• Serie D GIR.A
  • Real Forte Querceta
  • 0 - 0
  • Casale Marittimo


REAL FORTE QUERCETA: De Carlo, Bertoni (90' Maccabruni), Angelotti, Amico, Tognarelli, Guidi (57' Maffini), Maggioni (86' Fantini), Lazzarini, Falchini (86' Giovanelli), Doveri (86' Musacci), Di Paola. A disp.: Balestri, Baldassari, Musacci, Chicchiarelli, Pini. All.: Christian Amoroso
CASALE: Tarlev 6.5, Bianco 6.5, Villanova 6.5, Todisco 6.5 (81' Buglio ng), Cintoi 6, Pinto 6.5, Coccolo 6 (66' El Khayari 6), Poesio 6.5, Di Renzo 6.5, Di Lernia 6 (90' Cappai ng), Brugni 6 (66' Lamesta 6). A disp.: Rovei, Mullici, Fabbri, Vecchierelli, Sadouk, Lamesta. All.: Francesco Buglio 6.5.

ARBITRO: Cannata di Faenza, assistenti: Marra di Milano e Gervasoni di Bergamo.
NOTE. Ammoniti: Falchini, Villanova,Poesio,Pinto,Bertoni, El Khayari. Spettatori: quattrocentotrenta circa. Giornata poco nuvolosa. Terreno in buone condizioni.



REAL FORTE QUERCETA
DE CARLO: 6.5 Una sicurezza per la formazione bianconerazzurra. Saracinesca.
BERTONI: 6.5 Prova come di consueto positiva per l'esperto atleta del Real Forte. Maccabruni: Ng
ANGELOTTI: 6.5: Contribuisce alle sorti fortemarmine con dedizione e impegno in tutto l'arco del match.
AMICO: 6.5 Prova al di sopra della sufficienza per un giocatore che si pone sempre - quando è chiamato in causa - a servizio del collettivo.
TOGNARELLI: 6 Svolge il suo compito con zelo.
GUIDI: 6 Il centrale difensivo dell'undici di mister Amoroso lotta e suda per la maglia bianconerazzurra. Maffini: 6 Zelante Giocatore a servizio del team di casa
MAGGIONI: 6.5 Prestazione significativa per un giocatore su cui il Real Forte sta scommettendo molto. Fantini: Ng
LAZZARINI: 6.5 Non è una novità la sua verve. Idee a non finire per un giocatore versatile.
FALCHINI: 6 Prestazione sufficiente per il 'Falco' fortemarmino, che non riesce però a sfondare la retroguardia nerostellata. Giovanelli: Ng
DOVERI: 6 Non ce la fa a penetrare oltremodo la difesa piemontese, ma la sua prestazione è comunque accettabile. Musacci: Ng
DI PAOLA: 6.5 Prova quantomeno a destabilizzare gli equilibri della retroguardia dell'undici di Casale Monferrato.
ALL.: CHRISTIAN AMOROSO: 6.5 Guida i suoi con competenza e passione contro un Casale assai coriaceo e ben sistemato in campo.

ARBITRO
CANNATA di FAENZA: 6.5 Direzione di gara più che sufficiente per il fischietto romagnolo che arbitra con competenza.
