• Giovanissimi Nazionali GIR.D
  • Fiorentina
  • 2 - 0
  • Livorno


FIORENTINA: Sordini, Pierozzi (70' Landolfi), Ponsi, Soldani (70' Zampina), Dutu, Botturi, Ben Moussa (46' Bric), D'Agostino (60' Minocci), Servillo (60' Terramoto), Fiorini, Di Caterino (35' Buffa). A disp.: Chiorra, Pastore. All.: Leonardo Gabbanini.
LIVORNO: De Chirico, Bani (50' Consani), Canessa, Fascioli (62' Pini Gi.), Petri, Salvadori, Stoppa (41' Le Rose), Pini Ga., Curcio, Picchi (62' Ivastanin), Amore (41' Piccione). A disp.: Lista, Simeone, Grassi, Fremura. All.: David Balleri.

ARBITRO: Luzaj del Valdarno.

RETI: 28' D'Agostino, 67' Terramoto.
NOTE: ammoniti D'Agostino al 55', Bonini al 65'.



Ha vinto e convinto domenica al Buozzi delle Due Strade la Fiorentina, superando per due a zero un Livorno che comunque ha giocato una buona partita. Una gara concitata e veloce, giocata su ritmi alti ma non per questo meno povera di buone giocate. La Fiorentina, sfruttando la grande qualità dei propri uomini a centrocampo - Ben Moussa e Bric su tutti hanno giocato una prova soprendente - è riuscita a concretizzare bene le azioni che ha creato, anche grazie alla costante spinta dei due esterni difensivi Ponsi e Pierozzi; al contrario il Livorno, nonostante la buona prova in regia di Gabriele Pini e la spinta di Canessa sulla sinistra, non ha quasi mai impensierito il portiere avversario Sordini, per la poca precisione nell'ultimo passaggio, nella rifinitura delle azioni, che spesso ha inibito gli attaccanti, in particolare Curcio, dalla possibilità di finalizzare, rendendoli di fatto poco pericolosi e poco coinvolti nel gioco amaranto. Anche i cambi hanno avuto, nel corso del match, il loro peso: in particolare Bric, ma anche Terramoto e Bonini infatti hanno decisamente convinto con la loro prestazione per voglia, qualità e convinzione; al contrario le riserve del Livorno, e mi riferisco in particolare ai giocatori offensivi Piccione e Le Rose, non sono riusciti ad avere un buon impatto sulla gara, finendo per innervosirsi e commettere anche diversi falli poco utili. Venendo alla cronaca del match, nei primi dieci minuti la Fiorentina ha spinto decisamente sull'acceleratore, schiacciando il Livorno e procurandosi diverse situazioni interessanti, alcune delle quali si sono trasformate in vere e proprie occasioni, sia sui piedi di Di Caterino che di Servillo; tuttavia la poca precisione delle punte o le mani di De Chirico hanno mantenuto il risultato fisso sullo 0-0. Dal 10', in seguito, è venuto fuori con prepotenza anche il Livorno, arrivando all'11' a una conclusione interessante da fuori area con il terzino sinistro Canessa - uno dei più attivi dei suoi in questa fase di gara. Dopo un quarto d'ora di ritmi forsennati dunque, la partita si è stabilizzata, e sono venute fuori anche le idee di gioco di entrambe le squadre. Da una parte, in casa Fiorentina, Fiorini ha cominciato a macinare gioco da regista, anche se non in una delle sue migliori giornate, smistando palloni sulle mezz'ali D'Agostino e Ben Moussa, entrambi molto ispirati; inoltre la posizione di Soldani tra le linee e le discese continue di Ponsi e Pierozzi hanno completato un quadro offensivo molto positivo, che ha creato diverse occasioni. D'altro canto nel Livorno si è imposta la figura di Gabriele Pini in mezzo al campo, che sia battendo le punizioni, sia servendo palloni importanti in verticale, ha illuminato tutte le azioni offensive degli ospiti, che comunque quasi mai si sono tradotte in occasioni reali. Unica eccezione al 19', quando su un corner conquistato dal solito Canessa, battuto dallo stesso Gabriele Pini, Salvadori ha staccato di testa, impegnando il portiere fiorentino Sordini a una presa in tuffo. Il gol della Fiorentina, al contrario, non si è fatto attendere, ed è arrivato al termine di un'azione emblematica delle buone giocate viola: l'ha iniziata Fiorini, al 28', servendo centralmente Ben Moussa, che con un filtrante preciso ha pescato il taglio di Soldani, il quale, intelligentemente, ha trovato a sua volta, in verticale, D'agostino, che non ha dovuto fare altro che portarsi il pallone sul destro, e insaccarlo all'angolino basso, dove De Chirico non sarebbe mai potuto arrivare.
Nel secondo tempo la partita è proseguita su ritmi più bassi, sancendo di fatto la vittoria della Fiorentina, dato che mai gli ospiti sono stati davvero pericolosi. In particolare, dicevo in precedenza, alcuni degli innesti in casa viola hanno fatto la differenza: Bric su tutti è entrato con grande voglia, andando così spesso a recuperare il pallone e servendo palloni precisi ai compagni, nonché trovando pure qualche buona conclusione. Anche Buffa ha giocato una discreta partita, conquistando qualche punizione con buona difesa del pallone. Infine, determinante l'impatto sulla gara di Terramoto, che ha chiuso i conti battendo De Chirico, dopo esser scattato al 67' su servizio di Soldani in involata verso la porta.

