• Juniores Regionali GIR.B
  • Cenaia
  • 3 - 2
  • Rosignano 6 Rose


S.C.CENAIA: D'Addio 6,5, Sarnelli 6,5, Bartolena 7, Boccaccio 7+ (83' Bonamassa s.v.), Priami 6,5, Marconi 6,5, Fabbrini 6,5, Turini 8, Casangiu 7+ (Del Moro), Cecconi 6,5 (67' Mannucci 6+), Incrocci 6,5. A disp.: Raduazzo, Biso, Dibe, Marabotti. All.: Stefano Pagliai.
ROSIGNANO 6 ROSE: Leoncini 6,5, Masini 6 (46' Khoulè 6), Cipriani 6, Brunetti 6, Boriello 6, Dell'Omo 6,5, Landi 7+, Skenderi 6,5, Lo Vecchio 6,5, Esposito 7, Diallò 6 (46' Franci 6) A disp.: Gracci, Chesini, Fratini, Tei. All.: Alberto Citi.

ARBITRO: Luca Bongiorni di Lucca.

RETI: 13' Landi, 37' Casangiu, 43' aut. Rosignano, 78' Turini, 88' Lo Vecchio.
NOTE: ammoniti Masini, Boriello, Diallò, Marconi, Esposito, Landi, Incrocci. Recupero: 0+4'. Angoli: 7-5.



Grande festa al Pennati . La squadra juniores del Cenaia raggiunge il traguardo più alto della sua storia a livello regionale, centrando l'obiettivo della prima posizione nel girone del mare e candidandosi automaticamente come pretendente alla vittoria assoluta. È in certo senso la vittoria di Mister Pagliai che, dopo aver centrato a sorpresa la finale di Coppa Regionale nell'anno dell'esordio, ha preparato nell'anno successivo, diciamo di transizione, il suo capolavoro e l'ha completato in questa stagione. Un programma non si sa fino a che punto studiato a tavolino, ma reso possibile dagli sforzi di una società che ha pensato non solo alla prima squadra, conscia che con i regolamenti attuali è importante partire dalla squadra juniores, nella speranza che le famose quote possano essere cresciute in casa. Una lunga rincorsa al Livorno Nord Pontino, culminata con un imperioso sorpasso. La sconfitta casalinga contro rivali di stagione ha creato qualche ansia in più, superata col successo contro un ostico Rosignano Sei Rose. Rosignano che in virtù della sua classifica deficitaria ha schierato per l'occasione diverse delle quote utilizzate dalla prima squadra nel campionato di eccellenza. I locali schierano cinque classe ‘96 e, almeno inizialmente, sembrano un po' impauriti. Vuoi la tensione classica delle gare che possono decidere, vuoi la consapevolezza di affrontare una squadra molto diversa da quella che si è ritagliata una posizione nei bassifondi della classifica, sta di fatto che nella prima parte il Rosignano si fa preferire. Molto gioco si svolge sul settore destro del fronte d'attacco ospite con l'intraprendente Landi che crea non pochi problemi alla difesa avversaria, quasi sempre assistito da Esposito, cui non mancano intuizioni geniali ed un piede raffinato. A centrocampo la battaglia è continua laddove i giovani di casa Boccaccio e Turini si dannano l'anima per colmare il gap di esperienza contro i più navigati dirimpettai. E davanti Pagliai ha l'arma Casangiu, un vero e proprio diavolo che con la sua disarmante velocità è in grado di tenere in allarme costantemente i difensori rosignanesi. La cronaca inizia proprio con il numero nove locale che al secondo minuto va via in contropiede,entra in area ma viene chiuso in angolo sulla battuta del quale la sfera termina al limite dell'area per la battuta di Cecconi che non inquadra lo specchio. il fondo campo e mette una palla in mezzo, Brunetti rimedia in angolo. Al 6' la replica del Rosignano con Landi che da destra si accentra e prova ad inquadrare la porta col sinistro, non riuscendo nell'intento. Più pericolosi gli ospiti al settimo; azione che si sviluppa sul settore destro con Esposito bravo ad innescare Landi, il numero sette entra in area e mette una