• Allievi B Regionali
  • Sestese
  • 1 - 3
  • Scandicci


SESTESE: Dambra, Belli (46' Passeri), Paoletti, Di Maggio (83' Pieroni), Maggini, Testaguzza (79' De Felice), Rosi (72' Dilaghi), Wahabi, Zocchi, Riggio, Di Vico. A disp.: Ceretelli, Albanese, Paoli. All.: Rosario Carubia.
SCANDICCI: Timperanza, Benelli, Guidi (52' Pucci), Palazzo, Corsi (52' Fornai), Pranzo, Brucculeri (79' Massini), De Pascalis, Melandri (46' Giannone), Alecce (68' Danti), Spilla (67' Lepri). A disp.: Martini. All.: Claudio Davitti.

ARBITRO: Bouabid di Prato.

RETI: 6' e 11' Spilla, 43' Zocchi, 75' Giannone.



Salutate la capolista! cantano i blues a fine partita, negli spogliatoi, alternando le celebri note del coro ad altre colorite canzoni che preferiamo non riportare in cronaca. Una goliardia più che giustificata: quest'inverno, dopo la gara di andata terminata in parità, lo Scandicci vedeva l'allora capolista Sestese ben tredici lunghezze davanti a se'. Oggi, dopo un intero girone, complice la concomitante sconfitta interna della Cattolica Virtus, si concretizza una rimonta che ha dell'incredibile: a tre giornate dal capolinea lo Scandicci si accomoda al vertice del campionato e, a giudicare dal trend, sembra avere tutte le carte in regola per mettere le mani sul titolo regionale. Sull'altro fronte, quello rossoblù, regnano invece sconforto e rassegnazione. Non è bastata la brillante vittoria di Montevarchi per rilanciare l'incantesimo: è come se la squadra avesse, con riluttanza, interiorizzato la consapevolezza di non potersi più esprimere a lungo sui livelli del girone d'andata. Ed è altresì difficile trovare attenuanti quando un avversario forte, ma non superiore dal punto di vista tecnico ed atletico, ti surclassa sul piano tattico e su quello motivazionale. Non ha pagato la scelta di mister Carubia, ex di giornata, di tenere in campo fin quasi all'ottantesimo dieci degli undici titolari nella speranza - che aveva di certo un senso - che uno tra i talentuosi Di Vico, Wahabi o Rosi trovasse lo spunto personale per risolvere la partita, come già accaduto altre volte nel corso della stagione. Ha indovinato tutte le scelte mister Davitti, a cominciare da quella di schierare tra i titolari tre ragazzi cresciuti nel vivaio della Sestese, Alecce, De Pascalis e Melandri, i primi due dei quali autori di una prova particolarmente vivace; ed ha pagato la decisione di dare spazio all'intera rosa a disposizione, un gruppo ben coeso ed organizzato intorno alle direttive del regista e capitano Palazzo (autore di una prova degna di lode e bacio accademico), che ha ben interpretato ogni momento della partita, comprendendo quando attaccare, quando difendere a pieno organico, e quando puntare sul contropiede. La Sestese recriminerà a lungo anche per le occasioni da rete fallite, specialmente nel primo tempo: la prima di queste ha luogo al 5', con l'affondo sulla fascia destra di Wahabi che crossa sul secondo palo, trova l'appoggio di Riggio a centro area per Di Vico il cui inserimento in posizione pericolosa, a non più di sette metri dalla porta, è ottimo nei tempi ma pessimo nella sostanza, visto che la sua conclusione di controbalzo si spegne di molto oltre la traversa. Un gol mancato che dopo appena un minuto si trasforma in un gol subìto: De Pascalis mette in area da destra un pallone apparentemente poco pericoloso, ma un'incomprensione tra portiere e difesa sulla responsabilità dell'intervento lascia a Spilla, quasi incredulo nel godere di tanta solitudine, la possibilità di anticipare senza problemi Dambra ed insaccare con un semplice tocco di esterno destro. Scossa per la dura punizione ricevuta, la Sestese si riversa immediatamente in attacco ed al 9' un'accelerazione folgorante di Riggio sul lato sinistro porta ad un altro cross basso in area che supera Timperanza e l'intera difesa ma la scivolata di Rosi, sul secondo palo, non riesce per pochi centimetri a deviare il pallone in rete. Secondo gol sbagliato dai rossoblù e secondo gol subìto: è l'11', e un'azione imbastita dagli ex di giornata risulterà fatale. Da Alecce, bravo a ricavarsi spazio sulla trequarti, si passa a De Pascalis, che porta la sfera fino al vertice dell'area di rigore e serve ancora Spilla: l'attaccante decide di attaccare dritto per dritto la difesa schierata, è bravissimo a vincere ben due contrasti consecutivi contro i centrali avversari, oltre che fortunato a ritrovarsi sempre il pallone tra i piedi, tanto da presentarsi a tu per tu con Dambra per poi batterlo nuovamente in uscita con un sinistro angolato. Galvanizzati dall'apparente vulnerabilità dei padroni di casa, e per nulla paghi del doppio vantaggio, i blues proseguono nei loro attacchi: al 14' Guidi va vicino alla rete con un colpo di testa, mentre al 22' Spilla vince altri due contrasti sulla linea di fondo e cerca la rete con un destro a rientrare da posizione defilatissima, trovando stavolta la buona guardia di Dambra. Ma al 25' un'occasione veramente ghiotta capita ai rossoblù: Rosi serve Zocchi sulla trequarti destra, il centravanti penetra in area, resiste alla carica di Palazzo e appoggia rasoterra al centro un pallone che manda fuori giri la linea difensiva ospite; Di Vico si trova sul destro, in piena area, un pallone che deve solo essere piazzato nello specchio, ma fallisce calciando alto, sebbene di un soffio. Una chance colossale che, per la delusione di chi non l'ha colta e lo spavento di chi l'ha scampata, genera una sorta di armistizio che regge fino all'intervallo. Dagli spogliatoi esce in effetti una Sestese più convinta, che fa nascere buone speranze tra gli spettatori dei padroni di casa: la difesa sembra aver finalmente preso le misure allo scatenato Spilla, gli attaccanti appaiono più determinati. Dopo soli tre minuti dal rientro in campo Zocchi irrompe su una corta respinta aerea della difesa, penetra in area e di sinistro finalmente supera Timperanza, riaccendendo le speranze dei suoi. Ma è un fuoco di paglia: lo Scandicci si difende con ordine, la Sestese fatica a trovare spazi e nessuno riesce ad accendere la miccia. Solo le azioni in mischia generano apprensione tra gli ospiti, come al 66', quando sugli sviluppi di un batti e ribatti in area né Rosi né Zocchi riescono a superare il muro umano davanti alla linea di porta, mentre al 73' l'unico spazio lasciato aperto in area a Di Vico viene sigillato dall'ottima uscita di Timperanza. Al 75' Giannone riceve palla ai venti metri e con un destro potente e angolato mete in fondo al sacco la sfera del 3-1: è il trionfo. Manca solo la griffe del capitano, che allo scadere prova ad inserire il suo nome nell'elenco dei marcatori scartando con eleganza ben tre avversari, ma proprio sul più bello, a due passi dalla porta, viene bloccato dalla tempestiva chiusura di Dambra.
Calciatoripiù: Palazzo, Spilla e Benelli
(Scandicci).

