• Serie D GIR.E
  • Aglianese
  • 2 - 1
  • Flaminia


AGLIANESE: Bacci, Di Vito, Gianneschi (55' Zellini), Giannini, Fedi, Panelli, Nieri (71' Collecchi), Del Colle, Vangi, Rosati, Malotti (58' Castellani). A disp.: Giuntini, Della Morte, Kanteh, Zocco, Lunghi, Rozzi. All.: Matteo Cioffi
FLAMINIA: Sordini, Battistelli (88' Modesti), Fapperdue (55' Carta), Barone, Massacesi, Panini, Sirbu, Lazzarini, Ingretolli (67' Polizi), Morbidelli, Guadalupi. A disp.: Montesi, Staffa, Rizzo, Battistoni, Giovannetti, Nohman. All.: Francesco Punzi

ARBITRO: Nicolò Rodigari di Bergamo, coadiuvato dai sigg. Nicola Santi di Verona e Daniele Sbardella di Belluno

RETI: 5' Malotti, 33' Sirbu, 38' Rosati
NOTE. Ammoniti Bacci, Giannii; Sirbu, Carta. Rec.: 1'+4'



AGLIANESE
BACCI: 6
Risponde bene all'impegno obbligato data la squalifica di Cipriani. Qualche uscita di coraggio.
DI VITO: 5,5 Molto male nel primo tempo: schierato da terzino destro, Sirbu lo fa entrare nella casa dei fantasmi. Cambia passo nella ripresa quando entra Zellini e l'ex San Donato Tavarnelle passa a sinistra.
GIANNESCHI: 6 Contiene Guadalupi sul corridoio in un primo tempo che vive di folate. Dal 55' Zellini: 6,5 Chiamato in causa per bloccare Sirbu, esegue alla perfezione, innervosendo e facendo ammonire l'esterno rumeno del Flaminia, già spossato dall'alta intensità del primo tempo e dal campo pesante.
GIANNINI: 6,5 Come sempre è suo il lavoro sporco a centrocampo. Sul secondo gol ricama benissimo con un lob morbido per Malotti, il quale consegna a Rosati.
FEDI: 6,5 Attenti i centrali dell'Aglianese in un campo e contro un'avversaria che presentano un'insidia dietro all'altra. È il saper soffrire che Cioffi richiede a questa squadra.
PANELLI: 6,5 Concentrazione e tempi di intervento sono la traduzione di una partita tesa a neutralizzare bene Ingretolli e compagni.
NIERI: 6,5 Con Cioffi fa l'esterno di centrocampo, questo lo abbiamo capito. L'incognita è capire se questo ruolo lo renda più decisivo rispetto a quello di attaccante centrale: le ultime uscite portano a pensare in questa direzione, contro il Flaminia un'ulteriore riconferma. Dal 71' Collecchi: 6 Una chiusura al bacio su un cross da sinistra, un'indecisione di troppo in un'altra occasione da sinistra sono i due topici della partita dell'ex Tau Altopascio. Nel complesso tiene discretamente il campo.
DEL COLLE: 6 Amministra senza rischiare né prendersi situazioni difficili: passaggio corto, se non ci sono spazi lo scarico.
VANGI: 5,5 Tanta buona volontà e si vede, sia nel rincorrere palloni imprendibili, sia nelle lotte corpo a corpo in difesa della palla. Ma sono poche le occasioni a disposizione e l'ex Prato non si rende particolarmente pericoloso.
ROSATI: 7 Al 13' una delle sue solite percussioni centrali palla al piede sono il prologo ad una partita tanta corsa e cuore. Il gol che segna non è un gol alla Rosati , di quelli che si costruisce da solo: al posto giusto al momento giusto, ma per lui lavorano Giannini e Malotti.
MALOTTI: 7,5 Se qualcuno gioca al FantaSerie D è un +4, gol e assist. La sua mano si sente nella vittoria col Flaminia, nel mezzo riempie gli spazi vuoti con diverse costruzioni interessanti nel primo tempo. Dal 58' Castellani: 6 Entra in un secondo tempo dove l'inerzia della partita porta il Flaminia ad attaccare e il baricentro dei neroverdi di Cioffi è basso. Ha un'occasione al 90' in ripartenza, tiro centrale.
FLAMINIA
SORDINI: 6
Due gol da pochi metri e a difesa schierata e statica, le responsabilità sui due gol non sono sue.