Nella cornice del Necchi-Balloni di Forte dei Marmi, bianconerazzurri e nerostellati si rendono protagonisti di un combattuto pari ad occhiali di fronte a un nutrito pubblico di casa. Il Real Forte Querceta sale a quota trentasei punti, dove alberga in coabitazione col Savona, mentre il Casale va a quarantatré lunghezze, in compagnia del Seravezza Pozzi che ha battuto di misura la Fezzanese. La partita. Nel primo tempo merita più la formazione nerostellata allenata dal tecnico ex Viareggio Francesco Buglio. Al 7' Poesio si porta in avanti e lascia andare una botta dal linite che finisce di poco fuori. Due minuti più tardi, ancora ospiti insidiosi per il Real: Poesio serve deliziosamente Di Renzo, cui - però - sfugge la sfera. Dopo il minuto dieci di gara il Real Forte prova a far salire il baricentro del proprio gioco. A seguire inizia una fase in cui le due compagini si studiano e si combattono, anche se non sono da segnalare azioni che emozionano particolarmente. Si tratta di un braccio di ferro muscolare, specie a centrocampo. Quando il Forte tenta di portarsi in avanti - comunque - i nerostellati si difendono con accortezza. Al 30' azione corale ospite: Di Renzo serve Poesio, assist di lui per Di Lernia in area, ma la conclusione di quest'ultimo termina fuori. Successivamente si affaccia in attacco il Real Forte, ma è una timida apparizione in questa fase del match. Nient'altro da evidenziare nella prima frazione, si va al riposo sullo 0-0. Anche la ripresa incomincia con una fase attendista delle due compagini. Bisogna attendere il minuto sessantasei per rivedere un undici in attacco. In questo caso Maggioni per il Forte dei Marmi stoppa con maestria l'avanzare degli avversari. Al 69' l'ex Ponsacco Doveri - per i padroni di casa - attacca e s'invola sulla fascia sinistra, interviene però a bloccarlo la retroguardia del team guidato dal nocchiero Francesco Buglio. Al 76' il bianconerazzurro Lazzarini si porta in attacco, la difesa ospite - assai accorta - mette in angolo. Al 77' viene ammonito per proteste un componente della panchina casalinga. Un minuto più tardi ancora Real Forte in fase offensiva: Doveri serve dalla sinistra Lazzarini, ma la conclusione di quest'ultimo sfila fuori. Al 79' l'attaccante versiliese Di Paola da distanza ravvicinata mette fuori seppur di un soffio. All'81, Francesco Buglio, tecnico del Casale, chiama il figlio Angelo, giocatore del Casale e anch'egli ex Viareggio, a sostituire Todisco. Nota di colore all'89', quando una parte considerevole del pubblico fortemarmino protesta all'indirizzo dell'arbitro, signor Cannata di Faenza, per non aver sanzionato i giocatori del Casale che - molto distanti dalla tradizionale e proverbiale flemma propria dei piemontesi - avevano da poco proferito con veemenza e platealmente espressioni irriguardose nei confronti della religione, durante una triangolazione offensiva dei nerostellati.
LE INTERVISTE
La soddisfazione per un Real Forte che si sta riprendendo - con la vittoria di due domeniche fa a San Remo e con il pari col Casale - dopo un periodo costellato da fin troppe sconfitte consecutive, ha il volto di Yuri Amico, giocatore che - quando viene chiamato in causa sul rettangolo di gioco - dice sempre la sua, con merito e competenza.
Ho cercato di fare la mia partita provando a fare ciò che che mi chiedeva il mister e penso di aver fatto bene, afferma Amico, Abbiamo conquistato un punto significativo dopo Sanremo. Abbiamo fatto bene contro una bellissima squadra, attrezzata per ottenere grandi risultati. Abbiamo riportato qualche sconfitta di fila che ci ha un po' limitato, frenato nel nostro percorso, però ci siamo ripresi bene. Dopo la vittoria di Sanremo, ribadisce nuovamente il giocatore bianconerazzurro, anche questo punto contro i nerostellati non è certo da buttare via. Cercheremo di fare risultato anche a Savona dove proveremo a portare via i tre punti.
Un altro atleta versiliese, Alessandro Angelotti, fa il punto della situazione in casa Real Forte Querceta: Dobbiamo vedere il bicchiere mezzo pieno contro il Casale. La nostra prestazione è stata molto buona. L'altra domenica abbiamo vinto con la Sanremese, contro il Casale, se fossero arrivati i tre punti, sarebbe certamente stato meglio, ma la prova del Real Forte lascia davvero ben sperare per i prossimi impegni. La mia prestazione?, continua Angelotti, Il mio percorso al Real Forte fino ad adesso è stato un buon percorso.Sono arrivato a campionato già iniziato ed è stato una crescita quotidiana. Adesso mi sento bene, come ai vecchi tempi, contento di offrire il mio contributo alla squadra. Così come sono soddisfatto di mettere in pratica quello che il mister mi dice di fare.
IL CASALE E LO SCUDETTO - Un focus tra lo storico e l'amarcord sulle nobili origini del club piemontese di Casale Monferrato. Il Casale, club fondato nel 1909 con la denominazione 'Casale Foot Ball Club', annovera nel proprio palmarès la vittoria del campionato italiano 1913-1914, risultando pertanto una delle tre squadre espressione di una città non capoluogo di provincia ad aver vinto un campionato italiano di massima serie (le altre due società sono la Novese, tra l'altro sempre nella provincia di Alessandria, e la Pro Vercelli, la cui città di riferimento faceva parte - all'epoca - della della Provincia di Novara, dal 1859 al 1927).