invitante palla in area, Priami è provvidenziale nel rifugiarsi in angolo. Il cross dalla bandierina è invitante e Boriello di testa non ci arriva per questioni di centimetri. Al 9' il Cenaia usufruisce di una punizione sul settore destro all'altezza della trequarti; la palla spiove verso il vertice dell'area piccola dove si è proiettato Marconi, che scivola però al momento di staccare. Al 12' punizione per il Rosignano, Esposito indirizza il pallone non lontano dal sette . Al 13' passano gli ospiti; azione che si sviluppa sull'asse Esposito Landi, palla dal numero dieci al numero sette che entra in area e con un destro in diagonale trova l'angolo lontano. Il Cenaia ha immediatamente l'occasione per riequilibrare le sorti dell'incontro; pasticcia la difesa ospite su una palla che rimbalza all'interno dell'area e sulla quale si avventa Casangiu, la conclusione dell'attaccante viene ribattuta da Leoncini. Locali che cercano di prendere in mano le redini del gioco, di tanto in tanto ospiti pericolosi in contropiede come al minuto ventidue dopo un calcio di punizione del numero tre locale Bartolena, parato; sul veloce capovolgimento di fronte palla nell'area cenaiese arpionata da Esposito che si aggiusta il pallone per il tiro, scivola, riesce a tirare in precario equilibrio riuscendo ad inquadrare la porta. Al 27' punizione per i locali, Incrocci indirizza sul palo lontano ma non trova lo specchio, pronta replica ospite con Lo Vecchio che spalle alla porta riesce a girarsi e tirare, palla lenta controllata agevolmente da D'Addio. Al minuto 31 Incrocci ci prova a volo, para Leoncini; replica di Landi che trova un varco sul settore destro e tira in corsa, a lato. Al trentatreesimo da Esposito palla in verticale per Lo Vecchio fermato per una posizione di fuorigioco sulla quale qualche dubbio resta. Prima del riposo la gara cambia improvvisamente. Succede che al 37' Turini si inventi una percussione che gli consente di penetrare in area da destra e mettere una palla dietro per Casangiu bravo ad indovinare un tiro incrociato sul quale niente può Leoncini. I locali ci credono e a tre minuti dall'intervallo su una palla recuperata da Boccaccio e lanciata dal dinamico mediano in verticale Fabbrini tira ma viene rimpallata in angolo. Dalla bandierina si genera una mischia furibonda che vede diversi giocatori a ridosso della linea di porta, tocca Casangiu, ribadisce in gol Turini ma con ogni probabilità la palla era già entrata, toccata per ultimo da un difensore rosignanese. Ospiti frastornati ma pronti a replicare con tiro di Lo Vecchio, parato. Il tempo si chiude con una punizione de ragazzi di casa, dalla gran distanza Bartolena prova la conclusione impossibile, palla vicina al sette ma Leoncini c'è; sulla ripartenza altra mischia stavolta dalle parti di D'Addio, Bartolena salva quasi sulla linea un tiro di un giocatore biancoazzurro che si trovava però in posizioni irregolare. Nella ripresa parte bene l'undici di Pagliai; al secondo caparbia azione di Casangiu sul settore di sinistra, pronto il cross in mezzo per il colpo di tacco di Fabbrini, respinto con la coscia da un difensore. Al quinto, su un tiro dalla grande distanza di un giocatore cenaiese Leoncini perde l'equilibrio, fino a trovarsi seduto, nell'arretrare; la palla lo scavalca, ma passa vicino al palo. Due minuti dopo punizione di Bartolena dalla distanza sulla quale, il portiere ospite oppone i pugni. Al 13' si fa vivo il Rosignano. Schema su punizione con Esposito che scodella la palla a centro area per il colpo di testa di Brunetti, parato. Il