BATTISTELLI: 5,5 Difficilie decifrare la gara del terzino classe '02: alterna cavalcate di cuore e sostanza ad amnesie preoccupanti sul proprio corridoio. Dal 88' Modesti: ng
FAPPERDUE: 5,5 Al contrario di Battistelli è più facile inquadrare la prova dell'altro terzino: lo si vede poco soprattutto quando dovrebbe spingere un po' di più per dare un'opzione sul suo versante. Dal 55' Carta: 6 Il suo ingresso è una mano che spinge verso i metri cruciali del campo, favorito anche dalla situazione di spinta obbligata.
BARONE: 6,5 Uno dei migliori dei suoi, sia per le geometrie suggerite sia per i tentativi da fuori e sui calci di punizione, lui che è un mago delle palle inattive.
MASSACESI: 5 Troppo bassi i due centrali quando l'Aglianese attacca, ma soprattutto autori di disimpegni disastrosi che hanno portato alle azioni dei due gol. Con l'aggravante di una linea a 4 decisamente statica quando i neroverdi muovono palla.
PANINI: 5 Stesso discorso fatto per Massacesi: la quarta difesa del campionato non può permettersi queste negligenze in un campo criptico come quello di Agliana.
SIRBU: 7 Tiene in piedi il castello del Flaminia nel primo tempo, poi si stanca ed entra Zellini che gli si appiccica letteralmente e anche il rumeno perde di pericolosità.
LAZZARINI: 6 Bene solo in momenti della partita, al capitano è richiesta più continuità. Ci prova da fuori in due-tre occasioni.
INGRETOLLI: 5,5 Praticamente neutralizzato nella morsa di Fedi e Panelli. Cerca di scappare sui palloni lunghi, ma è sistematicamente anticipato. Dal 67' Polizi: 5,5 Pressoché innocuo nei 25' abbondanti in cui è stato in campo.
MORBIDELLI: 6,5 È l'unica vera alternativa a Sirbu per il Flaminia, tant'è vero che il principale leitmotiv della squadra di Civita Castellana ad Agliana è la progressione del 7 in cerca di spazi per il tiro o in cerca del 10.
GUADALUPI: 6 Si illumina solo nel secondo tempo e qualche spunto interessante lo dà. Ma se si fosse svegliato prima..
Altri tre punti pesanti per l'Aglianese di Cioffi, i secondi consecutivi in casa e una risposta di sostanza alla caduta in casa del Grassina della settimana precedente. Tutto questo in 90' dal finale astratto, confusionario, complesso, ma tenuto in piedi da un'ottima difesa neroverde, il tutto facilitato da un attacco del Flaminia non irresistibile nel secondo tempo, tolta la partenza razzo. Ma andiamo con ordine di idee e cronologia: Cioffi cambia poco rispetto a sette giorni prima, Bacci parte chiaramente tra i pali a causa dell'assenza per squalifica di Cipriani, Di Vito fa il terzino destro, Del Colle torna titolare, per il resto tutto molto simile. Cambia nei dettagli anche Francesco Punzi, reduce col suo Flaminia dal poker vittorioso contro il Pomezia, al termine di una partita descritta come molto più complicata di quello che il risultato possa far pensare : e allora ecco Morbidelli dal primo minuto con Boldrini assente e Guadalupi sull'esterno anziché dietro la punta. Il warm up non si fa, via subito col primo giro di gara e un'Aglianese che spinge forte sul circuito di casa con le progressioni di Nieri e Malotti sugli esterni e Rosati centralmente. Il risultato si sblocca a tempo di cottura nel forno a microonde e dopo 5' l'Aglianese manovra bene con Rosati, palla a sinistra nella zona di Nieri che crossa, la difesa del Flaminia libera male, anzi pasticcia regalando il pallone a Malotti che in area, rasoterra, sigla la seconda rete personale in campionato e quella del vantaggio sui laziali di Civita Castellana. È un'Aglianese propositiva, forse addirittura anche più sfrontata rispetto a quella vista contro lo Scandicci e al 13' parla a quattr'occhi col raddoppio: Rosati in progressione come pochi altri in categoria sanno fare, solito ampliamento sulla sinistra, stavolta Malotti va al cross profondo, ma tra i blocchi in area c'è fallo in attacco. È sempre l'ex Prato- che l'anno scorso ha iniziato al Porta