• Allievi Regionali GIR.D
  • Maliseti
  • 3 - 0
  • Lanciotto Campi


MALISETI: Chiavacci 6 (63' Tasselli 6), Bonadonna 6 (61' Calamai 6), Erico 6,5, Del Bianco 7, Mangani 6,5, Manetti 6,5 (54' Cicciarella 6), Giandonati 8,5 (58' Cardinale 6), Pau 6,5, Palaj 7,5 (53' Mosconi 6), Konica 7, Caggianese 8 (51' Berti 6). A disp.: Magazzini. All.: Simone Cavalieri.
LANCIOTTO C.B.: Morsiani 6, Arlia 6-, Borsari 6-, Simoni 6,5, Nencini 6 (41' Capalbo 6,5), Dondoli 6,5 (41' Esposito 6), Fornaciari 6-, Galarza 6, Landi 6, Lutaj 6, Katib 6 (41' De Stefano 6). A disp.: Mauro. All.: Stefano Latini.

ARBITRO: Arnone di Empoli.

RETI: 13' Caggianese, 29' e 52' Palaj.
NOTE: angoli 8-2.



In una grigia e piovosa giornata al Comunale di Maliseti tutto è pronto per la grande festa per la vittoria del campionato della squadra di mister Cavalieri. Un solo punto: è quanto serve agli amaranto per centrare il titolo. Sulla carta, impresa non proibitiva contro il Lanciotto Campi Bisenzio che, ormai salvo, non ha più niente da chiedere alla sua stagione. Tuttavia, si sa nel calcio, mai prendere sotto gamba le partite, perché è proprio quando si è troppo tranquilli e sicuri di vincere che si va incontro alle più brutte ed infauste sorprese. Il pubblico presente è quello delle grandi occasioni: l'eccezionale lettura delle formazioni da parte dello speaker carica di emozioni e di adrenalina la sfida. Mentre mister Cavalieri ha a disposizione tutti i propri giocatori e può schierare la migliore formazione, gli ospiti si presentano a quest'ultima trasferta rimaneggiatissimi, con molte assenze: mister Latini deve fare di necessità virtù, gettando nella mischia calciatori non molto utilizzati in questa stagione. La partenza è decisamente di marca amaranto, con i padroni di casa decisi a mettere in chiaro subito le gerarchie: al 5' Palaj sfrutta un'indecisione della retroguardia ospite e dal cuore dell'area di rigore scalda le mani a Morsiani. Al 13' da posizione improbabile, vicino alla cunetta del calcio d'angolo, Caggianese prova l'impossibile, calciando direttamente in porta e sfidando le leggi della fisica: la traiettoria del suo tiro è meravigliosa e beffarda per il portiere avversario che guarda la palla entrare in rete. Il gol del vantaggio dà ancora più forza e vigore ai padroni di casa, già completamente padroni del campo, anche se le occasioni da rete scarseggiano. Al 17' si deve segnalare quella che di fatto rimarrà l'unica occasione capitata per gli ospiti: Dondoli sfrutta abilmente una corta respinta della difesa amaranto e scarica un bolide che trafigge il portiere, ma l'arbitro annulla la rete per sospetta posizione di offside di un compagno ch ostruisce la visuale a Chiavacci. Al 20' discesa sulla sinistra dell'imprendibile Caggianese, botta col mancino ma palla alta sopra la traversa. Nonostante un assopimento dei locali che dura per qualche minuto e che non trova gli ospiti pronti ad approfittarne, il Maliseti va ancora vicino al raddoppio con una bella conclusione di Bonadonna, fuori di un soffio. Al 29' straordinaria azione dei locali, Giandonati, protagonista assoluto del match, si inventa una giocata da calciatore vero sull'out di destra e crossa centralmente per Palaj che, tutto solo, ribadisce in rete. Al 32' brillante discesa di Bonadonna sulla destra, assist per Manetti che vanifica la bella azione del compagno on un tiro da dimenticare.
