• Juniores Regionali GIR.B
  • Cenaia
  • 3 - 3
  • ProLivorno Sorgenti


S.C. CENAIA (4-2-3-1): Casalini 7, Badalassi 6 (74' Iacopini 6), Matteucci 6, Cosci 7,5, Rossi 6,5, Marinai 6, Franco 7 (54' Papa 6,5), Brogi 6 (46' Battini 6,5), Galluzzi 6,5 (65' Lombardi 7), Giordano 7,5 (74' Fatigati 6,5), Sacheli 7. A disp.: Iacoponi, Montecchiari. All.: Stefano Pagliai. In panchina: Andrea Bottoni.
PRO LIVORNO SORGENTI (4-3-3): Spagnoli 7, Nuti 6 (72' Lenzi 6), Bonomo 7, Colombo 6,5, Lepori 6, Frilli 6,5, Pini 6 (58' Catarsi 6,5), Chichizzola 6, Lambardi 7,5, Rossi 6,5, Barnini 7 (90' Imbrogiano). A disp.: Rosato. All.: David Tarquini.

ARBITRO: Landucci di Pisa.

RETI: 10' e 88' Lambardi, 61' Sacheli, 68' Lombardi, 74' Giordano, 80' Barnini.
NOTE: ammoniti Frilli, Battini, Fatigati, Lepori.



Il trailer prometteva bene, ma il film è stato addirittura migliore. Chi si aspettava una partita intensa e ricca di colpi di scena non è stato deluso, il confronto fra il Cenaia e la capolista Livorno ha regalato semplicemente un grande pomeriggio di calcio. Le due formazioni, forse le più in forma del girone al momento, hanno dato vita ad un confronto emozionante che è stato accennato nel primo tempo per deflagrare con cinque goal nella seconda frazione. Parte con il turbo il Cenaia del neo mister Bottoni, sono passati solo trenta secondi quando Giordano si libera sulla fascia e crossa per Galluzzi che stacca bene ma manda a lato. Pronta la risposta del Livorno che addirittura segna con Lambardi sulla ribattuta del traversone di Nuti, l'attaccante però parte da posizione irregolare, giusta la valutazione di Landucci che annulla. Gli amaranto fin da subito fanno valere la velocità del tridente Lambardi-Barnini-Pini mentre i padroni di casa rispondono con una manovra ariosa che cerca di allargare la difesa avversaria per poi colpire con la punta Galluzzi. Proprio l'attaccante si trova sulla testa la palla del vantaggio su invito di Franco, la posizione è ancora ottima e solo un grande riflesso di Spagnoli gli nega la gioia del goal. Appena sessanta secondi e il Livorno passa in vantaggio: Colombo arriva a rimorchio di un'azione d'attacco e prova la conclusione da fuori area, tiro ribattuto ma Lambardi è il più lesto ad avventarsi sulla sfera per il tap in vincente. La risposta del Cenaia è affidata ad un bel tiro di Giordano che fa volare Spagnoli nell'angolino. Veemente la reazione dei padroni di casa che si portano in avanti alla ricerca del pareggio ma il Livorno non si accontenta ed è pronto al contropiede letale: su lancio di Bonomo si avventa Chichizzola che approfitta di un'uscita non impeccabile di Casalini ma da ottima posizione manda a lato. Il Cenaia alza il ritmo e si fa valere sulle palle inattive facendo soffrire la retroguardia livornese. Giordano e Franco invertono le fasce di competenza aumentando la pericolosità al tiro, il Livorno adesso soffre la grande pressione e fatica ad uscire dall'area con una manovra fluida e lineare. Cosci guida i suoi nel forcing finale ma il Livorno regge bene e riesce a portare il vantaggio fino al duplice fischio di Landucci. Al rientro in campo Pagliai manda in campo Battini per cercare subito il pareggio aumentando il peso offensivo. Il Livorno ha nei primi minuti l'occasione del raddoppio: Matteucci atterra Barnini in area e Landucci indica il dischetto: Colombo si incarica della battuta ma Casalini intuisce e para. Gli amaranto non si perdono d'animo e continuano a spingere imponendo il caratteristico gioco fatto di passaggi fitti e precisi che imbrigliano i padroni di casa, Bottoni corre ancora ai ripari pescando dalla panchina; le forze fresche alimentano il pressing e spezzano la ragnatela di passaggi dei labronici ma la mole di gioco non produce altrettante occasioni da goal. Ci vuole l'iniziativa personale per spostare gli equilibri e ci pensa Giordano: il fantasista di casa si invola sulla sinistra saltando in progressione due avversari e mette sul secondo palo una palla che chiede solo di essere spinta in rete, Sacheli non si fa pregare e pareggia. Da questo momento comincia un'altra partita, fatta più di nervi e cuore che di tattiche e schemi. Sacheli arretra il raggio d'azione ed incrementa il numero di palloni giocati, la sua velocità fra le linee scombina i piani di Tarquini. Sette minuti dopo il pareggio il Cenaia attua il sorpasso: punizione dalla trequarti di Giordano, il neo entrato Lombardi svetta più in alto di tutti e indirizza la sfera sul secondo palo. Adesso il Cenaia vola sulle ali dell'entusiasmo e va vicino al raddoppio: Cosci indovina il corridoio giuso per Lombardi in contropiede che invece di forzare il tiro appoggia al centro per Sacheli che in spaccata manca l'appuntamento con la rete per una questione di centimetri. Il goal arriva alla successiva ondata dei padroni di casa: è ancora Giordano ad approfittare di una disattenzione della difesa labronica per infilarsi fra due avversari e firmare il doppio vantaggio con un destro potente e preciso. Mancano quindici minuti alla fine e sembra che il copione sia già scritto quando questa infinita sfida regala ancora sorprese: ancora Barnini viene atterrato in area ed è di nuovo rigore per il Livorno. Sul dischetto questa volta va lo stesso attaccante che non sbaglia e riapre la gara. Sul rovesciamento di fronte è Fatigati che si proietta in contropiede e anche lui viene atterrato in area ma stavolta Landucci giudica regolare il contatto ed ammonisce l'attaccante per simulazione. Gli amaranto non si danno per vinti e cercano ancora la profondità, il Cenaia dà fondo alle ultime energie nervose per allestire le ultime difese che però crollano a due minuti dalla fine quando Lambardi si infila fra le maglie della retroguardia di casa e aggancia al volo un lancio di Catarsi e lo spinge in rete per il definitivo e spettacolare pareggio.