Romana per terminare al Tuttocuoio- a vedere da vicino il secondo gol, poco oltre il quarto d'ora, esattamente al 18' con un tiro-cross, ancora da sinistra, baciando la traversa prima di attraversare l'area piccola come le strisce pedonali sui viali nell'ora di punta. Non è specificato, ma abbastanza sottinteso, che l'avvio del terzino del Flaminia Battistelli su quel versante è da incubo (si rifarà parzialmente col passare dei minuti). In panchina Francesco Punzi si sbraccia: viene o no da quattro risultati utili consecutivi la sua squadra? La prima reazione concreta al 23': Morbidelli serve Ingretolli e l'ex Catanzaro (tra le altre) spara, ma Bacci c'è. È il momento buono per il club di Civita Castellana, se ne accorge Dorin Sirbu che decide di esaltarsi sul suo settore, si accentra e serve un rasoterra al limite dell'area sul quale Guadalupi fa la finta e Lazzarini fa sul serio, ma spedendo fuori. Sono gli aedi del gol del pari, che lo annunciano al 33': fa tutto Sirbu che si lavora un altro bel pallone sulla sinistra, vince il testa a testa con Di Vito (non è la prima volta) ed entra in area per scaraventare sotto la traversa il gol del pari. Esplode la panchina laziale, impietrito, avvolto nel suo impermeabile verde fluo, Matteo Cioffi. E potrebbe mettersi anche peggio quando lo stesso Sirbu (minuto 36) serve di sponda il compagno per una botta secca che si stampa sulla base del palo. È il momento migliore della partita del Flaminia e proprio perchè il calcio non vive di regole esatte, né di un tribunale di giustizia, se non quello cinico del vince chi segna di più , ecco la chiave che apre definitivamente lo scrigno della partita: Giannini si presenta al limite dell'area, va col lob morbido a servire Malotti, che di prima intenzione gira a Rosati e il 10 di casa, in area e col portiere preso in controtempo, non fa altro che buttare dentro il tap-in vincente del nuovo vantaggio. Al duplice fischio le panchine tornano negli spogliatoi senza troppa cordialità. L'approccio al secondo tempo è da manuale per il Flaminia: nel giro di 90 secondi, prima Sirbu carica il destro da appena dentro l'area costringendo Bacci alla parata in due tempi, poi sempre il rumeno classe '99 innesca Lazzarini che dal perimetro incrocia mettendo fuori di poco. Il secondo tempo è anche l'occasione per vedere più attivo il pugliese Luca Guadalupi, che ci prova al 62' senza trovare lo specchio. Nella ripresa comunque in realtà le occasioni scemano di numero ed intensità in maniera vertiginosa: più Flaminia che Aglianese, come è fisiologico che sia, con i neroverdi confinati ad un flebile tentativo di testa di Gabriele Vangi e a qualche spunto sulla trequarti di Rosati. Si alzano anche i decibel delle proteste: i laziali chiedono un rigore al 82' e al 83', poi Barone su punizione sibila il palo alla ricerca del pari, infine Vangi al 90' dà la progressione ai suoi per provare a chiuderla, ma Castellani dopo aver ricevuto conclude centrale. Nei 4' di recupero finali non succede niente di che. Una vittoria che porta l'Aglianese sulla terrazza panoramica con vista playoff e riporta il sorriso sulle bocche di tifosi e dirigenti della provincia di Pistoia. La sconfitta del Flaminia invece pesa, sia perchè spezza un filetto di due vittorie e due pareggi nelle ultime quattro, sia perchè la classifica adesso dice zona playout . Il club di Civita Castellana rimanda ancora l'appuntamento con la prima vittoria esterna di questo campionato, una vittoria fuori casa che manca addirittura dallo scorso febbraio 1-0 in casa dell'Anzio (era il girone G del centro-sud). Domenica prossima l'Aglianese ospiterà il Pomezia in difficoltà in queste prime 10 giornate nonostante il pareggio di Grosseto contro il Gavorrano; per il Flaminia arriva proprio il Grosseto, che ha riscoperto cosa vuol dire lottare per la vetta in Serie D e cercherà di farlo sapere anche al club di Civita Castellana.

