• Giovanissimi Regionali GIR.C
  • Olimpia Firenze
  • 1 - 1
  • Affrico


OLIMPIA FIRENZE (4-1-4-1): Salucci (40'Merlini); Nardini (69' Lombardi), Sacchi, Beragnoli, Zanieri (63' Lanza); Zacchi; Andrade (60' Migliorini), Fedele, Saccardi (60' Zanobini), Amoddio (69' Farulli); Alivernini (42' Vecchi). All.: Gianni Zanobini.
AFFRICO (4-3-3): Gualandi; Grandi Perona, Marescotti, Baronti, Lippi; Bini, Chiari, Conti; Montaguti, Malenotti, Menarini. A disp.: Bernini, Ratti, Cellai, Crescioli. All.: Gregorio Crocchini.

ARBITRO: Cosimo Papi di Prato.

RETI: 8' Menarini, 57' Saccardi.
NOTE: espulsi al 69' Fedele e Montaguti per reciproche scorrettezze.



L'Olimpia festeggia - finalmente anche davanti ai propri tifosi - la vittoria del campionato regionale. Magliette celebrative, mucchioni e foto di rito sono componenti imprescindibili per la celebrazione di una squadra che proprio nella stessa partita del girone d'andata cominciò a tracciare l'ampio solco che li a condotti, poi, sino al successo. E quale occasione migliore di un derby, del derby, per festeggiare? Nessuna, probabilmente. Ed ecco che infatti l'Affrico si deve spostare di un centinaio di metri dalla usuale postazione di gioco per affrontare la rivale di sempre. Gli ospiti si guardano le spalle in classifica, per ottenere la miglior posizione possibile per affrontare la Coppa Regionale, vogliono riscattare la cocente sconfitta di qualche mese fa, vogliono il derby: hanno, insomma, maggiori motivazioni rispetto a quelle, presunte, degli avversari. La conferma arriva sul campo , con un Affrico attento ed aggressivo a tutto campo. Prima occasione sul destro di Malenotti, che non riesce a correggere in porta un tentativo basso di Montaguti su piazzato, poi ecco che si sblocca il risultato. Lancio lungo in area giallonera, Menarini prende il tempo a Sacchi sovrastandolo sullo stacco e riesce poi a coordinarsi per il diagonale mancino che va a morire nell'angolino basso alla destra di Salucci. Evidenti le difficoltà dell'Olimpia contro l'organizzazione dei ragazzi di un invasato Crocchini: le consuete capacità di palleggio vengono messe a durissima prova dalla compattezza dell'Affrico, abile nell'approfittare delle ridotte dimensioni del campo. Fioccano le chances per segnare a favore dell'Affrico: al quarto d'ora Montaguti centra dalla sinistra, Malenotti controlla e prova il mancino ad incrociare, Bini manca di un soffio il giusto impatto col pallone, per una rete che pareva già bell'e fatta . Poi sono le tre M a costruire un'azione notevole, partita dalla discesa di Malenotti sulla destra, dal suo cross rasoterra, proseguita con l'archimedeo (nell'accezione di geniale ) velo di Montaguti e terminata con l'ingenuo piattone di Menarini appostato sul secondo palo, respinto da Salucci (la voxpopuli che desiderava la più classica sabongia non aveva forse tutti i torti). La più fulgida al 32'. Marescotti in avanti per Menarini che supera Sacchi in scatto e, al momento della conclusione, viene scaraventato a terra dall'intervento del difensore, ultimo uomo. Rigore e..ammonizione, tra l'incredulità generale del pubblico che si aspettava ben altro calibro cromatico. Dal dischetto Montaguti va di precisione col mancino ma coglie il palo alla sinistra di Salucci, che aveva comunque indovinato la direzione della non potente conclusione. Dall'altra parte al solo Andrade riesce ad andare al tiro, ma davanti alla porta, imbeccato da un millimetrico lancio di Amoddio, colpisce peggio che mai col destro. Tirando le prime somme, all'intervallo si può certo affermare che il vantaggio dell'Affrico non sia frutto della sola casualità, ma bensì di una maggiore intensità, di palesi maggiori stimoli, tradottesi nelle sopracitate opportunità. Lo sprecarle, però, è un lusso che pressoché nessuno si può permettere contro questa formazione. Dopo dieci secondi dal nuovo fischio d'inizio, infatti, l'Olimpia tenta di mettere a fuoco l'obiettivo, ma Marescotti compie un intervento in scivolata - da tergo, su Andrade - da premio Oscar, sventando una chiara occasione da gol. Zanobini, comprensibilmente, non ci tiene a perdere e difatti alza il baricentro dei suoi, limitando in modo deciso gli effetti collaterali provenienti dalla concessione degli spazi al tridente biancoblu. E' ancora Andrade che ci prova, con un destro al volo dalla difficile esecuzione, mandando alto dal limite. La pressione è costante, ma, forse i padroni di casa riescono a raccogliere molto più di quanto seminato. Al 57' è infatti 1-1, con Saccardi che vince ben due rimpalli su lancio lungo e riesce a superare beffardamente Gualandi, nonostante lo strenuo tentativo di Grandi Perona, toccando quanto sufficiente col destro. Demoralizzato dal pareggio, l'Affrico accusa un calo mentale: Montagni al posto di Menarini (un'altra M , tanto per variare..) è un segnale forte, ma scarsamente recepito. È l'Olimpia che, ancora in avanti con , costringe Gualandi a rifugiarsi in angolo coi pugni. Sul finire di partita, rei di vicendevoli scambi di vedute , vengono cacciati Fedele e Montaguti. Nonostante quest'ultimo episodio e le tante sostituzioni, il fischietto pratese decide di non prolungare di un solo secondo oltre il 70' la partita, lavandosi le mani circa le proteste di un incredulo Crocchini. Dopo il fischio finale, come detto, la festa Olimpia può iniziare e continuare: arriva, infatti, anche la notizia della conquista del titolo regionale da parte degli Allievi. Di fronte a tutto ciò, Chapeau.

