• Juniores Regionali GIR.B
  • Porta a Piagge
  • 1 - 2
  • Urbino Taccola


PORTA A PIAGGE: Gabbriellini 5,5, Lupi 5 (62' Bouhajeb 6,5), Scorza 5,5 (89' Sartor s.v), Fabozzi 5 (50' Faoro 5), Aquinati 5,5, De Carli 6-, Carcassi 6,5 Trapani 6+, Gionfriddo 6+, Macchia 6, Nicoletti 5 (69' Casella 5). A disp: Giglione, Coli. All: Luca Pistoia
G.URBINO TACCOLA: Menichini 6, Mignani, 6, Calderini 6- (80' Zczygiel 6), Alessi 6+, Merlotto 6+, Barbagallo 6, Bindi 5,5 (62' Beggi 6+), Di Marco 6,5, Di Paco 6+ (84'Gerbi s.v), Casapieri 5,5, Grossi 5,5 (Chimenti 87' s.v.). A disp Nannelli. All: Federico Lombardi

ARBITRO: Alessandro Donati di Livorno 5

RETI: 14' Di Marco, 66' Gionfriddo, 86' rig. Beggi.
NOTE: angoli: 4-1. Espulso: Macchia al 95' per doppia ammonizione. Ammoniti: Calderini, Gionfriddo, Merlotto, Casella. Recupero: 2'+4'



L'Urbino Taccola vince il derby e raggiunge il Porta a Piagge al quinto posto, al termine di un lungo inseguimento concretizzatosi nelle ultime tre giornate. Non è un bel periodo per l'undici pisano, il parziale delle ultime cinque gare è invero avvilente e a dire il giusto è fin troppo severo con De Carli e compagni. Già, è la terza gara consecutiva persa in piena zona Cesarini , l'ennesima gara nella quale il direttore di gara è stato alla fine pesantemente contestato. Vien da pensare che il designatore non legga le classifiche allorquando assegna una gara: un derby con in palio l'accesso alla coppa toscana meritava una direzione esperta, invece eccoti il fischietto della stessa età dei contendenti, alla sua prima direzione nella categoria Juniores. Con in più, ed è questa la grande recriminazione della società pisana, il ricordo dell'unico precedente alle prese col signor Donati, pur in altra categoria; anche con la squadra giovanissimi più o meno le contestazioni, due rigori contro e sconfitta con l' aggiunta di una pesantissima squalifica ad un atleta. Davvero una scelta opportuna. Dirigere la categoria Juniores richiede ben altra personalità in una gara qualsiasi, figurarsi nel caso di una gara caricata in modo abnorme da settimane. Ma stavolta gli adulti, nel senso delle società, non c'entrano; è la storia di compagni di classe contro, di ex con minivendette da consumare, sulle quali basare il consuntivo di un'annata, insomma il classico contorno sapido di una pietanza che era lecito attendersi succulenta. Peccato che il numeroso pubblico si sia dovuto accontentare del contorno, visto che il piatto principale nell'occasione ha lasciato molto a desiderare. Poco calcio e tanti calci, poche proposte di gioco, molto meglio soffocare sul nascere le trame avversarie. Una gara priva di veri spunti tecnici, se si eccettua una mirabile conclusione a volo di Di Paco col sinistro, un collo pieno osato con coraggio dal settore sinistro della trequarti di campo ulivetese che sfiora la traversa. È l'unico gesto tecnico di rilievo, minuto ventisei, per questo lo isoliamo dal contesto da una gara spezzettata da continui falli nonostante una direzione all' inglese . Dicevamo della gara caricata in modo a dir poco eccessivo: è palpabile la tensione sin dai primissimi minuti, una tensione che sul campo si traduce in errori anche banali. La precisione nei passaggi diventa un'optional, si ciabatta molto e, soprattutto, si pensa poco. In questo contesto sembra inutile entrare nel dettaglio degli schieramenti, è la confusione a regnare. Poiché però il racconto non può prescindere dalla cronaca, analizziamo quanto accaduto. I locali