Lorenzo Agostini AGLIANESE: Bacci, Di Vito, Gianneschi (55' Zellini), Giannini, Fedi, Panelli, Nieri (71' Collecchi), Del Colle, Vangi, Rosati, Malotti (58' Castellani). A disp.: Giuntini, Della Morte, Kanteh, Zocco, Lunghi, Rozzi. All.: Matteo Cioffi<br >FLAMINIA: Sordini, Battistelli (88' Modesti), Fapperdue (55' Carta), Barone, Massacesi, Panini, Sirbu, Lazzarini, Ingretolli (67' Polizi), Morbidelli, Guadalupi. A disp.: Montesi, Staffa, Rizzo, Battistoni, Giovannetti, Nohman. All.: Francesco Punzi<br > ARBITRO: Nicol&ograve; Rodigari di Bergamo, coadiuvato dai sigg. Nicola Santi di Verona e Daniele Sbardella di Belluno<br > RETI: 5' Malotti, 33' Sirbu, 38' Rosati<br >NOTE. Ammoniti Bacci, Giannii; Sirbu, Carta. Rec.: 1'+4' <b>AGLIANESE<br >BACCI: 6</b> Risponde bene all'impegno obbligato data la squalifica di Cipriani. Qualche uscita di coraggio. <br ><b>DI VITO: 5,5</b> Molto male nel primo tempo: schierato da terzino destro, Sirbu lo fa entrare nella casa dei fantasmi. Cambia passo nella ripresa quando entra Zellini e l'ex San Donato Tavarnelle passa a sinistra.<br >GIANNESCHI: 6 Contiene Guadalupi sul corridoio in un primo tempo che vive di folate. Dal <b>55' Zellini: 6,5</b> Chiamato in causa per bloccare Sirbu, esegue alla perfezione, innervosendo e facendo ammonire l'esterno rumeno del Flaminia, gi&agrave; spossato dall'alta intensit&agrave; del primo tempo e dal campo pesante. <br ><b>GIANNINI: 6,5 </b>Come sempre &egrave; suo il lavoro sporco a centrocampo. Sul secondo gol ricama benissimo con un lob morbido per Malotti, il quale consegna a Rosati.<br ><b>FEDI: 6,5 </b>Attenti i centrali dell'Aglianese in un campo e contro un'avversaria che presentano un'insidia dietro all'altra. &Egrave; il saper soffrire che Cioffi richiede a questa squadra.<br ><b>PANELLI: 6,5</b> Concentrazione e tempi di intervento sono la traduzione di una partita tesa a neutralizzare bene Ingretolli e compagni.<br ><b>NIERI: 6,5</b> Con Cioffi fa l'esterno di centrocampo, questo lo abbiamo capito. L'incognita &egrave; capire se questo ruolo lo renda pi&ugrave; decisivo rispetto a quello di attaccante centrale: le ultime uscite portano a pensare in questa direzione, contro il Flaminia un'ulteriore riconferma. Dal <b>71' Collecchi: 6 </b>Una chiusura al bacio su un cross da sinistra, un'indecisione di troppo in un'altra occasione da sinistra sono i due topici della partita dell'ex Tau Altopascio. Nel complesso tiene discretamente il campo.<br ><b>DEL COLLE: 6</b> Amministra senza rischiare n&eacute; prendersi situazioni difficili: passaggio corto, se non ci sono spazi lo scarico.<br ><b>VANGI: 5,5</b> Tanta buona volont&agrave; e si vede, sia nel rincorrere palloni imprendibili, sia nelle lotte corpo a corpo in difesa della palla. Ma sono poche le occasioni a disposizione e l'ex Prato non si rende particolarmente pericoloso.<br ><b>ROSATI: 7</b> Al 13' una delle sue solite percussioni centrali palla al piede sono il prologo ad una partita tanta corsa e cuore. Il gol che segna non &egrave; un gol alla Rosati , di quelli che si costruisce da solo: al posto giusto al momento giusto, ma per lui lavorano Giannini e Malotti. <br ><b>MALOTTI: 7,5 </b>Se qualcuno gioca al FantaSerie D &egrave; un +4, gol e assist. La sua mano si sente nella vittoria col Flaminia, nel mezzo riempie gli spazi vuoti con diverse costruzioni interessanti nel primo tempo. Dal <b>58' Castellani: 6</b> Entra in un secondo tempo dove l'inerzia della partita porta il Flaminia ad attaccare e il baricentro dei neroverdi di Cioffi &egrave; basso. Ha un'occasione al 90' in ripartenza, tiro centrale. <br ><b>FLAMINIA<br >SORDINI: 6</b> Due gol da pochi metri e a difesa schierata e statica, le responsabilit&agrave; sui due gol non sono sue. <br >BATTISTELLI: 5,5 Difficilie decifrare la gara del terzino classe '02: alterna cavalcate di cuore e sostanza ad amnesie preoccupanti sul proprio corridoio. Dal <b>88' Modesti: ng</b><br ><b>FAPPERDUE: 5,5</b> Al contrario di Battistelli &egrave; pi&ugrave; facile inquadrare la