• Giovanissimi Regionali GIR.A - Elite
  • Sestese
  • 0 - 1
  • Scandicci


SESTESE: Valori, Rialti, Capochiani, Canigiani, Tortelli, Biagi, Manzani (36' Torrente), Brilli, Di Ninni, Giuntini (49' D'Uva), Confietto (61' Simoni). A disp.: Neri, Gianassi, Crocetti, Galeotti. All.: Giovanni Augusti.
SCANDICCI: Danese, Rorandelli, Vegni, Coppetti, Gargano, Gallori, Bettoni (36' p.t. Traversari), Fantechi, Alecce (63' Ricci), Venturi, Baldinotti. A disp.: Pettenati, Ferri, Schiumarini, Corradi. All.: Andrea Pratesi.

ARBITRO: Russo sez. Valdarno.

RETE: 14' Venturi.



I blues di Andrea Pratesi affondano la Sestese segnando forse in modo decisivo le sorti di un campionato già svoltato dopo il sorpasso al vertice del Margine Coperta. Il malato ha ancora la febbre, bastano i primi minuti di partita per rendersene conto, e una volta in svantaggio non riuscirà a proporre una reazione efficace di fronte ad uno Scandicci che ha più voglia, più gamba e soprattutto mette in campo maggiore convinzione in ogni sua giocata. Entrano meglio nel match gli ospiti, con verve e determinazione, realizzano un gol d'autore e poi si sistemano a protezione di un risultato che una prestazione molle e sotto tono non permetterà alla Sestese di recuperare. Dunque Scandicci subito convincente, schierato con una difesa attenta, un centrocampo ben registrato e due punte, Alecce e Venturi, molto dinamiche e destabilizzanti per la fase difensiva dei rossoblu. Coppetti fa le prove su calcio piazzato, poi è Venturi che va a bersaglio dal limite, su sponda di Alecce, dopo essersi allargato bene a liberare il destro, secco e potente (14'). La Sestese non riesce ad occupare con costrutto i metri che la separano dal suo centrattacco Di Ninni, isolato e ben controllato dai centrali avversari, né a sfondare sugli esterni, e l'unica occasione che si procaccia per pareggiare arriva su intuizione dell'esterno basso di destra Rialti, che lancia lungo in area per il taglio verso il centro di Confietto, il quale impatta al volo ma colpisce debolmente consegnando di fatto il pallone a Danese (22'). Gli ospiti hanno buon gioco nel chiudere gli spazi ad una formazione locale che appare spenta e poco lucida, lasciandole solo la soluzione dalla distanza, cercata da Brilli senza troppa convinzione. Detto della buona prova sotto il profilo tattico dello Scandicci, favorito dalla scarsa aggressività degli avversari, per quanto riguarda la cronaca merita menzione solo un botta e risposta verso lo scadere della frazione: prima rimedia in due tempi Valori, rischiando non poco in uscita bassa su Alecce, ben innescato all'altezza del vertice sinistro dell'area da Baldinotti (33'), poi sul cambio di fronte reclama blandamente il penalty la Sestese per una chiusura in area di Gallori su Di Ninni, imbeccato da Brilli. Da segnalare nel recupero (2') della prima frazione il cambio obbligato nello Scandicci, per infortunio, di un fin lì positivo Bettoni con Traversari. Nella ripresa il volto della gara resta il medesimo. La luce non si accende nelle file locali, né cambiando pedine né cambiando il modulo, mentre i blues ci credono sempre di più di minuto in minuto. Augusti rinuncia alla fisicità in mediana di Manzani e prova dapprima con Giuntini alle spalle della punta, fra Confietto e Torrente, poi inserendo il secondo attaccante, D'Uva per Giuntini, ed infine giocando la carta Simoni; niente da fare, Rorandelli e Vegni continuano a presidiare a dovere gli esterni, Gallori e Gargano non concedono metri agli attaccanti rossoblu, mentre a centrocampo Coppetti e compagni fanno densità con raziocinio e grande vivacità. Così, se per gli ospiti ci prova ancora l'ottimo Venturi, buono il suo movimento a smarcarsi al limite dell'area, debole la conclusione (13'), la Sestese si vede soltanto su due tentativi da fuori area (prima con Biagi, palla alta, poi con Brilli, facile per il portiere) e su punizione dal limite di Simoni, che calcia bene ma alza leggermente la mira. Tutto qui, troppo poco per una squadra che fino a poche giornate fa veleggiava con merito al comando della classifica e che ora sembra non ritrovarsi più, nella testa e nelle gambe. Molto positiva la prova dello Scandicci, che però adesso deve dimostrare di avere la maturità per ripetere prestazioni di questo livello nel prosieguo del campionato, contro ogni avversario.

