• Allievi Regionali GIR.C
  • Mezzana
  • 0 - 3
  • Coiano Santa Lucia


MEZZANA: Rosato, Froio, Nocenti, Milanesi, Bongini, Gufoni, Mauro, Digennaro, Cardaropoli, Corvelli, Meti. A disp. Milani, De Stefano, Calandrino, Ammirabile, Hoxhay,Iobi, Pecchioli All.: Abdi Sufi.
COIANO SANTA LUCIA: Valente,Corrieri, Lulja, Bianchi, Acciaioli, Caputo, Andreozzi, Bottari, Massaro, Carradori, Lorenzi. A disp.: Musso, Falsini, Dall'Olio, Calcagno. All.: Riccardo Santi.

ARBITRO: Salama di Firenze.

RETI: Lorenzi 2, Massaro, Meti.



La vergogna del calcio si racchiude tutta nell'ignobile epilogo di questa partita. Più che su un rettangolo di gioco, quello parrocchiale con il manto verde e le righe bianche, Mezzana e Coiano Santa Lucia si è trasformato in un ring di pugilato, o meglio, in un fronte di battaglia a mani tese. E pensare che nel primo tempo la partita si era svolta con regolare sportività. La prima azione saliente capita sui piedi del centravanti del Mezzana Cardaropoli, che però trova il palo a negargli la gioia del goal. Passano pochi minuti e Lorenzi gira di testa un cross dalla destra portando in vantaggio gli ospiti. Il Coiano Santa Lucia mostra da subito una maggiore facilità nel presentarsi davanti alla porta avversaria, orchestrando così le trame del gioco con veloci passaggi che permettono rapide ripartenze. A metà del primo tempo arriva anche il raddoppio ospite grazie a Massaro, che sfrutta un cross dalla destra di Andreozzi. La prima frazione di gioco si chiude con la doppietta personale di Lorenzi, che controlla in aria e fa partire un destro che trafigge il portiere locale. Si va dunque al riposo con il cospicuo vantaggio del Coiano Santa Lucia che conduce per tre a zero, risultato che evidenzia il netto divario tra le due compagini. Nella ripresa però il Mezzana dà segni di vita e riesce a trovare il goal della bandiera con Meti, il quale dribbla in area e calcia trovando una deviazione, con la sfera che bacia il palo e si deposita in rete. A questo punto il Coiano tenta di reagire all'onta del goal subito e cerca in tutti i modi di chiudere il match, ma senza riuscirvi. La gara si innervosisce e in campo si avvertono le prime scintille. Fino a che non accade il putiferio. Partite così non vorremmo mai vederne; una gara di calcio si trasforma improvvisamente in una rissa senza precedenti, dove giocatori picchiano altri giocatori e dirigenti si scagliano contro dirigenti avversari. La follia del calcio, l'ira mal repressa della Domenica mattina: incredibile. La vera e propria rissa esplode quando viene fischiato in area gialloblu un rigore dubbio. A tal punto i giocatori locali chiedono spiegazioni al direttore di gara e nel mentre inizia un censurabile parapiglia. Il giovane Salama di Firenze perde completamente le redini della partita e si fa sfuggire la situazione di mano. In mezzo all'area si formano nuclei di violenza, vengono sferrati pugni e calci e la rabbia fa da padrona. L'arbitro fischia anzitempo la fine della partita quando ancora mancano 15 minuti al termine e il rigore rimane imbattuto, ma il duello continua. Sorprende il fatto che sia sfociata in zuffa collettiva una partita innocua che non aveva niente da dire al campionato, con un Mezzana ancorato all'ultimo posto in classifica e con un Coiano, certo dalle ambizioni diverse, ma con una maggiore rissosità. I ragazzi di Santi sono stati nettamente superiori, per quanto visto, sul piano del gioco ma inspiegabilmente inferiori su quello morale. Riflettiamo amici di calcio. Riflettiamo sul fatto che vi erano dei pulcini, scesi nel campo limitrofo in contemporanea alla rissa, che sono usciti dal campo scortati dai genitori impauriti per l'accesissimo clima visto in zona spogliatoi. Riflettiamo sul fatto che, scene così sembrano fantascientifiche ma invece si ripresentano puntuali ad ogni Domenica in un campo o nell'altro. Oppure non riflettiamo nemmeno, giochiamo e basta, ma senza risse, senza ira, solo con un adeguato e sano agonismo che solitamente rende piacevole il gioco del calcio.

