• Allievi Regionali GIR.B
  • Valdera
  • 3 - 1
  • ProLivorno Sorgenti


VALDERA (4-2-3-1): Ricci; Pantani (50' Guidi), Di Cocco, Barsacchi, Lunardelli; Turini, Betti (85' Niang); Andreotti (80' Giannettoni), Sodini (70' Carugini), Mannucci; Cutroneo. A disp.: Mangini. All.: Fabrizio Nuti.
PRO LIV. SORGENTI (4-3-2-1): Pagani; Spagnoli (73' Facenna), Sgariglia, Priami, Quaglia (73' Natali); Toti, Bartorelli, Mallocci (41' Salvetti); Domenichini (50' Cesarano), Domenici (41' Del Corona); Marconi. A disp.: Cappelli, Burini. All.: Alessandro Bargigli. In panchina: Maurizio Rea.

ARBITRO: Baronti di Pistoia.

RETI: 8' e 13' Mannucci, 71' Barsacchi, 77' Del Corona.
NOTE: falli subiti 15-13. Angoli 4-8. Tiri in porta 7-3. Tiri fuori 2-6. Ammoniti Spagnoli, Quaglia, Pantani, Natali. Recupero 2'+7'.



LE PAGELLE
Valdera
Ricci: 7 Sul gol subito può fare poco. Rimane inoperoso per molti tratti della gara, ma quand'è chiamato in causa risponde presente.
Pantani: 7 Limita le scorribande offensive per tenere sott'occhio Domenici. Bravissimo nel non perdere mai nell'uno contro uno. Si arrende solo ai crampi. 50' Guidi: 6 Un po' impreciso quando c'era da ripiegare, ma non commette errori fatali.
Di Cocco: 7 Su di lui gli attaccanti rimbalzano, neanche fosse un muro di gomma. Tiene la posizione, non perde mai la concentrazione. Diligente e rude quando serve.
Barsacchi: 7.5 Impeccabile, non sbaglia nulla, nemmeno un passaggio. Insuperabile in difesa, si toglie pure lo sfizio di segnare. Grandioso.
Lunardelli: 7 Prima Spagnoli e Domenichini, poi anche Del Corona e Cesarano. Tutti gravitano dalle sue parti, e quasi mai riescono a creare scompiglio.
Turini: 7.5 Un martello continuo. Ottimo nella fase difensiva, utilissimo nelle ripartenze rapide. Insieme a Betti forma una coppia di mediani eccezionale.
Betti: 7.5 Come Turini. Davanti alla difesa si sente come a casa sua. E' lui il padrone. Se vuoi passare, devi chiedergli il permesso. 85' Niang: ng.
Andreotti: 7 Il super bomber della squadra stavolta rimane all'asciutto, a differenza della partita di andata. Ma si adopera molto per la squadra. Primo tempo da urlo, un po' fiacco nella ripresa, ma sempre temibile quando parte in velocità. 80' Giannettoni: ng.
Sodini: 7 Fa da raccordo tra il centrocampo e l'attacco. Posizione difficile da interpretare, ma non per lui. Crea spesso la superiorità numerica in mezzo al campo. Esce stremato. 70' Carugini: ng.
Mannucci: 8.5 I tifosi avversari gli riservano sin da subito cori poco educati. Lui risponde da grande campione con una prestazione fantasmagorica. Due gol, miliardi di dribbling e spunti nello stretto. Non lo hanno mai visto, ne hanno solo sentito la scia.
Cutroneo: 7 Grande lavoro in avanti, nonostante le apparenze. Tiene sempre sul chi va là la difesa, fa a sportellate con i centrali e crea spazi invitanti per i propri compagni.
Pro Livorno Sorgenti
Pagani: 6 Sfortunato, non c'è che dire. La palla scivolosa sul primo gol, una gran conclusione sul secondo, la barriera che si apre sul terzo. Non ha chissà quali colpe, ma subire tre gol in una partita così importante è comunque un dato negativo.
Spagnoli: 6.5 Bravissimo quando c'è da attaccare, un po' meno in difesa. Lo frega l'eccessivo nervosismo, che lo rende poco lucido. 73' Facenna: ng.
Sgariglia: 6.5 Bravo in più di un'occasione a contrastare Cutroneo e Andreotti. Ma avrebbe potuto ostacolare Mannucci in modo migliore al momento dei due tiri vincenti.
Priami: 6 Non una gran prova della difesa in genere. Anche lui viene travolto dalle offensive del Valdera.