Fulvio Brandigi SESTESE: Valori, Rialti, Capochiani, Canigiani, Tortelli, Biagi, Manzani (36' Torrente), Brilli, Di Ninni, Giuntini (49' D'Uva), Confietto (61' Simoni). A disp.: Neri, Gianassi, Crocetti, Galeotti. All.: Giovanni Augusti.<br >SCANDICCI: Danese, Rorandelli, Vegni, Coppetti, Gargano, Gallori, Bettoni (36' p.t. Traversari), Fantechi, Alecce (63' Ricci), Venturi, Baldinotti. A disp.: Pettenati, Ferri, Schiumarini, Corradi. All.: Andrea Pratesi.<br > ARBITRO: Russo sez. Valdarno.<br > RETE: 14' Venturi. I blues di Andrea Pratesi affondano la Sestese segnando forse in modo decisivo le sorti di un campionato gi&agrave; svoltato dopo il sorpasso al vertice del Margine Coperta. Il malato ha ancora la febbre, bastano i primi minuti di partita per rendersene conto, e una volta in svantaggio non riuscir&agrave; a proporre una reazione efficace di fronte ad uno Scandicci che ha pi&ugrave; voglia, pi&ugrave; gamba e soprattutto mette in campo maggiore convinzione in ogni sua giocata. Entrano meglio nel match gli ospiti, con verve e determinazione, realizzano un gol d'autore e poi si sistemano a protezione di un risultato che una prestazione molle e sotto tono non permetter&agrave; alla Sestese di recuperare. Dunque Scandicci subito convincente, schierato con una difesa attenta, un centrocampo ben registrato e due punte, Alecce e Venturi, molto dinamiche e destabilizzanti per la fase difensiva dei rossoblu. Coppetti fa le prove su calcio piazzato, poi &egrave; Venturi che va a bersaglio dal limite, su sponda di Alecce, dopo essersi allargato bene a liberare il destro, secco e potente (14'). La Sestese non riesce ad occupare con costrutto i metri che la separano dal suo centrattacco Di Ninni, isolato e ben controllato dai centrali avversari, n&eacute; a sfondare sugli esterni, e l'unica occasione che si procaccia per pareggiare arriva su intuizione dell'esterno basso di destra Rialti, che lancia lungo in area per il taglio verso il centro di Confietto, il quale impatta al volo ma colpisce debolmente consegnando di fatto il pallone a Danese (22'). Gli ospiti hanno buon gioco nel chiudere gli spazi ad una formazione locale che appare spenta e poco lucida, lasciandole solo la soluzione dalla distanza, cercata da Brilli senza troppa convinzione. Detto della buona prova sotto il profilo tattico dello Scandicci, favorito dalla scarsa aggressivit&agrave; degli avversari, per quanto riguarda la cronaca merita menzione solo un botta e risposta verso lo scadere della frazione: prima rimedia in due tempi Valori, rischiando non poco in uscita bassa su Alecce, ben innescato all'altezza del vertice sinistro dell'area da Baldinotti (33'), poi sul cambio di fronte reclama blandamente il penalty la Sestese per una chiusura in area di Gallori su Di Ninni, imbeccato da Brilli. Da segnalare nel recupero (2') della prima frazione il cambio obbligato nello Scandicci, per infortunio, di un fin l&igrave; positivo Bettoni con Traversari. Nella ripresa il volto della gara resta il medesimo. La luce non si accende nelle file locali, n&eacute; cambiando pedine n&eacute; cambiando il modulo, mentre i blues ci credono sempre di pi&ugrave; di minuto in minuto. Augusti rinuncia alla fisicit&agrave; in mediana di Manzani e prova dapprima con Giuntini alle spalle della punta, fra Confietto e Torrente, poi inserendo il secondo attaccante, D'Uva per Giuntini, ed infine giocando la carta Simoni; niente da fare, Rorandelli e Vegni continuano a presidiare a dovere gli esterni, Gallori e Gargano non concedono metri agli attaccanti rossoblu, mentre a centrocampo Coppetti e compagni fanno densit&agrave; con raziocinio e grande vivacit&agrave;. Cos&igrave;, se per gli ospiti ci prova ancora l'ottimo Venturi, buono il suo movimento a smarcarsi al limite dell'area, debole la conclusione (13'), la Sestese si vede soltanto su due tentativi da fuori area (prima con Biagi, palla alta, poi con Brilli, facile per il portiere) e su punizione dal limite di Simoni, che calcia bene ma alza leggermente la mira. Tutto qui, troppo poco per una squadra che fino a poche giornate fa veleggiava con merito al comando della classifica e che ora sembra non ritrovarsi pi&ugrave;, nella testa e nelle gambe. Molto positiva la prova dello Scandicci, che per&ograve; adesso deve dimostrare di avere la maturit&agrave; per ripetere prestazioni di questo livello nel prosieguo del campionato, contro ogni avversario. Fulvio Brandigi




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