prova dell'altro terzino: lo si vede poco soprattutto quando dovrebbe spingere un po' di pi&ugrave; per dare un'opzione sul suo versante. Dal 55' Carta: 6 Il suo ingresso &egrave; una mano che spinge verso i metri cruciali del campo, favorito anche dalla situazione di spinta obbligata. <br ><b>BARONE: 6,5 </b>Uno dei migliori dei suoi, sia per le geometrie suggerite sia per i tentativi da fuori e sui calci di punizione, lui che &egrave; un mago delle palle inattive. <br ><b>MASSACESI: 5 </b>Troppo bassi i due centrali quando l'Aglianese attacca, ma soprattutto autori di disimpegni disastrosi che hanno portato alle azioni dei due gol. Con l'aggravante di una linea a 4 decisamente statica quando i neroverdi muovono palla.<br ><b>PANINI: 5</b> Stesso discorso fatto per Massacesi: la quarta difesa del campionato non pu&ograve; permettersi queste negligenze in un campo criptico come quello di Agliana.<br ><b>SIRBU: 7 </b>Tiene in piedi il castello del Flaminia nel primo tempo, poi si stanca ed entra Zellini che gli si appiccica letteralmente e anche il rumeno perde di pericolosit&agrave;. <br ><b>LAZZARINI: 6</b> Bene solo in momenti della partita, al capitano &egrave; richiesta pi&ugrave; continuit&agrave;. Ci prova da fuori in due-tre occasioni.<br ><b>INGRETOLLI: 5,5 </b>Praticamente neutralizzato nella morsa di Fedi e Panelli. Cerca di scappare sui palloni lunghi, ma &egrave; sistematicamente anticipato. Dal <b>67' Polizi: 5,5 </b>Pressoch&eacute; innocuo nei 25' abbondanti in cui &egrave; stato in campo.<br ><b>MORBIDELLI: 6,5</b> &Egrave; l'unica vera alternativa a Sirbu per il Flaminia, tant'&egrave; vero che il principale leitmotiv della squadra di Civita Castellana ad Agliana &egrave; la progressione del 7 in cerca di spazi per il tiro o in cerca del 10.<br ><b>GUADALUPI: 6 </b>Si illumina solo nel secondo tempo e qualche spunto interessante lo d&agrave;. Ma se si fosse svegliato prima..<br >Altri tre punti pesanti per l'Aglianese di Cioffi, i secondi consecutivi in casa e una risposta di sostanza alla caduta in casa del Grassina della settimana precedente. Tutto questo in 90' dal finale astratto, confusionario, complesso, ma tenuto in piedi da un'ottima difesa neroverde, il tutto facilitato da un attacco del Flaminia non irresistibile nel secondo tempo, tolta la partenza razzo. Ma andiamo con ordine di idee e cronologia: Cioffi cambia poco rispetto a sette giorni prima, Bacci parte chiaramente tra i pali a causa dell'assenza per squalifica di Cipriani, Di Vito fa il terzino destro, Del Colle torna titolare, per il resto tutto molto simile. Cambia nei dettagli anche Francesco Punzi, reduce col suo Flaminia dal poker vittorioso contro il Pomezia, al termine di una partita descritta come molto pi&ugrave; complicata di quello che il risultato possa far pensare : e allora ecco Morbidelli dal primo minuto con Boldrini assente e Guadalupi sull'esterno anzich&eacute; dietro la punta. Il warm up non si fa, via subito col primo giro di gara e un'Aglianese che spinge forte sul circuito di casa con le progressioni di Nieri e Malotti sugli esterni e Rosati centralmente. Il risultato si sblocca a tempo di cottura nel forno a microonde e dopo 5' l'Aglianese manovra bene con Rosati, palla a sinistra nella zona di Nieri che crossa, la difesa del Flaminia libera male, anzi pasticcia regalando il pallone a Malotti che in area, rasoterra, sigla la seconda rete personale in campionato e quella del vantaggio sui laziali di Civita Castellana. &Egrave; un'Aglianese propositiva, forse addirittura anche pi&ugrave; sfrontata rispetto a quella vista contro lo Scandicci e al 13' parla a quattr'occhi col raddoppio: Rosati in progressione come pochi altri in categoria sanno fare, solito ampliamento sulla sinistra, stavolta Malotti va al cross profondo, ma tra i blocchi in area c'&egrave; fallo in attacco. &Egrave; sempre l'ex Prato- che l'anno scorso ha iniziato al Porta Romana per terminare al Tuttocuoio- a vedere da vicino il secondo gol, poco oltre il quarto d'ora, esattamente al 18' con