• Giovanissimi Regionali GIR.A - Elite
  • Affrico
  • 0 - 1
  • Cascina Valdera


AFFRICO: Franceschini, Moe (57' Beccai), Baraoumi (62' Cosmi), Torrini, Fantozzi (52' Sestini), Aliaj, Giovannardi, Niscola (57' Sarti), Cancialli (60' Mori), Torri, Borgini (50' Tamburini). A disp.: Gelli. All.: Gregorio Crocchini.
CASCINA VALDERA: Giammasio, Schamous, Pirrone, Falciani, Galli, Gaglio, Giuffrida, Cibeca, Carlucci, Nannini (70' Giaconi), Bachi (35' Fetahu). All.: Fabio Fanteria.

ARBITRO: Papi di Prato.

RETE: 45' Carlucci.
NOTE: 70' espulso Giammasio.



Talvolta il calcio può regalare emozioni inattese, insperate. Perchè, in fin dei conti, non si parla né di matematica, né tantomeno di geometria, ma di una passione sempre crescente e mai predeterminabile. La penultima in classifica, senza più aspettattive e priva di obiettivi concreti, come potrà mai giocare a tre giornate dalla fine, del resto? Tutti dietro e poi ripartenze veloci, questo è il pensiero comune. È invece no. I ragazzi del Cascina Valdera guidati da mister Fanteria, fautori di un gioco coerente e intelligente, demoliscono, con la scaltrezza propria di chi non ha preoccupazioni, una squadra, l'Affrico, fin troppo distratto e mai veramente pericoloso là davanti. Settanta minuti di sacrificio, furbizia, concretezza, hanno intaccato, sempre più col passare dei minuti, le certezze tattiche dei biancoblù, sino a sfociare in una esultanza carica di gioia che ha coinvolto tutti i membri della panchina (nessuno, a dire il vero, fisicamente presente a causa dell'espulsione dell'allenatore e di tutti i cambi attuati). Il 3-5-2 dei padroni di casa, avallato dal tandem d'attacco Borgini-Cancialli, è risultato troppo spesso inadeguato alle caratteristiche degli interpreti e, si sa, in assenza degli inserimenti dei centrocampisti il più delle volte le manovre d'attacco rischiano di culminare in nulla di fatto . Dal canto suo il 4-2-3-1 degli ospiti, con Nannini terminale offensivo coadiuvato dal trio Gaglio-Bachi-Carlucci, ha garantito discreta propensione offensiva e ottimo equilibrio difensivo. Pronti, via, e subito sono gli ospitati ad intimorire gli ospitanti. La punizione di Bachi sfiora soltanto il palo alla destra di Franceschini, prima di spegnersi sul fondo. I minuti scorrono e l'Affrico mantiene continuatamente il possesso palla, più sterile che funzionale all'innesco delle punte. I centrocampisti, comunque, dopo aver preso le misure delle verticalizzazione per gli scatti in profondità dei due attaccanti, cominciano a trovare le imbucate vincenti. Al 20' la conclusione di Moe termina di poco alta sulla traversa. Al 25' Giovannardi pesca precisamente lo scaltro Baraoumi, che è tuttavia impreciso nello scagliare il tiro. Al 28' Niscola, raccolta la sponda di Cancialli, indirizza clamorosamente la sfera sopra il legno. La prima frazione termina senza ulteriori squilli e l'equilibrio di gara sembra iniziare a pendere dalla parte dei casalinghi, che, dopo un inizio stentato, paiono aver preso le misure. I secondi trentacinque minuti degli ospiti smentiranno ogni sorta di verdetto parziale , ribaltando l'inerzia di gara e regalando emozioni sino al triplice fischio arbitrale. Il goal clamorosamente fallito da Baraoumi, al 39', si rivela l'ultimo squillo casalingo di giornata. Un minuto più tardi, infatti, Giaconi si fa parare la conlcusione a botta sicura da posizione favorevole dall'attento Franceschini. Al 45' si materializza la rete dello zero a uno del Cascina Valdera. Giaconi serve lungo Carlucci, che, sfruttando il disimpegno fallace della retroguardia biancoblù, anticipa l'uscita del portiere di casa con un pallonetto perfetto e, da vero rapinatore d'area di rigore, fa sognare i suoi. La reazione dell'Affrico non si fa attendere e, dopo qualche minuto, il colpo di testa di Niscola, ben servito da Aliaj, si spegne incredibilmente alto. Quando tutto lascia presagire un finale di match di ordinaria amministrazione ospite ecco che la magica impronosticabilità del calcio si manifesta ancora una volta al Lapenta . Giammasio viene espulso e Yari ne prende le veci in porta. Il numero 14, dopo aver salvato con una uscita degna di un portiere di ruolo il risultato, può solo osservare l'infecondo assedio casalingo, che invano si conclude.
Calciatoripiù: Cibeca
a centrocampo è una furia. Muscoli e carattere al servizio della squadra. Bachi esce infortunato durante l'intervallo ma le doti dimostrate nei primi 35' bastano a giustificare la sua presenza nel computo dei migliori in campo. Talismano. Carlucci segna da vero bomber e permette in più occasioni ai suoi di rifiatare. Prezioso. Mori entra a gara in corso ma infonde un pizzico di imprevedibilità nelle manovre casalinghe. Se fosse partito dall'inizio chissà quale sarebbe stato il finale. Torri è l'unico sufficiente dei suoi. Luce di speranza nel buio del Lapenta .