Quaglia: 6 In difficoltà quando viene puntato, meglio quando sale. Non riesce a trovare il modo di ripartire in velocità, il che limita non poco la fase offensiva ospite. 73' Natali: ng.
Toti: 7 Una buona gara, tutto sommato. Prima frazione un po' a rilento. Meglio nella ripresa, quando il pressing del Valdera cala d'intensità.
Bartorelli: 6 Rimane nel gorgo del centrocampo, travolto dalla micidiale coppia Betti-Turini. E' senza macchia, ma purtroppo per i suoi anche senza lode.
Mallocci: 6 Parte fortissimo, con molte accelerazioni e proposizioni offensive. Poi si spegne, e scompare dalla manovra. Peccato, sarebbe potuto essere decisivo. 41' Salvetti: 6 Si avvicina spesso alla trequarti nerazzurra, ma senza avere il piglio giusto.
Domenichini: 6 Un altro che è mancato all'appello. Sarà la tensione, o l'ottima marcatura riservatagli, fatto sta che combina poco di quello che è realmente in grado di fare. 50' Cesarano: 6 Gioca mezz'ora, ma non entra bene in partita.
Domenici: 6 Su per giù come Mallocci. All'andata lasciò un segno pesantissimo, stavolta è arrivato scarico e senza idee. 41' Del Corona: 6.5 Due belle conclusioni ottimamente respinte da Ricci. Segna il gol della bandiera quando ormai è troppo tardi.
Marconi: 6.5 Si è dato un gran bel da fare. Purtroppo per lui ha impattato in una difesa in stato di grazia, praticamente insuperabile. C'ha provato.
Arbitro
Baronti di Pistoia: 7 Partita dal massimo grado di difficoltà. Lascia molto giocare - data anche la gran pioggia - e fa bene. Poteva estrarre qualche cartellino in più, ma è solo un dettaglio.
IL COMMENTO
Guardate la targa c'è scritto sulle magliette celebrative. Al triplice fischio del signor Baronti di Pistoia la gioia è tutta per il Valdera. Il finale di stagione più incerto degli ultimi anni si conclude con l'incredibile vittoria della società pisana. Solo un girone fa si consumava una sorta di dramma, la sconfitta a Livorno che aveva portato la compagine di mister Nuti a -9 dalla vetta. Oggi, in una piovosa mattinata di maggio, quegli stessi ragazzi possono esultare per aver compiuto un'impresa che è andata oltre la logica, oltre la speranza, oltre il sogno, al limite della fantascienza. I numeri parlano da soli. Tredici vittorie, due pareggi, nessuna sconfitta. Un rullino di marcia impressionante che ha permesso al Valdera di rosicchiare punti su punti e portarsi a -1 dalla vetta all'ultima giornata. Già, la vetta, conquistata dalla Pro Livorno alla quinta giornata di andata e abbandonata solo sul più bello, all'ultimo respiro. Se lo sarebbero meritato entrambi questo titolo. Ma lo sport non ammette che ci siano due vincitori. Lo sport esige che l'eroe, alla fine, sia soltanto uno, ed è proprio questo a renderlo così maledettamente affascinante. Ma entriamo nel dettaglio della cronaca. Il Valdera deve assolutamente vincere, così fin dai primi minuti si porta nella metà campo degli ospiti, alzando notevolmente il baricentro. Il gol che sblocca il risultato arriva praticamente subito: buona azione in velocità sull'out di destra, palla a Mannucci che si accentra e dal limite conclude verso la porta; Pagani sembra sicuro dalla presa, invece la palla sfugge dal suo controllo e finisce in rete. Passano meno di cinque minuti che ecco il raddoppio. Cross di Andreotti dalla fascia destra, Mannucci riesce a coordinarsi perfettamente al limite dell'area di rigore, sinistro al volo potentissimo e palla che s'infila nell'angolino basso. Un gol spettacolare del Di Natale della Valdera, una perla di rara bellezza. Lo shock per il rapido uno-due si fa sentire. La Pro Livorno Sorgenti accusa il colpo, non riesce ad imbastire un'azione d'attacco tale da mettere alle corde il Valdera. La prima conclusione degli ospiti verso Ricci si registra al 37', quando Spagnoli mette in mezzo un buon pallone per Marconi, ma Barsacchi e Di Cocco fanno buona guardia e ribattono il pericoloso tiro dell'attaccante. Nella ripresa mister Rea prova a cambiare l'inerzia della gara con qualche sostituzione, ma non approfittano dell'evidente calo di tensione del Valdera. Del Corona va vicino al gol al 54', sfrutta un'ingenuità di Guidi e si presenta a tu per tu con Ricci, tiro potente rasoterra ed ottima risposta dell'estremo difensore. Al 66' Barsacchi scalda i pugni a Pagani con un potente calcio di punizione dai 25 metri, e pochi minuti dopo lo trafigge sempre su punizione, agevolato dal separarsi degli uomini in barriera. Del Corona riduce le distanze a tre minuti dalla fine sugli sviluppi di un calcio d'angolo, ma è troppo tardi. Il gol della bandiera però non riduce l'amarezza suoi volti della Pro Livorno Sorgenti. La delusione per il traguardo sfumato proprio sul più bello è tale che risulta difficile anche descriverla. Ed è più che comprensibile. Ma anche loro si meritano ogni tipo di complimento per questa stagione, dominata in lungo e in largo per molti mesi. Le vittorie hanno molto più valore se conquistate contro un grande avversario. Ed è proprio ciò che è stata la Pro Livorno Sorgenti. Di questo possono essere fieri, così come lo saranno i ragazzi della Valdera, entrati di diritto nella storia del calcio toscano.