Nel secondo tempo, pura accademia per i padroni di casa che, per quaranta minuti, tengono il possesso palla con una pregevole circolazione della stessa, aspettando il triplice fischio finale, senza che gli avversari trovino la forza e la qualità per farsi valere. Ecco che nella ripresa si assiste ad uno spettacolo abbastanza noioso (ma d'altronde è comprensibile!), una carrellata di sostituzioni, unico momento per strappare qualche applauso. Unico sussulto il gol al 12' del solito bomber Palaj che, ben servito dalle retrovie, sfrutta un errore marchiano della difesa campigiana e solo davanti al portiere, lo mette a sedere con una finta e realizza il tris. Il triplice fischio finale è il preludio al tripudio: i ragazzi si abbracciano e sommergono l'allenatore e, tenendosi per mano, corrono verso la rete a salutare e ringraziare i propri sostenitori, prendendosi i meritati applausi. Fa da colonna sonora ai festeggiamenti l'inno della squadra di casa e la lettura di tutta la rosa dei campioni da parte dello speaker, con ovazioni e cori per tutti. Per i locali un successo all'ultima giornata, un cammino lungo e tortuoso, ma alla fine ha vinto la squadra che maggiormente ha meritato. È stato un campionato bello ed avvincente, nel quale, per buona parte dell'anno si sono fronteggiate tre compagini, Maliseti, Capostrada e Coiano S.Lucia, battendosi senza esclusioni di colpi, con continui avvicendamenti in cima alla classifica. A qualche giornata dalla fine, il Coiano S.Lucia ha mollato la presa e sono rimaste due società a contendersi il titolo, ma la costanza, la forza del gruppo e la straordinaria capacità di non arrendersi mai di fronte alle difficoltà hanno avuto la meglio. È la vittoria della società, che ha saputo creare un gruppo solido e qualitativamente all'altezza delle ambizioni; è la vittoria dell'allenatore Cavalieri che ha saputo costruire una macchina quasi perfetta, trasmettendo ai suoi ragazzi carattere, voglia di vincere e fiducia nei propri mezzi; è la vittoria dei calciatori: il collettivo collaudato ha esaltato alcune individualità dal sicuro futuro, come Caggianese, Giandonati, Del Bianco, Palaj e Konica.
Simone Romagnani
L'intervista
Fa festa il Maliseti ed è festa ovviamente anche per il bravo mister Simone Cavalieri, che dopo i successi ottenuti in varie categorie, centra la vittoria di un girone regionale anche tra gli Allievi. Era un titolo che mi mancava - ammette Cavalieri, ancora entusiasta per il titolo appena conquistato -Negli ultimi anni a Maliseti avevo sempre allenato squadre buone, ma nel primo anno a meno eravamo partiti da meno sei in classifica, poi lo scorso anno eravamo tra i provinciali. Quest'anno non era affatto facile: la squadra era di buon livello, ma di fronte a noi avevamo squadra molto attrezzate. Oltre al Capostrada, che da anni è tra le migliori squadre in Toscana, c'erano il PesciaUzzanese, lo Stiava, tutte società che col '96 avevano sempre fatto molto bene. Ormai tra le società che stanno facendo bene in Toscana c'è anche il Maliseti, che allestisce sempre squadre di buon livello, basti vedere il risultati dell'ultimo biennio.
Il campionato vi ha visto spuntarla dopo un bel duello con Capostrada e Coiano Santa Lucia.
Nel girone di andata forse dovevo imparare a conoscere questo gruppo. A fine girone di andata eravamo di sei punti alle spalle del Capostrada. Nel girone di ritorno poi abbiamo conquistato undici vittorie, due pareggi e due sconfitte: un bel ruolino di marcia che ci ha permesso di arrivare a questo successo. Onore al merito al Capostrada, che ci ha impegnato fino all'ultima giornata, e al Coiano Santa Lucia che è sempre stato vicino alla prima posizione. Ma penso che la vittoria sia meritata: abbiamo segnato 81 reti e alla fine abbiamo il secondo miglior attacco di tutta la Toscana .
