• Juniores Regionali GIR.B
  • Maliseti Tobbianese
  • 2 - 0
  • San Marco Avenza


MALISETI TOBBIANESE: Cuorvo 6,5, Dano 6,5, Santini 6, Vannucchi 7, Munì 8, Bambini 6,5, Stefanelli 8, Cavalieri 6,5, Santi 8,5, Tardelli 6,5, Fasciglione 6. A disp.: Puggelli, Acciaioli, Nincheri sv., Caponetto 6, Gialluisi 6,5, Pitta 6. All.: Piero Carovani.
SAN MARCO AVENZA: Rossi 7, Bini 6, Fontana 6, Manzo 6-, Tonelli 6-, D'Adamo 6, Martignoni 6, Pierami 6, Crocetti 6, Donati 6, Bedini 6,5. A disp.: Bertocchi, Dalle Luche 6, Siciliani 6-, Bandone 6, Contese 6-, Aziegbe 6. All.: Leonardo Volpi.

ARBITRO: Tommaso Celardo di Pontedera.

RETI: 24' e 30' Santi.
NOTE: ammoniti Cavalieri, Cuorvo, Munì, Pitta, Manzo e D'Adamo. Angoli: 7-6.



Il menù dell'ultima giornata di campionato propone come piatto forte la sfida tra la prima della classe Maliseti Tobb. e la diretta inseguitrice San Marco Avenza, che hanno ambedue dimostrato di essere autentiche e brillanti certezze di questo torneo. Sotto un sole che rende il pomeriggio frizzante ma non freddo, anche se con una brezza che a tratti ha influenzato le manovre di gioco, e davanti ad un tribuna quasi gremita per il sentitissimo incontro, il Maliseti Tobb. vince e convince: vince, grazie a due gol trovati nel primo tempo, al termine di due bellissime azioni; convince, per determinazione, concentrazione e carattere, elementi coadiuvati da un impianto di gioco sempre più collaudato da mister Carovani, inspiegabilmente assenti in questa occasione nella compagine carrarese. Il San Marco Avenza è una squadra coriacea, uno scoglio duro da scalfire e distruggere, ma l'onda d'urto del Maliseti Tobb. è devastante: tra l'altro, le reti arrivano in momenti chiave, fondamentali, cruciali, simbolici, in una fase della gara in cui gli ospiti sembravano avere il pallino del gioco in mano, per poi sciogliersi come neve al sole. Non è giusto fare previsioni o voli pindarici sul piazzamento amaranto alla fine del campionato, ma se i ragazzi di Carovani mettono in campo la stessa concretezza, aggressività e decisione, incontreranno pochi ostacoli degni di questo nome sul loro cammino. Se da una parte una rondine non fa primavera, dall'altra una gara sbagliata non può voler dire tutto da rifare in casa carrarese, ma sicuramente bisogna invertire la rotta: mister Volpi sa di avere una nave perfettamente funzionante e navigante in acque tranquille ma anche di dover lavorare molto sulla tenuta della stessa quando arrivano le prime tempeste. Come detto, l'avvio degli ospiti è molto promettente e vibrante; i locali si rintanano nella loro metà campo e non appaiono ben disposti in campo con troppi giocatori a pestarsi i piedi sulla mediana ed una scarsa, quasi nulla, densità sulle fasce. Per merito di una efficace e puntigliosa fase difensiva delle due compagini, si assiste ad un gioco pallido e poco fluido, fatto di manovre lente e non avvolgenti che culminano in conclusioni velleitarie dalla lunga distanza tra le braccia dei portieri o sul fondo. Al 17' buona imbeccata di Cavalieri per Stefanelli che sfugge sulla fascia sinistra ma crossa senza forza e la difesa spazza il pallone; la sfera viene però raccolta dallo stesso esterno amaranto che effettua un tiro a girare che finisce sul fondo di qualche metro. Ammirevole il lavoro senza palla di Crocetti che si butta in tutti gli spazi, su ogni pallone ma spesso viene mal servito con passaggi chiaramente fuori giri. Al 24' ottimo affondo di Fasciglione sulla destra con sterzata e traversone; Vannucchi arriva in cielo e gira di testa trovando Rossi sicuro nella risposta, ma sulla respinta si avventa Santi e ribadisce in rete per il vantaggio locale. Da questo momento, inizia un'altra partita, sempre più a senso unico: la rete alimenta la fiducia del Maliseti Tobb. ed offusca le menti degli ospiti. Al 30' azione di messiniana memoria di Stefanelli che supera un avversario con un elastico, supera un altro con un tunnel, lascia sul posto un terzo con un sombrero, si incunea in area ma il suo cross basso è ancora facile preda della retroguardia che però spazza debolmente sui piedi di Cavalieri che, di prima intenzione, inventa un suggerimento preciso per Santi. Questi parte in posizione regolare e fulmina il portiere con un secco rasoterra che passa in mezzo alle sue gambe. La partita, molto spezzettata per i continui interventi dell'arbitro a fermare un gioco che si sta incattivendo, si incanala verso la fine del tempo senza altri sussulti. Anche il secondo tempo si apre con il Maliseti Tobb. più pericoloso: sembra inarrestabile l'onda offensiva amaranto che conferma l'assoluta superiorità in campo. Unico neo è il non riuscire a chiudere il match, sprecando varie opportunità. L'ingresso di Aziegbe, rapido e funambolico giocatore brevilineo, mira a cambiare volto all'attacco del San Marco Avenza ma sortisce poco effetto: il compito del portiere locale Cuorvo resta quello di sostenere incessantemente i suoi compagni da lontano e guidarli con urla di suggerimento. Al 60' Stefanelli, a tratti imprendibile, penetra sulla fascia sinistra, appoggia per Fasciglione che arriva di gran carriera sulla sfera ma calcia altissimo. Il Maliseti Tobb. non molla ed anzi incalza: sugli sviluppi di un calcio d'angolo; il solito imperioso Vannucchi stacca in anticipo su D'Adamo, torre per Munì che scavalca il portiere con un pallonetto, ma lo stesso D'Adamo rimedia alla precedente pecca e salva sulla linea. La stanchezza cala sul rettangolo verde ed indurisce le gambe dei ventidue in campo. In particolare le forze nervose di una compagine anche poco avvezza ad essere in svantaggio sono in riserva e tecnica e fantasia non costituiscono un'efficace benzina per ricaricare il serbatoio. Anche i due gioielli più in vena nel primo tempo, D'Adamo e Bedini, pian piano si spengono e spariscono; con questi presupposti, il finale di gara è una pellicola prevedibile. Ultima chance capita sui piedi del neo-entrato Gialluisi che col mancino disegna una parabola che sembra vincente ma che deve fare i conti con l'istinto felino di Rossi, ultimo baluardo ad arrendersi.