Gabriele Nieri
Emozioni contrastanti quelle registrate a fine partita: mister Bargigli analizza così il sorpasso subito a pochi metri dal traguardo, dopo una stagione passata a fare il ruolo della lepre: Purtroppo abbiamo pagato un grosso scotto dal punto di vista mentale, regalando praticamente tutto il primo tempo alla Valdera: sotto di due reti dopo 10' era impossibile fare di meglio, e certamente non posso essere arrabbiato con dei ragazzi che hanno condotto il campionato per 5 mesi. C'è tanta amarezza certo, ma anche l'orgoglio di essere arrivati a giocarci il campionato contro una società così gloriosa che a inizio stagione era considerata strafavorita. Questa sconfitta ci servirà per crescere dal punto di vista mentale, unico aspetto da migliorare per dei ragazzi che hanno dimostrato, dal punto di vista tecnico, di non essere inferiori a nessuno. Aspettative dalla Coppa? Se devo essere sincero non credo che l'affronteremo col coltello tra i denti, la reputo più un'occasione per mettere in luce chi ha giocato meno, come il nostro capitano Burini che sta tornando solo ora e tanto ci è mancato. Per chiudere vorrei fare un ringraziamento particolare a Daniele Barghi, Luca Brinoni, Felice Toti e Maurizio Rea: senza uno staff così competente e pieno di energie non saremmo arrivati a giocarci il campionato all'ultima giornata.
Sull'opposta sponda, incontenibile la felicità di Fabrizio Nuti per una vittoria dal sapore dolcissimo: Incredibile quello che sono riusciti a fare questi ragazzi nel girone di ritorno (13 vittorie, 1 pareggio, 1 sconfitta n.d.r.): dopo la partita di andata contro la Pro Livorno Sorgenti eravamo a 9 punti dalla vetta, tanti avrebbero mollato, invece il gruppo si è plasmato e unito dopo un inizio difficile, maturando dal punto di vista tecnico ma soprattutto mentale. La partita di oggi, affrontata non con la tensione di chi si gioca un campionato in 80 minuti, ma con l'entusiasmo di aver già compiuto una grande impresa, è la dimostrazione più lampante di questa crescita. Una dedica particolare per questa vittoria va a Vito Consoloni per il suo sostegno incondizionato, e a Gianluca Nuti, mio fratello, che nei primi difficili mesi di questa stagione ha dovuto ingoiare tanti rospi e subire tante ingiuste critiche: questo trionfo è anche e soprattutto suo .
T.G.