Pensa che l'attacco sia stata proprio l'arma in più del suo Maliseti?
Sì, è stato il nostro punto di forza. Avevamo questa arma a disposizione e abbiamo cercato di sfruttarla nel miglior modo possibile. Nel girone di andata abbiamo subito qualche rete di troppo, nel girone di ritorno poi abbiamo corretto qualcosa in difesa; abbiamo lavorato durante le feste natalizie per cambiare modulo di gioco e passando dal 4-3-3 le cose sono andate meglio. Non è stato facile ritrovarsi sotto di sei punti dal Capostrada, ma a quel punto siamo stati bravi con la società a stimolare i ragazzi e a far capire loro che ce la potevano fare .
Uscire imbattuti dagli scontri diretti, alla fine, è stato decisivo.
Negli scontri diretti non abbiamo mai perso; col Coiano Santa Lucia abbiamo vinto e pareggiato, col Capostrada all'andata avremmo meritato di vincere ma abbiamo pareggiato, al ritorno, essendo in vantaggio di sei punti a quattro giornate dalla fine, era fondamentale non perdere, e abbiamo cercato di fare una partita accorta .
Contro il Lanciotto è stata partita vera.
Il Lanciotto, anche se era già salvo, è venuto a Maliseti a giocare la sua partita, come è giusto che sia. Nel primo tempo abbiamo rischiato di subire rete, ma alla lunga le nostre motivazioni erano diverse e sono venute fuori: le reti dei soliti Palaj e Caggianese poi hanno fatto il resto .
Per i suoi '96 vede un futuro in prima squadra?
Tre ragazzi del nostro organico, Alessandro Manetti, Giandonati e Caggianese hanno già esordito in prima squadra. E questo per noi, come ho detto alla squadra, è un motivo di vanto. Credo che anche se in promozione non ci sarà l'obbligo di giocare con '96 sicuramente il nostro dg Bardazzi porterà due '96 fissi in prima squadra. La filosofia della società è quella di programmare il lavoro per per portare in prima squadra i prodotti del nostro settore giovanile .
Il prossimo anno l'élite.. Sempre con lei in panchina?
Sì. Non vedo l'ora di prendere parte a questo campionato. Credo che sarà importante continuare a programmare come in questa stagione un lavoro in stretta comunicazione tra le squadre A e le squadre B. A questo proposito vorrei ringraziare Ivan Mattiaccio, allenatore del '97: la sua squadra ha giocato tutto l'anno con lo stesso nostro modulo e per me in questo modo è stato più semplice attingere dal gruppo degli Allievi B ogni volta che ce n'è stato bisogno .
Un po' strano concludere la stagione con la vittoria del girone, senza partecipare alla Coppa Regionale..
Mi sembra un difetto del regolamento. Forse sarebbe il caso di prevedere un triangolare con le altre vincenti o un quadrangolare per consentire alla vincente dell'élite di prepararsi alle finali nazionali .
Ha qualche ringraziamento?
Vorrei ringraziare la mia famiglia che mi supporta e mi sopporta in questa passione. Ai miei ragazzi dico sempre che sto più con loro che non con i miei figli. Poi sono doverosi i ringraziamenti a tutti i ragazzi e a alla società, che mi ha permesso di lavorare così bene, in particolare a Bardazzi, a Benassi. Vorrei ringraziare anche i dirigenti Giandonati, Caggianese e Cibella; in particolare quest'ultimo, che anche se non ha un figlio che gioca mi segue con passione ed amicizia .