Calciatoripiù: Giordano
. Quando parte in velocità è immarcabile, controlla la palla come nessuno in campo, mette il piede in quasi tutti i goal. Cosci guida la propria squadra con una regia lucida ed ispirata, sbaglia pochissimi palloni e non tira mai indietro la gamba. Barnini si procura due rigori e uno lo segna, velenoso per tutta la gara.

Luca Lunedì S.C. CENAIA (4-2-3-1): Casalini 7, Badalassi 6 (74' Iacopini 6), Matteucci 6, Cosci 7,5, Rossi 6,5, Marinai 6, Franco 7 (54' Papa 6,5), Brogi 6 (46' Battini 6,5), Galluzzi 6,5 (65' Lombardi 7), Giordano 7,5 (74' Fatigati 6,5), Sacheli 7. A disp.: Iacoponi, Montecchiari. All.: Stefano Pagliai. In panchina: Andrea Bottoni.<br >PRO LIVORNO SORGENTI (4-3-3): Spagnoli 7, Nuti 6 (72' Lenzi 6), Bonomo 7, Colombo 6,5, Lepori 6, Frilli 6,5, Pini 6 (58' Catarsi 6,5), Chichizzola 6, Lambardi 7,5, Rossi 6,5, Barnini 7 (90' Imbrogiano). A disp.: Rosato. All.: David Tarquini.<br > ARBITRO: Landucci di Pisa.<br > RETI: 10' e 88' Lambardi, 61' Sacheli, 68' Lombardi, 74' Giordano, 80' Barnini.<br >NOTE: ammoniti Frilli, Battini, Fatigati, Lepori. Il trailer prometteva bene, ma il film &egrave; stato addirittura migliore. Chi si aspettava una partita intensa e ricca di colpi di scena non &egrave; stato deluso, il confronto fra il Cenaia e la capolista Livorno ha regalato semplicemente un grande pomeriggio di calcio. Le due formazioni, forse le pi&ugrave; in forma del girone al momento, hanno dato vita ad un confronto emozionante che &egrave; stato accennato nel primo tempo per deflagrare con cinque goal nella seconda frazione. Parte con il turbo il Cenaia del neo mister Bottoni, sono passati solo trenta secondi quando Giordano si libera sulla fascia e crossa per Galluzzi che stacca bene ma manda a lato. Pronta la risposta del Livorno che addirittura segna con Lambardi sulla ribattuta del traversone di Nuti, l'attaccante per&ograve; parte da posizione irregolare, giusta la valutazione di Landucci che annulla. Gli amaranto fin da subito fanno valere la velocit&agrave; del tridente Lambardi-Barnini-Pini mentre i padroni di casa rispondono con una manovra ariosa che cerca di allargare la difesa avversaria per poi colpire con la punta Galluzzi. Proprio l'attaccante si trova sulla testa la palla del vantaggio su invito di Franco, la posizione &egrave; ancora ottima e solo un grande riflesso di Spagnoli gli nega la gioia del goal. Appena sessanta secondi e il Livorno passa in vantaggio: Colombo arriva a rimorchio di un'azione d'attacco e prova la conclusione da fuori area, tiro ribattuto ma Lambardi &egrave; il pi&ugrave; lesto ad avventarsi sulla sfera per il tap in vincente. La risposta del Cenaia &egrave; affidata ad un bel tiro di Giordano che fa volare Spagnoli nell'angolino. Veemente la reazione dei padroni di casa che si portano in avanti alla ricerca del pareggio ma il Livorno non si accontenta ed &egrave; pronto al contropiede letale: su lancio di Bonomo si avventa Chichizzola che approfitta di un'uscita non impeccabile di Casalini ma da ottima posizione manda a lato. Il Cenaia alza il ritmo e si fa valere sulle palle inattive facendo soffrire la retroguardia livornese. Giordano e Franco invertono le fasce di competenza aumentando la pericolosit&agrave; al tiro, il Livorno adesso soffre la grande pressione e fatica ad uscire dall'area con una manovra fluida e lineare. Cosci guida i suoi