• Terza Categoria
  • Cerbaia
  • 1 - 1
  • Olmi


CERBAIA (4-3-3): Vancheri, Paolettoni, Massaro, Sanfratello (85' Giraldi), Penta, Mauriello (86' Bertocci), Biondi, Pacini, Guarneri (75' Quilici), Ilarda, Sostegni (91' Monti). A disp.: Calugi, Guerrini, Fagni. All.: Alberto Alberti.
OLMI (4-4-2): Logli, Fontana, Borselli, Zarka (68' Scartabelli), Giusti, Morosi, Giambalvo, Cherubini, Noci (85' Benesperi), Gori, Radouane. A disp.: Di Francesco, Moretti, Nieri, Tredici, Franchi. All.: Massimiliano Granchietti.

ARBITRO: Francesco Merolla di Pistoia.

RETI: 65' Ilarda, 68' Scartabelli.
NOTE: al 36' Logli respinge un rigore a Ilarda. Ammoniti Radouane, Fontana e Massaro. Angoli 2-3. Recupero 2'+5'.



Sfuma al termine di un pomeriggio da grandi emozioni (e con tanto di sospetti finali) il sogno play-off di due grandi protagoniste del campionato. Messe di fronte nell'ultimo turno in una sfida da dentro o fuori, Cerbaia e Olmi cullano per novantacinque minuti il miraggio del fatidico quinto posto, dandosi battaglia in un match avvincente e senza esclusione di colpi, vissuto con l'orecchio al cellulare nell'attesa (a lungo coltivata, ma infine delusa) di notizie favorevoli dal campo di San Felice, dove un'altra pretendente agli spareggi, l'Unione Pontigiana, si giocava le proprie chance col Sarripoli. Alla fine, però, sulla ruota di Cerbaia esce un 1-1 che condanna alle ferie anticipate tanto i biancorossi di casa, ai quali in fin dei conti nemmeno la vittoria sarebbe bastata, quanto i biancoblu ospiti, e che premia invece proprio i pontigiani, vittoriosi in extremis dopo esser stati a lungo sotto in una gara iniziata però con notevole ritardo rispetto all'orario previsto. Circostanza, questa, che nel dopo gara sarà al centro di qualche comprensibile recriminazione soprattutto da parte quarratina. Ma andiamo con ordine. Si gioca sotto una pioggia battente, su un terreno di gioco che almeno inizialmente sembra tenere piuttosto bene. Moduli all'apparenza diversi, ma speculari nella sostanza per i due tecnici: Alberti conferma il 4-3-3 adottato nelle ultime uscite, schierando Biondi in cabina di regia e affidando al tridente Guarneri-Ilarda-Sostegni il compito di impensierire la difesa ospite; Granchietti, dal canto suo, risponde con un 4-4-2 che vede Gori e Cherubini agire in mezzo, con Radouane e Zarka sugli esterni pronti (specialmente il secondo, spesso e volentieri un attaccante aggiunto) a dar manforte al duo Noci-Giambalvo. Ritmi alti in avvio: la tensione dovuta all'importanza della posta in palio è palpabile, ma ciò non impedisce alle due squadre di affrontarsi a viso aperto, incitate dal tifo dei non pochi sportivi presenti. Il primo squillo è degli Olmi, con Zarka che al 7' sfonda sulla sinistra e sfiora il palo con un diagonale mancino, ma il Cerbaia c'è e al 17' si rende pericoloso con un insidioso tiro-cross di Biondi che attraversa tutto lo specchio prima di uscire sul fondo. Si gioca colpo su colpo, all'insegna del massimo equilibrio (di poco a lato il rasoterra deviato di Gori su punizione, stessa sorte per il destro dal limite di Pacini), ma intorno a metà frazione gli Olmi sembrano accelerare e nel giro di pochi minuti Radouane, Noci e Giambalvo si fanno più volte minacciosi dalle parti dell'attento Vancheri. Nel momento migliore degli ospiti, però, basta un'invenzione di Ilarda (sontuoso assist per Guarneri, travolto in area da Radouane) per consegnare al Cerbaia l'occasione più nitida di tutto il