MALISETI: Chiavacci 6 (63' Tasselli 6), Bonadonna 6 (61' Calamai 6), Erico 6,5, Del Bianco 7, Mangani 6,5, Manetti 6,5 (54' Cicciarella 6), Giandonati 8,5 (58' Cardinale 6), Pau 6,5, Palaj 7,5 (53' Mosconi 6), Konica 7, Caggianese 8 (51' Berti 6). A disp.: Magazzini. All.: Simone Cavalieri.<br >LANCIOTTO C.B.: Morsiani 6, Arlia 6-, Borsari 6-, Simoni 6,5, Nencini 6 (41' Capalbo 6,5), Dondoli 6,5 (41' Esposito 6), Fornaciari 6-, Galarza 6, Landi 6, Lutaj 6, Katib 6 (41' De Stefano 6). A disp.: Mauro. All.: Stefano Latini.<br > ARBITRO: Arnone di Empoli.<br > RETI: 13' Caggianese, 29' e 52' Palaj.<br >NOTE: angoli 8-2. In una grigia e piovosa giornata al Comunale di Maliseti tutto &egrave; pronto per la grande festa per la vittoria del campionato della squadra di mister Cavalieri. Un solo punto: &egrave; quanto serve agli amaranto per centrare il titolo. Sulla carta, impresa non proibitiva contro il Lanciotto Campi Bisenzio che, ormai salvo, non ha pi&ugrave; niente da chiedere alla sua stagione. Tuttavia, si sa nel calcio, mai prendere sotto gamba le partite, perch&eacute; &egrave; proprio quando si &egrave; troppo tranquilli e sicuri di vincere che si va incontro alle pi&ugrave; brutte ed infauste sorprese. Il pubblico presente &egrave; quello delle grandi occasioni: l'eccezionale lettura delle formazioni da parte dello speaker carica di emozioni e di adrenalina la sfida. Mentre mister Cavalieri ha a disposizione tutti i propri giocatori e pu&ograve; schierare la migliore formazione, gli ospiti si presentano a quest'ultima trasferta rimaneggiatissimi, con molte assenze: mister Latini deve fare di necessit&agrave; virt&ugrave;, gettando nella mischia calciatori non molto utilizzati in questa stagione. La partenza &egrave; decisamente di marca amaranto, con i padroni di casa decisi a mettere in chiaro subito le gerarchie: al 5' Palaj sfrutta un'indecisione della retroguardia ospite e dal cuore dell'area di rigore scalda le mani a Morsiani. Al 13' da posizione improbabile, vicino alla cunetta del calcio d'angolo, Caggianese prova l'impossibile, calciando direttamente in porta e sfidando le leggi della fisica: la traiettoria del suo tiro &egrave; meravigliosa e beffarda per il portiere avversario che guarda la palla entrare in rete. Il gol del vantaggio d&agrave; ancora pi&ugrave; forza e vigore ai padroni di casa, gi&agrave; completamente padroni del campo, anche se le occasioni da rete scarseggiano. Al 17' si deve segnalare quella che di fatto rimarr&agrave; l'unica occasione capitata per gli ospiti: Dondoli sfrutta abilmente una corta respinta della difesa amaranto e scarica un bolide che trafigge il portiere, ma l'arbitro annulla la rete per sospetta posizione di offside di un compagno ch ostruisce la visuale a Chiavacci. Al 20' discesa sulla sinistra dell'imprendibile Caggianese, botta col mancino ma palla alta sopra la traversa. Nonostante un assopimento dei locali che dura per qualche minuto e che non trova gli ospiti pronti ad approfittarne, il Maliseti va ancora vicino al raddoppio con una bella conclusione di Bonadonna, fuori di un soffio. Al 29' straordinaria azione dei locali, Giandonati, protagonista assoluto del match, si inventa una giocata da calciatore vero sull'out di destra e crossa centralmente per Palaj che, tutto solo, ribadisce in rete. Al 32' brillante discesa di Bonadonna sulla destra, assist per Manetti che vanifica la bella azione del compagno on un tiro da dimenticare. <br >Nel secondo tempo, pura accademia per i padroni di casa che, per quaranta minuti, tengono il possesso palla con una pregevole circolazione della stessa, aspettando il triplice fischio finale, senza che gli avversari