sono molto contratti nei primi minuti, mentre l'Urbino sembra crederci di più. Al quarto un tiro cross di Alessi termina di poco alto regalando un po' di suspance. La replica locale è affidata a Macchia che ruba un pallone sulla trequarti costringendo un difensore in angolo. All'11' Nicoletti calcia dalla bandierina, Aquinati è libero sul vertice dell'area grande ma il suo piattone passa tra una selva di gambe fino a quando un difensore davanti a Menichini non allontana. Due minuti dopo passa l'Urbino; Di Marco è bravo nell'uscire da un blocco per capitalizzare la statura, ma anche fortunato nel trovarsi sulla testa un pallone proveniente dall'angolo con traiettoria ad uscire e deviato impercettibilmente da Gabbriellini. I locali vanno vicini al pari al minuto 25; Macchia con un lancio pesca Nicoletti in area, il numero undici tenta il tiro da posizione defilata, Menichini devia in angolo. Un minuto dopo il bellissimo tiro di Di Paco sopra descritto, lo stesso Di Paco dopo la mezzora pennella un cross sul quale Barbagallo in spaccata, all'altezza del secondo palo, manda a lato. Ci prova Carcassi dalla distanza ma senza forza e precisione, ben diverso il sinistro di Merlotto allo scadere del tempo. Il numero cinque termale è dotato di un gran calcio e da distanza impossibile disegna una parabola che scende proprio sulla parte superiore della traversa.
Nella ripresa il Porta a Piagge è obbligato a spingere, l'Urbino Taccola attende e riparte. Come al secondo minuto allorquando Grossi guadagna metri sulla corsia sinistra e con un traversone pesca Barbagallo sul settore opposto, il tiro del numero sei è impreciso. Dopo un tiro alto di Alessi il nulla fino al 20', con il gol del pari. Traversone da destra con pallone vagante in area ulivetese, Gionfriddo ci crede, ci arriva con caparbietà ed è bravo ad indovinare l'angolo col mancino, preciso e vincente il suo diagonale. Sembra rincuorato l'undici locale; prima della mezzora Trapani si libera con una giocata sull'out di destra, sul suo cross libera con affanno la difesa ospite. Si salta all'azione decisiva. Punizione per i termali, poco oltre la linea di centrocampo; dopo la richiesta di distanza il fischio non arriva ma parte comunque il gran lancio verso l'area. Sorpresa la linea difensiva pisana sullo scatto di Beggi, Aquinati lo disturba appena dentro l'area da dietro, ma l'attaccante riesce ugualmente a divincolarsi e andare al tiro, ben parato da Gabbriellini. Il signor Donati indica ugualmente il dischetto, scatenando le proteste di De Carli e compagni. Dal dischetto Beggi non sbaglia. Sembra finita, ma il Porta a Piagge ha un sussulto dopo un paio di minuti di sbigottimento. Nel terzo dei quattro minuti di recupero, Macchia si proietta su un pallone che spiove in area, andando in anticipo su un paio di avversari; il numero dieci supera anche Menichini che gli esce incontro, per poi franare a terra. Per il direttore di gara è simulazione, secondo giallo per il numero dieci che abbandona il terreno di gioco ad una manciata di secondi dal termine. Al fischio finale feroci proteste dei locali contro il direttore di gara. Gara tutt'altro che memorabile; dei novanta minuti di gioco quanto meno un quarto è stato rosicchiato da infortuni veri e presunti, sceneggiate, proteste, ritardi nelle riprese del gioco e quant'altro. Per l'Urbino Taccola certamente una vittoria importante in vista della dirittura finale, per i ragazzini che scendevano in campo subito dopo un esempio di cui non far tesoro.