primo tempo, sotto forma di calcio di rigore: sul dischetto va naturalmente il superbomber biancorosso, la conclusione è angolata, ma Logli ne intuisce la traiettoria e distendendosi sulla propria sinistra manda la palla in corner (36'). Parata strepitosa e brutto colpo per il Cerbaia, che infatti barcolla e rischia di capitolare al 41', quando su un pallone scodellato in area da Zarka (liberato al cross da un erroraccio difensivo) prima Noci e poi Giambalvo, a un passo dalla porta, non trovano la coordinazione giusta per colpire. Il sostanziale equilibrio del primo tempo persiste anche per buona parte della ripresa. Dopo venti minuti in cui Giambalvo e Sostegni sono gli unici a impegnare i rispettivi portieri, il risultato finalmente si sblocca al 65', quando su un cross proveniente dalla tre quarti Ilarda, spalle alla porta, tira fuori dal cilindro una zuccata d'astuzia che prende in controtempo il pur bravo Logli e si spegne nell'angolo più lontano. Anche Granchietti, però, ha il suo asso nella manica e decide di sfoderarlo al 68', inserendo Scartabelli per Zarka. Scelta azzeccatissima: passano infatti dieci secondi (!) e proprio dal piede del neoentrato parte il diagonale che fulmina Vancheri regalando ai quarratini l'immediato pareggio. Sull'1-1 la partita diventa ancora più bella, perché nessuna delle due squadre vuole lasciarsi sfuggire la vittoria, tanto più che il vantaggio del Sarripoli sulla Pontigiana sembra davvero spianare la strada all'impresa. Giambalvo e Noci, per gli Olmi, mancano di poco il bersaglio col sinistro, ma ad andare più vicino al gol è il Cerbaia, con Sostegni che prima sbuccia il cross rischiando di beffare Logli (salvato dalla traversa) e poi, liberato in area da un errore di Fontana, spreca malamente mancando l'impatto col pallone a pochi metri dalla porta (80'). A schemi ormai abbondantemente saltati, il finale è convulso e adrenalinico, con le squadre che osano il tutto per tutto alla ricerca di un gol che sarebbe di platino, ma che non vuol saperne di arrivare. Dopo cinque minuti di vano recupero, il triplice fischio del signor Merolla cala dunque come una mannaia sulle speranze biancorosse, mentre in casa quarratina ci si attacca al cellulare, attendendo con trepidazione il finale di San Felice, consapevoli del fatto che persino un pareggio significherebbe per gli Olmi (in virtù degli scontri diretti favorevoli) qualificazione ai play-off. Di lì a poco arriva però, fatale, la notizia del ribaltone pontigiano, a spezzare di colpo il sogno biancoblu lasciando dietro di sé una scia di recriminazioni e, inevitabilmente, tanta delusione. E così, come per uno scherzo del destino, Cerbaia e Olmi, la matricola terribile e la piacevole sorpresa del campionato, le uniche due squadre (oltre naturalmente allo Spedalino) capaci di assaporare la vetta durante la stagione, si ritrovano di colpo accomunate dalla sorte, stavolta avversa. Fuori dai play-off, ma con onore.
Calciatoripiù
: nel Cerbaia il migliore è Biondi, vero faro del gioco biancorosso, ben assistito da Pacini. Da altri palcoscenici, inutile dirlo, Ilarda, che sbaglia sì un rigore, ma tiene sempre sul chi va là la difesa ospite e chiude a quota 39 centri stagionali: cifre da marziano. Negli Olmi sontuosa la regia di Gori, anch'egli un lusso per la categoria; sempre affidabile Logli tra i pali, mentre a Scartabelli bastano appena dieci secondi per lasciare il segno con un sinistro imprendibile: se non è record poco ci manca.
