• Allievi B
  • Maliseti Tobbianese
  • 1 - 3
  • Florence S.C.


MALISETI TOBB.: Campana, Guidi, Caggianese, Bettazzi, Baroncelli, Tisi, Rossellò, Tardelli, Bartolini, Imperio, Zelano. A disp.: Villani, Diaconia, Meoni, Gai, Koulou, Striatto. All.: Francesco Campolo.
FLORENCE: Fanfani, Cambi, Nocerino, Gensini, Saletti, Sordini, Scali, Marconi, Biundo, Raia, Bacci. A disp.: Vannucchi, Bicchi, Ciabilli, Matteuzzi, Karanikic. All.: Giuseppe Amato.

ARBITRO: Magherini di Prato.

RETI: 18' Raia, 37' Vannucchi, 55' Bartolini, 78' Raia.
NOTE. Espulsi: Rossellò, per frasi irriguardose nei confronti del direttore di gara; Guidi, per fallo. Angoli: 13-3.



Pomeriggio apparentemente tranquillo per il Maliseti, reduce da una serie di vittorie ma soprattutto confortanti prestazioni inanellate contro squadre più o meno quotate: a far visita ai ragazzi di mister Campolo arriva il fanalino di coda Florence, che dati alla mano (un solo punto, peggior attacco e peggior difesa del campionato), non dovrebbe rappresentare uno scoglio insuperabile per proseguire la marcia trionfale di inseguimento a posti di vertice. Dopo nemmeno un minuto di gioco, primo brillante guizzo di Zelano che opera sulla sinistra, converge al centro e conclude sul primo palo, senza creare dolori a Fanfani. Il Maliseti vuol fare la partita con pazienza e raziocinio, facendo valere una maggior stazza fisica dei suoi elementi ed un coefficiente tecnico più elevato, testimoniato anche dalla sapiente e puntuale circolazione di palla. Seppure i locali premano e si giochi quasi solamente in una metà campo, il pubblico di casa, evidentemente a conoscenza dei pregi e difetti della compagine amaranto, inizia precocemente a mugugnare, come se avvertisse qualcosa di strano: in effetti nel gioco dei locali vi è poca coralità ed una spasmodica ricerca della vana gloria personale. Al 7' gran botta di collo di Bartolini da limite dell'area di rigore che chiama il portiere ad un intervento non semplice. Il Florence prova a chiudere ogni spiraglio; il coraggio e l'aggressività non mancano, anche se il gap tecnico si intravede e crea una sospettosa attesa per il vantaggio locale. Contrariamente alle impressioni, al 18' accade l'imponderabile: sugli sviluppi di un fallo laterale regalato dai locali, Scali butta il pallone nel cuore dell'area di rigore, Raia prende il tempo al difensore ed esegue un colpo di testa di magistrale fattura che batte Campana, per il clamoroso vantaggio ospite. Al 20' vigorosa reazione del Maliseti affidata all'estro di Rossellò, che affonda sulla destra e conclude sul primo palo, trovando il ginocchio di Fanfani a deviare in angolo. Mister Amato sembra aver preparato al meglio la gara in settimana, indottrinando il suoi ad attenzione e puntualità nelle chiusure: la squadra fiorentina è ottimamente disposta in campo, devota al sacrificio nei raddoppi e molto applicata; il Maliseti appare cosciente della propria forza ma incapace di far leva sulle proprie certezze: le idee di gioco sono confuse e servirebbe un apporto maggiore da parte dei calciatori più importanti. Al 30' velleitaria conclusione dai venti metri di Marconi che finisce sul fondo. Al 32' episodio destinato ad incidere pesantemente sul match: Rossellò dice qualcosa all'arbitro che lo caccia. Al 37' sugli sviluppi di un corner, il pallone perviene sulla testa di Raia che colpisce male, ma la sfera arriva sui piedi di Vannucchi che di piatto batte Campana. Nessuno si sarebbe aspettato un primo tempo dai contorni così drammatici per i padroni di casa, sotto di due gol contro l'ultima in classifica e in inferiorità numerica. Mister Campolo, a sguardo incredulo e braccia conserte, pensa a cosa dire ai suoi negli spogliatoi, avulsi ed irriconoscibili, sicuramente vittime di un approccio troppo blando alla gara. Il tempo si chiude con una ghiotta occasione capitata sui piedi di bomber Bartolini che conclude col mancino in maniera completamente sballata: segnali di un pomeriggio nerissimo anche per il cannoniere. Le mosse di Campolo per raddrizzare il match sono le seguenti: il passaggio ad una difesa a tre, con lo spostamento del fisico marcatore centrale Tisi a supporto di Bartolini in avanti e l'inserimento di Gai a coprire l'intera fascia destra. Nessun cambio tattico per il soddisfattisimo Amato; la sua compagine ricomincia la seconda frazione con lo stesso piglio concentrato della prima. All'8' Bartolini gira a rete al volo sfiorando il palo alla destra di Fanfani. All'11' vicino al terzo gol la Florence con una zuccata di Raia e palla che si impenna ma ricade di poco a lato. I molti cambi non mutano il volto del Maliseti e non arricchiscono di valore ad una prova grigia: solamente l'ingresso di Koulou dà brio e movimento ma l'estroso attaccante si mostra spesso egoista. Al 15' gli amaranto accorciano le distanze grazie ad un tap-in vincente di Bartolini che in mischia trova la deviazione giusta. I locali riprendono lentamente fiducia e sfiorano il pareggio prima con un bolide dalla distanza di Caggianese e poi con un'incornata di Bartolini che finisce fuori di un soffio, facendo urlare al gol il pubblico di casa. Gli ospiti appaiono in difficoltà, avendo speso molto in termine di impegno e polmoni. Si entra negli ultimi dieci intensi minuti della sfida: il Maliseti affila le armi per l'assalto finale alla ricerca dell'episodio che possa regalare la gioia di almeno un punto, ma arriva la doccia gelata a spegnere la fiammella di speranza: al 38' Raia difende il pallone di fisico, si gira in un fazzoletto e disegna una parabola ad effetto che sorprende Campana, forse troppo fuori dai pali. Nel finale, complice il normale nervosismo per l'inaspettato passo falso casalingo, Guidi perde la testa e compie un bruttissimo fallo che gli costa l'espulsione. Una delle regole auree del calcio è mai sbagliare l'approccio ad una gara: ogni partita deve essere affrontata con concentrazione e determinazione, senza mai sottovalutare l'avversario. E' ciò che è mancato al Maliseti, che esce dalla batosta odierna non ridimensionato ma forse ancora immaturo nel compimento del salto di qualità da bella compagine a squadra vincente; il successo finale in campionato si alimenta con le maiuscole prove contro le grandi , ma si costruisce anche con le sicure vittorie contro le piccole . Iniezione di fiducia per i fiorentini: chissà se dopo questa prestazione inizierà un altro campionato per i ragazzi di Amato.
Calciatoripiù: Imperio, Caggianese
(Maliseti); Raia, Scali (Florence).