un tiro-cross, ancora da sinistra, baciando la traversa prima di attraversare l'area piccola come le strisce pedonali sui viali nell'ora di punta. Non &egrave; specificato, ma abbastanza sottinteso, che l'avvio del terzino del Flaminia Battistelli su quel versante &egrave; da incubo (si rifar&agrave; parzialmente col passare dei minuti). In panchina Francesco Punzi si sbraccia: viene o no da quattro risultati utili consecutivi la sua squadra? La prima reazione concreta al 23': Morbidelli serve Ingretolli e l'ex Catanzaro (tra le altre) spara, ma Bacci c'&egrave;. &Egrave; il momento buono per il club di Civita Castellana, se ne accorge Dorin Sirbu che decide di esaltarsi sul suo settore, si accentra e serve un rasoterra al limite dell'area sul quale Guadalupi fa la finta e Lazzarini fa sul serio, ma spedendo fuori. Sono gli aedi del gol del pari, che lo annunciano al 33': fa tutto Sirbu che si lavora un altro bel pallone sulla sinistra, vince il testa a testa con Di Vito (non &egrave; la prima volta) ed entra in area per scaraventare sotto la traversa il gol del pari. Esplode la panchina laziale, impietrito, avvolto nel suo impermeabile verde fluo, Matteo Cioffi. E potrebbe mettersi anche peggio quando lo stesso Sirbu (minuto 36) serve di sponda il compagno per una botta secca che si stampa sulla base del palo. &Egrave; il momento migliore della partita del Flaminia e proprio perch&egrave; il calcio non vive di regole esatte, n&eacute; di un tribunale di giustizia, se non quello cinico del vince chi segna di pi&ugrave; , ecco la chiave che apre definitivamente lo scrigno della partita: Giannini si presenta al limite dell'area, va col lob morbido a servire Malotti, che di prima intenzione gira a Rosati e il 10 di casa, in area e col portiere preso in controtempo, non fa altro che buttare dentro il tap-in vincente del nuovo vantaggio. Al duplice fischio le panchine tornano negli spogliatoi senza troppa cordialit&agrave;. L'approccio al secondo tempo &egrave; da manuale per il Flaminia: nel giro di 90 secondi, prima Sirbu carica il destro da appena dentro l'area costringendo Bacci alla parata in due tempi, poi sempre il rumeno classe '99 innesca Lazzarini che dal perimetro incrocia mettendo fuori di poco. Il secondo tempo &egrave; anche l'occasione per vedere pi&ugrave; attivo il pugliese Luca Guadalupi, che ci prova al 62' senza trovare lo specchio. Nella ripresa comunque in realt&agrave; le occasioni scemano di numero ed intensit&agrave; in maniera vertiginosa: pi&ugrave; Flaminia che Aglianese, come &egrave; fisiologico che sia, con i neroverdi confinati ad un flebile tentativo di testa di Gabriele Vangi e a qualche spunto sulla trequarti di Rosati. Si alzano anche i decibel delle proteste: i laziali chiedono un rigore al 82' e al 83', poi Barone su punizione sibila il palo alla ricerca del pari, infine Vangi al 90' d&agrave; la progressione ai suoi per provare a chiuderla, ma Castellani dopo aver ricevuto conclude centrale. Nei 4' di recupero finali non succede niente di che. Una vittoria che porta l'Aglianese sulla terrazza panoramica con vista playoff e riporta il sorriso sulle bocche di tifosi e dirigenti della provincia di Pistoia. La sconfitta del Flaminia invece pesa, sia perch&egrave; spezza un filetto di due vittorie e due pareggi nelle ultime quattro, sia perch&egrave; la classifica adesso dice zona playout . Il club di Civita Castellana rimanda ancora l'appuntamento con la prima vittoria esterna di questo campionato, una vittoria fuori casa che manca addirittura dallo scorso febbraio 1-0 in casa dell'Anzio (era il girone G del centro-sud). Domenica prossima l'Aglianese ospiter&agrave; il Pomezia in difficolt&agrave; in queste prime 10 giornate nonostante il pareggio di Grosseto contro il Gavorrano; per il Flaminia arriva proprio il Grosseto, che ha riscoperto cosa vuol dire lottare per la vetta in Serie D e cercher&agrave; di farlo sapere anche al club di Civita Castellana. Lorenzo Agostini




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