Il Casale, inoltre, è una delle quattro compagini -insieme a Novara, Pro Vercelli e Alessandria - che compongono il cosiddetto quadrilatero piemontese, protagonista del massimo livello di calcio nel nostro Paese nei primi due decenni del Ventesimo secolo. L'anno dello scudetto, i nerostellati partirono con una compagine assai rafforzata. Il Casale superò il girone ligure-piemontese, qualificandosi - insieme al Genoa - al girone finale dell'Italia Settentrionale, eliminando per un solo punto la Pro Vercelli, che - in tal modo - perse il titolo dopo tre successi di fila e sei finali consecutive. Nel girone finale dell'Italia Settentrionale il Casale nuovamente si trovò ad affrontare i Grifoni genoani, nonché Internazionale e Juventus, che avevano - a loro volta - eliminato il Milan. I giocatori nerostellati riuscirono a domare - in questo ordine - Genoa, Inter, Juventus, Vicenza e Hellas Verona, qualificandosi alla finalissima nazionale contro la Lazio, vincitrice del campionato dell'Italia Centromeridionale. Contro la squadra aquilifera i piemontesi si imposero per 7-1 all'andata e per 2-0 al ritorno, vincendo così il loro primo e unico scudetto. Casale Monferrato divenne così - insieme a Novi Ligure, dove la Novese, nel 1922, vinse il torneo della FIGC - il quale era però disertato da molte squadre di rilievo - la più piccola città d'Italia in termini di popolazione a esprimere la vincitrice del campionato nazionale di calcio.

Luca Costa REAL FORTE QUERCETA: De Carlo, Bertoni (90' Maccabruni), Angelotti, Amico, Tognarelli, Guidi (57' Maffini), Maggioni (86' Fantini), Lazzarini, Falchini (86' Giovanelli), Doveri (86' Musacci), Di Paola. A disp.: Balestri, Baldassari, Musacci, Chicchiarelli, Pini. All.: Christian Amoroso<br >CASALE: Tarlev 6.5, Bianco 6.5, Villanova 6.5, Todisco 6.5 (81' Buglio ng), Cintoi 6, Pinto 6.5, Coccolo 6 (66' El Khayari 6), Poesio 6.5, Di Renzo 6.5, Di Lernia 6 (90' Cappai ng), Brugni 6 (66' Lamesta 6). A disp.: Rovei, Mullici, Fabbri, Vecchierelli, Sadouk, Lamesta. All.: Francesco Buglio 6.5.<br > ARBITRO: Cannata di Faenza, assistenti: Marra di Milano e Gervasoni di Bergamo.<br >NOTE. Ammoniti: Falchini, Villanova,Poesio,Pinto,Bertoni, El Khayari. Spettatori: quattrocentotrenta circa. Giornata poco nuvolosa. Terreno in buone condizioni. REAL FORTE QUERCETA<br >DE CARLO: 6.5 Una sicurezza per la formazione bianconerazzurra. Saracinesca.<br >BERTONI: 6.5 Prova come di consueto positiva per l'esperto atleta del Real Forte. Maccabruni: Ng<br >ANGELOTTI: 6.5: Contribuisce alle sorti fortemarmine con dedizione e impegno in tutto l'arco del match.<br >AMICO: 6.5 Prova al di sopra della sufficienza per un giocatore che si pone sempre - quando &egrave; chiamato in causa - a servizio del collettivo.<br >TOGNARELLI: 6 Svolge il suo compito con zelo.<br >GUIDI: 6 Il centrale difensivo dell'undici di mister Amoroso lotta e suda per la maglia bianconerazzurra. Maffini: 6 Zelante Giocatore a servizio del team di casa<br >MAGGIONI: 6.5 Prestazione significativa per un giocatore su cui il Real Forte sta scommettendo molto. Fantini: Ng<br >LAZZARINI: 6.5 Non &egrave; una novit&agrave; la sua verve. Idee a non finire per un giocatore versatile.<br >FALCHINI: 6 Prestazione sufficiente per il 'Falco' fortemarmino, che non riesce per&ograve; a sfondare la retroguardia nerostellata. Giovanelli: Ng<br >DOVERI: 6 Non ce la fa a penetrare oltremodo la difesa piemontese, ma la sua prestazione &egrave; comunque accettabile. Musacci: Ng<br >DI PAOLA: 6.5 Prova quantomeno a destabilizzare gli equilibri della retroguardia dell'undici di Casale Monferrato.