• Serie D GIR.E
  • Aglianese
  • 1 - 1
  • Bastia


AGLIANESE: Ubirti, Di Vito, Gianneschi (84' Zellini), Lunghi (62' Rozzi), Ghidotti, Videtta, Ballardini, Giannini (86' Nieri), Coralli, Malotti, Balla (93' Panelli). A disp.: Bacci, Collecchi, Becagli, Giometti, Granucci. All.: Francesco Colombini
BASTIA: Meniconi, Marconi, Bolletta, Menchinella, Briganti, Belloni (69' Corriale), Rosignoli, Taifour, Del Sante (80' Ardone), Felici (89' Boninsegni), Bokoko. A disp.: Maniglio, Baldoni, Muzhani, Antonini, Rondoni, Ventanni. All.: Gianpiero Ortolani

ARBITRO: Carlo Esposito di Napoli. Assistenti: Mario Capasso di Piacenza e Paolo Cozzuto di Formia

RETI: 55' Felici, 88' rig. Malotti
NOTE: ammonito Del Sante. Espulsi: Coralli, Zellini; Marconi.



AGLIANESE
UBIRTI: 6,5
Conferma la sicurezza tra i pali dimostrata già in chiusura di 2019 dimostrando di saper raccogliere la pesante eredità lasciata da Cipriani, trasferitosi al Poggibonsi. Il biglietto da visita è il tuffo reattivo sul colpo di testa da un passo, sul primo palo, di Taifour sugli sviluppi di un angolo, già dopo 14'.
DI VITO: 6,5 Solita partita di sacrificio e adattamento alle situazioni per il capitano dell'Aglianese: parte da terzino destro, finisce da sinistro dopo un secondo tempo da esterno a tutta fascia.
GIANNESCHI: 6 Ribadisce il suo equilibrio nel gestire le due fasi, prova qualche affondo al cross, soprattutto nel secondo tempo da quando l'Aglianese ha bisogno di inseguire. Dal 84' Zellini: ng Espulso otto minuti dopo il suo ingresso, probabilmente per un gomito alto in un corpo a corpo sulla fascia, ma possiamo scriverlo senza grossi margini di errore: un rosso ingeneroso.
LUNGHI: 6,5 Fa un buon filtro a centrocampo e l'impressione è che dovrà farlo per molto tempo dopo l'addio di Del Colle a dicembre. Gli manca ancora un secondo di reazione in meno nel giro palla e un pizzico di precisione in più ma la strada è quella giusta considerati i ritmi non fagocitanti della prima Aglianese del 2020. Dal 62' Rozzi: 7 Il suo ingresso in campo aumenta i ritmi offensivi dell'Aglianese: il 18 di casa è determinante nell'azione che porta al rigore del pari, trovando la sterzata giusta nello stretto vicino all'area di rigore per favorire il cross verso Coralli, poi messo giù.
GHIDOTTI: 6 Il gioco dell'Aglianese passa sempre dai due centrali che giocano con calma, talvolta troppa, favorendo il posizionamento dello scacchiere umbro.
VIDETTA: 6,5 L'impressione è che il suo arrivo ad Agliana abbia spostato e sposterà equilibri importanti nel gioco neroverde: ha le abilità per salire palla al piede, così come per suggerire il dai e vai e lanciarsi in avanti quando c'è da fare massa in area di rigore. Insomma, argomenti interessanti quelli portati dall'ex difensore del Tuttocuoio.
BALLARDINI: 7 Altro arrivo dicembrino che ha rinforzato notevolmente la rosa neroverde. Da Jesi ad Agliana ci sono 300 kilometri, e l'esterno italo-svedese li ha percorsi per proporre gioco in Toscana. Il dato più positivo è il dialogo col pallone con Manuele Malotti, situazione che al 51' porta a tanto così dal gol.
GIANNINI: 6 Fa la lotta nel mezzo con i tempi e i ritmi della partita, che non equivalgono a quelli della finale mondiale dei cento metri di atletica. Dal 86' Nieri: ng
CORALLI: 6,5
Una partita dalle due facce quella dell'ex Messina (ultima piazza in ordine cronologico di un calciatore che di squadre importanti ne ha girate eccome!). Nel primo tempo è stretto nella trappola del fuorigioco che gli smorza gli aculei. Nel secondo inizia malissimo, divorandosi una ribattuta a porta semivuota dopo una bella trama tra Ballardini e Malotti; ma finisce in crescendo, prima cercando gol e blocchi offensivi dentro l'area, poi, alla fine, costringendo Marconi all'atterramento in area per il penalty. Nel finale viene espulso per un intervento da dietro a centrocampo, ma anche in questo caso, come in quello di Zellini, ci sentiamo di escludere che ci fosse bisogno del rosso in quella circostanza.
