci, Lentini. A disp.: Conti, Baldisserotto, Grassi, Giorli, Moroni, Callaioli, Padula. All.: Andrea Calonaci. <br >VALDORCIA: Giani, Medaglini, Generali, Cuccu, Guerri, Agnoletti, De Leo, Mammana, Cherubini, Mascelloni, Troiano. A disp.: Melani, Crespi, Furi, Bennini, Wisniewski, Coyan. All.: Valter Bernardini.<br >ARIBITRO: Spallino di Siena.<br > RETI: 6' Mascelloni, 31' rig. Cherubini, 40' Angiolini, 42' Caglianone, 46' Tramonte.<br >NOTE: Ammoniti Cherubini, Tramonte. Angoli 4-1. Recupero 1'+2'. Se fosse stato un film, la partita contro la Valdorcia sarebbe stata la sceneggiatura perfetta per tenere col fiato sospeso tutti gli spettatori fino al triplice fischio finale. Ma qui si tratta di realt&agrave; e in molti, compreso l'affezionato sottoscritto alla squadra del '98, hanno perso parecchi anni di vita prima di poter esultare per questa meritatissima vittoria del campionato provinciale che, dopo tre anni di purgatorio, rilancia il Gracciano nella competizione regionale. I presupposti per un ottimo film, dicevamo, c'erano gi&agrave; prima di scendere in campo: due punti di vantaggio sull'Asta costringevano i ragazzi di Calonaci, per evitare un eventuale spareggio, alla vittoria contro l'agguerrita Valdorcia, squadra ben organizzata e pronta a far ripartire in velocit&agrave; il vice-capocannoniere del campionato Cherubini. La partita sembra subito incamminata verso una vittoria locale quando, al 2' su azione di corner, il Gracciano sfiora il gol con due occasioni consecutive ma prima un difensore e poi il portiere Giani salvano la propria porta. Ma quattro minuti pi&ugrave; tardi arriva la prima doccia fredda: Mascelloni sfrutta un rimpallo favorevole al limite dell'area (forse tocco di braccio), entra in area e trafigge l'incolpevole Serni con un bel tiro che accarezza il palo. I padroni di casa non si abbattono e provano subito a reagire: al 9' capitan Tramonte suona la carica con un tiro dalla distanza ma Giani blocca in due tempi. La partita in questa fase &egrave; ricca di occasioni: all'11' ritocca alla Valdorcia con la punizione di De Leo che non scende in tempo; due minuti dopo rispondono i locali con un'altra conclusione da fuori area di Bucciarelli deviata in corner dall'attento Giani. Nei cinque minuti che intercorrono tra il 27' ed il 31' accadono due episodi, con protagonista l'attaccante Cherubini, che rendono ancor pi&ugrave; avvincente il nostro film. Al 27' Della Corte ruba palla a Cherubini che si infuria e rifila un evidente calcione al difensore graccianese: l'arbitro non se la sente di estrarre un sacrosanto rosso diretto optando per il giallo. Quattro minuti pi&ugrave; tardi altro disastro arbitrale: &egrave; proprio Cherubini ad entrare in area e dopo un contrasto ancora con Della Corte, quest'ultimo cade a terra; l'attaccante, rimasto in piedi, sta per tirare ma l'arbitro ferma tutto. In molti pensano ad un fallo d'attacco del numero nove della Valdorcia ma non &egrave; cos&igrave;: il direttore di gara, tra lo stupore generale, indica il dischetto; si incarica della battuta Cherubini che trafigge Serni. Nonostante la rabbia in corpo per un primo tempo del genere, mister Calonaci negli spogliatoi conforta i suoi ragazzi che rispondono con un avvio di ripresa mostruoso: al 36' i primi due colpi con Caglianone che si fa respingere il tiro dal portiere e con la seguente traversa di Angiolini. Stavolta per&ograve; i locali continuano ad attaccare e al 40' arriva il meritato gol proprio di Angiolini che insacca con una punizione magistrale dal vertice sinistro dell'area. Non passano neanche due minuti e siamo gi&agrave; sul 2-2: Caglianone si scatena e, dopo aver ricevuto palla in area, si gira con caparbiet&agrave; tra le maglie avversarie trafiggendo Giani con un tiro angolato. L'incredibile rimonta si completa in appena undici minuti dal fischio della ripresa: il gol vittoria porta la firma di Tramonte che fissa il punteggio sul definitivo 3-2 con una delle sue punizioni. I restanti venticinque minuti sono solo di attesa prima di festeggiare la vittoria del campionato.