<br >ALL.: CHRISTIAN AMOROSO: 6.5 Guida i suoi con competenza e passione contro un Casale assai coriaceo e ben sistemato in campo.<br > ARBITRO<br >CANNATA di FAENZA: 6.5 Direzione di gara pi&ugrave; che sufficiente per il fischietto romagnolo che arbitra con competenza.<br >Nella cornice del Necchi-Balloni di Forte dei Marmi, bianconerazzurri e nerostellati si rendono protagonisti di un combattuto pari ad occhiali di fronte a un nutrito pubblico di casa. Il Real Forte Querceta sale a quota trentasei punti, dove alberga in coabitazione col Savona, mentre il Casale va a quarantatr&eacute; lunghezze, in compagnia del Seravezza Pozzi che ha battuto di misura la Fezzanese. La partita. Nel primo tempo merita pi&ugrave; la formazione nerostellata allenata dal tecnico ex Viareggio Francesco Buglio. Al 7' Poesio si porta in avanti e lascia andare una botta dal linite che finisce di poco fuori. Due minuti pi&ugrave; tardi, ancora ospiti insidiosi per il Real: Poesio serve deliziosamente Di Renzo, cui - per&ograve; - sfugge la sfera. Dopo il minuto dieci di gara il Real Forte prova a far salire il baricentro del proprio gioco. A seguire inizia una fase in cui le due compagini si studiano e si combattono, anche se non sono da segnalare azioni che emozionano particolarmente. Si tratta di un braccio di ferro muscolare, specie a centrocampo. Quando il Forte tenta di portarsi in avanti - comunque - i nerostellati si difendono con accortezza. Al 30' azione corale ospite: Di Renzo serve Poesio, assist di lui per Di Lernia in area, ma la conclusione di quest'ultimo termina fuori. Successivamente si affaccia in attacco il Real Forte, ma &egrave; una timida apparizione in questa fase del match. Nient'altro da evidenziare nella prima frazione, si va al riposo sullo 0-0. Anche la ripresa incomincia con una fase attendista delle due compagini. Bisogna attendere il minuto sessantasei per rivedere un undici in attacco. In questo caso Maggioni per il Forte dei Marmi stoppa con maestria l'avanzare degli avversari. Al 69' l'ex Ponsacco Doveri - per i padroni di casa - attacca e s'invola sulla fascia sinistra, interviene per&ograve; a bloccarlo la retroguardia del team guidato dal nocchiero Francesco Buglio. Al 76' il bianconerazzurro Lazzarini si porta in attacco, la difesa ospite - assai accorta - mette in angolo. Al 77' viene ammonito per proteste un componente della panchina casalinga. Un minuto pi&ugrave; tardi ancora Real Forte in fase offensiva: Doveri serve dalla sinistra Lazzarini, ma la conclusione di quest'ultimo sfila fuori. Al 79' l'attaccante versiliese Di Paola da distanza ravvicinata mette fuori seppur di un soffio. All'81, Francesco Buglio, tecnico del Casale, chiama il figlio Angelo, giocatore del Casale e anch'egli ex Viareggio, a sostituire Todisco. Nota di colore all'89', quando una parte considerevole del pubblico fortemarmino protesta all'indirizzo dell'arbitro, signor Cannata di Faenza, per non aver sanzionato i giocatori del Casale che - molto distanti dalla tradizionale e proverbiale flemma propria dei piemontesi - avevano da poco proferito con veemenza e platealmente espressioni irriguardose nei confronti della religione, durante una triangolazione offensiva dei nerostellati.<br >LE INTERVISTE<br >La soddisfazione per un Real Forte che si sta riprendendo - con la vittoria di due domeniche fa a San Remo e con il pari col Casale - dopo un periodo costellato da fin troppe sconfitte consecutive, ha il volto di Yuri Amico, giocatore che - quando viene chiamato in causa sul rettangolo di gioco - dice sempre la sua, con merito e competenza.