MALOTTI: 7 Costantemente il più pericoloso dei suoi anche nella prima del 2020, ribadendo quanto le sorti dell'Aglianese siano legate alla fantasia offensiva dell'ex Gavorrano e Tuttocuoio. L'elemento in aggiunta è Ballardini, con cui scambia spesso pallone e idee, producendo diverse occasioni d'oro, la più nitida subito in apertura di ripresa, ma Meniconi respinge il tiro del 10 di casa. Il gol su rigore è salvifico, calciato con la freddezza dei grandi attaccanti.
BALLA: 6 Si avvicina al gol al tramonto del primo tempo dopo il tocco smarcante in area di Ballardini. Poi agisce tra le linee del Bastia offrendo un'alternativa a Coralli. Dal 93' Panelli: ng.
BASTIA
MENICONI: 6
Non ha grandissime opportunità per mettersi in luce a parte due occasioni da dentro l'area dove non si lascia prendere di soprassalto da Balla e Malotti.
MARCONI: 5,5 Non male nelle situazioni di chiusura per tutto l'arco della partita. Poi atterra Coralli determinando il rigore che dà il pari all'Aglianese.
BOLLETTA: 6 Lavora molto senza palla nella linea a tre disegnata da Ortolani.
MENCHINELLA: 5,5 Larghi tratti opachi nella sua partita. Lo si vede nel finale quando spezza un paio di trame potenzialmente interessanti.
BRIGANTI: 6 Schierato nella linea a tre difensiva, gli dà una mano Bokoko quando attacca l'Aglianese. Tiene complessivamente bene il campo, anche grazie a trame non profondissime dei neroverdi.
BELLONI: 6 Ha prerogative nettamente più difensive che di offesa nella linea a 5 dei centrocampisti e questo serve ad aiutare lo schieramento del Bastia senza palla, abile soprattutto ad aspettare l'Aglianese dopo il vantaggio acquisito. Dal 69' Corriale: 6 Gioca i minuti cruciali, quelli che poi determineranno il risultato finale, il 2001 cresciuto calcisticamente proprio con il club di Bastia Umbra.
ROSIGNOLI: 6 Dà qualche proposta ai suoi in verticale, proponendosi il più delle volte sugli esterni. Il Bastia ne approfitta utilizzando le fasce con più cognizione rispetto all'Aglianese nel complessivo del match.
TAIFOUR: 6,5 Sua la prima vera palla-gol della partita, un colpo di testa sul primo palo su angolo di Felici. Complessivamente quello con più idee a centrocampo per i suoi.
DEL SANTE: 6 Pur talvolta cercando la profondità il suo lavoro è prettamente di sponda per Felici. Tenta la girata a rete di testa alla mezz'ora, ma Ubirti è attento. Dal 80' Ardone: ng
FELICI: 7
Il gol è un gesto tecnico di precisione, tempismo e potenza tutti insieme per produrre il vantaggio. Prima dello 0-1 si era proposto più di una volta come assist-man per Taifour e Del Sante, poi cercando il gol in chiusura di primo tempo con un sinistro incrociato troppo centrale per Ubirti. Dal 89' Boninsegni: ng
BOKOKO: 6,5
Bravo nel proporsi nel posto giusto al momento giusto sul suo versante quando c'è bisogno di alzare il baricentro. Dopo il gol di Felici diventa praticamente un terzino di ruolo, tanto che sembra che a tratti Ortolani rimodelli i suoi in un 5-4-1 ultradifensivo.