Rosignano ci prova ed al ventiduesimo D'Addio anticipa d'un soffio Landi ben lanciato in area. Dopo la mezzora, su una ripartenza, Casangiu guadagna l'ingresso in area di rigore, fermato in angolo da Khoulè. Sugli sviluppi del tiro dalla bandierina a centro area Turini è lesto a infilare di testa la porta avversaria; al Pennati si prepara la festa di fine gara. Il Rosignano cerca di raddrizzare il match, ma si espone ai contropiede locali; su uno di questi al trentottesimo Mannocci stoppa in corsa un difficile pallone e tira a volo, Leoncini con un colpo di reni devia in angolo. La gara cala di intensità ma a tre minuti dalla fine la difesa cenaiese si fa trovare impreparata su un tiro d'angolo; palla sul secondo palo laddove Lo Vecchio può saltare indisturbato vicino al vertice dell'area piccola e di testa non lascia scampo a D'Addio. È di fatto l'ultima emozione del match, nei minuti finali il Cenaia raddoppia gli sforzi e conduce in porto la vittoria che vale la stagione del girone. Alla fine giro d'onore per i protagonisti della fantastica impresa, con tanto di cori, gavettoni e docce forzate per tutti i componenti lo staff. Una doccia particolarmente gradita a Mister Pagliai, visibilmente provato dalla tensione ma particolarmente contento per quanto ottenuto dal suo team. Team, lo sottolineiamo, particolarmente giovane, due quote portiere compreso e una rosa molto ricca di ragazzi che anche nella prossima stagione potranno partecipare al campionato di categoria. Molto giovane anche il direttore di gara; giovane in tutti i sensi, a partire dai cartellini sventolati con disarmante leggerezza, anche su normalissimi falli di gioco.

Calciatoripiù: Turini.
Nella gara decisiva un gol realizzato e un assist possono bastare. Gran carattere, ottimo passo, buoni fondamentali. Centrocampista completo che si prende la responsabilità di trascinare i suoi compagni nel momento cruciale del match. Inventandosi il pareggio con un'azione che denota una spiccata personalità. Lui e Mannucci sono al secondo trionfo consecutivo dopo quello con gli Allievi del Valdera lo scorso anno.
R.C.
L'intervista
Mister Stefano Pagliai è l'artefice della straordinaria cavalcata del Cenaia, capace di conquistare il primato nel girone B: un tecnico che vive il campo come pochi altri che, grande conoscitore di calcio, sa formare sempre gruppi molto uniti. Ma il mister pisano, protagonista di tante stagioni da protagonista, non vuole su di sé i riflettori e preferisce spostare l'attenzione sui suoi ragazzi: Bisogna dare merito ai ragazzi: sono loro gli artefici di questa impresa. Io ho solo dato la mia esperienza a questo gruppo, che ha qualità straordinarie . A Cenaia questo trionfo arriva dopo una continua crescita. Negli ultimi anni, dopo aver conquistato la categoria, abbiamo disputato una finale di Coppa Regionale e abbiamo sempre ben figurato. Quest'anno siamo partiti male, ma poi con le undici vittorie consecutive siamo riusciti a conquistare il primato. Ovviamente regalare questa vittoria alla società è una grande soddisfazione, che condivido col mio staff, con Franco Meucci, con Maurizio Marinai, con Fulvio Favilli e col direttore Fabrizio Sgherri. La mia è una squadra giovane, che ha grande prospettive: abbiamo in organico tredici '96, quattro '95 e un portiere classe ‘94 . Siete sazi o avete ancora voglia di stupire? Questa squadra è talmente giovane che credo sia difficile saziarla. Anche oggi abbiamo fatto una partita straordinaria: il Rosignano aveva giocatori importanti che venivano dalla prima squadra, ma i miei hanno giocato