Simone Romagnani MALISETI TOBB.: Campana, Guidi, Caggianese, Bettazzi, Baroncelli, Tisi, Rossell&ograve;, Tardelli, Bartolini, Imperio, Zelano. A disp.: Villani, Diaconia, Meoni, Gai, Koulou, Striatto. All.: Francesco Campolo.<br >FLORENCE: Fanfani, Cambi, Nocerino, Gensini, Saletti, Sordini, Scali, Marconi, Biundo, Raia, Bacci. A disp.: Vannucchi, Bicchi, Ciabilli, Matteuzzi, Karanikic. All.: Giuseppe Amato. <br > ARBITRO: Magherini di Prato.<br > RETI: 18' Raia, 37' Vannucchi, 55' Bartolini, 78' Raia.<br >NOTE. Espulsi: Rossell&ograve;, per frasi irriguardose nei confronti del direttore di gara; Guidi, per fallo. Angoli: 13-3. Pomeriggio apparentemente tranquillo per il Maliseti, reduce da una serie di vittorie ma soprattutto confortanti prestazioni inanellate contro squadre pi&ugrave; o meno quotate: a far visita ai ragazzi di mister Campolo arriva il fanalino di coda Florence, che dati alla mano (un solo punto, peggior attacco e peggior difesa del campionato), non dovrebbe rappresentare uno scoglio insuperabile per proseguire la marcia trionfale di inseguimento a posti di vertice. Dopo nemmeno un minuto di gioco, primo brillante guizzo di Zelano che opera sulla sinistra, converge al centro e conclude sul primo palo, senza creare dolori a Fanfani. Il Maliseti vuol fare la partita con pazienza e raziocinio, facendo valere una maggior stazza fisica dei suoi elementi ed un coefficiente tecnico pi&ugrave; elevato, testimoniato anche dalla sapiente e puntuale circolazione di palla. Seppure i locali premano e si giochi quasi solamente in una met&agrave; campo, il pubblico di casa, evidentemente a conoscenza dei pregi e difetti della compagine amaranto, inizia precocemente a mugugnare, come se avvertisse qualcosa di strano: in effetti nel gioco dei locali vi &egrave; poca coralit&agrave; ed una spasmodica ricerca della vana gloria personale. Al 7' gran botta di collo di Bartolini da limite dell'area di rigore che chiama il portiere ad un intervento non semplice. Il Florence prova a chiudere ogni spiraglio; il coraggio e l'aggressivit&agrave; non mancano, anche se il gap tecnico si intravede e crea una sospettosa attesa per il vantaggio locale. Contrariamente alle impressioni, al 18' accade l'imponderabile: sugli sviluppi di un fallo laterale regalato dai locali, Scali butta il pallone nel cuore dell'area di rigore, Raia prende il tempo al difensore ed esegue un colpo di testa di magistrale fattura che batte Campana, per il clamoroso vantaggio ospite. Al 20' vigorosa reazione del Maliseti affidata all'estro di Rossell&ograve;, che affonda sulla destra e conclude sul primo palo, trovando il ginocchio di Fanfani a deviare in angolo. Mister Amato sembra aver preparato al meglio la gara in settimana, indottrinando il suoi ad attenzione e puntualit&agrave; nelle chiusure: la squadra fiorentina &egrave; ottimamente disposta in campo, devota al sacrificio nei raddoppi e molto applicata; il Maliseti appare cosciente della propria forza ma incapace di far leva sulle proprie certezze: le idee di gioco sono confuse e servirebbe un apporto maggiore da parte dei calciatori pi&ugrave; importanti. Al 30' velleitaria conclusione dai venti metri di Marconi che finisce sul fondo. Al 32' episodio destinato ad incidere pesantemente sul match: Rossell&ograve; dice qualcosa all'arbitro che lo caccia. Al 37' sugli sviluppi di un