Le interviste
Mister Granchietti non nasconde la delusione per l'epilogo del campionato, né l'amarezza per il ritardo di San Felice, ma con molta onestà riconosce come alla vigilia gli Olmi fossero padroni del loro destino: È una giornata amara. Dovevamo vincere per arrivare quinti e non ce l'abbiamo fatta: le ridotte dimensioni del campo non ci hanno certo aiutato, impedendoci di sviluppare il nostro gioco, ma questa non deve essere un'attenuante. La Pontigiana? La vittoria in sé non mi stupisce, certo dispiace che si debba ancora ricorrere a questi stratagemmi. Sono dispiaciuto soprattutto per i miei ragazzi, i play-off sarebbero stati un premio assolutamente meritato per loro, che hanno disputato un campionato straordinario, impensabile a inizio stagione. In questo momento c'è rammarico, e non potrebbe essere altrimenti, ma sono sicuro che a mente fredda ci ritroveremo a festeggiare con una bella cena. Onore a chi si è guadagnato un posto negli spareggi e complimenti al Cerbaia, che fino all'ultimo ha lottato con grande sportività. Il futuro? Dopo i festeggiamenti penseremo anche alla prossima stagione: finora, impegnati com'eravamo a cercare di conquistare i play-off, non ne abbiamo ancora parlato . Sereno, in casa Cerbaia, mister Alberti: Non posso dire di essere dispiaciuto per la prestazione di oggi, non siamo riusciti a vincere ma abbiamo dato il massimo contro una squadra molto forte. Il rammarico, semmai, è legato alla partita col Sarripoli successiva al rinvio del match con lo Spedalino: l'abbiamo affrontata male a livello mentale, perdendola e cadendo poi in una serie di sconfitte, tra cui il recupero con la capolista, che ci hanno allontanato dalle prime posizioni. Ma sono orgoglioso del nostro campionato: pur essendo una matricola e nonostante qualche infortunio di troppo, siamo stati protagonisti fino alla fine. E questo anche grazie a una grande società, nella quale ho trovato organizzazione, entusiasmo, voglia di crescere e di far bene. Spero proprio di essere riconfermato, perché credo che questa squadra, con uno o due innesti mirati, possa davvero competere per il salto di categoria .

Andrea Nelli CERBAIA (4-3-3): Vancheri, Paolettoni, Massaro, Sanfratello (85' Giraldi), Penta, Mauriello (86' Bertocci), Biondi, Pacini, Guarneri (75' Quilici), Ilarda, Sostegni (91' Monti). A disp.: Calugi, Guerrini, Fagni. All.: Alberto Alberti.<br >OLMI (4-4-2): Logli, Fontana, Borselli, Zarka (68' Scartabelli), Giusti, Morosi, Giambalvo, Cherubini, Noci (85' Benesperi), Gori, Radouane. A disp.: Di Francesco, Moretti, Nieri, Tredici, Franchi. All.: Massimiliano Granchietti.<br > ARBITRO: Francesco Merolla di Pistoia.<br > RETI: 65' Ilarda, 68' Scartabelli.<br >NOTE: al 36' Logli respinge un rigore a Ilarda. Ammoniti Radouane, Fontana e Massaro. Angoli 2-3. Recupero 2'+5'. Sfuma al termine di un pomeriggio da grandi emozioni (e con tanto di sospetti finali) il sogno play-off di due grandi protagoniste del campionato. Messe di fronte nell'ultimo turno in una sfida da dentro o fuori, Cerbaia e Olmi cullano per novantacinque minuti il miraggio del fatidico quinto posto, dandosi battaglia in un match avvincente e senza esclusione di colpi, vissuto con l'orecchio al cellulare nell'attesa (a lungo coltivata, ma infine delusa) di notizie favorevoli dal campo di San Felice, dove un'altra pretendente agli spareggi, l'Unione Pontigiana, si giocava le proprie chance col Sarripoli. Alla fine, per&ograve;, sulla ruota di Cerbaia esce un 1-1 che condanna alle ferie anticipate tanto i biancorossi di casa, ai quali in fin dei conti nemmeno la vittoria sarebbe bastata, quanto i biancoblu ospiti, e che premia invece proprio i pontigiani, vittoriosi in extremis dopo esser stati a lungo sotto in una gara iniziata per&ograve; con notevole ritardo rispetto all'orario previsto. Circostanza, questa, che nel dopo gara sar&agrave; al