una splendida partita. Questi ragazzi hanno sempre voglia di vincere e di fare bene. Non conosco le avversarie, comunque noi cercheremo di fare il massimo: siamo consapevoli che l'obiettivo è stato raggiunto, ma ora non ci accontentiamo . Qual è il segreto del suo gruppo? Credo sia nella capacità di stare insieme e nella qualità del lavoro che riusciamo a fare settimanalmente. Siamo partiti il 5 di agosto con l'obiettivo di portare qualcuno a giocare in Eccellenza; a fine girone di andata avevamo sei punti dalla prima ed eravamo quinti in classifica. Proprio allora c'è stata una straordinaria crescita, con le undici vittorie ottenendo anche espugnando campi difficilissimi. Ho la fortuna di allenare ragazzi di qualità, che sono anche bravissimi dal punto di vista del comportamento. Per questo voglio ringraziare anche le famiglie, che hanno dato il loro contributo . Anche rispetto all'obiettivo di preparare ragazzi per la prima squadra immagino siate soddisfatti. Sì. Ci sono ragazzi pronti per fare il salto di qualità e che nella prossima stagione possono far parte dell'organico della prima squadra . Ad inizio stagione, al di là degli obiettivi proclamati, aveva intuito che questa squadra poteva puntare in alto? Avevo visto che c'erano grandi qualità, ma le incognite erano legate alla giovane età dell'organico. Sapevo che dovevamo lavorare sodo per tutto il girone di andata e cercare di rimanere vicini alle prime per poi provare ad entrare in Coppa. Dopo aver vinto in casa contro la PLS però la squadra ha capito che poteva vincere il campionato .

S.C.CENAIA: D'Addio 6,5, Sarnelli 6,5, Bartolena 7, Boccaccio 7+ (83' Bonamassa s.v.), Priami 6,5, Marconi 6,5, Fabbrini 6,5, Turini 8, Casangiu 7+ (Del Moro), Cecconi 6,5 (67' Mannucci 6+), Incrocci 6,5. A disp.: Raduazzo, Biso, Dibe, Marabotti. All.: Stefano Pagliai.<br >ROSIGNANO 6 ROSE: Leoncini 6,5, Masini 6 (46' Khoul&egrave; 6), Cipriani 6, Brunetti 6, Boriello 6, Dell'Omo 6,5, Landi 7+, Skenderi 6,5, Lo Vecchio 6,5, Esposito 7, Diall&ograve; 6 (46' Franci 6) A disp.: Gracci, Chesini, Fratini, Tei. All.: Alberto Citi.<br > ARBITRO: Luca Bongiorni di Lucca.<br > RETI: 13' Landi, 37' Casangiu, 43' aut. Rosignano, 78' Turini, 88' Lo Vecchio.<br >NOTE: ammoniti Masini, Boriello, Diall&ograve;, Marconi, Esposito, Landi, Incrocci. Recupero: 0+4'. Angoli: 7-5. Grande festa al Pennati . La squadra juniores del Cenaia raggiunge il traguardo pi&ugrave; alto della sua storia a livello regionale, centrando l'obiettivo della prima posizione nel girone del mare e candidandosi automaticamente come pretendente alla vittoria assoluta. &Egrave; in certo senso la vittoria di Mister Pagliai che, dopo aver centrato a sorpresa la finale di Coppa Regionale nell'anno dell'esordio, ha preparato nell'anno successivo, diciamo di transizione, il suo capolavoro e l'ha completato in questa stagione. Un programma non si sa fino a che punto studiato a tavolino, ma reso possibile dagli sforzi di una societ&agrave; che ha pensato non solo alla prima squadra, conscia che con i regolamenti attuali &egrave; importante partire dalla squadra juniores, nella speranza che le famose quote possano essere cresciute in casa. Una lunga rincorsa al Livorno Nord Pontino, culminata con un imperioso sorpasso. La sconfitta casalinga contro rivali di stagione ha creato qualche ansia in pi&ugrave;, superata col successo contro un ostico Rosignano Sei Rose. Rosignano che in virt&ugrave; della sua classifica deficitaria ha schierato per l'occasione diverse delle quote utilizzate dalla prima squadra nel campionato