corner, il pallone perviene sulla testa di Raia che colpisce male, ma la sfera arriva sui piedi di Vannucchi che di piatto batte Campana. Nessuno si sarebbe aspettato un primo tempo dai contorni cos&igrave; drammatici per i padroni di casa, sotto di due gol contro l'ultima in classifica e in inferiorit&agrave; numerica. Mister Campolo, a sguardo incredulo e braccia conserte, pensa a cosa dire ai suoi negli spogliatoi, avulsi ed irriconoscibili, sicuramente vittime di un approccio troppo blando alla gara. Il tempo si chiude con una ghiotta occasione capitata sui piedi di bomber Bartolini che conclude col mancino in maniera completamente sballata: segnali di un pomeriggio nerissimo anche per il cannoniere. Le mosse di Campolo per raddrizzare il match sono le seguenti: il passaggio ad una difesa a tre, con lo spostamento del fisico marcatore centrale Tisi a supporto di Bartolini in avanti e l'inserimento di Gai a coprire l'intera fascia destra. Nessun cambio tattico per il soddisfattisimo Amato; la sua compagine ricomincia la seconda frazione con lo stesso piglio concentrato della prima. All'8' Bartolini gira a rete al volo sfiorando il palo alla destra di Fanfani. All'11' vicino al terzo gol la Florence con una zuccata di Raia e palla che si impenna ma ricade di poco a lato. I molti cambi non mutano il volto del Maliseti e non arricchiscono di valore ad una prova grigia: solamente l'ingresso di Koulou d&agrave; brio e movimento ma l'estroso attaccante si mostra spesso egoista. Al 15' gli amaranto accorciano le distanze grazie ad un tap-in vincente di Bartolini che in mischia trova la deviazione giusta. I locali riprendono lentamente fiducia e sfiorano il pareggio prima con un bolide dalla distanza di Caggianese e poi con un'incornata di Bartolini che finisce fuori di un soffio, facendo urlare al gol il pubblico di casa. Gli ospiti appaiono in difficolt&agrave;, avendo speso molto in termine di impegno e polmoni. Si entra negli ultimi dieci intensi minuti della sfida: il Maliseti affila le armi per l'assalto finale alla ricerca dell'episodio che possa regalare la gioia di almeno un punto, ma arriva la doccia gelata a spegnere la fiammella di speranza: al 38' Raia difende il pallone di fisico, si gira in un fazzoletto e disegna una parabola ad effetto che sorprende Campana, forse troppo fuori dai pali. Nel finale, complice il normale nervosismo per l'inaspettato passo falso casalingo, Guidi perde la testa e compie un bruttissimo fallo che gli costa l'espulsione. Una delle regole auree del calcio &egrave; mai sbagliare l'approccio ad una gara: ogni partita deve essere affrontata con concentrazione e determinazione, senza mai sottovalutare l'avversario. E' ci&ograve; che &egrave; mancato al Maliseti, che esce dalla batosta odierna non ridimensionato ma forse ancora immaturo nel compimento del salto di qualit&agrave; da bella compagine a squadra vincente; il successo finale in campionato si alimenta con le maiuscole prove contro le grandi , ma si costruisce anche con le sicure vittorie contro le piccole . Iniezione di fiducia per i fiorentini: chiss&agrave; se dopo questa prestazione inizier&agrave; un altro campionato per i ragazzi di Amato. <b> Calciatoripi&ugrave;: Imperio, Caggianese</b> (Maliseti); <b>Raia, Scali</b> (Florence). Simone Romagnani




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