Alessandro Pistolesi MEZZANA: Rosato, Froio, Nocenti, Milanesi, Bongini, Gufoni, Mauro, Digennaro, Cardaropoli, Corvelli, Meti. A disp. Milani, De Stefano, Calandrino, Ammirabile, Hoxhay,Iobi, Pecchioli All.: Abdi Sufi.<br >COIANO SANTA LUCIA: Valente,Corrieri, Lulja, Bianchi, Acciaioli, Caputo, Andreozzi, Bottari, Massaro, Carradori, Lorenzi. A disp.: Musso, Falsini, Dall'Olio, Calcagno. All.: Riccardo Santi.<br > ARBITRO: Salama di Firenze.<br > RETI: Lorenzi 2, Massaro, Meti. La vergogna del calcio si racchiude tutta nell'ignobile epilogo di questa partita. Pi&ugrave; che su un rettangolo di gioco, quello parrocchiale con il manto verde e le righe bianche, Mezzana e Coiano Santa Lucia si &egrave; trasformato in un ring di pugilato, o meglio, in un fronte di battaglia a mani tese. E pensare che nel primo tempo la partita si era svolta con regolare sportivit&agrave;. La prima azione saliente capita sui piedi del centravanti del Mezzana Cardaropoli, che per&ograve; trova il palo a negargli la gioia del goal. Passano pochi minuti e Lorenzi gira di testa un cross dalla destra portando in vantaggio gli ospiti. Il Coiano Santa Lucia mostra da subito una maggiore facilit&agrave; nel presentarsi davanti alla porta avversaria, orchestrando cos&igrave; le trame del gioco con veloci passaggi che permettono rapide ripartenze. A met&agrave; del primo tempo arriva anche il raddoppio ospite grazie a Massaro, che sfrutta un cross dalla destra di Andreozzi. La prima frazione di gioco si chiude con la doppietta personale di Lorenzi, che controlla in aria e fa partire un destro che trafigge il portiere locale. Si va dunque al riposo con il cospicuo vantaggio del Coiano Santa Lucia che conduce per tre a zero, risultato che evidenzia il netto divario tra le due compagini. Nella ripresa per&ograve; il Mezzana d&agrave; segni di vita e riesce a trovare il goal della bandiera con Meti, il quale dribbla in area e calcia trovando una deviazione, con la sfera che bacia il palo e si deposita in rete. A questo punto il Coiano tenta di reagire all'onta del goal subito e cerca in tutti i modi di chiudere il match, ma senza riuscirvi. La gara si innervosisce e in campo si avvertono le prime scintille. Fino a che non accade il putiferio. Partite cos&igrave; non vorremmo mai vederne; una gara di calcio si trasforma improvvisamente in una rissa senza precedenti, dove giocatori picchiano altri giocatori e dirigenti si scagliano contro dirigenti avversari. La follia del calcio, l'ira mal repressa della Domenica mattina: incredibile. La vera e propria rissa esplode quando viene fischiato in area gialloblu un rigore dubbio. A tal punto i giocatori locali chiedono spiegazioni al direttore di gara e nel mentre inizia un censurabile parapiglia. Il giovane Salama di Firenze perde completamente le redini della partita e si fa sfuggire la situazione di mano. In mezzo all'area si formano nuclei di violenza, vengono sferrati pugni e calci e la rabbia fa da padrona. L'arbitro fischia anzitempo la fine della partita quando ancora mancano 15 minuti al termine e il rigore rimane imbattuto, ma il duello continua. Sorprende il fatto che sia sfociata in zuffa collettiva una partita innocua che non aveva niente da dire al campionato, con un Mezzana ancorato all'ultimo posto in classifica e con un Coiano, certo dalle ambizioni diverse, ma con una maggiore rissosit&agrave;. I ragazzi di Santi sono stati nettamente superiori, per quanto visto, sul piano del gioco ma inspiegabilmente inferiori su quello morale. Riflettiamo amici di calcio. Riflettiamo sul fatto che vi erano dei pulcini, scesi nel campo limitrofo in contemporanea alla rissa, che sono usciti dal campo scortati dai genitori impauriti per l'accesissimo clima visto in zona spogliatoi. Riflettiamo sul fatto che, scene cos&igrave; sembrano fantascientifiche ma invece si ripresentano puntuali ad ogni Domenica in un campo o nell'altro. Oppure non riflettiamo nemmeno, giochiamo e basta, ma senza risse, senza ira, solo con un adeguato e sano agonismo che solitamente rende piacevole il gioco del calcio. Alessandro Pistolesi




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