di eccellenza. I locali schierano cinque classe ‘96 e, almeno inizialmente, sembrano un po' impauriti. Vuoi la tensione classica delle gare che possono decidere, vuoi la consapevolezza di affrontare una squadra molto diversa da quella che si &egrave; ritagliata una posizione nei bassifondi della classifica, sta di fatto che nella prima parte il Rosignano si fa preferire. Molto gioco si svolge sul settore destro del fronte d'attacco ospite con l'intraprendente Landi che crea non pochi problemi alla difesa avversaria, quasi sempre assistito da Esposito, cui non mancano intuizioni geniali ed un piede raffinato. A centrocampo la battaglia &egrave; continua laddove i giovani di casa Boccaccio e Turini si dannano l'anima per colmare il gap di esperienza contro i pi&ugrave; navigati dirimpettai. E davanti Pagliai ha l'arma Casangiu, un vero e proprio diavolo che con la sua disarmante velocit&agrave; &egrave; in grado di tenere in allarme costantemente i difensori rosignanesi. La cronaca inizia proprio con il numero nove locale che al secondo minuto va via in contropiede,entra in area ma viene chiuso in angolo sulla battuta del quale la sfera termina al limite dell'area per la battuta di Cecconi che non inquadra lo specchio. il fondo campo e mette una palla in mezzo, Brunetti rimedia in angolo. Al 6' la replica del Rosignano con Landi che da destra si accentra e prova ad inquadrare la porta col sinistro, non riuscendo nell'intento. Pi&ugrave; pericolosi gli ospiti al settimo; azione che si sviluppa sul settore destro con Esposito bravo ad innescare Landi, il numero sette entra in area e mette una invitante palla in area, Priami &egrave; provvidenziale nel rifugiarsi in angolo. Il cross dalla bandierina &egrave; invitante e Boriello di testa non ci arriva per questioni di centimetri. Al 9' il Cenaia usufruisce di una punizione sul settore destro all'altezza della trequarti; la palla spiove verso il vertice dell'area piccola dove si &egrave; proiettato Marconi, che scivola per&ograve; al momento di staccare. Al 12' punizione per il Rosignano, Esposito indirizza il pallone non lontano dal sette . Al 13' passano gli ospiti; azione che si sviluppa sull'asse Esposito Landi, palla dal numero dieci al numero sette che entra in area e con un destro in diagonale trova l'angolo lontano. Il Cenaia ha immediatamente l'occasione per riequilibrare le sorti dell'incontro; pasticcia la difesa ospite su una palla che rimbalza all'interno dell'area e sulla quale si avventa Casangiu, la conclusione dell'attaccante viene ribattuta da Leoncini. Locali che cercano di prendere in mano le redini del gioco, di tanto in tanto ospiti pericolosi in contropiede come al minuto ventidue dopo un calcio di punizione del numero tre locale Bartolena, parato; sul veloce capovolgimento di fronte palla nell'area cenaiese arpionata da Esposito che si aggiusta il pallone per il tiro, scivola, riesce a tirare in precario equilibrio riuscendo ad inquadrare la porta. Al 27' punizione per i locali, Incrocci indirizza sul palo lontano ma non trova lo specchio, pronta replica ospite con Lo Vecchio che spalle alla porta riesce a girarsi e tirare, palla lenta controllata agevolmente da D'Addio. Al minuto 31 Incrocci ci prova a volo, para Leoncini; replica di Landi che trova un varco sul settore destro e tira in corsa, a lato. Al trentatreesimo da Esposito palla in verticale per Lo Vecchio fermato per una posizione di fuorigioco sulla quale qualche dubbio resta. Prima del riposo la gara cambia improvvisamente. Succede che al 37' Turini si inventi una