Lorenzo Badii SESTESE: Dambra, Belli (46' Passeri), Paoletti, Di Maggio (83' Pieroni), Maggini, Testaguzza (79' De Felice), Rosi (72' Dilaghi), Wahabi, Zocchi, Riggio, Di Vico. A disp.: Ceretelli, Albanese, Paoli. All.: Rosario Carubia.<br >SCANDICCI: Timperanza, Benelli, Guidi (52' Pucci), Palazzo, Corsi (52' Fornai), Pranzo, Brucculeri (79' Massini), De Pascalis, Melandri (46' Giannone), Alecce (68' Danti), Spilla (67' Lepri). A disp.: Martini. All.: Claudio Davitti.<br > ARBITRO: Bouabid di Prato.<br > RETI: 6' e 11' Spilla, 43' Zocchi, 75' Giannone. Salutate la capolista! cantano i blues a fine partita, negli spogliatoi, alternando le celebri note del coro ad altre colorite canzoni che preferiamo non riportare in cronaca. Una goliardia pi&ugrave; che giustificata: quest'inverno, dopo la gara di andata terminata in parit&agrave;, lo Scandicci vedeva l'allora capolista Sestese ben tredici lunghezze davanti a se'. Oggi, dopo un intero girone, complice la concomitante sconfitta interna della Cattolica Virtus, si concretizza una rimonta che ha dell'incredibile: a tre giornate dal capolinea lo Scandicci si accomoda al vertice del campionato e, a giudicare dal trend, sembra avere tutte le carte in regola per mettere le mani sul titolo regionale. Sull'altro fronte, quello rossobl&ugrave;, regnano invece sconforto e rassegnazione. Non &egrave; bastata la brillante vittoria di Montevarchi per rilanciare l'incantesimo: &egrave; come se la squadra avesse, con riluttanza, interiorizzato la consapevolezza di non potersi pi&ugrave; esprimere a lungo sui livelli del girone d'andata. Ed &egrave; altres&igrave; difficile trovare attenuanti quando un avversario forte, ma non superiore dal punto di vista tecnico ed atletico, ti surclassa sul piano tattico e su quello motivazionale. Non ha pagato la scelta di mister Carubia, ex di giornata, di tenere in campo fin quasi all'ottantesimo dieci degli undici titolari nella speranza - che aveva di certo un senso - che uno tra i talentuosi Di Vico, Wahabi o Rosi trovasse lo spunto personale per risolvere la partita, come gi&agrave; accaduto altre volte nel corso della stagione. Ha indovinato tutte le scelte mister Davitti, a cominciare da quella di schierare tra i titolari tre ragazzi cresciuti nel vivaio della Sestese, Alecce, De Pascalis e Melandri, i primi due dei quali autori di una prova particolarmente vivace; ed ha pagato la decisione di dare spazio all'intera rosa a disposizione, un gruppo ben coeso ed organizzato intorno alle direttive del regista e capitano Palazzo (autore di una prova degna di lode e bacio accademico), che ha ben interpretato ogni momento della partita, comprendendo quando attaccare, quando difendere a pieno organico, e quando puntare sul contropiede. La Sestese recriminer&agrave; a lungo anche per le occasioni da rete fallite, specialmente nel primo tempo: la prima di queste ha luogo al 5', con l'affondo sulla fascia destra di Wahabi che crossa sul secondo palo, trova l'appoggio di Riggio a centro area per Di Vico il cui inserimento in posizione pericolosa, a non pi&ugrave; di sette metri dalla porta, &egrave; ottimo nei tempi ma pessimo nella sostanza, visto che la sua conclusione di controbalzo si spegne di molto oltre la traversa. Un gol mancato che dopo appena un minuto si trasforma in un gol sub&igrave;to: De Pascalis mette in area da destra un pallone apparentemente poco pericoloso, ma un'incomprensione tra portiere e difesa sulla responsabilit&agrave; dell'intervento lascia a Spilla, quasi incredulo nel godere di tanta