centro di qualche comprensibile recriminazione soprattutto da parte quarratina. Ma andiamo con ordine. Si gioca sotto una pioggia battente, su un terreno di gioco che almeno inizialmente sembra tenere piuttosto bene. Moduli all'apparenza diversi, ma speculari nella sostanza per i due tecnici: Alberti conferma il 4-3-3 adottato nelle ultime uscite, schierando Biondi in cabina di regia e affidando al tridente Guarneri-Ilarda-Sostegni il compito di impensierire la difesa ospite; Granchietti, dal canto suo, risponde con un 4-4-2 che vede Gori e Cherubini agire in mezzo, con Radouane e Zarka sugli esterni pronti (specialmente il secondo, spesso e volentieri un attaccante aggiunto) a dar manforte al duo Noci-Giambalvo. Ritmi alti in avvio: la tensione dovuta all'importanza della posta in palio &egrave; palpabile, ma ci&ograve; non impedisce alle due squadre di affrontarsi a viso aperto, incitate dal tifo dei non pochi sportivi presenti. Il primo squillo &egrave; degli Olmi, con Zarka che al 7' sfonda sulla sinistra e sfiora il palo con un diagonale mancino, ma il Cerbaia c'&egrave; e al 17' si rende pericoloso con un insidioso tiro-cross di Biondi che attraversa tutto lo specchio prima di uscire sul fondo. Si gioca colpo su colpo, all'insegna del massimo equilibrio (di poco a lato il rasoterra deviato di Gori su punizione, stessa sorte per il destro dal limite di Pacini), ma intorno a met&agrave; frazione gli Olmi sembrano accelerare e nel giro di pochi minuti Radouane, Noci e Giambalvo si fanno pi&ugrave; volte minacciosi dalle parti dell'attento Vancheri. Nel momento migliore degli ospiti, per&ograve;, basta un'invenzione di Ilarda (sontuoso assist per Guarneri, travolto in area da Radouane) per consegnare al Cerbaia l'occasione pi&ugrave; nitida di tutto il primo tempo, sotto forma di calcio di rigore: sul dischetto va naturalmente il superbomber biancorosso, la conclusione &egrave; angolata, ma Logli ne intuisce la traiettoria e distendendosi sulla propria sinistra manda la palla in corner (36'). Parata strepitosa e brutto colpo per il Cerbaia, che infatti barcolla e rischia di capitolare al 41', quando su un pallone scodellato in area da Zarka (liberato al cross da un erroraccio difensivo) prima Noci e poi Giambalvo, a un passo dalla porta, non trovano la coordinazione giusta per colpire. Il sostanziale equilibrio del primo tempo persiste anche per buona parte della ripresa. Dopo venti minuti in cui Giambalvo e Sostegni sono gli unici a impegnare i rispettivi portieri, il risultato finalmente si sblocca al 65', quando su un cross proveniente dalla tre quarti Ilarda, spalle alla porta, tira fuori dal cilindro una zuccata d'astuzia che prende in controtempo il pur bravo Logli e si spegne nell'angolo pi&ugrave; lontano. Anche Granchietti, per&ograve;, ha il suo asso nella manica e decide di sfoderarlo al 68', inserendo Scartabelli per Zarka. Scelta azzeccatissima: passano infatti dieci secondi (!) e proprio dal piede del neoentrato parte il diagonale che fulmina Vancheri regalando ai quarratini l'immediato pareggio. Sull'1-1 la partita diventa ancora pi&ugrave; bella, perch&eacute; nessuna delle due squadre vuole lasciarsi sfuggire la vittoria, tanto pi&ugrave; che il vantaggio del Sarripoli sulla Pontigiana sembra davvero spianare la strada all'impresa. Giambalvo e Noci, per gli Olmi, mancano di poco il bersaglio col sinistro, ma ad andare pi&ugrave; vicino al gol &egrave; il Cerbaia, con Sostegni che prima sbuccia il cross rischiando di beffare Logli (salvato dalla traversa) e poi, liberato in area da un errore di Fontana, spreca malamente mancando l'impatto col pallone a pochi metri dalla porta (80'). A schemi ormai abbondantemente saltati, il finale &egrave; convulso e adrenalinico, con le squadre che osano il tutto per tutto alla ricerca di un gol che sarebbe di platino, ma che non vuol saperne di