VALDERA (4-2-3-1): Ricci; Pantani (50' Guidi), Di Cocco, Barsacchi, Lunardelli; Turini, Betti (85' Niang); Andreotti (80' Giannettoni), Sodini (70' Carugini), Mannucci; Cutroneo. A disp.: Mangini. All.: Fabrizio Nuti.<br >PRO LIV. SORGENTI (4-3-2-1): Pagani; Spagnoli (73' Facenna), Sgariglia, Priami, Quaglia (73' Natali); Toti, Bartorelli, Mallocci (41' Salvetti); Domenichini (50' Cesarano), Domenici (41' Del Corona); Marconi. A disp.: Cappelli, Burini. All.: Alessandro Bargigli. In panchina: Maurizio Rea.<br > ARBITRO: Baronti di Pistoia.<br > RETI: 8' e 13' Mannucci, 71' Barsacchi, 77' Del Corona.<br >NOTE: falli subiti 15-13. Angoli 4-8. Tiri in porta 7-3. Tiri fuori 2-6. Ammoniti Spagnoli, Quaglia, Pantani, Natali. Recupero 2'+7'. LE PAGELLE<br >Valdera<br ><b>Ricci: 7</b> Sul gol subito pu&ograve; fare poco. Rimane inoperoso per molti tratti della gara, ma quand'&egrave; chiamato in causa risponde presente.<br ><b>Pantani: 7</b> Limita le scorribande offensive per tenere sott'occhio Domenici. Bravissimo nel non perdere mai nell'uno contro uno. Si arrende solo ai crampi. <b>50' Guidi: 6</b> Un po' impreciso quando c'era da ripiegare, ma non commette errori fatali.<br ><b>Di Cocco: 7</b> Su di lui gli attaccanti rimbalzano, neanche fosse un muro di gomma. Tiene la posizione, non perde mai la concentrazione. Diligente e rude quando serve.<br ><b>Barsacchi: 7.5</b> Impeccabile, non sbaglia nulla, nemmeno un passaggio. Insuperabile in difesa, si toglie pure lo sfizio di segnare. Grandioso. <br ><b>Lunardelli: 7</b> Prima Spagnoli e Domenichini, poi anche Del Corona e Cesarano. Tutti gravitano dalle sue parti, e quasi mai riescono a creare scompiglio. <br ><b>Turini: 7.5</b> Un martello continuo. Ottimo nella fase difensiva, utilissimo nelle ripartenze rapide. Insieme a Betti forma una coppia di mediani eccezionale.<br ><b>Betti: 7.5</b> Come Turini. Davanti alla difesa si sente come a casa sua. E' lui il padrone. Se vuoi passare, devi chiedergli il permesso. <b>85' Niang: ng.</b><br ><b>Andreotti: 7</b> Il super bomber della squadra stavolta rimane all'asciutto, a differenza della partita di andata. Ma si adopera molto per la squadra. Primo tempo da urlo, un po' fiacco nella ripresa, ma sempre temibile quando parte in velocit&agrave;. <b>80' Giannettoni: ng.</b><br ><b>Sodini: 7</b> Fa da raccordo tra il centrocampo e l'attacco. Posizione difficile da interpretare, ma non per lui. Crea spesso la superiorit&agrave; numerica in mezzo al campo. Esce stremato. <b>70' Carugini: ng.</b><br ><b>Mannucci: 8.5</b> I tifosi avversari gli riservano sin da subito cori poco educati. Lui risponde da grande campione con una prestazione fantasmagorica. Due gol, miliardi di dribbling e spunti nello stretto. Non lo hanno mai visto, ne hanno solo sentito la scia.<br ><b>Cutroneo: 7</b> Grande lavoro in avanti, nonostante le apparenze. Tiene sempre sul chi va l&agrave; la difesa, fa a sportellate con i centrali e crea spazi invitanti per i propri compagni. <br >Pro Livorno Sorgenti<br ><b>Pagani: 6</b> Sfortunato, non c'&egrave; che dire. La palla scivolosa sul primo gol, una gran conclusione sul secondo, la barriera che si apre sul terzo. Non ha chiss&agrave; quali colpe, ma subire tre gol in una partita cos&igrave; importante &egrave; comunque un dato negativo.<br ><b>Spagnoli: 6.5</b> Bravissimo quando c'&egrave; da attaccare, un po' meno in difesa. Lo frega l'eccessivo nervosismo, che lo rende poco lucido. <b>73' Facenna: ng.</b><br ><b>Sgariglia: 6.5</b> Bravo in pi&ugrave; di un'occasione a contrastare Cutroneo e Andreotti. Ma avrebbe potuto ostacolare Mannucci in modo migliore al momento dei due tiri vincenti.<br ><b>Priami: 6</b> Non una gran prova della difesa in genere. Anche lui viene travolto dalle offensive del Valdera. <br ><b>Quaglia: 6</b> In difficolt&agrave; quando viene puntato, meglio quando sale. Non riesce a trovare il modo di ripartire in velocit&agrave;, il che limita non poco la fase offensiva ospite. <b>73' Natali: ng.