• Allievi B Regionali
  • Scandicci
  • 2 - 0
  • Maliseti Tobbianese


SCANDICCI (4-3-1-2): Timperanza, Benelli, Guidi, Palazzo, Corsi, Pucci, Gori, De Pascalis, Giannone, Alecce, Spilla. A disp.: Martini, Pranzo, Masini, Brucculeri, Fornai, Melandri, Lepri. All.: Claudio Davitti.
MALISETI TOBBIANESE (4-2-3-1): Varosi, Breschi, Gabrielli, Cecchi, Mariotti, Calanchi, Corso, Chiti, Mertiri, Vianello, Alinari. A disp.: Baroncelli, Muca, Tartaglia, Magnolfi, Tempestini. All.: Fabrizio Rossi.

ARBITRO: Luzi sez. Valdarno.

RETI: 47' e 50' Giannone.
NOTE: ammoniti Alecce, Breschi, Chiti ed Alinari. Recupero 0'+4'.



Lo Scandicci è campione! I blues tagliano il traguardo dopo aver inanellato ben 15 risultati utili consecutivi (13 vittorie e due soli pareggi): si tratta di una striscia impressionante, che ha permesso loro di mettersi alle spalle Cattolica, Sestese e Lastrigiana. Gran parte dei meriti vanno attribuiti a mister Claudio Davitti, richiamato in panchina dopo l'ottava giornata: l'allenatore è riuscito a plasmare un gruppo a sua immagine e somiglianza e a condurlo verso un successo che nelle prime fasi del torneo sembrava utopia. Lo Scandicci si presenta all'ultimo appuntamento stagionale con la consapevolezza che sarebbe stato sufficiente un punto per conquistare il titolo. Nonostante ciò, l'ansia da risultato rappresenta un ulteriore avversario per i blues che, fino al primo gol di Giannone, non riescono ad esprimersi come riescono abitualmente. Il Maliseti, invece, scende sul manto del Bartolozzi con la mente sgombra e tutte le intenzioni di rovinare la festa dei padroni di casa. Passa appena una manciata di secondi dal via e Vianello innesca Alinari, il cui tocco finisce in rete; il direttore di gara, però, ravvisa la posizione di offside da parte dell'attaccante ospite ed annulla il gol. Al 4' Spilla fugge via in azione di contropiede e prova a servire Giannone; la palla, respinta da un difensore, torna sui piedi del numero 11 locale, il cui tentativo finisce lentamente tra i guantoni di Varosi. Dall'altra parte l'attore protagonista è sempre Alinari che, innescato in profondità, supera Corsi in allungo, piazza la sfera sul secondo palo ma Timperanza si distende e mette in corner. Sul susseguente tiro dalla bandierina, Vianello addomestica il pallone e non coglie il bersaglio per questione di centimetri. L'asse Vianello-Alinari si dimostra nuovamente efficace, quando il primo serve il numero 11 la cui battuta da buona posizione finisce fuori. I quattro giocatori offensivi della compagine di Rossi fanno gran movimento e risultano di difficile lettura per i radar scandiccesi: al 19' Mertiri viene a raccogliere il pallone sull'out di destra e crossa in area; Vianello colpisce di testa ma ne esce una conclusione troppo fiacca per poter impensierire Timperanza. Come detto sopra, la tensione per la posta in palio è un elemento che pesa sulla testa e sulle gambe dei padroni di casa, il cui giro palla risulta spesso prevedibile o approssimativo. Lo Scandicci riesce a rendersi minaccioso tramite due situazioni di palla inattiva ad opera di Palazzo: la prima traiettoria termina direttamente tra le braccia di Varosi, la seconda pesca De Pascalis, il quale non riesce a direzionare il pallone tra i pali della porta avversaria. La mezzala locale si mette in proprio al 32', quando penetra in area in accelerazione e calcia all'altezza dell'area piccola, colpendo in pieno la sagoma dell'estremo difensore ospite. Sarà ancor più macroscopica la chance di cui dispone lo Scandicci in avvio di ripresa, quando Giannone si trova davanti a Varosi, bravissimo a vincere il duello con l'attaccante locale. Il vantaggio dei padroni di casa è soltanto rinviato, perché pochi istanti più tardi lo stesso Giannone si riscatta con gli interessi, mettendo a sedere Mariotti e trafiggendo il portiere ospite con una precisa conclusione. Come è stato possibile ammirare più volte nel corso della stagione, la squadra di Davitti, una volta sbloccata la partita, concede immediatamente il bis: la firma è ancora di Giannone che, servito al limite dell'area da Alecce, fulmina Varosi con una splendida parabola che si spegne all'incrocio dei pali. Il doppio vantaggio mette i tre punti e il conseguente titolo scandiccese in una botte di ferro. I blues disporrebbero anche delle occasioni per incrementare ulteriormente il bottino: prima, il neoentrato Masini, assistito da Palazzo, non riesce a spingere la palla nel sacco da pochi passi; poi Melandri sfonda sulla destra e serve Lepri, il cui tentativo viene respinto con i piedi dal bravo Varosi. Al triplice fischio può finalmente esplodere la festa dello Scandicci sulle note di We are the champions .
L'intervista
Nelle parole di mister Davitti a fine partita si può leggere tutta la soddisfazione per un'impresa straordinaria: Si tratta del coronamento di un sogno, di un percorso iniziato l'anno scorso con questo gruppo che ho ripreso quest'anno dopo otto giornate. Questa rappresenta è una soddisfazione doppia, per me che ho indossato questa maglia da calciatore ed ora mi trovo a riportare un titolo regionale in questa società, alla quale tengo particolarmente. Conoscevo le potenzialità di questi ragazzi e sapevo che, per come affrontano ogni partita, il risultato non può che essere positivo. I numeri che abbiamo ottenuto parlano da soli, ma dimostreremo che abbiamo ancora molto da dare. Il momento più bello? Il 13 ottobre, quando sono entrato nello spogliatoio con la voce rotta e ho rivisto la squadra che avevo lasciato a giugno.