Simone Romagnani MALISETI TOBBIANESE: Cuorvo 6,5, Dano 6,5, Santini 6, Vannucchi 7, Mun&igrave; 8, Bambini 6,5, Stefanelli 8, Cavalieri 6,5, Santi 8,5, Tardelli 6,5, Fasciglione 6. A disp.: Puggelli, Acciaioli, Nincheri sv., Caponetto 6, Gialluisi 6,5, Pitta 6. All.: Piero Carovani.<br >SAN MARCO AVENZA: Rossi 7, Bini 6, Fontana 6, Manzo 6-, Tonelli 6-, D'Adamo 6, Martignoni 6, Pierami 6, Crocetti 6, Donati 6, Bedini 6,5. A disp.: Bertocchi, Dalle Luche 6, Siciliani 6-, Bandone 6, Contese 6-, Aziegbe 6. All.: Leonardo Volpi.<br > ARBITRO: Tommaso Celardo di Pontedera.<br > RETI: 24' e 30' Santi.<br >NOTE: ammoniti Cavalieri, Cuorvo, Mun&igrave;, Pitta, Manzo e D'Adamo. Angoli: 7-6. Il men&ugrave; dell'ultima giornata di campionato propone come piatto forte la sfida tra la prima della classe Maliseti Tobb. e la diretta inseguitrice San Marco Avenza, che hanno ambedue dimostrato di essere autentiche e brillanti certezze di questo torneo. Sotto un sole che rende il pomeriggio frizzante ma non freddo, anche se con una brezza che a tratti ha influenzato le manovre di gioco, e davanti ad un tribuna quasi gremita per il sentitissimo incontro, il Maliseti Tobb. vince e convince: vince, grazie a due gol trovati nel primo tempo, al termine di due bellissime azioni; convince, per determinazione, concentrazione e carattere, elementi coadiuvati da un impianto di gioco sempre pi&ugrave; collaudato da mister Carovani, inspiegabilmente assenti in questa occasione nella compagine carrarese. Il San Marco Avenza &egrave; una squadra coriacea, uno scoglio duro da scalfire e distruggere, ma l'onda d'urto del Maliseti Tobb. &egrave; devastante: tra l'altro, le reti arrivano in momenti chiave, fondamentali, cruciali, simbolici, in una fase della gara in cui gli ospiti sembravano avere il pallino del gioco in mano, per poi sciogliersi come neve al sole. Non &egrave; giusto fare previsioni o voli pindarici sul piazzamento amaranto alla fine del campionato, ma se i ragazzi di Carovani mettono in campo la stessa concretezza, aggressivit&agrave; e decisione, incontreranno pochi ostacoli degni di questo nome sul loro cammino. Se da una parte una rondine non fa primavera, dall'altra una gara sbagliata non pu&ograve; voler dire tutto da rifare in casa carrarese, ma sicuramente bisogna invertire la rotta: mister Volpi sa di avere una nave perfettamente funzionante e navigante in acque tranquille ma anche di dover lavorare molto sulla tenuta della stessa quando arrivano le prime tempeste. Come detto, l'avvio degli ospiti &egrave; molto promettente e vibrante; i locali si rintanano nella loro met&agrave; campo e non appaiono ben disposti in campo con troppi giocatori a pestarsi i piedi sulla mediana ed una scarsa, quasi nulla, densit&agrave; sulle fasce. Per merito di una efficace e puntigliosa fase difensiva delle due compagini, si assiste ad un gioco pallido e poco fluido, fatto di manovre lente e non avvolgenti che culminano in conclusioni velleitarie dalla lunga distanza tra le braccia dei portieri o sul fondo. Al 17' buona imbeccata di Cavalieri per Stefanelli che sfugge sulla fascia sinistra ma crossa senza