• Juniores Regionali GIR.C
  • Sestese
  • 0 - 1
  • Porta Romana


SESTESE: Drovandi, Begliomini, Sadun, Pantiferi, Cascino, Cappelli, Iacona (60' Picci), De Carlo, Bruschi, Biagi, Costanzo (71' Torrente). A disp.: Capecchi, Tarantino, Puliti. All.: Carlo Salvadori.
PORTA ROMANA: Compagnoni, Lauri (62' Giovannoni), Antonacci, Gori, Giachi, Faggioli, Morici (49' Stoppioni), Rogai, Batistuta, Bartalesi (51' Ricapito), Diana (84' Mannelli). A disp: Martelluzzi, Orefice, Pinzauti. All.: Simone Susini.

ARBITRO: Brunetti di Firenze.

RETE: 82' Diana.
NOTE: espulso Gori al 49'; ammoniti Antonacci e Cappelli.



Che il calcio non sia una scienza esatta, è cosa risaputa. Tuttavia, la totale assenza di logica nella successione degli eventi che hanno caratterizzato la partita di sabato tra Sestese e Porta Romana, disputatasi in un pomeriggio freddo e a tratti piovigginoso, non può che lasciare ugualmente interdetti. Tutto ruota intorno ad un singolo episodio: è il quarto minuto della ripresa, il punteggio è ancora di zero a zero; dopo una serie di contrasti a centrocampo, la sfera termina tra i piedi di Gori che viene sgambettato alle spalle da Bruschi. Il centrocampista ospite non si accontenta del calcio di punizione, chiede una sanzione disciplinare, forse dice qualche parola di troppo: l'arbitro è inflessibile ed estrae il secondo cartellino giallo all'indirizzo dello stesso Gori, cacciandolo dal campo. Non è chiaro cosa scatti, in quell'istante, nella testa dei giocatori in campo: fatto sta che da questo momento in poi il Porta Romana trova all'improvviso tutte quelle energie nervose che nel primo tempo erano mancate, così da dominare, per tutta la ripresa, nei contrasti e negli anticipi, mentre i padroni di casa subiscono un'involuzione tanto imprevista quanto preoccupante. In effetti la Sestese, pur senza brillare, era sembrata più reattiva ed attenta, grazie soprattutto a una prestanza fisica ed atletica non comune a rose giovani come quella rossoblù. La formazione iniziale ricalcava uno schema, il 4-2-4, piuttosto inusuale: l'intenzione di mister Salvadori era probabilmente quella di riuscire a far giocare insieme i due talentuosi centravanti a disposizione, Bruschi e Biagi, e di servirli con regolarità. Ma la manovra sulle fasce, in realtà, solo di rado è apparsa pungente, e il pacchetto arretrato ospite è sempre riuscito a cavarsela, benché a volte con qualche affanno. Le vere occasioni da gol nel primo tempo sono merito del solo Edoardo Bruschi, bravo a sfruttare la sua fisicità per conquistare palloni preziosi e farsi spazio tra le linee. Al 15' riceve palla sulla trequarti sinistra, supera di forza il diretto marcatore e dal vertice dell'area fa partire un sinistro potente sul primo palo che viene respinto in angolo da Compagnoni; al 26' vince un contrasto a metà campo, si gira verso la porta e, vedendo il portiere avversario leggermente fuori dai pali, prova a sorprenderlo con un pallonetto molto teso da oltre trenta metri: il tentativo è pregevole, ma la sfortuna ci mette il suo zampino, arrestando la traiettoria del pallone sulla parte alta della traversa, per la disperazione dei tifosi locali. La squadra ospite, in divisa arancio-nera, ha invece disputato una prima frazione piuttosto fiacca: benché schierati con un 4-3-3 tale da consentire la superiorità numerica a centrocampo, la manovra ospite ha risentito di una certa mancanza di coesione tra i giocatori, tanto da disperdersi puntualmente negli ultimi trenta metri, anche per merito del buon momento di forma dei difensori rossoblù. L'unica occasione che si registra nel primo tempo arriva solo al 45', un colpo di testa di Bartalesi che si avvicina all'incrocio dei pali su una punizione dalla trequarti calciata da Faggioli. Ma, come scritto in precedenza, nonostante l'uomo in meno, nel secondo tempo la musica cambia. Il mattatore è Diana, che sale in cattedra toccando innumerevoli palloni e giostrando con maestria ogni azione dei suoi; bravissimo in fase di impostazione, il numero 11 del Porta Romana risulta però impreciso nella finalizzazione, sbagliando spesso la conclusione o il passaggio finale, tanto che, a dispetto del predominio territoriale, risultano poche le occasioni che gli ospiti hanno per segnare. La migliore arriva al 67', quando Giovannoni con un cross basso da sinistra trova Batistuta a pochi metri dalla porta, ma il centravanti colpisce male col sinistro e manda alto sopra la traversa. All'81' il subentrato Picci imbastisce un'ottima azione di rimessa e serve sulla destra Bruschi che dal limite ha l'opportunità di calciare in diagonale, ma la sua conclusione è troppo angolata e termina a lato. Un minuto dopo, arriva la doccia fredda per la Sestese. Cappelli atterra Batistuta all'altezza della lunetta e viene ammonito; Diana si assume la responsabilità del tiro e stavolta non perdona, pennellando all'incrocio dei pali una traiettoria assolutamente imparabile. Scossi dal gol subìto, i rossoblù provano a rovinare la festa degli ospiti con un forcing finale che all'88' vede persino il difensore Cascino avanzare sulla linea degli attaccanti e rendersi pericoloso girando di tacco verso la porta, come un bomber navigato, un cross dalla sinistra. Ma Compagnoni neutralizza ogni tentativo di pareggiare i conti, consentendo ai suoi di tornare a casa con tre punti che valgono oro.