solitudine, la possibilit&agrave; di anticipare senza problemi Dambra ed insaccare con un semplice tocco di esterno destro. Scossa per la dura punizione ricevuta, la Sestese si riversa immediatamente in attacco ed al 9' un'accelerazione folgorante di Riggio sul lato sinistro porta ad un altro cross basso in area che supera Timperanza e l'intera difesa ma la scivolata di Rosi, sul secondo palo, non riesce per pochi centimetri a deviare il pallone in rete. Secondo gol sbagliato dai rossobl&ugrave; e secondo gol sub&igrave;to: &egrave; l'11', e un'azione imbastita dagli ex di giornata risulter&agrave; fatale. Da Alecce, bravo a ricavarsi spazio sulla trequarti, si passa a De Pascalis, che porta la sfera fino al vertice dell'area di rigore e serve ancora Spilla: l'attaccante decide di attaccare dritto per dritto la difesa schierata, &egrave; bravissimo a vincere ben due contrasti consecutivi contro i centrali avversari, oltre che fortunato a ritrovarsi sempre il pallone tra i piedi, tanto da presentarsi a tu per tu con Dambra per poi batterlo nuovamente in uscita con un sinistro angolato. Galvanizzati dall'apparente vulnerabilit&agrave; dei padroni di casa, e per nulla paghi del doppio vantaggio, i blues proseguono nei loro attacchi: al 14' Guidi va vicino alla rete con un colpo di testa, mentre al 22' Spilla vince altri due contrasti sulla linea di fondo e cerca la rete con un destro a rientrare da posizione defilatissima, trovando stavolta la buona guardia di Dambra. Ma al 25' un'occasione veramente ghiotta capita ai rossobl&ugrave;: Rosi serve Zocchi sulla trequarti destra, il centravanti penetra in area, resiste alla carica di Palazzo e appoggia rasoterra al centro un pallone che manda fuori giri la linea difensiva ospite; Di Vico si trova sul destro, in piena area, un pallone che deve solo essere piazzato nello specchio, ma fallisce calciando alto, sebbene di un soffio. Una chance colossale che, per la delusione di chi non l'ha colta e lo spavento di chi l'ha scampata, genera una sorta di armistizio che regge fino all'intervallo. Dagli spogliatoi esce in effetti una Sestese pi&ugrave; convinta, che fa nascere buone speranze tra gli spettatori dei padroni di casa: la difesa sembra aver finalmente preso le misure allo scatenato Spilla, gli attaccanti appaiono pi&ugrave; determinati. Dopo soli tre minuti dal rientro in campo Zocchi irrompe su una corta respinta aerea della difesa, penetra in area e di sinistro finalmente supera Timperanza, riaccendendo le speranze dei suoi. Ma &egrave; un fuoco di paglia: lo Scandicci si difende con ordine, la Sestese fatica a trovare spazi e nessuno riesce ad accendere la miccia. Solo le azioni in mischia generano apprensione tra gli ospiti, come al 66', quando sugli sviluppi di un batti e ribatti in area n&eacute; Rosi n&eacute; Zocchi riescono a superare il muro umano davanti alla linea di porta, mentre al 73' l'unico spazio lasciato aperto in area a Di Vico viene sigillato dall'ottima uscita di Timperanza. Al 75' Giannone riceve palla ai venti metri e con un destro potente e angolato mete in fondo al sacco la sfera del 3-1: &egrave; il trionfo. Manca solo la griffe del capitano, che allo scadere prova ad inserire il suo nome nell'elenco dei marcatori scartando con eleganza ben tre avversari, ma proprio sul pi&ugrave; bello, a due passi dalla porta, viene bloccato dalla tempestiva chiusura di Dambra. <b> Calciatoripi&ugrave;: Palazzo, Spilla e Benelli</b> (Scandicci). Lorenzo Badii




RITORNO ALLA RICERCA PARTITE SINGOLE


RICERCA CAMPIONATI