forza e la difesa spazza il pallone; la sfera viene per&ograve; raccolta dallo stesso esterno amaranto che effettua un tiro a girare che finisce sul fondo di qualche metro. Ammirevole il lavoro senza palla di Crocetti che si butta in tutti gli spazi, su ogni pallone ma spesso viene mal servito con passaggi chiaramente fuori giri. Al 24' ottimo affondo di Fasciglione sulla destra con sterzata e traversone; Vannucchi arriva in cielo e gira di testa trovando Rossi sicuro nella risposta, ma sulla respinta si avventa Santi e ribadisce in rete per il vantaggio locale. Da questo momento, inizia un'altra partita, sempre pi&ugrave; a senso unico: la rete alimenta la fiducia del Maliseti Tobb. ed offusca le menti degli ospiti. Al 30' azione di messiniana memoria di Stefanelli che supera un avversario con un elastico, supera un altro con un tunnel, lascia sul posto un terzo con un sombrero, si incunea in area ma il suo cross basso &egrave; ancora facile preda della retroguardia che per&ograve; spazza debolmente sui piedi di Cavalieri che, di prima intenzione, inventa un suggerimento preciso per Santi. Questi parte in posizione regolare e fulmina il portiere con un secco rasoterra che passa in mezzo alle sue gambe. La partita, molto spezzettata per i continui interventi dell'arbitro a fermare un gioco che si sta incattivendo, si incanala verso la fine del tempo senza altri sussulti. Anche il secondo tempo si apre con il Maliseti Tobb. pi&ugrave; pericoloso: sembra inarrestabile l'onda offensiva amaranto che conferma l'assoluta superiorit&agrave; in campo. Unico neo &egrave; il non riuscire a chiudere il match, sprecando varie opportunit&agrave;. L'ingresso di Aziegbe, rapido e funambolico giocatore brevilineo, mira a cambiare volto all'attacco del San Marco Avenza ma sortisce poco effetto: il compito del portiere locale Cuorvo resta quello di sostenere incessantemente i suoi compagni da lontano e guidarli con urla di suggerimento. Al 60' Stefanelli, a tratti imprendibile, penetra sulla fascia sinistra, appoggia per Fasciglione che arriva di gran carriera sulla sfera ma calcia altissimo. Il Maliseti Tobb. non molla ed anzi incalza: sugli sviluppi di un calcio d'angolo; il solito imperioso Vannucchi stacca in anticipo su D'Adamo, torre per Mun&igrave; che scavalca il portiere con un pallonetto, ma lo stesso D'Adamo rimedia alla precedente pecca e salva sulla linea. La stanchezza cala sul rettangolo verde ed indurisce le gambe dei ventidue in campo. In particolare le forze nervose di una compagine anche poco avvezza ad essere in svantaggio sono in riserva e tecnica e fantasia non costituiscono un'efficace benzina per ricaricare il serbatoio. Anche i due gioielli pi&ugrave; in vena nel primo tempo, D'Adamo e Bedini, pian piano si spengono e spariscono; con questi presupposti, il finale di gara &egrave; una pellicola prevedibile. Ultima chance capita sui piedi del neo-entrato Gialluisi che col mancino disegna una parabola che sembra vincente ma che deve fare i conti con l'istinto felino di Rossi, ultimo baluardo ad arrendersi. Simone Romagnani




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