Andrea Doccula SCANDICCI (4-3-1-2): Timperanza, Benelli, Guidi, Palazzo, Corsi, Pucci, Gori, De Pascalis, Giannone, Alecce, Spilla. A disp.: Martini, Pranzo, Masini, Brucculeri, Fornai, Melandri, Lepri. All.: Claudio Davitti.<br >MALISETI TOBBIANESE (4-2-3-1): Varosi, Breschi, Gabrielli, Cecchi, Mariotti, Calanchi, Corso, Chiti, Mertiri, Vianello, Alinari. A disp.: Baroncelli, Muca, Tartaglia, Magnolfi, Tempestini. All.: Fabrizio Rossi.<br > ARBITRO: Luzi sez. Valdarno.<br > RETI: 47' e 50' Giannone.<br >NOTE: ammoniti Alecce, Breschi, Chiti ed Alinari. Recupero 0'+4'. Lo Scandicci &egrave; campione! I blues tagliano il traguardo dopo aver inanellato ben 15 risultati utili consecutivi (13 vittorie e due soli pareggi): si tratta di una striscia impressionante, che ha permesso loro di mettersi alle spalle Cattolica, Sestese e Lastrigiana. Gran parte dei meriti vanno attribuiti a mister Claudio Davitti, richiamato in panchina dopo l'ottava giornata: l'allenatore &egrave; riuscito a plasmare un gruppo a sua immagine e somiglianza e a condurlo verso un successo che nelle prime fasi del torneo sembrava utopia. Lo Scandicci si presenta all'ultimo appuntamento stagionale con la consapevolezza che sarebbe stato sufficiente un punto per conquistare il titolo. Nonostante ci&ograve;, l'ansia da risultato rappresenta un ulteriore avversario per i blues che, fino al primo gol di Giannone, non riescono ad esprimersi come riescono abitualmente. Il Maliseti, invece, scende sul manto del Bartolozzi con la mente sgombra e tutte le intenzioni di rovinare la festa dei padroni di casa. Passa appena una manciata di secondi dal via e Vianello innesca Alinari, il cui tocco finisce in rete; il direttore di gara, per&ograve;, ravvisa la posizione di offside da parte dell'attaccante ospite ed annulla il gol. Al 4' Spilla fugge via in azione di contropiede e prova a servire Giannone; la palla, respinta da un difensore, torna sui piedi del numero 11 locale, il cui tentativo finisce lentamente tra i guantoni di Varosi. Dall'altra parte l'attore protagonista &egrave; sempre Alinari che, innescato in profondit&agrave;, supera Corsi in allungo, piazza la sfera sul secondo palo ma Timperanza si distende e mette in corner. Sul susseguente tiro dalla bandierina, Vianello addomestica il pallone e non coglie il bersaglio per questione di centimetri. L'asse Vianello-Alinari si dimostra nuovamente efficace, quando il primo serve il numero 11 la cui battuta da buona posizione finisce fuori. I quattro giocatori offensivi della compagine di Rossi fanno gran movimento e risultano di difficile lettura per i radar scandiccesi: al 19' Mertiri viene a raccogliere il pallone sull'out di destra e crossa in area; Vianello colpisce di testa ma ne esce una conclusione troppo fiacca per poter impensierire Timperanza. Come detto sopra, la tensione per la posta in palio &egrave; un