• Juniores Provinciali GIR.B
  • Sesto 2010
  • 2 - 0
  • Florence S.C.


SESTO: Pucci, Berretti, Brunelli, Chiari, Grossi, Romolini, Di Marco, Bellucci, Mejia, Frongillo, Messeri. A disp.: Collicelli, Santini, Biagini, Nanni, Quercioli, De Luca. All.: Sacchi.
FLORENCE: Fanfani, Cambi, Acciai, Trebacchetti, Caciolli, Lorenzoni, Lombardelli, Biundo, Demneri, Scarselli, Silvestrino. A disp.: Bartolini, Scandia, Biagioni, Cappelli, Falugiani, Ulissi, Palazzo, Zingarelli, Gasparini. All.: Boscarini.

ARBITRO: Castrucci di Firenze.

RETI: 52' Mejia, 92' Chiari.



Un Sesto Calcio cinico e spietato ha la meglio sulla Florence, squadra adesso distante 14 punti in classifica ma che ha messo in mostra un gioco notevole. La sfida comincia su ritmi elevati, Mejia pesca in area Di Marco che sbatte sul muro di Acciai, quindi comincia a guadagnare campo la Florence, schierata con un raro 4-3-1-2, e arrivano opportunità non nitide per Silvestrino, Lombardelli e Scarselli, disinnescati da Pucci i primi due e di poco impreciso su schema d'angolo il terzo. Gli spunti dello stesso Scarselli sono di difficile lettura per la retroguardia locale, la Florence continua ad attaccare in maniera costante per tutta la prima frazione, ma i tiri da lontano non rappresentano una minaccia per Pucci. Gli avanti ospiti non riescono a penetrare in area per via della buona guardia montata da Grossi e Romolini, finché, al 27', è proprio Romolini a rischiare di farsi autogol con un tocco di testa su un pallone alto diretto verso la porta. Alla mezz'ora, un inesauribile Lombardelli stronca la seconda linea avversaria e viene contratto al limite dell'area, la palla arriva a Demneri che prova a spedirla all'angolino basso alla sinistra di Pucci, mancandolo di un soffio. Dall'altra parte, l'unico squillo arriva con Bellucci che si vede bloccato in due tempi il tentativo sugli sviluppi di un calcio da fermo. Prima dell'intervallo, ecco le due occasioni più ghiotte per gli ospiti: prima Scarselli non arriva per una questione di centimetri su un'imbucata che lo avrebbe messo a tu per tu con Pucci, quindi, in pieno recupero, Demneri viene favorito in area da una sponda e ha sui piedi la palla del vantaggio, ma la spara alta al volo, una situazione non facile come, a prima vista, poteva sembrare. La ripresa vede in campo un Sesto più tonico, forse strigliato dalle parole di mister Sacchi, e dopo pochi minuti ecco che Mejia galleggia sul filo del fuorigioco e si tuffa a capofitto su un pallone profondo, addomesticandolo e spedendolo alle spalle di Fanfani per un 1-0 che sa di beffa, stando a quanto è stato prodotto dalla Florence, ma che è figlio della caparbietà e del maggior tasso tecnico dell'attaccante gialloblu. A questo punto la partita diventa più nervosa, gli ospiti sono frustrati, ma non perdono ancora la lucidità: Berretti deve salvare sulla linea un colpo di testa in mischia che era diretto in fondo al sacco. I minuti scorrono, il Sesto si chiude bene e lascia alla Florence soltanto due spiragli, entrambi chiusi da Pucci, che si tuffa sulla destra e intercetta il tiro di Biundo al 75' ed esce bene su Acciai lanciato a rete su un out di sinistra insolitamente libero al 79'. Per il resto, è un assedio sterile, e per di più nel recupero arriva il raddoppio ad opera di Chiari, bravo a pennellare una punizione splendida che sigilla il 2-0 e una vittoria che vale doppio, perché ottenuta contro un'avversaria capace di mettere il Sesto in difficoltà, soprattutto in un primo tempo tutto di marca ospite.

Calciatoripiù
: L'esperienza di Chiari e Mejia (quarto anno di Juniores per loro) è risultata decisiva ai fini del risultato, non solo per via dei gol segnati. Anche Pucci è da annoverare fra i giocatori più efficaci tra le fila dei locali, nessuna parata eclatante ma una miriade di interventi sicuri e, in certi casi, di importanza capitale. Nella buona prestazione degli ospiti, è mancato il dettaglio più importante, cioè il gol. Hanno ben impressionato, comunque, Scarselli, il più ispirato, Lombardelli e Silvestrino, mai domi fino all'ultimo.