Tutt'altro che un'estensione calcistica dei botti di Capodanno la prima del 2020 di Aglianese e Bastia, sfida salvezza tra due squadre in cerca di vittorie e certezze. Mancano l'una e, forse, anche le altre sia ai neroverdi che agli umbri con un pareggio che mantiene l'Aglianese ancora fuori per questione di dettagli dalla zona playout, mentre tiene fermamente ingolfata proprio da quelle parti il Bastia. La squadra di Colombini si affaccia all'anno nuovo dopo zero vittorie nelle ultime sette partite, tirate su solo dai pareggi, l'ultimo dei quali arrivato proprio al Bellucci in rimonta sullo Sporting Trestina. Il mercato ha dato elementi importanti alla rosa: si vedono dal 1' Videtta (già in gol proprio contro il Trestina), l'esterno Ballardini e l'ex Casarano Besmir Balla, oltre chiaramente al portiere Ubirti dopo l'addio di Cipriani che se ne è andato a Poggibonsi. Il Bastia arriva ad Agliana con tre sconfitte consecutive sulle spalle in chiusura di 2019 e un bisogno dannato di tornare ai punti: la retrocessione diretta, alla fine del girone d'andata, sarebbe evitata solo grazie alla classifica avulsa con il Ponsacco. Manca Castellani, ancora out per infortunio, oltre alla tegola Fabio Rosati, che a fine dicembre ha definitivamente chiuso la stagione per la rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro. La partita comincia e si protrae su ritmi non alti, ma la prima occasione è subito concreta e ce l'ha il Bastia: minuto 14, calcio d'angolo battuto dallo specialista Felici per la testa di Taifour appostato sul primo palo, ma Ubirti è bravo in reazione a dire no. L'Aglianese dà la sua versione dei fatti al 20': Balla lancia in verticale Malotti, che dialoga bene in ripartenza con Coralli, ma l'attaccante di Borgo San Lorenzo viene murato al momento del tiro. Il Bastia preme un filo di più rispetto all'Aglianese nel primo tempo e lo fa principalmente con le trame di Felici e con Del Sante appostato di fronte all'area avversaria per proporre le sponde. È proprio Del Sante che al 29' ci prova in girata di testa ma ancora Ubirti è sulla traiettoria del pallone e ne toglie il veleno. Aglianese pericolosa e molto allo scoccare del 45', quando Malotti scambia con Ballardini e l'ex Lucchese, dal lato corto dell'area sinistra, disegna un tracciante a centro area per Balla che ci arriva in spaccata ma senza poter incidere sul pallone. L'ultimo squillo del primo tempo è comunque degli umbri che ci provano con Felici in girata, ma blocca Ubirti. La ripresa si apre su ritmi più alti e così al 51' l'Aglianese ha l'occasione più importante fino a quel momento, con Malotti che parte palla al piede ben scortato da Ballardini fino a calciare in porta col sinistro, ma trovando la risposta di Meniconi, poi Coralli sulla ribattuta a porta poco guarnita non trova lo specchio per il no! generale dei tifosi neroverdi. La legge più antica del calcio, gol sbagliato-gol subìto, si concretizza con un cinismo disarmante: passano due giri di lancette e Felici viene lanciato in verticale prima del colpo di prima intenzione col sinistro al volo a incrociare, abile nel tenere la palla bassa rendendo la vita difficile a Ubirti: è 0-1 al 53'. Da qui il copione vede i neroverdi spingere, ma senza grosse occasioni create, e il Bastia chiudersi a riccio per difendere il vantaggio minimo. La chiave di svolta definitiva della partita al 87': Rozzi, nuovo entrato, dà le credenziali giuste al cross per Coralli solo in area, atterrato da Marconi in ritardo e calcio di rigore con secondo giallo per il numero 2 biancorosso. Malotti sul dischetto spiazza Meniconi: 1-1, Bastia in 10 e ancora tutto il recupero da giocare, ci sono tutti gli elementi per vedere i neroverdi in proiezione ultraoffensiva. Proiezioni spente subito perchè l'arbitro Esposito di Napoli dà il rosso diretto a Cellini (gomito alto) e Coralli (intervento da dietro a centrocampo) a stretto giro di posta. Ad onor del vero è da sottolineare che né la prima né la seconda espulsione sono così evidenti da non lasciare dubbi. Poi non succede altro e il pari spartisce la posta in palio nei bassifondi della classifica.