Francesco Simoncini AFFRICO: Franceschini, Moe (57' Beccai), Baraoumi (62' Cosmi), Torrini, Fantozzi (52' Sestini), Aliaj, Giovannardi, Niscola (57' Sarti), Cancialli (60' Mori), Torri, Borgini (50' Tamburini). A disp.: Gelli. All.: Gregorio Crocchini.<br >CASCINA VALDERA: Giammasio, Schamous, Pirrone, Falciani, Galli, Gaglio, Giuffrida, Cibeca, Carlucci, Nannini (70' Giaconi), Bachi (35' Fetahu). All.: Fabio Fanteria.<br > ARBITRO: Papi di Prato.<br > RETE: 45' Carlucci.<br >NOTE: 70' espulso Giammasio. Talvolta il calcio pu&ograve; regalare emozioni inattese, insperate. Perch&egrave;, in fin dei conti, non si parla n&eacute; di matematica, n&eacute; tantomeno di geometria, ma di una passione sempre crescente e mai predeterminabile. La penultima in classifica, senza pi&ugrave; aspettattive e priva di obiettivi concreti, come potr&agrave; mai giocare a tre giornate dalla fine, del resto? Tutti dietro e poi ripartenze veloci, questo &egrave; il pensiero comune. &Egrave; invece no. I ragazzi del Cascina Valdera guidati da mister Fanteria, fautori di un gioco coerente e intelligente, demoliscono, con la scaltrezza propria di chi non ha preoccupazioni, una squadra, l'Affrico, fin troppo distratto e mai veramente pericoloso l&agrave; davanti. Settanta minuti di sacrificio, furbizia, concretezza, hanno intaccato, sempre pi&ugrave; col passare dei minuti, le certezze tattiche dei biancobl&ugrave;, sino a sfociare in una esultanza carica di gioia che ha coinvolto tutti i membri della panchina (nessuno, a dire il vero, fisicamente presente a causa dell'espulsione dell'allenatore e di tutti i cambi attuati). Il 3-5-2 dei padroni di casa, avallato dal tandem d'attacco Borgini-Cancialli, &egrave; risultato troppo spesso inadeguato alle caratteristiche degli interpreti e, si sa, in assenza degli inserimenti dei centrocampisti il pi&ugrave; delle volte le manovre d'attacco rischiano di culminare in nulla di fatto . Dal canto suo il 4-2-3-1 degli ospiti, con Nannini terminale offensivo coadiuvato dal trio Gaglio-Bachi-Carlucci, ha garantito discreta propensione offensiva e ottimo equilibrio difensivo. Pronti, via, e subito sono gli ospitati ad intimorire gli ospitanti. La punizione di Bachi sfiora soltanto il palo alla destra di Franceschini, prima di spegnersi sul fondo. I minuti scorrono e l'Affrico mantiene continuatamente il possesso palla, pi&ugrave; sterile che funzionale all'innesco delle punte. I centrocampisti, comunque, dopo aver preso le misure delle verticalizzazione per gli scatti in profondit&agrave; dei due attaccanti, cominciano a trovare le imbucate vincenti. Al 20' la conclusione di Moe termina di poco alta sulla traversa. Al 25' Giovannardi pesca precisamente lo scaltro Baraoumi, che &egrave; tuttavia impreciso nello scagliare il tiro. Al 28' Niscola, raccolta la sponda di Cancialli, indirizza clamorosamente la sfera sopra il legno. La prima frazione termina senza ulteriori squilli e l'equilibrio di gara sembra iniziare a pendere dalla parte dei casalinghi, che, dopo un inizio stentato, paiono aver preso le misure. I secondi trentacinque minuti degli ospiti smentiranno ogni sorta di verdetto parziale , ribaltando l'inerzia di gara e regalando emozioni sino al triplice fischio arbitrale. Il goal clamorosamente fallito da Baraoumi, al 39', si rivela l'ultimo squillo casalingo di giornata. Un minuto pi&ugrave; tardi, infatti, Giaconi si fa parare la conlcusione a botta sicura da posizione favorevole dall'attento Franceschini. Al 45' si materializza la rete dello zero a uno del Cascina Valdera. Giaconi serve lungo Carlucci, che, sfruttando il disimpegno fallace della retroguardia biancobl&ugrave;, anticipa l'uscita del portiere di casa con un pallonetto perfetto e, da vero rapinatore d'area di rigore, fa sognare i suoi. La reazione dell'Affrico non si fa attendere e, dopo qualche minuto, il colpo di testa di Niscola, ben servito da Aliaj, si spegne incredibilmente alto. Quando tutto lascia presagire un finale di match di ordinaria amministrazione ospite ecco che la magica impronosticabilit&agrave; del calcio si manifesta ancora una volta al Lapenta . Giammasio viene espulso e Yari ne prende le veci in porta. Il numero 14, dopo aver salvato con una uscita degna di un portiere di ruolo il risultato, pu&ograve; solo osservare l'infecondo assedio casalingo, che invano si conclude. <b> Calciatoripi&ugrave;: Cibeca</b> a centrocampo &egrave; una furia. Muscoli e carattere al servizio della squadra. Bachi esce infortunato durante l'intervallo ma le doti dimostrate nei primi 35' bastano a giustificare la sua presenza nel computo dei migliori in campo. Talismano. <b>Carlucci </b>segna da vero bomber e permette in pi&ugrave; occasioni ai suoi di rifiatare. Prezioso. <b>Mori </b>entra a gara in corso ma infonde un pizzico di imprevedibilit&agrave; nelle manovre casalinghe. Se fosse partito dall'inizio chiss&agrave; quale sarebbe stato il finale. <b>Torri </b>&egrave; l'unico sufficiente dei suoi. Luce di speranza nel buio del Lapenta . Francesco Simoncini




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