• Juniores Regionali GIR.B
  • Maliseti Tobbianese
  • 1 - 1
  • Lammari


MALISETI TOBBIANESE: Cuorvo 6-, Dano 6, Santini 6, Magni 6, Acciaioli 6, Bambini 6, Cavalieri 6, Tardelli 6,5, Santi 6,5, Fasciglione 6, Stefanelli 6,5. A disp.: Puggelli, Munì, Vannucchi 6, Tardelli, Pitta 6, Gialluisi 6,5. All.: Piero Carovani.
LAMMARI: Biondi 6, Farinelli 6, Martini 6,5, Consani 6,5, Pellegrini 6,5, Della Maggiora 6,5, Marchi A. 6,5, Jarju 6,5, Dieme 6,5, Lionetti 6,5, Verdirosa 7. A disp.: Durodola, Marchi G., Bertini 6, Guidi, Di Vito, Lorenzi 6, Tanteri 6. All.: Pierluigi Pucci.

ARBITRO: Di Paola di Empoli.

RETI: 48' Verdirosa, 94' autorete Pellegrini.
NOTE: angoli 6-6.



Il Maliseti Tobb., capolista solitaria del girone, sente il fiato sul collo della diretta inseguitrice e sa che ogni partita è una finale per importanza e spessore: un passo falso, una sbandata, una mossa sbagliata potrebbe costare caro. Per il momento i ragazzi di mister Carovani hanno retto alla grande l'impatto con la vetta della classifica, senza mai farsi vincere dalla paura di cadere e dalle vertigini, seminando gioco e polso e raccogliendo vittorie e sorrisi. A far visita in territorio pratese è il Lammari, compagine che occupa saldamente il quarto posto a meno uno dalla Zenith Audax: chiedere a questa delicata sfida la chiave per superare la terza è forse eccessivamente ambizioso, ma sicuramente, date le recenti buone apparizioni dei ragazzi di Pucci, cogliere un punto pesante e rimanere in scia è obiettivo alla portata. Una giornata di sole primaverile fa da teatro a questa sfida di cartello. Dalle prime battute si capisce che il vento che soffia con continuità e veemenza, con terribili folate, giocherà un ruolo determinante per tutto l'arco della partita: ogni traiettoria di passaggio o tiro viene sporcata e le raffiche portano via con sé le lucide idee di impostazione di gioco. Anche alla luce dell'ottima disposizione in campo delle due squadre, accompagnata da attenzione ed acume tattico, vi è l'obbligo di giocare palla a terra che mette in luce però diverse pecche. Al 10' è da un clamoroso scivolone di un difensore ospite che nasce la prima occasione per il Maliseti Tobb., mal gestita da Fasciglione che lentamente entra in possesso del pallone e lo serve a Santi; tutto troppo macchinoso, tanto che permette a Della Maggiora di chiudere in scivolata. Più pericoloso, due minuti più tardi, il Lammari con una sibillina conclusione di mancino di Verdirosa che trova solamente l'esterno della rete, Cuorvo però sembra comunque attento a fare buona guardia. Il Lammari risulta contratto e piuttosto lento nei passaggi, decisamente dedito a studiare l'avversario ed evitare danni che possono compromettere da subito il buon esito della sfida; Maliseti Tobb. più spreciso del solito: ne esce una partita bruttina, piena di vizi e macchie e completamente priva di emozioni e fantasia. Nella fase centrale del primo tempo i locali collezionano molte punizioni dal limite, con palloni però scodellati in area di rigore senza convinzione e precisione, che finiscono sempre docilmente tra le braccia del portiere. Non che gli ospiti siano molto più incisivi davanti ma almeno ci provano con maggior concretezza: al 28' Jarju sradica un pallone dai piedi di Bambini e carica la botta che sorvola la traversa di poco meno di un metro. Stefanelli, giocatore solitamente simbolo di luce e brillantezza tra i ragazzi di Carovani, si rende protagonista di qualche serpentina e sublime giocata, insomma tira la carretta, ma sembra operare in una zona di campo troppo intasata ed innocua, lontano dalla porta e le sue intuizioni cadono nel profondo pozzo dell'oblio generale del match. Nel finale, Lammari gagliardo e per nulla avvinto dalla camicia di forza del timore reverenziale, tiene botta ed impedisce ai locali di giocare ed esercitare la propria consueta pressione offensiva.
Manca solo la musica di sottofondo tipica di un film horror ad accompagnare il film dell'inizio del secondo tempo traumatico per i locali: al 48' lancio dalle retrovie della difesa ospite, Cuorvo legge male la traiettoria del pallone che viene fermato dal vento, non va incontro allo stesso e viene anticipato da Verdirosa che lo salta e deposita la sfera in fondo al sacco. Ci si aspetta una reazione di fierezza da parte della capolista, ma l'armata amaranto appare priva di armi e munizioni, i valorosi combattenti, abituati ad imprese, sembrano spersi per il campo. E dire che paradossalmente gli ospiti, dopo la rete del vantaggio, indietreggiano e sembrano abbassare la guardia, ma i locali non ne approfittano. Al 75' ci prova da calcio piazzato Stefanelli con un tiro a girare che supera la barriera ma è troppo centrale e il portiere para senza affanno. Al 42' la palla del ko capita sui piedi di Dieme che la tocca come il velluto, l'accarezza ma al momento del tiro di violenza non trova la porta per centimetri. Ciò che accade sul finale è degno dei migliori colpi di scena di un buon libro: al 94' l'arbitro controlla il cronometro e si porta il fischietto in bocca, non fa a tempo a completare la sua azione che Pitta esegue un tiro-cross, una conclusione della disperazione, che trova una strana deviazione in area di rigore da parte di un difensore e termina in rete, per la gioia di giocatori, allenatore e dirigenti, tutti a far festa in campo. Il triplice fischio finale mette il punto sulla storia di un pari che ha del miracoloso, che lascia l'ambiente ospite annichilito, tra sguardi persi nel vuoto e lacrime, per un successo costruito con sudore e fatica per tutta la partita e visto svanire in un battito di ciglia. I pratesi mantengono così la testa della classifica, ma sono avvertiti: le avversarie alle spalle sono agguerrite e non sono più concessi errori!