Lorenzo Agostini AGLIANESE: Ubirti, Di Vito, Gianneschi (84' Zellini), Lunghi (62' Rozzi), Ghidotti, Videtta, Ballardini, Giannini (86' Nieri), Coralli, Malotti, Balla (93' Panelli). A disp.: Bacci, Collecchi, Becagli, Giometti, Granucci. All.: Francesco Colombini<br >BASTIA: Meniconi, Marconi, Bolletta, Menchinella, Briganti, Belloni (69' Corriale), Rosignoli, Taifour, Del Sante (80' Ardone), Felici (89' Boninsegni), Bokoko. A disp.: Maniglio, Baldoni, Muzhani, Antonini, Rondoni, Ventanni. All.: Gianpiero Ortolani<br > ARBITRO: Carlo Esposito di Napoli. Assistenti: Mario Capasso di Piacenza e Paolo Cozzuto di Formia<br > RETI: 55' Felici, 88' rig. Malotti<br >NOTE: ammonito Del Sante. Espulsi: Coralli, Zellini; Marconi. <b>AGLIANESE<br >UBIRTI: 6,5</b> Conferma la sicurezza tra i pali dimostrata gi&agrave; in chiusura di 2019 dimostrando di saper raccogliere la pesante eredit&agrave; lasciata da Cipriani, trasferitosi al Poggibonsi. Il biglietto da visita &egrave; il tuffo reattivo sul colpo di testa da un passo, sul primo palo, di Taifour sugli sviluppi di un angolo, gi&agrave; dopo 14'.<br ><b>DI VITO: 6,5</b> Solita partita di sacrificio e adattamento alle situazioni per il capitano dell'Aglianese: parte da terzino destro, finisce da sinistro dopo un secondo tempo da esterno a tutta fascia.<br ><b>GIANNESCHI: 6</b> Ribadisce il suo equilibrio nel gestire le due fasi, prova qualche affondo al cross, soprattutto nel secondo tempo da quando l'Aglianese ha bisogno di inseguire. Dal <b>84' Zellini: ng</b> Espulso otto minuti dopo il suo ingresso, probabilmente per un gomito alto in un corpo a corpo sulla fascia, ma possiamo scriverlo senza grossi margini di errore: un rosso ingeneroso.<br ><b>LUNGHI: 6,5</b> Fa un buon filtro a centrocampo e l'impressione &egrave; che dovr&agrave; farlo per molto tempo dopo l'addio di Del Colle a dicembre. Gli manca ancora un secondo di reazione in meno nel giro palla e un pizzico di precisione in pi&ugrave; ma la strada &egrave; quella giusta considerati i ritmi non fagocitanti della prima Aglianese del 2020. Dal <b>62' Rozzi: 7</b> Il suo ingresso in campo aumenta i ritmi offensivi dell'Aglianese: il 18 di casa &egrave; determinante nell'azione che porta al rigore del pari, trovando la sterzata giusta nello stretto vicino all'area di rigore per favorire il cross verso Coralli, poi messo gi&ugrave;.<br ><b>GHIDOTTI: 6</b> Il gioco dell'Aglianese passa sempre dai due centrali che giocano con calma, talvolta troppa, favorendo il posizionamento dello scacchiere umbro.<br ><b>VIDETTA: 6,5</b> L'impressione &egrave; che il suo arrivo ad Agliana abbia spostato e sposter&agrave; equilibri importanti nel gioco neroverde: ha le abilit&agrave; per salire palla al piede, cos&igrave; come per suggerire il dai e vai e lanciarsi in avanti quando c'&egrave; da fare massa in area di rigore. Insomma, argomenti interessanti quelli portati dall'ex difensore del Tuttocuoio.<br ><b>BALLARDINI: 7</b> Altro arrivo dicembrino che ha rinforzato notevolmente la rosa neroverde. Da Jesi ad Agliana ci sono 300 kilometri, e l'esterno italo-svedese li ha percorsi per proporre gioco in Toscana. Il dato pi&ugrave; positivo &egrave; il dialogo col pallone con Manuele Malotti, situazione che al 51' porta a tanto cos&igrave; dal gol.<br ><b>GIANNINI: 6</b> Fa la lotta nel mezzo con i tempi e i ritmi della partita, che non equivalgono a quelli della finale mondiale dei cento metri di atletica. Dal <b>86' Nieri: ng<br >CORALLI: 6,5</b> Una partita dalle due facce quella dell'ex Messina (ultima piazza in ordine cronologico di un calciatore che di squadre importanti ne ha girate eccome!). Nel primo tempo &egrave; stretto nella trappola del fuorigioco che gli smorza gli aculei. Nel secondo inizia malissimo, divorandosi una ribattuta a porta semivuota dopo una bella trama tra Ballardini e Malotti; ma finisce in crescendo, prima cercando gol e blocchi offensivi dentro l'area, poi, alla