Calciatoripiù
: da incensare le prestazioni di due tra i giocatori ospiti: Marescotti, invalicabile soprattutto nei duelli aerei: Die Mauer.( Il Muro ); Grandi Perona, pugnace e valido come pochi: Highlander.

Fulvio Scozzafava OLIMPIA FIRENZE (4-1-4-1): Salucci (40'Merlini); Nardini (69' Lombardi), Sacchi, Beragnoli, Zanieri (63' Lanza); Zacchi; Andrade (60' Migliorini), Fedele, Saccardi (60' Zanobini), Amoddio (69' Farulli); Alivernini (42' Vecchi). All.: Gianni Zanobini.<br >AFFRICO (4-3-3): Gualandi; Grandi Perona, Marescotti, Baronti, Lippi; Bini, Chiari, Conti; Montaguti, Malenotti, Menarini. A disp.: Bernini, Ratti, Cellai, Crescioli. All.: Gregorio Crocchini.<br > ARBITRO: Cosimo Papi di Prato.<br > RETI: 8' Menarini, 57' Saccardi.<br >NOTE: espulsi al 69' Fedele e Montaguti per reciproche scorrettezze. L'Olimpia festeggia - finalmente anche davanti ai propri tifosi - la vittoria del campionato regionale. Magliette celebrative, mucchioni e foto di rito sono componenti imprescindibili per la celebrazione di una squadra che proprio nella stessa partita del girone d'andata cominci&ograve; a tracciare l'ampio solco che li a condotti, poi, sino al successo. E quale occasione migliore di un derby, del derby, per festeggiare? Nessuna, probabilmente. Ed ecco che infatti l'Affrico si deve spostare di un centinaio di metri dalla usuale postazione di gioco per affrontare la rivale di sempre. Gli ospiti si guardano le spalle in classifica, per ottenere la miglior posizione possibile per affrontare la Coppa Regionale, vogliono riscattare la cocente sconfitta di qualche mese fa, vogliono il derby: hanno, insomma, maggiori motivazioni rispetto a quelle, presunte, degli avversari. La conferma arriva sul campo , con un Affrico attento ed aggressivo a tutto campo. Prima occasione sul destro di Malenotti, che non riesce a correggere in porta un tentativo basso di Montaguti su piazzato, poi ecco che si sblocca il risultato. Lancio lungo in area giallonera, Menarini prende il tempo a Sacchi sovrastandolo sullo stacco e riesce poi a coordinarsi per il diagonale mancino che va a morire nell'angolino basso alla destra di Salucci. Evidenti le difficolt&agrave; dell'Olimpia contro l'organizzazione dei ragazzi di un invasato Crocchini: le consuete capacit&agrave; di palleggio vengono messe a durissima prova dalla compattezza dell'Affrico, abile nell'approfittare delle ridotte dimensioni del campo. Fioccano le chances per segnare a favore dell'Affrico: al quarto d'ora Montaguti centra dalla sinistra, Malenotti controlla e prova il mancino ad incrociare, Bini manca di un soffio il giusto impatto col pallone, per una rete che pareva gi&agrave; bell'e fatta . Poi sono le tre M a costruire un'azione notevole, partita dalla discesa di Malenotti sulla destra, dal suo cross rasoterra, proseguita con l'archimedeo (nell'accezione di geniale ) velo di Montaguti e terminata con l'ingenuo piattone di Menarini appostato sul secondo palo, respinto da Salucci (la voxpopuli che desiderava la pi&ugrave; classica sabongia non aveva forse tutti i