Simone Romagnani MALISETI TOBBIANESE: Cuorvo 6-, Dano 6, Santini 6, Magni 6, Acciaioli 6, Bambini 6, Cavalieri 6, Tardelli 6,5, Santi 6,5, Fasciglione 6, Stefanelli 6,5. A disp.: Puggelli, Mun&igrave;, Vannucchi 6, Tardelli, Pitta 6, Gialluisi 6,5. All.: Piero Carovani.<br >LAMMARI: Biondi 6, Farinelli 6, Martini 6,5, Consani 6,5, Pellegrini 6,5, Della Maggiora 6,5, Marchi A. 6,5, Jarju 6,5, Dieme 6,5, Lionetti 6,5, Verdirosa 7. A disp.: Durodola, Marchi G., Bertini 6, Guidi, Di Vito, Lorenzi 6, Tanteri 6. All.: Pierluigi Pucci. <br > ARBITRO: Di Paola di Empoli.<br > RETI: 48' Verdirosa, 94' autorete Pellegrini.<br >NOTE: angoli 6-6. Il Maliseti Tobb., capolista solitaria del girone, sente il fiato sul collo della diretta inseguitrice e sa che ogni partita &egrave; una finale per importanza e spessore: un passo falso, una sbandata, una mossa sbagliata potrebbe costare caro. Per il momento i ragazzi di mister Carovani hanno retto alla grande l'impatto con la vetta della classifica, senza mai farsi vincere dalla paura di cadere e dalle vertigini, seminando gioco e polso e raccogliendo vittorie e sorrisi. A far visita in territorio pratese &egrave; il Lammari, compagine che occupa saldamente il quarto posto a meno uno dalla Zenith Audax: chiedere a questa delicata sfida la chiave per superare la terza &egrave; forse eccessivamente ambizioso, ma sicuramente, date le recenti buone apparizioni dei ragazzi di Pucci, cogliere un punto pesante e rimanere in scia &egrave; obiettivo alla portata. Una giornata di sole primaverile fa da teatro a questa sfida di cartello. Dalle prime battute si capisce che il vento che soffia con continuit&agrave; e veemenza, con terribili folate, giocher&agrave; un ruolo determinante per tutto l'arco della partita: ogni traiettoria di passaggio o tiro viene sporcata e le raffiche portano via con s&eacute; le lucide idee di impostazione di gioco. Anche alla luce dell'ottima disposizione in campo delle due squadre, accompagnata da attenzione ed acume tattico, vi &egrave; l'obbligo di giocare palla a terra che mette in luce per&ograve; diverse pecche. Al 10' &egrave; da un clamoroso scivolone di un difensore ospite che nasce la prima occasione per il Maliseti Tobb., mal gestita da Fasciglione che lentamente entra in possesso del pallone e lo serve a Santi; tutto troppo macchinoso, tanto che permette a Della Maggiora di chiudere in scivolata. Pi&ugrave; pericoloso, due minuti pi&ugrave; tardi, il Lammari con una sibillina conclusione di mancino di Verdirosa che trova solamente l'esterno della rete, Cuorvo per&ograve; sembra comunque attento a fare buona guardia. Il Lammari risulta contratto e piuttosto lento nei passaggi, decisamente dedito a studiare l'avversario ed evitare danni che possono compromettere da subito il buon esito della sfida; Maliseti Tobb. pi&ugrave; spreciso del solito: ne esce una partita bruttina, piena di vizi e macchie e completamente priva di emozioni e fantasia. Nella fase centrale