<br ><b>L'intervista</b><br >Raggiunto nel pomeriggio dopo il meritato pranzo con la squadra, la prima domanda che mi viene da porti &egrave; cosa hai pensato al termine del primo tempo nel tragitto che porta dalla panchina agli spogliatoi. <b> Mi sono balenati mille pensieri. La partita si era messa male: sotto di due reti e con un arbitro non proprio casalingo temevo davvero il peggio. In quei cinquanta metri di camminata dal campo alla porta dello spogliatoio ho cercato di tranquillizzarmi e soprattutto di non farmi vedere demoralizzato davanti ai ragazzi . </b>E una volta varcata quella porta cosa hai detto alla tua squadra? Arrabbiarmi e caricarli ulteriormente sarebbe sicuramente stato controproducente. Mi son messo a sedere con loro, ho rasserenato tutti (alcuni addirittura avevano i lucciconi) e ho fatto capire che se eravamo arrivati fino a questo punto un motivo c'era. Comunque sarebbe andata a finire, la nostra stagione sarebbe stata stupenda, con una vittoria sarebbe stata eccezionale. Loro hanno risposto alla grande: se non ci fosse stato un gruppo unito sicuramente la partita di domenica non l'avremmo ribaltata . Una stagione, appunto, eccezionale: zero sconfitte, miglior attacco e seconda difesa. Hai mai temuto di non vincere questo campionato?<b> Ovviamente nel calcio non si deve mai dare nulla per scontato. Ma fin dalle prime giornate vedevo una grande squadra che voleva lottare per il primo posto. Anche quando abbiamo inanellato un paio di partite sottotono, con l'Asta (a cui vanno le mie pi&ugrave; sentite congratulazioni) che ci ha rosicchiato punti, ho sempre visto un gruppo unito che voleva difendere il primo posto .</b> Con i ragazzi di Casole hai cominciato il percorso addirittura cinque anni fa, poi tre stagioni importanti a Gracciano. Facci un breve riassunto.<b> A Casole ho mosso i primi passi da allenatore nei campionati a 7 e a 9. Poi &egrave; arrivata la chiamata del Gracciano con il quale ho trascorso tre anni stupendi. Nel primo anno, campionato Esordienti, avevamo due squadre quindi ho continuato soprattutto il lavoro con i ragazzi portati da Casole. L'anno dopo si sono unite le due squadre e sono rimasto piacevolmente sorpreso per come si sia creato subito uno splendido feeling tra i giocatori. Il dispiacere per aver chiuso al secondo posto nel campionato Giovanissimi b ci ha caricati per questa stagione nella quale siamo stati in testa dalla prima all'ultima giornata </b>. Probabilmente non avrai pi&ugrave; questo gruppo nella prossima stagione. Che consigli ti senti di dare ai tuoi ragazzi?<b> Togliamo pure il probabilmente. Dopo un lungo percorso come questo &egrave; giusto cambiare per una questione di stimoli, sia miei che della squadra. Di consigli non ne ho molti visto che sono ragazzi eccezionali: devono continuare ad avere questa mentalit&agrave; vincente e ricordarsi sempre dell'importanza del sacrificio e degli allenamenti. Ci tengo a ringraziarli: in questi anni li ho martoriati ma hanno capito che ci mettevo passione e mi hanno seguito con entusiasmo. Mi resteranno sempre nel cuore .</b> Concludiamo con i canonici ringraziamenti.<b> Ci tengo davvero a ringraziare tutta la societ&agrave; che ha creduto fortemente in me in questi anni affidandomi l'ambizioso obbiettivo di tornare nel campionato regionale. Non faccio nomi perch&eacute; non vorrei dimenticarmi qualcuno: ringrazio tutti perch&eacute; questa societ&agrave; la sento come una famiglia. Gli unici due nomi che faccio sono Daniele Pianigiani e Lorenzo Tavolucci, i miei due dirigenti accompagnatori: avere due persone cos&igrave; serie ed efficienti per tutta la stagione mi ha fatto sentire davvero fortunato .</b> Matteo Donatini




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