trovino la forza e la qualit&agrave; per farsi valere. Ecco che nella ripresa si assiste ad uno spettacolo abbastanza noioso (ma d'altronde &egrave; comprensibile!), una carrellata di sostituzioni, unico momento per strappare qualche applauso. Unico sussulto il gol al 12' del solito bomber Palaj che, ben servito dalle retrovie, sfrutta un errore marchiano della difesa campigiana e solo davanti al portiere, lo mette a sedere con una finta e realizza il tris. Il triplice fischio finale &egrave; il preludio al tripudio: i ragazzi si abbracciano e sommergono l'allenatore e, tenendosi per mano, corrono verso la rete a salutare e ringraziare i propri sostenitori, prendendosi i meritati applausi. Fa da colonna sonora ai festeggiamenti l'inno della squadra di casa e la lettura di tutta la rosa dei campioni da parte dello speaker, con ovazioni e cori per tutti. Per i locali un successo all'ultima giornata, un cammino lungo e tortuoso, ma alla fine ha vinto la squadra che maggiormente ha meritato. &Egrave; stato un campionato bello ed avvincente, nel quale, per buona parte dell'anno si sono fronteggiate tre compagini, Maliseti, Capostrada e Coiano S.Lucia, battendosi senza esclusioni di colpi, con continui avvicendamenti in cima alla classifica. A qualche giornata dalla fine, il Coiano S.Lucia ha mollato la presa e sono rimaste due societ&agrave; a contendersi il titolo, ma la costanza, la forza del gruppo e la straordinaria capacit&agrave; di non arrendersi mai di fronte alle difficolt&agrave; hanno avuto la meglio. &Egrave; la vittoria della societ&agrave;, che ha saputo creare un gruppo solido e qualitativamente all'altezza delle ambizioni; &egrave; la vittoria dell'allenatore Cavalieri che ha saputo costruire una macchina quasi perfetta, trasmettendo ai suoi ragazzi carattere, voglia di vincere e fiducia nei propri mezzi; &egrave; la vittoria dei calciatori: il collettivo collaudato ha esaltato alcune individualit&agrave; dal sicuro futuro, come Caggianese, Giandonati, Del Bianco, Palaj e Konica.<br >Simone Romagnani<br >L'intervista<br >Fa festa il Maliseti ed &egrave; festa ovviamente anche per il bravo mister <b>Simone Cavalieri</b>, che dopo i successi ottenuti in varie categorie, centra la vittoria di un girone regionale anche tra gli Allievi. <b>Era un titolo che mi mancava</b> - ammette Cavalieri, ancora entusiasta per il titolo appena conquistato -<b>Negli ultimi anni a Maliseti avevo sempre allenato squadre buone, ma nel primo anno a meno eravamo partiti da meno sei in classifica, poi lo scorso anno eravamo tra i provinciali. Quest'anno non era affatto facile: la squadra era di buon livello, ma di fronte a noi avevamo squadra molto attrezzate. Oltre al Capostrada, che da anni &egrave; tra le migliori squadre in Toscana, c'erano il PesciaUzzanese, lo Stiava, tutte societ&agrave; che col '96 avevano sempre fatto molto bene. Ormai tra le societ&agrave; che stanno facendo bene in Toscana c'&egrave; anche il Maliseti, che allestisce sempre squadre di buon livello, basti vedere il risultati dell'ultimo biennio</b>. <br >Il campionato vi ha visto spuntarla dopo un bel duello con Capostrada e Coiano Santa Lucia.<br > <b>Nel girone di andata forse dovevo imparare a conoscere questo gruppo. A fine girone di andata eravamo di sei punti alle spalle del Capostrada. Nel girone di ritorno poi abbiamo conquistato undici vittorie, due pareggi e due sconfitte: un bel ruolino di marcia che ci ha permesso di arrivare a questo successo. Onore al merito al Capostrada, che ci ha impegnato fino all'ultima giornata, e al Coiano Santa Lucia che &egrave; sempre stato vicino alla prima posizione. Ma penso che la vittoria sia meritata: abbiamo segnato 81 reti e alla fine abbiamo il secondo miglior attacco di tutta la Toscana</b> . <br >Pensa che l'attacco sia stata proprio l'arma in pi&ugrave; del suo Maliseti?