</b><br ><b>Toti: 7</b> Una buona gara, tutto sommato. Prima frazione un po' a rilento. Meglio nella ripresa, quando il pressing del Valdera cala d'intensit&agrave;.<br ><b>Bartorelli: 6</b> Rimane nel gorgo del centrocampo, travolto dalla micidiale coppia Betti-Turini. E' senza macchia, ma purtroppo per i suoi anche senza lode. <br ><b>Mallocci: 6</b> Parte fortissimo, con molte accelerazioni e proposizioni offensive. Poi si spegne, e scompare dalla manovra. Peccato, sarebbe potuto essere decisivo. 41' <b>Salvetti: 6</b> Si avvicina spesso alla trequarti nerazzurra, ma senza avere il piglio giusto.<br ><b>Domenichini: 6</b> Un altro che &egrave; mancato all'appello. Sar&agrave; la tensione, o l'ottima marcatura riservatagli, fatto sta che combina poco di quello che &egrave; realmente in grado di fare. 50' <b>Cesarano: 6</b> Gioca mezz'ora, ma non entra bene in partita.<br ><b>Domenici: 6</b> Su per gi&ugrave; come Mallocci. All'andata lasci&ograve; un segno pesantissimo, stavolta &egrave; arrivato scarico e senza idee. <b>41' Del Corona: 6.5</b> Due belle conclusioni ottimamente respinte da Ricci. Segna il gol della bandiera quando ormai &egrave; troppo tardi.<br ><b>Marconi: 6.5</b> Si &egrave; dato un gran bel da fare. Purtroppo per lui ha impattato in una difesa in stato di grazia, praticamente insuperabile. C'ha provato.<br >Arbitro<br ><b>Baronti di Pistoia: 7</b> Partita dal massimo grado di difficolt&agrave;. Lascia molto giocare - data anche la gran pioggia - e fa bene. Poteva estrarre qualche cartellino in pi&ugrave;, ma &egrave; solo un dettaglio.<br >IL COMMENTO<br > Guardate la targa c'&egrave; scritto sulle magliette celebrative. Al triplice fischio del signor Baronti di Pistoia la gioia &egrave; tutta per il Valdera. Il finale di stagione pi&ugrave; incerto degli ultimi anni si conclude con l'incredibile vittoria della societ&agrave; pisana. Solo un girone fa si consumava una sorta di dramma, la sconfitta a Livorno che aveva portato la compagine di mister Nuti a -9 dalla vetta. Oggi, in una piovosa mattinata di maggio, quegli stessi ragazzi possono esultare per aver compiuto un'impresa che &egrave; andata oltre la logica, oltre la speranza, oltre il sogno, al limite della fantascienza. I numeri parlano da soli. Tredici vittorie, due pareggi, nessuna sconfitta. Un rullino di marcia impressionante che ha permesso al Valdera di rosicchiare punti su punti e portarsi a -1 dalla vetta all'ultima giornata. Gi&agrave;, la vetta, conquistata dalla Pro Livorno alla quinta giornata di andata e abbandonata solo sul pi&ugrave; bello, all'ultimo respiro. Se lo sarebbero meritato entrambi questo titolo. Ma lo sport non ammette che ci siano due vincitori. Lo sport esige che l'eroe, alla fine, sia soltanto uno, ed &egrave; proprio questo a renderlo cos&igrave; maledettamente affascinante. Ma entriamo nel dettaglio della cronaca. Il Valdera deve assolutamente vincere, cos&igrave; fin dai primi minuti si porta nella met&agrave; campo degli ospiti, alzando notevolmente il baricentro. Il gol che sblocca il risultato arriva praticamente subito: buona azione in velocit&agrave; sull'out di destra, palla a Mannucci che si accentra e dal limite conclude verso la porta; Pagani sembra sicuro dalla presa, invece la palla sfugge dal suo controllo e finisce in rete. Passano meno di cinque minuti che ecco il raddoppio. Cross di Andreotti dalla fascia destra, Mannucci riesce a coordinarsi perfettamente al limite dell'area di rigore, sinistro al volo potentissimo e palla che s'infila nell'angolino basso. Un gol spettacolare del Di Natale della Valdera, una perla di rara bellezza. Lo shock per il rapido uno-due si fa sentire. La Pro Livorno Sorgenti accusa il colpo, non riesce ad imbastire un'azione d'attacco tale da mettere alle corde il Valdera. La prima conclusione degli ospiti verso Ricci si registra al 37', quando Spagnoli mette in mezzo un buon