Calciatoripiù
: nella Fiorentina il migliore in assoluto è D'Agostino (8), perché ha segnato il gol vittoria, mala prova di tutti gli uomini di centrocampo è stata assai convincente: anche Ben Moussa (7.5) si è messo in luce positivamente insieme alla sorprendente prestazione di Bric (7.5), che ha inciso nonostante i pochi minuti giocati. Infine molto buona la prova di Pierozzi (7.5), che è stato più continuo del compagno di ruolo Ponsi nella spinta offensiva (condita anche da diverse buone giocate), e nelle chiusure in difesa. Nel Livorno, invece, in due si sono evidentemente distinti durante la gara: il primo è Gabriele Pini (7), che ha retto quasi da solo l'impostazione delle azioni ospiti, il secondo Canessa (6.5), preciso in difesa e sempre presente in fase offensiva.

Filippo Ungar FIORENTINA: Sordini, Pierozzi (70' Landolfi), Ponsi, Soldani (70' Zampina), Dutu, Botturi, Ben Moussa (46' Bric), D'Agostino (60' Minocci), Servillo (60' Terramoto), Fiorini, Di Caterino (35' Buffa). A disp.: Chiorra, Pastore. All.: Leonardo Gabbanini. <br >LIVORNO: De Chirico, Bani (50' Consani), Canessa, Fascioli (62' Pini Gi.), Petri, Salvadori, Stoppa (41' Le Rose), Pini Ga., Curcio, Picchi (62' Ivastanin), Amore (41' Piccione). A disp.: Lista, Simeone, Grassi, Fremura. All.: David Balleri.<br > ARBITRO: Luzaj del Valdarno.<br > RETI: 28' D'Agostino, 67' Terramoto. <br >NOTE: ammoniti D'Agostino al 55', Bonini al 65'. Ha vinto e convinto domenica al Buozzi delle Due Strade la Fiorentina, superando per due a zero un Livorno che comunque ha giocato una buona partita. Una gara concitata e veloce, giocata su ritmi alti ma non per questo meno povera di buone giocate. La Fiorentina, sfruttando la grande qualit&agrave; dei propri uomini a centrocampo - Ben Moussa e Bric su tutti hanno giocato una prova soprendente - &egrave; riuscita a concretizzare bene le azioni che ha creato, anche grazie alla costante spinta dei due esterni difensivi Ponsi e Pierozzi; al contrario il Livorno, nonostante la buona prova in regia di Gabriele Pini e la spinta di Canessa sulla sinistra, non ha quasi mai impensierito il portiere avversario Sordini, per la poca precisione nell'ultimo passaggio, nella rifinitura delle azioni, che spesso ha inibito gli attaccanti, in particolare Curcio, dalla possibilit&agrave; di finalizzare, rendendoli di fatto poco pericolosi e poco coinvolti nel gioco amaranto. Anche i cambi hanno avuto, nel corso del match, il loro peso: in particolare Bric, ma anche Terramoto e Bonini infatti hanno decisamente convinto con la loro prestazione per voglia, qualit&agrave; e convinzione; al contrario le riserve del Livorno, e mi riferisco in particolare ai giocatori offensivi Piccione e Le Rose, non sono riusciti ad avere un buon impatto sulla gara, finendo per innervosirsi e commettere anche diversi falli poco utili. Venendo alla cronaca del match, nei primi dieci minuti la Fiorentina ha spinto decisamente sull'acceleratore, schiacciando il Livorno e procurandosi diverse situazioni interessanti, alcune delle quali si sono trasformate in vere e proprie occasioni, sia sui piedi di Di Caterino che di Servillo; tuttavia la poca precisione delle punte o le mani di De Chirico hanno mantenuto il risultato fisso sullo 0-0. Dal 10', in seguito, &egrave; venuto fuori con prepotenza anche il Livorno, arrivando all'11' a una conclusione interessante