<br > <b>S&igrave;, &egrave; stato il nostro punto di forza. Avevamo questa arma a disposizione e abbiamo cercato di sfruttarla nel miglior modo possibile. Nel girone di andata abbiamo subito qualche rete di troppo, nel girone di ritorno poi abbiamo corretto qualcosa in difesa; abbiamo lavorato durante le feste natalizie per cambiare modulo di gioco e passando dal 4-3-3 le cose sono andate meglio. Non &egrave; stato facile ritrovarsi sotto di sei punti dal Capostrada, ma a quel punto siamo stati bravi con la societ&agrave; a stimolare i ragazzi e a far capire loro che ce la potevano fare</b> . <br >Uscire imbattuti dagli scontri diretti, alla fine, &egrave; stato decisivo.<br > <b>Negli scontri diretti non abbiamo mai perso; col Coiano Santa Lucia abbiamo vinto e pareggiato, col Capostrada all'andata avremmo meritato di vincere ma abbiamo pareggiato, al ritorno, essendo in vantaggio di sei punti a quattro giornate dalla fine, era fondamentale non perdere, e abbiamo cercato di fare una partita accorta</b> .<br >Contro il Lanciotto &egrave; stata partita vera. <br > <b>Il Lanciotto, anche se era gi&agrave; salvo, &egrave; venuto a Maliseti a giocare la sua partita, come &egrave; giusto che sia. Nel primo tempo abbiamo rischiato di subire rete, ma alla lunga le nostre motivazioni erano diverse e sono venute fuori: le reti dei soliti Palaj e Caggianese poi hanno fatto il resto</b> . <br >Per i suoi '96 vede un futuro in prima squadra?<br > <b>Tre ragazzi del nostro organico, Alessandro Manetti, Giandonati e Caggianese hanno gi&agrave; esordito in prima squadra. E questo per noi, come ho detto alla squadra, &egrave; un motivo di vanto. Credo che anche se in promozione non ci sar&agrave; l'obbligo di giocare con '96 sicuramente il nostro dg Bardazzi porter&agrave; due '96 fissi in prima squadra. La filosofia della societ&agrave; &egrave; quella di programmare il lavoro per per portare in prima squadra i prodotti del nostro settore giovanile</b> .<br >Il prossimo anno l'&eacute;lite.. Sempre con lei in panchina?<br > <b>S&igrave;. Non vedo l'ora di prendere parte a questo campionato. Credo che sar&agrave; importante continuare a programmare come in questa stagione un lavoro in stretta comunicazione tra le squadre A e le squadre B. A questo proposito vorrei ringraziare Ivan Mattiaccio, allenatore del '97: la sua squadra ha giocato tutto l'anno con lo stesso nostro modulo e per me in questo modo &egrave; stato pi&ugrave; semplice attingere dal gruppo degli Allievi B ogni volta che ce n'&egrave; stato bisogno</b> . <br >Un po' strano concludere la stagione con la vittoria del girone, senza partecipare alla Coppa Regionale..<br > <b>Mi sembra un difetto del regolamento. Forse sarebbe il caso di prevedere un triangolare con le altre vincenti o un quadrangolare per consentire alla vincente dell'&eacute;lite di prepararsi alle finali nazionali</b> . <br >Ha qualche ringraziamento?<br > <b>Vorrei ringraziare la mia famiglia che mi supporta e mi sopporta in questa passione. Ai miei ragazzi dico sempre che sto pi&ugrave; con loro che non con i miei figli. Poi sono doverosi i ringraziamenti a tutti i ragazzi e a alla societ&agrave;, che mi ha permesso di lavorare cos&igrave; bene, in particolare a Bardazzi, a Benassi. Vorrei ringraziare anche i dirigenti Giandonati, Caggianese e Cibella; in particolare quest'ultimo, che anche se non ha un figlio che gioca mi segue con passione ed amicizia</b> .




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