percussione che gli consente di penetrare in area da destra e mettere una palla dietro per Casangiu bravo ad indovinare un tiro incrociato sul quale niente pu&ograve; Leoncini. I locali ci credono e a tre minuti dall'intervallo su una palla recuperata da Boccaccio e lanciata dal dinamico mediano in verticale Fabbrini tira ma viene rimpallata in angolo. Dalla bandierina si genera una mischia furibonda che vede diversi giocatori a ridosso della linea di porta, tocca Casangiu, ribadisce in gol Turini ma con ogni probabilit&agrave; la palla era gi&agrave; entrata, toccata per ultimo da un difensore rosignanese. Ospiti frastornati ma pronti a replicare con tiro di Lo Vecchio, parato. Il tempo si chiude con una punizione de ragazzi di casa, dalla gran distanza Bartolena prova la conclusione impossibile, palla vicina al sette ma Leoncini c'&egrave;; sulla ripartenza altra mischia stavolta dalle parti di D'Addio, Bartolena salva quasi sulla linea un tiro di un giocatore biancoazzurro che si trovava per&ograve; in posizioni irregolare. Nella ripresa parte bene l'undici di Pagliai; al secondo caparbia azione di Casangiu sul settore di sinistra, pronto il cross in mezzo per il colpo di tacco di Fabbrini, respinto con la coscia da un difensore. Al quinto, su un tiro dalla grande distanza di un giocatore cenaiese Leoncini perde l'equilibrio, fino a trovarsi seduto, nell'arretrare; la palla lo scavalca, ma passa vicino al palo. Due minuti dopo punizione di Bartolena dalla distanza sulla quale, il portiere ospite oppone i pugni. Al 13' si fa vivo il Rosignano. Schema su punizione con Esposito che scodella la palla a centro area per il colpo di testa di Brunetti, parato. Il Rosignano ci prova ed al ventiduesimo D'Addio anticipa d'un soffio Landi ben lanciato in area. Dopo la mezzora, su una ripartenza, Casangiu guadagna l'ingresso in area di rigore, fermato in angolo da Khoul&egrave;. Sugli sviluppi del tiro dalla bandierina a centro area Turini &egrave; lesto a infilare di testa la porta avversaria; al Pennati si prepara la festa di fine gara. Il Rosignano cerca di raddrizzare il match, ma si espone ai contropiede locali; su uno di questi al trentottesimo Mannocci stoppa in corsa un difficile pallone e tira a volo, Leoncini con un colpo di reni devia in angolo. La gara cala di intensit&agrave; ma a tre minuti dalla fine la difesa cenaiese si fa trovare impreparata su un tiro d'angolo; palla sul secondo palo laddove Lo Vecchio pu&ograve; saltare indisturbato vicino al vertice dell'area piccola e di testa non lascia scampo a D'Addio. &Egrave; di fatto l'ultima emozione del match, nei minuti finali il Cenaia raddoppia gli sforzi e conduce in porto la vittoria che vale la stagione del girone. Alla fine giro d'onore per i protagonisti della fantastica impresa, con tanto di cori, gavettoni e docce forzate per tutti i componenti lo staff. Una doccia particolarmente gradita a Mister Pagliai, visibilmente provato dalla tensione ma particolarmente contento per quanto ottenuto dal suo team. Team, lo sottolineiamo, particolarmente giovane, due quote portiere compreso e una rosa molto ricca di ragazzi che anche nella prossima stagione potranno partecipare al campionato di categoria. Molto giovane anche il direttore di gara; giovane in tutti i sensi, a partire dai cartellini sventolati con disarmante leggerezza, anche su normalissimi falli di gioco. <br ><b> Calciatoripi&ugrave;: Turini. </b>Nella gara decisiva un gol realizzato e un assist possono bastare. Gran carattere, ottimo passo, buoni fondamentali. Centrocampista completo che si prende la responsabilit&agrave; di trascinare i suoi compagni nel momento cruciale del match. Inventandosi il pareggio con un'azione che denota una spiccata personalit&agrave;. Lui e Mannucci sono al secondo trionfo consecutivo dopo quello con gli Allievi del Valdera lo scorso anno.