arrivare. Dopo cinque minuti di vano recupero, il triplice fischio del signor Merolla cala dunque come una mannaia sulle speranze biancorosse, mentre in casa quarratina ci si attacca al cellulare, attendendo con trepidazione il finale di San Felice, consapevoli del fatto che persino un pareggio significherebbe per gli Olmi (in virt&ugrave; degli scontri diretti favorevoli) qualificazione ai play-off. Di l&igrave; a poco arriva per&ograve;, fatale, la notizia del ribaltone pontigiano, a spezzare di colpo il sogno biancoblu lasciando dietro di s&eacute; una scia di recriminazioni e, inevitabilmente, tanta delusione. E cos&igrave;, come per uno scherzo del destino, Cerbaia e Olmi, la matricola terribile e la piacevole sorpresa del campionato, le uniche due squadre (oltre naturalmente allo Spedalino) capaci di assaporare la vetta durante la stagione, si ritrovano di colpo accomunate dalla sorte, stavolta avversa. Fuori dai play-off, ma con onore. <b> Calciatoripi&ugrave;</b>: nel Cerbaia il migliore &egrave; <b>Biondi</b>, vero faro del gioco biancorosso, ben assistito da <b>Pacini</b>. Da altri palcoscenici, inutile dirlo, <b>Ilarda</b>, che sbaglia s&igrave; un rigore, ma tiene sempre sul chi va l&agrave; la difesa ospite e chiude a quota 39 centri stagionali: cifre da marziano. Negli Olmi sontuosa la regia di <b>Gori</b>, anch'egli un lusso per la categoria; sempre affidabile <b>Logli </b>tra i pali, mentre a <b>Scartabelli </b>bastano appena dieci secondi per lasciare il segno con un sinistro imprendibile: se non &egrave; record poco ci manca.<br ><b>Le interviste</b><br >Mister Granchietti non nasconde la delusione per l'epilogo del campionato, n&eacute; l'amarezza per il ritardo di San Felice, ma con molta onest&agrave; riconosce come alla vigilia gli Olmi fossero padroni del loro destino: <b> &Egrave; una giornata amara. Dovevamo vincere per arrivare quinti e non ce l'abbiamo fatta: le ridotte dimensioni del campo non ci hanno certo aiutato, impedendoci di sviluppare il nostro gioco, ma questa non deve essere un'attenuante. La Pontigiana? La vittoria in s&eacute; non mi stupisce, certo dispiace che si debba ancora ricorrere a questi stratagemmi. Sono dispiaciuto soprattutto per i miei ragazzi, i play-off sarebbero stati un premio assolutamente meritato per loro, che hanno disputato un campionato straordinario, impensabile a inizio stagione. In questo momento c'&egrave; rammarico, e non potrebbe essere altrimenti, ma sono sicuro che a mente fredda ci ritroveremo a festeggiare con una bella cena. Onore a chi si &egrave; guadagnato un posto negli spareggi e complimenti al Cerbaia, che fino all'ultimo ha lottato con grande sportivit&agrave;. Il futuro? Dopo i festeggiamenti penseremo anche alla prossima stagione: finora, impegnati com'eravamo a cercare di conquistare i play-off, non ne abbiamo ancora parlato .</b> Sereno, in casa Cerbaia, mister Alberti: <b> Non posso dire di essere dispiaciuto per la prestazione di oggi, non siamo riusciti a vincere ma abbiamo dato il massimo contro una squadra molto forte. Il rammarico, semmai, &egrave; legato alla partita col Sarripoli successiva al rinvio del match con lo Spedalino: l'abbiamo affrontata male a livello mentale, perdendola e cadendo poi in una serie di sconfitte, tra cui il recupero con la capolista, che ci hanno allontanato dalle prime posizioni. Ma sono orgoglioso del nostro campionato: pur essendo una matricola e nonostante qualche infortunio di troppo, siamo stati protagonisti fino alla fine. E questo anche grazie a una grande societ&agrave;, nella quale ho trovato organizzazione, entusiasmo, voglia di crescere e di far bene. Spero proprio di essere riconfermato, perch&eacute; credo che questa squadra, con uno o due innesti mirati, possa davvero competere per il salto di categoria .</b> Andrea Nelli




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