fine, costringendo Marconi all'atterramento in area per il penalty. Nel finale viene espulso per un intervento da dietro a centrocampo, ma anche in questo caso, come in quello di Zellini, ci sentiamo di escludere che ci fosse bisogno del rosso in quella circostanza. <br ><b>MALOTTI: 7</b> Costantemente il pi&ugrave; pericoloso dei suoi anche nella prima del 2020, ribadendo quanto le sorti dell'Aglianese siano legate alla fantasia offensiva dell'ex Gavorrano e Tuttocuoio. L'elemento in aggiunta &egrave; Ballardini, con cui scambia spesso pallone e idee, producendo diverse occasioni d'oro, la pi&ugrave; nitida subito in apertura di ripresa, ma Meniconi respinge il tiro del 10 di casa. Il gol su rigore &egrave; salvifico, calciato con la freddezza dei grandi attaccanti.<br ><b>BALLA: 6</b> Si avvicina al gol al tramonto del primo tempo dopo il tocco smarcante in area di Ballardini. Poi agisce tra le linee del Bastia offrendo un'alternativa a Coralli. Dal <b>93' Panelli: ng.<br >BASTIA<br >MENICONI: 6</b> Non ha grandissime opportunit&agrave; per mettersi in luce a parte due occasioni da dentro l'area dove non si lascia prendere di soprassalto da Balla e Malotti. <br ><b>MARCONI: 5,5</b> Non male nelle situazioni di chiusura per tutto l'arco della partita. Poi atterra Coralli determinando il rigore che d&agrave; il pari all'Aglianese.<br ><b>BOLLETTA: 6</b> Lavora molto senza palla nella linea a tre disegnata da Ortolani. <br >MENCHINELLA: 5,5 Larghi tratti opachi nella sua partita. Lo si vede nel finale quando spezza un paio di trame potenzialmente interessanti.<br >BRIGANTI: 6 Schierato nella linea a tre difensiva, gli d&agrave; una mano Bokoko quando attacca l'Aglianese. Tiene complessivamente bene il campo, anche grazie a trame non profondissime dei neroverdi.<br ><b>BELLONI: 6</b> Ha prerogative nettamente pi&ugrave; difensive che di offesa nella linea a 5 dei centrocampisti e questo serve ad aiutare lo schieramento del Bastia senza palla, abile soprattutto ad aspettare l'Aglianese dopo il vantaggio acquisito. Dal <b>69' Corriale: 6</b> Gioca i minuti cruciali, quelli che poi determineranno il risultato finale, il 2001 cresciuto calcisticamente proprio con il club di Bastia Umbra.<br ><b>ROSIGNOLI: 6</b> D&agrave; qualche proposta ai suoi in verticale, proponendosi il pi&ugrave; delle volte sugli esterni. Il Bastia ne approfitta utilizzando le fasce con pi&ugrave; cognizione rispetto all'Aglianese nel complessivo del match.<br ><b>TAIFOUR: 6,5</b> Sua la prima vera palla-gol della partita, un colpo di testa sul primo palo su angolo di Felici. Complessivamente quello con pi&ugrave; idee a centrocampo per i suoi.<br ><b>DEL SANTE: 6</b> Pur talvolta cercando la profondit&agrave; il suo lavoro &egrave; prettamente di sponda per Felici. Tenta la girata a rete di testa alla mezz'ora, ma Ubirti &egrave; attento. Dal <b>80' Ardone: ng<br >FELICI: 7</b> Il gol &egrave; un gesto tecnico di precisione, tempismo e potenza tutti insieme per produrre il vantaggio. Prima dello 0-1 si era proposto pi&ugrave; di una volta come assist-man per Taifour e Del Sante, poi cercando il gol in chiusura di primo tempo con un sinistro incrociato troppo centrale per Ubirti. Dal <b>89' Boninsegni: ng<br >BOKOKO: 6,5 </b>Bravo nel proporsi nel posto giusto al momento giusto sul suo versante quando c'&egrave; bisogno di alzare il baricentro. Dopo il gol di Felici diventa praticamente un terzino di ruolo, tanto che sembra che a tratti Ortolani rimodelli i suoi in un 5-4-1 ultradifensivo. <br >Tutt'altro che un'estensione calcistica dei botti di Capodanno la prima del 2020 di Aglianese e Bastia, sfida salvezza tra due squadre in cerca di vittorie e certezze. Mancano l'una e, forse, anche le altre sia ai neroverdi che agli umbri con un pareggio che mantiene l'Aglianese ancora fuori per questione di dettagli dalla zona playout, mentre tiene fermamente ingolfata proprio da quelle parti il Bastia. La