nel forcing finale ma il Livorno regge bene e riesce a portare il vantaggio fino al duplice fischio di Landucci. Al rientro in campo Pagliai manda in campo Battini per cercare subito il pareggio aumentando il peso offensivo. Il Livorno ha nei primi minuti l'occasione del raddoppio: Matteucci atterra Barnini in area e Landucci indica il dischetto: Colombo si incarica della battuta ma Casalini intuisce e para. Gli amaranto non si perdono d'animo e continuano a spingere imponendo il caratteristico gioco fatto di passaggi fitti e precisi che imbrigliano i padroni di casa, Bottoni corre ancora ai ripari pescando dalla panchina; le forze fresche alimentano il pressing e spezzano la ragnatela di passaggi dei labronici ma la mole di gioco non produce altrettante occasioni da goal. Ci vuole l'iniziativa personale per spostare gli equilibri e ci pensa Giordano: il fantasista di casa si invola sulla sinistra saltando in progressione due avversari e mette sul secondo palo una palla che chiede solo di essere spinta in rete, Sacheli non si fa pregare e pareggia. Da questo momento comincia un'altra partita, fatta pi&ugrave; di nervi e cuore che di tattiche e schemi. Sacheli arretra il raggio d'azione ed incrementa il numero di palloni giocati, la sua velocit&agrave; fra le linee scombina i piani di Tarquini. Sette minuti dopo il pareggio il Cenaia attua il sorpasso: punizione dalla trequarti di Giordano, il neo entrato Lombardi svetta pi&ugrave; in alto di tutti e indirizza la sfera sul secondo palo. Adesso il Cenaia vola sulle ali dell'entusiasmo e va vicino al raddoppio: Cosci indovina il corridoio giuso per Lombardi in contropiede che invece di forzare il tiro appoggia al centro per Sacheli che in spaccata manca l'appuntamento con la rete per una questione di centimetri. Il goal arriva alla successiva ondata dei padroni di casa: &egrave; ancora Giordano ad approfittare di una disattenzione della difesa labronica per infilarsi fra due avversari e firmare il doppio vantaggio con un destro potente e preciso. Mancano quindici minuti alla fine e sembra che il copione sia gi&agrave; scritto quando questa infinita sfida regala ancora sorprese: ancora Barnini viene atterrato in area ed &egrave; di nuovo rigore per il Livorno. Sul dischetto questa volta va lo stesso attaccante che non sbaglia e riapre la gara. Sul rovesciamento di fronte &egrave; Fatigati che si proietta in contropiede e anche lui viene atterrato in area ma stavolta Landucci giudica regolare il contatto ed ammonisce l'attaccante per simulazione. Gli amaranto non si danno per vinti e cercano ancora la profondit&agrave;, il Cenaia d&agrave; fondo alle ultime energie nervose per allestire le ultime difese che per&ograve; crollano a due minuti dalla fine quando Lambardi si infila fra le maglie della retroguardia di casa e aggancia al volo un lancio di Catarsi e lo spinge in rete per il definitivo e spettacolare pareggio.<br ><b> Calciatoripi&ugrave;: Giordano</b>. Quando parte in velocit&agrave; &egrave; immarcabile, controlla la palla come nessuno in campo, mette il piede in quasi tutti i goal. <b>Cosci </b>guida la propria squadra con una regia lucida ed ispirata, sbaglia pochissimi palloni e non tira mai indietro la gamba. <b>Barnini </b>si procura due rigori e uno lo segna, velenoso per tutta la gara. Luca Luned&igrave;




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