Calciatoripiù
: abbiamo già citato Diana e Bruschi. Nella Sestese va aggiunto il nome di Cascino, difensore versatile e solidissimo, nel Porta Romana quello del terzino Antonacci. La palma di migliore in campo spetta però a Rogai, centrocampista completo, concreto ed elegante, l'unico in grado di esprimersi ad alti livelli per tutti i novanta minuti.

Lorenzo Badii SESTESE: Drovandi, Begliomini, Sadun, Pantiferi, Cascino, Cappelli, Iacona (60' Picci), De Carlo, Bruschi, Biagi, Costanzo (71' Torrente). A disp.: Capecchi, Tarantino, Puliti. All.: Carlo Salvadori.<br >PORTA ROMANA: Compagnoni, Lauri (62' Giovannoni), Antonacci, Gori, Giachi, Faggioli, Morici (49' Stoppioni), Rogai, Batistuta, Bartalesi (51' Ricapito), Diana (84' Mannelli). A disp: Martelluzzi, Orefice, Pinzauti. All.: Simone Susini.<br > ARBITRO: Brunetti di Firenze.<br > RETE: 82' Diana.<br >NOTE: espulso Gori al 49'; ammoniti Antonacci e Cappelli. Che il calcio non sia una scienza esatta, &egrave; cosa risaputa. Tuttavia, la totale assenza di logica nella successione degli eventi che hanno caratterizzato la partita di sabato tra Sestese e Porta Romana, disputatasi in un pomeriggio freddo e a tratti piovigginoso, non pu&ograve; che lasciare ugualmente interdetti. Tutto ruota intorno ad un singolo episodio: &egrave; il quarto minuto della ripresa, il punteggio &egrave; ancora di zero a zero; dopo una serie di contrasti a centrocampo, la sfera termina tra i piedi di Gori che viene sgambettato alle spalle da Bruschi. Il centrocampista ospite non si accontenta del calcio di punizione, chiede una sanzione disciplinare, forse dice qualche parola di troppo: l'arbitro &egrave; inflessibile ed estrae il secondo cartellino giallo all'indirizzo dello stesso Gori, cacciandolo dal campo. Non &egrave; chiaro cosa scatti, in quell'istante, nella testa dei giocatori in campo: fatto sta che da questo momento in poi il Porta Romana trova all'improvviso tutte quelle energie nervose che nel primo tempo erano mancate, cos&igrave; da dominare, per tutta la ripresa, nei contrasti e negli anticipi, mentre i padroni di casa subiscono un'involuzione tanto imprevista quanto preoccupante. In effetti la Sestese, pur senza brillare, era sembrata pi&ugrave; reattiva ed attenta, grazie soprattutto a una prestanza fisica ed atletica non comune a rose giovani come quella rossobl&ugrave;. La formazione iniziale ricalcava uno schema, il 4-2-4, piuttosto inusuale: l'intenzione di mister Salvadori era probabilmente quella di riuscire a far giocare insieme i due talentuosi centravanti a disposizione, Bruschi e Biagi, e di servirli con regolarit&agrave;. Ma la manovra sulle fasce, in realt&agrave;, solo di rado &egrave; apparsa pungente, e il pacchetto arretrato ospite &egrave; sempre riuscito a cavarsela, bench&eacute; a volte con qualche affanno. Le vere occasioni da gol nel primo tempo sono merito del solo Edoardo Bruschi, bravo a sfruttare la sua fisicit&agrave; per conquistare palloni preziosi e farsi spazio tra le linee. Al 15' riceve palla sulla trequarti sinistra, supera di forza il diretto marcatore e dal vertice dell'area fa partire un sinistro potente sul primo palo che viene