squadra di Colombini si affaccia all'anno nuovo dopo zero vittorie nelle ultime sette partite, tirate su solo dai pareggi, l'ultimo dei quali arrivato proprio al Bellucci in rimonta sullo Sporting Trestina. Il mercato ha dato elementi importanti alla rosa: si vedono dal 1' Videtta (gi&agrave; in gol proprio contro il Trestina), l'esterno Ballardini e l'ex Casarano Besmir Balla, oltre chiaramente al portiere Ubirti dopo l'addio di Cipriani che se ne &egrave; andato a Poggibonsi. Il Bastia arriva ad Agliana con tre sconfitte consecutive sulle spalle in chiusura di 2019 e un bisogno dannato di tornare ai punti: la retrocessione diretta, alla fine del girone d'andata, sarebbe evitata solo grazie alla classifica avulsa con il Ponsacco. Manca Castellani, ancora out per infortunio, oltre alla tegola Fabio Rosati, che a fine dicembre ha definitivamente chiuso la stagione per la rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro. La partita comincia e si protrae su ritmi non alti, ma la prima occasione &egrave; subito concreta e ce l'ha il Bastia: minuto 14, calcio d'angolo battuto dallo specialista Felici per la testa di Taifour appostato sul primo palo, ma Ubirti &egrave; bravo in reazione a dire no. L'Aglianese d&agrave; la sua versione dei fatti al 20': Balla lancia in verticale Malotti, che dialoga bene in ripartenza con Coralli, ma l'attaccante di Borgo San Lorenzo viene murato al momento del tiro. Il Bastia preme un filo di pi&ugrave; rispetto all'Aglianese nel primo tempo e lo fa principalmente con le trame di Felici e con Del Sante appostato di fronte all'area avversaria per proporre le sponde. &Egrave; proprio Del Sante che al 29' ci prova in girata di testa ma ancora Ubirti &egrave; sulla traiettoria del pallone e ne toglie il veleno. Aglianese pericolosa e molto allo scoccare del 45', quando Malotti scambia con Ballardini e l'ex Lucchese, dal lato corto dell'area sinistra, disegna un tracciante a centro area per Balla che ci arriva in spaccata ma senza poter incidere sul pallone. L'ultimo squillo del primo tempo &egrave; comunque degli umbri che ci provano con Felici in girata, ma blocca Ubirti. La ripresa si apre su ritmi pi&ugrave; alti e cos&igrave; al 51' l'Aglianese ha l'occasione pi&ugrave; importante fino a quel momento, con Malotti che parte palla al piede ben scortato da Ballardini fino a calciare in porta col sinistro, ma trovando la risposta di Meniconi, poi Coralli sulla ribattuta a porta poco guarnita non trova lo specchio per il no! generale dei tifosi neroverdi. La legge pi&ugrave; antica del calcio, gol sbagliato-gol sub&igrave;to, si concretizza con un cinismo disarmante: passano due giri di lancette e Felici viene lanciato in verticale prima del colpo di prima intenzione col sinistro al volo a incrociare, abile nel tenere la palla bassa rendendo la vita difficile a Ubirti: &egrave; 0-1 al 53'. Da qui il copione vede i neroverdi spingere, ma senza grosse occasioni create, e il Bastia chiudersi a riccio per difendere il vantaggio minimo. La chiave di svolta definitiva della partita al 87': Rozzi, nuovo entrato, d&agrave; le credenziali giuste al cross per Coralli solo in area, atterrato da Marconi in ritardo e calcio di rigore con secondo giallo per il numero 2 biancorosso. Malotti sul dischetto spiazza Meniconi: 1-1, Bastia in 10 e ancora tutto il recupero da giocare, ci sono tutti gli elementi per vedere i neroverdi in proiezione ultraoffensiva. Proiezioni spente subito perch&egrave; l'arbitro Esposito di Napoli d&agrave; il rosso diretto a Cellini (gomito alto) e Coralli (intervento da dietro a centrocampo) a stretto giro di posta. Ad onor del vero &egrave; da sottolineare che n&eacute; la prima n&eacute; la seconda espulsione sono cos&igrave; evidenti da non lasciare dubbi. Poi non succede altro e il pari spartisce la posta in palio nei bassifondi della classifica. Lorenzo Agostini




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