• Juniores Provinciali GIR.A
  • Arno Laterina
  • 0 - 2
  • Stia


ARNO LATERINA: Cioni, Torzini, Solenni, Gori, Marziali, Giangeri (75' Massini), Grasso (75' Daveri), Cardinali, Mancini, Vannini (76' Brasola), Dervishi. A disp.: Pievani. All.: Pasqui.
STIA: Baffa, Checcacci, Monaci, Occhiolini, Berni, Quintanilla, Panoni, Masini, Biagini, Vagnoli, Fiumicelli. All.: Fani.

ARBITRO: Antonelli di Arezzo

RETI: 26' Biagini, 30' Berni.



L'Arno Laterina gioca una brutta partita e la perde meritatamente col classico 2-0, simile ad un responso a tavolino. Di conseguenza a vincerla con merito è uno Stia con gli uomini contati, senza panchina, ma che gioca un buon calcio, ordinato ed efficace, a fronte della squadra di casa apparsa impotente in attacco, oltre che capace di sbagliare quanto era possibile. Sono stati pochi, per i locali, a salvarsi, tranne chi si è battuto con ogni mezzo come Mancini, battagliero e irriducibile in attacco e Solenni, un perno del reparto arretrato che riscopre ogni tanto la sua propensione a sganciarsi in avanti: è partita dal suo piede infatti, l'azione più credibile dell'intera partita, una conclusione secca e tesa sulla quale la fortuna ha arriso al portiere dei casentinesi, che l'ha intercettata casualmente di piede mentre era addirittura sbilanciato: era il 68' e quella palla avrebbe potuto riaprire una partita già dannatamente compromessa dal terribile uno-due con cui gli ospiti biancoazzurri, tra il 26' e il 30', avevano affondato la barca di Pasqui: due episodi fatali, il primo dei quali nato nella profondità dell'area casentinese, dove Vannini ha perso la palla che subito dopo è partita per l'altra parte del campo, sulle ali di un lancio profondo di una quarantina di metri che Biagini, il forte centravanti di Fani, ha raccolto battendo Cioni che pure era arrivato a sfiorarla. Non erano passati quattro minuti e Berni, con un pallone tosaerba da calcio piazzato da una quarantina di metri, perforava la barriera e la porta di Cioni che, probabilmente, proprio a causa della barriera, lo ha visto tardi. Nel corso di una reazione che non ci è parso di aver notato troppo, ci hanno provato, entrambi inutilmente, prima al 40' Vannini (apparso oggi fuori partita), che ha insidiato Baffa alla base del palo di destra e due minuti dopo è stato Dervishi che, dopo essersi creato una bella opportunità smarcandosi al centro sul limitare dell'area, è apparso fuori dalla grazia di Dio, sprecandola malamente. La ripresa, iniziata con una traversa di Mirko Giangeri al 50' (sempre buone le sue battute da piedi buoni, che stavolta nessuno è riuscito a sfruttare), è stata giocata interamente nella metà campo avversaria, dove lo Stia, tirati i remi in barca, ha badato a vivere di rendita, lasciando l'iniziativa ai padroni di casa, cui spettava il compito di cercar di raddrizzare una barca che, al pari della Costa Concordia, è rimasta invece inclinata su un fianco fino al fischio finale. Una brutta giornata, dunque, per i laterinesi, da mandare in archivio per ripartire - come spesso mostrano di saper fare - per la prossima trasferta, come se niente fosse stato. O meglio, come per loro è stato...

Giovanni Nocentini ARNO LATERINA: Cioni, Torzini, Solenni, Gori, Marziali, Giangeri (75' Massini), Grasso (75' Daveri), Cardinali, Mancini, Vannini (76' Brasola), Dervishi. A disp.: Pievani. All.: Pasqui.<br >STIA: Baffa, Checcacci, Monaci, Occhiolini, Berni, Quintanilla, Panoni, Masini, Biagini, Vagnoli, Fiumicelli. All.: Fani.<br > ARBITRO: Antonelli di Arezzo<br > RETI: 26' Biagini, 30' Berni. L'Arno Laterina gioca una brutta partita e la perde meritatamente col classico 2-0, simile ad un responso a tavolino. Di conseguenza a vincerla con merito &egrave; uno Stia con gli uomini contati, senza panchina, ma che gioca un buon calcio, ordinato ed efficace, a fronte della squadra di casa apparsa impotente in attacco, oltre che capace di sbagliare quanto era possibile. Sono stati pochi, per i locali, a salvarsi, tranne chi si &egrave; battuto con ogni mezzo come Mancini, battagliero e irriducibile in attacco e Solenni, un perno del reparto arretrato che riscopre ogni tanto la sua propensione a sganciarsi in avanti: &egrave; partita dal suo piede infatti, l'azione pi&ugrave; credibile dell'intera partita, una conclusione secca e tesa sulla quale la fortuna ha arriso al portiere dei casentinesi, che l'ha intercettata casualmente di piede mentre era addirittura sbilanciato: era il 68' e quella palla avrebbe potuto riaprire una partita gi&agrave; dannatamente compromessa dal terribile uno-due con cui gli ospiti biancoazzurri, tra il 26' e il 30', avevano affondato la barca di Pasqui: due episodi fatali, il primo dei quali nato nella profondit&agrave; dell'area casentinese, dove Vannini ha perso la palla che subito dopo &egrave; partita per l'altra parte del campo, sulle ali di un lancio profondo di una quarantina di metri che Biagini, il forte centravanti di Fani, ha raccolto battendo Cioni che pure era arrivato a sfiorarla. Non erano passati quattro minuti e Berni, con un pallone tosaerba da calcio piazzato da una quarantina di metri, perforava la barriera e la porta di Cioni che, probabilmente, proprio a causa della barriera, lo ha visto tardi. Nel corso di una reazione che non ci &egrave; parso di aver notato troppo, ci hanno provato, entrambi inutilmente, prima al 40' Vannini (apparso oggi fuori partita), che ha insidiato Baffa alla base del palo di destra e due minuti dopo &egrave; stato Dervishi che, dopo essersi creato una bella opportunit&agrave; smarcandosi al centro sul limitare dell'area, &egrave; apparso fuori dalla grazia di Dio, sprecandola malamente. La ripresa, iniziata con una traversa di Mirko Giangeri al 50' (sempre buone le sue battute da piedi buoni, che stavolta nessuno &egrave; riuscito a sfruttare), &egrave; stata giocata interamente nella met&agrave; campo avversaria, dove lo Stia, tirati i remi in barca, ha badato a vivere di rendita, lasciando l'iniziativa ai padroni di casa, cui spettava il compito di cercar di raddrizzare una barca che, al pari della Costa Concordia, &egrave; rimasta invece inclinata su un fianco fino al fischio finale. Una brutta giornata, dunque, per i laterinesi, da mandare in archivio per ripartire - come spesso mostrano di saper fare - per la prossima trasferta, come se niente fosse stato. O meglio, come per loro &egrave; stato... Giovanni Nocentini




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