respinto in angolo da Compagnoni; al 26' vince un contrasto a met&agrave; campo, si gira verso la porta e, vedendo il portiere avversario leggermente fuori dai pali, prova a sorprenderlo con un pallonetto molto teso da oltre trenta metri: il tentativo &egrave; pregevole, ma la sfortuna ci mette il suo zampino, arrestando la traiettoria del pallone sulla parte alta della traversa, per la disperazione dei tifosi locali. La squadra ospite, in divisa arancio-nera, ha invece disputato una prima frazione piuttosto fiacca: bench&eacute; schierati con un 4-3-3 tale da consentire la superiorit&agrave; numerica a centrocampo, la manovra ospite ha risentito di una certa mancanza di coesione tra i giocatori, tanto da disperdersi puntualmente negli ultimi trenta metri, anche per merito del buon momento di forma dei difensori rossobl&ugrave;. L'unica occasione che si registra nel primo tempo arriva solo al 45', un colpo di testa di Bartalesi che si avvicina all'incrocio dei pali su una punizione dalla trequarti calciata da Faggioli. Ma, come scritto in precedenza, nonostante l'uomo in meno, nel secondo tempo la musica cambia. Il mattatore &egrave; Diana, che sale in cattedra toccando innumerevoli palloni e giostrando con maestria ogni azione dei suoi; bravissimo in fase di impostazione, il numero 11 del Porta Romana risulta per&ograve; impreciso nella finalizzazione, sbagliando spesso la conclusione o il passaggio finale, tanto che, a dispetto del predominio territoriale, risultano poche le occasioni che gli ospiti hanno per segnare. La migliore arriva al 67', quando Giovannoni con un cross basso da sinistra trova Batistuta a pochi metri dalla porta, ma il centravanti colpisce male col sinistro e manda alto sopra la traversa. All'81' il subentrato Picci imbastisce un'ottima azione di rimessa e serve sulla destra Bruschi che dal limite ha l'opportunit&agrave; di calciare in diagonale, ma la sua conclusione &egrave; troppo angolata e termina a lato. Un minuto dopo, arriva la doccia fredda per la Sestese. Cappelli atterra Batistuta all'altezza della lunetta e viene ammonito; Diana si assume la responsabilit&agrave; del tiro e stavolta non perdona, pennellando all'incrocio dei pali una traiettoria assolutamente imparabile. Scossi dal gol sub&igrave;to, i rossobl&ugrave; provano a rovinare la festa degli ospiti con un forcing finale che all'88' vede persino il difensore Cascino avanzare sulla linea degli attaccanti e rendersi pericoloso girando di tacco verso la porta, come un bomber navigato, un cross dalla sinistra. Ma Compagnoni neutralizza ogni tentativo di pareggiare i conti, consentendo ai suoi di tornare a casa con tre punti che valgono oro. <br ><b> Calciatoripi&ugrave;</b>: abbiamo gi&agrave; citato <b>Diana </b>e <b>Bruschi</b>. Nella Sestese va aggiunto il nome di <b>Cascino</b>, difensore versatile e solidissimo, nel Porta Romana quello del terzino <b>Antonacci</b>. La palma di migliore in campo spetta per&ograve; a <b>Rogai</b>, centrocampista completo, concreto ed elegante, l'unico in grado di esprimersi ad alti livelli per tutti i novanta minuti. Lorenzo Badii




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