Federico Targetti SESTO: Pucci, Berretti, Brunelli, Chiari, Grossi, Romolini, Di Marco, Bellucci, Mejia, Frongillo, Messeri. A disp.: Collicelli, Santini, Biagini, Nanni, Quercioli, De Luca. All.: Sacchi.<br >FLORENCE: Fanfani, Cambi, Acciai, Trebacchetti, Caciolli, Lorenzoni, Lombardelli, Biundo, Demneri, Scarselli, Silvestrino. A disp.: Bartolini, Scandia, Biagioni, Cappelli, Falugiani, Ulissi, Palazzo, Zingarelli, Gasparini. All.: Boscarini.<br > ARBITRO: Castrucci di Firenze.<br > RETI: 52' Mejia, 92' Chiari. Un Sesto Calcio cinico e spietato ha la meglio sulla Florence, squadra adesso distante 14 punti in classifica ma che ha messo in mostra un gioco notevole. La sfida comincia su ritmi elevati, Mejia pesca in area Di Marco che sbatte sul muro di Acciai, quindi comincia a guadagnare campo la Florence, schierata con un raro 4-3-1-2, e arrivano opportunit&agrave; non nitide per Silvestrino, Lombardelli e Scarselli, disinnescati da Pucci i primi due e di poco impreciso su schema d'angolo il terzo. Gli spunti dello stesso Scarselli sono di difficile lettura per la retroguardia locale, la Florence continua ad attaccare in maniera costante per tutta la prima frazione, ma i tiri da lontano non rappresentano una minaccia per Pucci. Gli avanti ospiti non riescono a penetrare in area per via della buona guardia montata da Grossi e Romolini, finch&eacute;, al 27', &egrave; proprio Romolini a rischiare di farsi autogol con un tocco di testa su un pallone alto diretto verso la porta. Alla mezz'ora, un inesauribile Lombardelli stronca la seconda linea avversaria e viene contratto al limite dell'area, la palla arriva a Demneri che prova a spedirla all'angolino basso alla sinistra di Pucci, mancandolo di un soffio. Dall'altra parte, l'unico squillo arriva con Bellucci che si vede bloccato in due tempi il tentativo sugli sviluppi di un calcio da fermo. Prima dell'intervallo, ecco le due occasioni pi&ugrave; ghiotte per gli ospiti: prima Scarselli non arriva per una questione di centimetri su un'imbucata che lo avrebbe messo a tu per tu con Pucci, quindi, in pieno recupero, Demneri viene favorito in area da una sponda e ha sui piedi la palla del vantaggio, ma la spara alta al volo, una situazione non facile come, a prima vista, poteva sembrare. La ripresa vede in campo un Sesto pi&ugrave; tonico, forse strigliato dalle parole di mister Sacchi, e dopo pochi minuti ecco che Mejia galleggia sul filo del fuorigioco e si tuffa a capofitto su un pallone profondo, addomesticandolo e spedendolo alle spalle di Fanfani per un 1-0 che sa di beffa, stando a quanto &egrave; stato prodotto dalla Florence, ma che &egrave; figlio della caparbiet&agrave; e del maggior tasso tecnico dell'attaccante gialloblu. A questo punto la partita diventa pi&ugrave; nervosa, gli ospiti sono frustrati, ma non perdono ancora la lucidit&agrave;: Berretti deve salvare sulla linea un colpo di testa in mischia che era diretto in fondo al sacco. I minuti scorrono, il Sesto si chiude bene e lascia alla Florence soltanto due spiragli, entrambi chiusi da Pucci, che si tuffa sulla destra e intercetta il tiro di Biundo al 75' ed esce bene su Acciai lanciato a rete su un out di sinistra insolitamente libero al 79'. Per il resto, &egrave; un assedio sterile, e per di pi&ugrave; nel recupero arriva il raddoppio ad opera di Chiari, bravo a pennellare una punizione splendida che sigilla il 2-0 e una vittoria che vale doppio, perch&eacute; ottenuta contro un'avversaria capace di mettere il Sesto in difficolt&agrave;, soprattutto in un primo tempo tutto di marca ospite.<br ><b> Calciatoripi&ugrave;</b>: L'esperienza di <b>Chiari</b> e <b>Mejia</b> (quarto anno di Juniores per loro) &egrave; risultata decisiva ai fini del risultato, non solo per via dei gol segnati. Anche <b>Pucci </b>&egrave; da annoverare fra i giocatori pi&ugrave; efficaci tra le fila dei locali, nessuna parata eclatante ma una miriade di interventi sicuri e, in certi casi, di importanza capitale. Nella buona prestazione degli ospiti, &egrave; mancato il dettaglio pi&ugrave; importante, cio&egrave; il gol. Hanno ben impressionato, comunque, <b>Scarselli</b>, il pi&ugrave; ispirato, <b>Lombardelli </b>e <b>Silvestrino</b>, mai domi fino all'ultimo. Federico Targetti




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