del primo tempo i locali collezionano molte punizioni dal limite, con palloni per&ograve; scodellati in area di rigore senza convinzione e precisione, che finiscono sempre docilmente tra le braccia del portiere. Non che gli ospiti siano molto pi&ugrave; incisivi davanti ma almeno ci provano con maggior concretezza: al 28' Jarju sradica un pallone dai piedi di Bambini e carica la botta che sorvola la traversa di poco meno di un metro. Stefanelli, giocatore solitamente simbolo di luce e brillantezza tra i ragazzi di Carovani, si rende protagonista di qualche serpentina e sublime giocata, insomma tira la carretta, ma sembra operare in una zona di campo troppo intasata ed innocua, lontano dalla porta e le sue intuizioni cadono nel profondo pozzo dell'oblio generale del match. Nel finale, Lammari gagliardo e per nulla avvinto dalla camicia di forza del timore reverenziale, tiene botta ed impedisce ai locali di giocare ed esercitare la propria consueta pressione offensiva.<br >Manca solo la musica di sottofondo tipica di un film horror ad accompagnare il film dell'inizio del secondo tempo traumatico per i locali: al 48' lancio dalle retrovie della difesa ospite, Cuorvo legge male la traiettoria del pallone che viene fermato dal vento, non va incontro allo stesso e viene anticipato da Verdirosa che lo salta e deposita la sfera in fondo al sacco. Ci si aspetta una reazione di fierezza da parte della capolista, ma l'armata amaranto appare priva di armi e munizioni, i valorosi combattenti, abituati ad imprese, sembrano spersi per il campo. E dire che paradossalmente gli ospiti, dopo la rete del vantaggio, indietreggiano e sembrano abbassare la guardia, ma i locali non ne approfittano. Al 75' ci prova da calcio piazzato Stefanelli con un tiro a girare che supera la barriera ma &egrave; troppo centrale e il portiere para senza affanno. Al 42' la palla del ko capita sui piedi di Dieme che la tocca come il velluto, l'accarezza ma al momento del tiro di violenza non trova la porta per centimetri. Ci&ograve; che accade sul finale &egrave; degno dei migliori colpi di scena di un buon libro: al 94' l'arbitro controlla il cronometro e si porta il fischietto in bocca, non fa a tempo a completare la sua azione che Pitta esegue un tiro-cross, una conclusione della disperazione, che trova una strana deviazione in area di rigore da parte di un difensore e termina in rete, per la gioia di giocatori, allenatore e dirigenti, tutti a far festa in campo. Il triplice fischio finale mette il punto sulla storia di un pari che ha del miracoloso, che lascia l'ambiente ospite annichilito, tra sguardi persi nel vuoto e lacrime, per un successo costruito con sudore e fatica per tutta la partita e visto svanire in un battito di ciglia. I pratesi mantengono cos&igrave; la testa della classifica, ma sono avvertiti: le avversarie alle spalle sono agguerrite e non sono pi&ugrave; concessi errori! Simone Romagnani




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