pallone per Marconi, ma Barsacchi e Di Cocco fanno buona guardia e ribattono il pericoloso tiro dell'attaccante. Nella ripresa mister Rea prova a cambiare l'inerzia della gara con qualche sostituzione, ma non approfittano dell'evidente calo di tensione del Valdera. Del Corona va vicino al gol al 54', sfrutta un'ingenuit&agrave; di Guidi e si presenta a tu per tu con Ricci, tiro potente rasoterra ed ottima risposta dell'estremo difensore. Al 66' Barsacchi scalda i pugni a Pagani con un potente calcio di punizione dai 25 metri, e pochi minuti dopo lo trafigge sempre su punizione, agevolato dal separarsi degli uomini in barriera. Del Corona riduce le distanze a tre minuti dalla fine sugli sviluppi di un calcio d'angolo, ma &egrave; troppo tardi. Il gol della bandiera per&ograve; non riduce l'amarezza suoi volti della Pro Livorno Sorgenti. La delusione per il traguardo sfumato proprio sul pi&ugrave; bello &egrave; tale che risulta difficile anche descriverla. Ed &egrave; pi&ugrave; che comprensibile. Ma anche loro si meritano ogni tipo di complimento per questa stagione, dominata in lungo e in largo per molti mesi. Le vittorie hanno molto pi&ugrave; valore se conquistate contro un grande avversario. Ed &egrave; proprio ci&ograve; che &egrave; stata la Pro Livorno Sorgenti. Di questo possono essere fieri, cos&igrave; come lo saranno i ragazzi della Valdera, entrati di diritto nella storia del calcio toscano.<br >Gabriele Nieri<br >Emozioni contrastanti quelle registrate a fine partita: mister <b>Bargigli </b>analizza cos&igrave; il sorpasso subito a pochi metri dal traguardo, dopo una stagione passata a fare il ruolo della lepre: <b>Purtroppo abbiamo pagato un grosso scotto dal punto di vista mentale, regalando praticamente tutto il primo tempo alla Valdera: sotto di due reti dopo 10' era impossibile fare di meglio, e certamente non posso essere arrabbiato con dei ragazzi che hanno condotto il campionato per 5 mesi. C'&egrave; tanta amarezza certo, ma anche l'orgoglio di essere arrivati a giocarci il campionato contro una societ&agrave; cos&igrave; gloriosa che a inizio stagione era considerata strafavorita. Questa sconfitta ci servir&agrave; per crescere dal punto di vista mentale, unico aspetto da migliorare per dei ragazzi che hanno dimostrato, dal punto di vista tecnico, di non essere inferiori a nessuno. Aspettative dalla Coppa? Se devo essere sincero non credo che l'affronteremo col coltello tra i denti, la reputo pi&ugrave; un'occasione per mettere in luce chi ha giocato meno, come il nostro capitano Burini che sta tornando solo ora e tanto ci &egrave; mancato. Per chiudere vorrei fare un ringraziamento particolare a Daniele Barghi, Luca Brinoni, Felice Toti e Maurizio Rea: senza uno staff cos&igrave; competente e pieno di energie non saremmo arrivati a giocarci il campionato all'ultima giornata</b>. <br >Sull'opposta sponda, incontenibile la felicit&agrave; di <b>Fabrizio Nuti</b> per una vittoria dal sapore dolcissimo: <b>Incredibile quello che sono riusciti a fare questi ragazzi nel girone di ritorno </b>(13 vittorie, 1 pareggio, 1 sconfitta n.d.r.)<b>: dopo la partita di andata contro la Pro Livorno Sorgenti eravamo a 9 punti dalla vetta, tanti avrebbero mollato, invece il gruppo si &egrave; plasmato e unito dopo un inizio difficile, maturando dal punto di vista tecnico ma soprattutto mentale. La partita di oggi, affrontata non con la tensione di chi si gioca un campionato in 80 minuti, ma con l'entusiasmo di aver gi&agrave; compiuto una grande impresa, &egrave; la dimostrazione pi&ugrave; lampante di questa crescita. Una dedica particolare per questa vittoria va a Vito Consoloni per il suo sostegno incondizionato, e a Gianluca Nuti, mio fratello, che nei primi difficili mesi di questa stagione ha dovuto ingoiare tanti rospi e subire tante ingiuste critiche: questo trionfo &egrave; anche e soprattutto suo</b> .<br >T.G.




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