elemento che pesa sulla testa e sulle gambe dei padroni di casa, il cui giro palla risulta spesso prevedibile o approssimativo. Lo Scandicci riesce a rendersi minaccioso tramite due situazioni di palla inattiva ad opera di Palazzo: la prima traiettoria termina direttamente tra le braccia di Varosi, la seconda pesca De Pascalis, il quale non riesce a direzionare il pallone tra i pali della porta avversaria. La mezzala locale si mette in proprio al 32', quando penetra in area in accelerazione e calcia all'altezza dell'area piccola, colpendo in pieno la sagoma dell'estremo difensore ospite. Sar&agrave; ancor pi&ugrave; macroscopica la chance di cui dispone lo Scandicci in avvio di ripresa, quando Giannone si trova davanti a Varosi, bravissimo a vincere il duello con l'attaccante locale. Il vantaggio dei padroni di casa &egrave; soltanto rinviato, perch&eacute; pochi istanti pi&ugrave; tardi lo stesso Giannone si riscatta con gli interessi, mettendo a sedere Mariotti e trafiggendo il portiere ospite con una precisa conclusione. Come &egrave; stato possibile ammirare pi&ugrave; volte nel corso della stagione, la squadra di Davitti, una volta sbloccata la partita, concede immediatamente il bis: la firma &egrave; ancora di Giannone che, servito al limite dell'area da Alecce, fulmina Varosi con una splendida parabola che si spegne all'incrocio dei pali. Il doppio vantaggio mette i tre punti e il conseguente titolo scandiccese in una botte di ferro. I blues disporrebbero anche delle occasioni per incrementare ulteriormente il bottino: prima, il neoentrato Masini, assistito da Palazzo, non riesce a spingere la palla nel sacco da pochi passi; poi Melandri sfonda sulla destra e serve Lepri, il cui tentativo viene respinto con i piedi dal bravo Varosi. Al triplice fischio pu&ograve; finalmente esplodere la festa dello Scandicci sulle note di We are the champions . <br ><b>L'intervista</b><br >Nelle parole di mister <b>Davitti</b> a fine partita si pu&ograve; leggere tutta la soddisfazione per un'impresa straordinaria: <b> Si tratta del coronamento di un sogno, di un percorso iniziato l'anno scorso con questo gruppo che ho ripreso quest'anno dopo otto giornate. Questa rappresenta &egrave; una soddisfazione doppia, per me che ho indossato questa maglia da calciatore ed ora mi trovo a riportare un titolo regionale in questa societ&agrave;, alla quale tengo particolarmente. Conoscevo le potenzialit&agrave; di questi ragazzi e sapevo che, per come affrontano ogni partita, il risultato non pu&ograve; che essere positivo. I numeri che abbiamo ottenuto parlano da soli, ma dimostreremo che abbiamo ancora molto da dare. Il momento pi&ugrave; bello? Il 13 ottobre, quando sono entrato nello spogliatoio con la voce rotta e ho rivisto la squadra che avevo lasciato a giugno. </b> Andrea Doccula




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