da fuori area con il terzino sinistro Canessa - uno dei pi&ugrave; attivi dei suoi in questa fase di gara. Dopo un quarto d'ora di ritmi forsennati dunque, la partita si &egrave; stabilizzata, e sono venute fuori anche le idee di gioco di entrambe le squadre. Da una parte, in casa Fiorentina, Fiorini ha cominciato a macinare gioco da regista, anche se non in una delle sue migliori giornate, smistando palloni sulle mezz'ali D'Agostino e Ben Moussa, entrambi molto ispirati; inoltre la posizione di Soldani tra le linee e le discese continue di Ponsi e Pierozzi hanno completato un quadro offensivo molto positivo, che ha creato diverse occasioni. D'altro canto nel Livorno si &egrave; imposta la figura di Gabriele Pini in mezzo al campo, che sia battendo le punizioni, sia servendo palloni importanti in verticale, ha illuminato tutte le azioni offensive degli ospiti, che comunque quasi mai si sono tradotte in occasioni reali. Unica eccezione al 19', quando su un corner conquistato dal solito Canessa, battuto dallo stesso Gabriele Pini, Salvadori ha staccato di testa, impegnando il portiere fiorentino Sordini a una presa in tuffo. Il gol della Fiorentina, al contrario, non si &egrave; fatto attendere, ed &egrave; arrivato al termine di un'azione emblematica delle buone giocate viola: l'ha iniziata Fiorini, al 28', servendo centralmente Ben Moussa, che con un filtrante preciso ha pescato il taglio di Soldani, il quale, intelligentemente, ha trovato a sua volta, in verticale, D'agostino, che non ha dovuto fare altro che portarsi il pallone sul destro, e insaccarlo all'angolino basso, dove De Chirico non sarebbe mai potuto arrivare. <br >Nel secondo tempo la partita &egrave; proseguita su ritmi pi&ugrave; bassi, sancendo di fatto la vittoria della Fiorentina, dato che mai gli ospiti sono stati davvero pericolosi. In particolare, dicevo in precedenza, alcuni degli innesti in casa viola hanno fatto la differenza: Bric su tutti &egrave; entrato con grande voglia, andando cos&igrave; spesso a recuperare il pallone e servendo palloni precisi ai compagni, nonch&eacute; trovando pure qualche buona conclusione. Anche Buffa ha giocato una discreta partita, conquistando qualche punizione con buona difesa del pallone. Infine, determinante l'impatto sulla gara di Terramoto, che ha chiuso i conti battendo De Chirico, dopo esser scattato al 67' su servizio di Soldani in involata verso la porta. <br ><b> Calciatoripi&ugrave;</b>: nella Fiorentina il migliore in assoluto &egrave;<b> D'Agostino </b>(8), perch&eacute; ha segnato il gol vittoria, mala prova di tutti gli uomini di centrocampo &egrave; stata assai convincente: anche <b>Ben Moussa </b>(7.5) si &egrave; messo in luce positivamente insieme alla sorprendente prestazione di <b>Bric </b>(7.5), che ha inciso nonostante i pochi minuti giocati. Infine molto buona la prova di <b>Pierozzi </b>(7.5), che &egrave; stato pi&ugrave; continuo del compagno di ruolo Ponsi nella spinta offensiva (condita anche da diverse buone giocate), e nelle chiusure in difesa. Nel Livorno, invece, in due si sono evidentemente distinti durante la gara: il primo &egrave; <b>Gabriele Pini</b> (7), che ha retto quasi da solo l'impostazione delle azioni ospiti, il secondo <b>Canessa </b>(6.5), preciso in difesa e sempre presente in fase offensiva. Filippo Ungar




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