torti). La pi&ugrave; fulgida al 32'. Marescotti in avanti per Menarini che supera Sacchi in scatto e, al momento della conclusione, viene scaraventato a terra dall'intervento del difensore, ultimo uomo. Rigore e..ammonizione, tra l'incredulit&agrave; generale del pubblico che si aspettava ben altro calibro cromatico. Dal dischetto Montaguti va di precisione col mancino ma coglie il palo alla sinistra di Salucci, che aveva comunque indovinato la direzione della non potente conclusione. Dall'altra parte al solo Andrade riesce ad andare al tiro, ma davanti alla porta, imbeccato da un millimetrico lancio di Amoddio, colpisce peggio che mai col destro. Tirando le prime somme, all'intervallo si pu&ograve; certo affermare che il vantaggio dell'Affrico non sia frutto della sola casualit&agrave;, ma bens&igrave; di una maggiore intensit&agrave;, di palesi maggiori stimoli, tradottesi nelle sopracitate opportunit&agrave;. Lo sprecarle, per&ograve;, &egrave; un lusso che pressoch&eacute; nessuno si pu&ograve; permettere contro questa formazione. Dopo dieci secondi dal nuovo fischio d'inizio, infatti, l'Olimpia tenta di mettere a fuoco l'obiettivo, ma Marescotti compie un intervento in scivolata - da tergo, su Andrade - da premio Oscar, sventando una chiara occasione da gol. Zanobini, comprensibilmente, non ci tiene a perdere e difatti alza il baricentro dei suoi, limitando in modo deciso gli effetti collaterali provenienti dalla concessione degli spazi al tridente biancoblu. E' ancora Andrade che ci prova, con un destro al volo dalla difficile esecuzione, mandando alto dal limite. La pressione &egrave; costante, ma, forse i padroni di casa riescono a raccogliere molto pi&ugrave; di quanto seminato. Al 57' &egrave; infatti 1-1, con Saccardi che vince ben due rimpalli su lancio lungo e riesce a superare beffardamente Gualandi, nonostante lo strenuo tentativo di Grandi Perona, toccando quanto sufficiente col destro. Demoralizzato dal pareggio, l'Affrico accusa un calo mentale: Montagni al posto di Menarini (un'altra M , tanto per variare..) &egrave; un segnale forte, ma scarsamente recepito. &Egrave; l'Olimpia che, ancora in avanti con , costringe Gualandi a rifugiarsi in angolo coi pugni. Sul finire di partita, rei di vicendevoli scambi di vedute , vengono cacciati Fedele e Montaguti. Nonostante quest'ultimo episodio e le tante sostituzioni, il fischietto pratese decide di non prolungare di un solo secondo oltre il 70' la partita, lavandosi le mani circa le proteste di un incredulo Crocchini. Dopo il fischio finale, come detto, la festa Olimpia pu&ograve; iniziare e continuare: arriva, infatti, anche la notizia della conquista del titolo regionale da parte degli Allievi. Di fronte a tutto ci&ograve;, Chapeau.<br ><b> Calciatoripi&ugrave;</b>: da incensare le prestazioni di due tra i giocatori ospiti: <b>Marescotti</b>, invalicabile soprattutto nei duelli aerei: Die Mauer.( Il Muro ); <b>Grandi Perona</b>, pugnace e valido come pochi: Highlander. Fulvio Scozzafava




RITORNO ALLA RICERCA PARTITE SINGOLE


RICERCA CAMPIONATI