R.C. PORTA A PIAGGE: Gabbriellini 5,5, Lupi 5 (62' Bouhajeb 6,5), Scorza 5,5 (89' Sartor s.v), Fabozzi 5 (50' Faoro 5), Aquinati 5,5, De Carli 6-, Carcassi 6,5 Trapani 6+, Gionfriddo 6+, Macchia 6, Nicoletti 5 (69' Casella 5). A disp: Giglione, Coli. All: Luca Pistoia <br >G.URBINO TACCOLA: Menichini 6, Mignani, 6, Calderini 6- (80' Zczygiel 6), Alessi 6+, Merlotto 6+, Barbagallo 6, Bindi 5,5 (62' Beggi 6+), Di Marco 6,5, Di Paco 6+ (84'Gerbi s.v), Casapieri 5,5, Grossi 5,5 (Chimenti 87' s.v.). A disp Nannelli. All: Federico Lombardi <br > ARBITRO: Alessandro Donati di Livorno 5<br > RETI: 14' Di Marco, 66' Gionfriddo, 86' rig. Beggi. <br >NOTE: angoli: 4-1. Espulso: Macchia al 95' per doppia ammonizione. Ammoniti: Calderini, Gionfriddo, Merlotto, Casella. Recupero: 2'+4' L'Urbino Taccola vince il derby e raggiunge il Porta a Piagge al quinto posto, al termine di un lungo inseguimento concretizzatosi nelle ultime tre giornate. Non &egrave; un bel periodo per l'undici pisano, il parziale delle ultime cinque gare &egrave; invero avvilente e a dire il giusto &egrave; fin troppo severo con De Carli e compagni. Gi&agrave;, &egrave; la terza gara consecutiva persa in piena zona Cesarini , l'ennesima gara nella quale il direttore di gara &egrave; stato alla fine pesantemente contestato. Vien da pensare che il designatore non legga le classifiche allorquando assegna una gara: un derby con in palio l'accesso alla coppa toscana meritava una direzione esperta, invece eccoti il fischietto della stessa et&agrave; dei contendenti, alla sua prima direzione nella categoria Juniores. Con in pi&ugrave;, ed &egrave; questa la grande recriminazione della societ&agrave; pisana, il ricordo dell'unico precedente alle prese col signor Donati, pur in altra categoria; anche con la squadra giovanissimi pi&ugrave; o meno le contestazioni, due rigori contro e sconfitta con l' aggiunta di una pesantissima squalifica ad un atleta. Davvero una scelta opportuna. Dirigere la categoria Juniores richiede ben altra personalit&agrave; in una gara qualsiasi, figurarsi nel caso di una gara caricata in modo abnorme da settimane. Ma stavolta gli adulti, nel senso delle societ&agrave;, non c'entrano; &egrave; la storia di compagni di classe contro, di ex con minivendette da consumare, sulle quali basare il consuntivo di un'annata, insomma il classico contorno sapido di una pietanza che era lecito attendersi succulenta. Peccato che il numeroso pubblico si sia dovuto accontentare del contorno, visto che il piatto principale nell'occasione ha lasciato molto a desiderare. Poco calcio e tanti calci, poche proposte di gioco, molto meglio soffocare sul nascere le trame avversarie. Una gara priva di veri spunti tecnici, se si eccettua una mirabile conclusione a volo di Di Paco col sinistro, un collo pieno osato con coraggio dal settore sinistro della trequarti di campo ulivetese che sfiora la traversa. &Egrave; l'unico gesto tecnico di rilievo, minuto ventisei, per questo lo isoliamo dal contesto da una gara spezzettata da continui falli nonostante una direzione all' inglese . Dicevamo della gara caricata in modo a dir poco eccessivo: &egrave; palpabile la tensione sin dai primissimi minuti, una tensione che sul campo si traduce in errori anche banali. La precisione nei passaggi diventa un'optional, si ciabatta molto e, soprattutto, si pensa poco. In questo contesto sembra inutile entrare nel dettaglio degli schieramenti, &egrave; la confusione a regnare. Poich&eacute; per&ograve; il racconto non pu&ograve; prescindere dalla cronaca, analizziamo quanto accaduto. I locali sono molto contratti nei primi