<br ><b>Ho cercato di fare la mia partita provando a fare ci&ograve; che che mi chiedeva il mister e penso di aver fatto bene, afferma Amico, Abbiamo conquistato un punto significativo dopo Sanremo. Abbiamo fatto bene contro una bellissima squadra, attrezzata per ottenere grandi risultati. Abbiamo riportato qualche sconfitta di fila che ci ha un po' limitato, frenato nel nostro percorso, per&ograve; ci siamo ripresi bene. Dopo la vittoria di Sanremo,</b> ribadisce nuovamente il giocatore bianconerazzurro, <b>anche questo punto contro i nerostellati non &egrave; certo da buttare via. Cercheremo di fare risultato anche a Savona dove proveremo a portare via i tre punti.</b><br >Un altro atleta versiliese, Alessandro Angelotti, fa il punto della situazione in casa Real Forte Querceta:<b> Dobbiamo vedere il bicchiere mezzo pieno contro il Casale. La nostra prestazione &egrave; stata molto buona. L'altra domenica abbiamo vinto con la Sanremese, contro il Casale, se fossero arrivati i tre punti, sarebbe certamente stato meglio, ma la prova del Real Forte lascia davvero ben sperare per i prossimi impegni. La mia prestazione?,</b> continua Angelotti, <b>Il mio percorso al Real Forte fino ad adesso &egrave; stato un buon percorso.Sono arrivato a campionato gi&agrave; iniziato ed &egrave; stato una crescita quotidiana. Adesso mi sento bene, come ai vecchi tempi, contento di offrire il mio contributo alla squadra. Cos&igrave; come sono soddisfatto di mettere in pratica quello che il mister mi dice di fare.</b> <br ><b>IL CASALE E LO SCUDETTO</b> - Un focus tra lo storico e l'amarcord sulle nobili origini del club piemontese di Casale Monferrato. Il Casale, club fondato nel 1909 con la denominazione 'Casale Foot Ball Club', annovera nel proprio palmar&egrave;s la vittoria del campionato italiano 1913-1914, risultando pertanto una delle tre squadre espressione di una citt&agrave; non capoluogo di provincia ad aver vinto un campionato italiano di massima serie (le altre due societ&agrave; sono la Novese, tra l'altro sempre nella provincia di Alessandria, e la Pro Vercelli, la cui citt&agrave; di riferimento faceva parte - all'epoca - della della Provincia di Novara, dal 1859 al 1927). <br >Il Casale, inoltre, &egrave; una delle quattro compagini -insieme a Novara, Pro Vercelli e Alessandria - che compongono il cosiddetto quadrilatero piemontese, protagonista del massimo livello di calcio nel nostro Paese nei primi due decenni del Ventesimo secolo. L'anno dello scudetto, i nerostellati partirono con una compagine assai rafforzata. Il Casale super&ograve; il girone ligure-piemontese, qualificandosi - insieme al Genoa - al girone finale dell'Italia Settentrionale, eliminando per un solo punto la Pro Vercelli, che - in tal modo - perse il titolo dopo tre successi di fila e sei finali consecutive. Nel girone finale dell'Italia Settentrionale il Casale nuovamente si trov&ograve; ad affrontare i Grifoni genoani, nonch&eacute; Internazionale e Juventus, che avevano - a loro volta - eliminato il Milan. I giocatori nerostellati riuscirono a domare - in questo ordine - Genoa, Inter, Juventus, Vicenza e Hellas Verona, qualificandosi alla finalissima nazionale contro la Lazio, vincitrice del campionato dell'Italia Centromeridionale. Contro la squadra aquilifera i piemontesi si imposero per 7-1 all'andata e per 2-0 al ritorno, vincendo cos&igrave; il loro primo e unico scudetto. Casale Monferrato divenne cos&igrave; - insieme a Novi Ligure, dove la Novese, nel 1922, vinse il torneo della FIGC - il quale era per&ograve; disertato da molte squadre di rilievo - la pi&ugrave; piccola citt&agrave; d'Italia in termini di popolazione a esprimere la vincitrice del campionato nazionale di calcio. Luca Costa




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