<br >R.C.<br >L'intervista<br >Mister Stefano Pagliai &egrave; l'artefice della straordinaria cavalcata del Cenaia, capace di conquistare il primato nel girone B: un tecnico che vive il campo come pochi altri che, grande conoscitore di calcio, sa formare sempre gruppi molto uniti. Ma il mister pisano, protagonista di tante stagioni da protagonista, non vuole su di s&eacute; i riflettori e preferisce spostare l'attenzione sui suoi ragazzi: <b> Bisogna dare merito ai ragazzi: sono loro gli artefici di questa impresa. Io ho solo dato la mia esperienza a questo gruppo, che ha qualit&agrave; straordinarie</b> . A Cenaia questo trionfo arriva dopo una continua crescita. <b>Negli ultimi anni, dopo aver conquistato la categoria, abbiamo disputato una finale di Coppa Regionale e abbiamo sempre ben figurato. Quest'anno siamo partiti male, ma poi con le undici vittorie consecutive siamo riusciti a conquistare il primato. Ovviamente regalare questa vittoria alla societ&agrave; &egrave; una grande soddisfazione, che condivido col mio staff, con Franco Meucci, con Maurizio Marinai, con Fulvio Favilli e col direttore Fabrizio Sgherri. La mia &egrave; una squadra giovane, che ha grande prospettive: abbiamo in organico tredici '96, quattro '95 e un portiere classe ‘94 </b>. Siete sazi o avete ancora voglia di stupire? <b>Questa squadra &egrave; talmente giovane che credo sia difficile saziarla. Anche oggi abbiamo fatto una partita straordinaria: il Rosignano aveva giocatori importanti che venivano dalla prima squadra, ma i miei hanno giocato una splendida partita. Questi ragazzi hanno sempre voglia di vincere e di fare bene. Non conosco le avversarie, comunque noi cercheremo di fare il massimo: siamo consapevoli che l'obiettivo &egrave; stato raggiunto, ma ora non ci accontentiamo</b> . Qual &egrave; il segreto del suo gruppo? <b>Credo sia nella capacit&agrave; di stare insieme e nella qualit&agrave; del lavoro che riusciamo a fare settimanalmente. Siamo partiti il 5 di agosto con l'obiettivo di portare qualcuno a giocare in Eccellenza; a fine girone di andata avevamo sei punti dalla prima ed eravamo quinti in classifica. Proprio allora c'&egrave; stata una straordinaria crescita, con le undici vittorie ottenendo anche espugnando campi difficilissimi. Ho la fortuna di allenare ragazzi di qualit&agrave;, che sono anche bravissimi dal punto di vista del comportamento. Per questo voglio ringraziare anche le famiglie, che hanno dato il loro contributo</b> . Anche rispetto all'obiettivo di preparare ragazzi per la prima squadra immagino siate soddisfatti. <b>S&igrave;. Ci sono ragazzi pronti per fare il salto di qualit&agrave; e che nella prossima stagione possono far parte dell'organico della prima squadra</b> . Ad inizio stagione, al di l&agrave; degli obiettivi proclamati, aveva intuito che questa squadra poteva puntare in alto? <b>Avevo visto che c'erano grandi qualit&agrave;, ma le incognite erano legate alla giovane et&agrave; dell'organico. Sapevo che dovevamo lavorare sodo per tutto il girone di andata e cercare di rimanere vicini alle prime per poi provare ad entrare in Coppa. Dopo aver vinto in casa contro la PLS per&ograve; la squadra ha capito che poteva vincere il campionato</b> .




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