minuti, mentre l'Urbino sembra crederci di pi&ugrave;. Al quarto un tiro cross di Alessi termina di poco alto regalando un po' di suspance. La replica locale &egrave; affidata a Macchia che ruba un pallone sulla trequarti costringendo un difensore in angolo. All'11' Nicoletti calcia dalla bandierina, Aquinati &egrave; libero sul vertice dell'area grande ma il suo piattone passa tra una selva di gambe fino a quando un difensore davanti a Menichini non allontana. Due minuti dopo passa l'Urbino; Di Marco &egrave; bravo nell'uscire da un blocco per capitalizzare la statura, ma anche fortunato nel trovarsi sulla testa un pallone proveniente dall'angolo con traiettoria ad uscire e deviato impercettibilmente da Gabbriellini. I locali vanno vicini al pari al minuto 25; Macchia con un lancio pesca Nicoletti in area, il numero undici tenta il tiro da posizione defilata, Menichini devia in angolo. Un minuto dopo il bellissimo tiro di Di Paco sopra descritto, lo stesso Di Paco dopo la mezzora pennella un cross sul quale Barbagallo in spaccata, all'altezza del secondo palo, manda a lato. Ci prova Carcassi dalla distanza ma senza forza e precisione, ben diverso il sinistro di Merlotto allo scadere del tempo. Il numero cinque termale &egrave; dotato di un gran calcio e da distanza impossibile disegna una parabola che scende proprio sulla parte superiore della traversa. <br >Nella ripresa il Porta a Piagge &egrave; obbligato a spingere, l'Urbino Taccola attende e riparte. Come al secondo minuto allorquando Grossi guadagna metri sulla corsia sinistra e con un traversone pesca Barbagallo sul settore opposto, il tiro del numero sei &egrave; impreciso. Dopo un tiro alto di Alessi il nulla fino al 20', con il gol del pari. Traversone da destra con pallone vagante in area ulivetese, Gionfriddo ci crede, ci arriva con caparbiet&agrave; ed &egrave; bravo ad indovinare l'angolo col mancino, preciso e vincente il suo diagonale. Sembra rincuorato l'undici locale; prima della mezzora Trapani si libera con una giocata sull'out di destra, sul suo cross libera con affanno la difesa ospite. Si salta all'azione decisiva. Punizione per i termali, poco oltre la linea di centrocampo; dopo la richiesta di distanza il fischio non arriva ma parte comunque il gran lancio verso l'area. Sorpresa la linea difensiva pisana sullo scatto di Beggi, Aquinati lo disturba appena dentro l'area da dietro, ma l'attaccante riesce ugualmente a divincolarsi e andare al tiro, ben parato da Gabbriellini. Il signor Donati indica ugualmente il dischetto, scatenando le proteste di De Carli e compagni. Dal dischetto Beggi non sbaglia. Sembra finita, ma il Porta a Piagge ha un sussulto dopo un paio di minuti di sbigottimento. Nel terzo dei quattro minuti di recupero, Macchia si proietta su un pallone che spiove in area, andando in anticipo su un paio di avversari; il numero dieci supera anche Menichini che gli esce incontro, per poi franare a terra. Per il direttore di gara &egrave; simulazione, secondo giallo per il numero dieci che abbandona il terreno di gioco ad una manciata di secondi dal termine. Al fischio finale feroci proteste dei locali contro il direttore di gara. Gara tutt'altro che memorabile; dei novanta minuti di gioco quanto meno un quarto &egrave; stato rosicchiato da infortuni veri e presunti, sceneggiate, proteste, ritardi nelle riprese del gioco e quant'altro. Per l'Urbino Taccola certamente una vittoria importante in vista della dirittura finale, per i ragazzini che scendevano in campo subito dopo un esempio di cui non far tesoro. R.C.




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