• Giovanissimi Provinciali
  • Colline Pisane
  • 4 - 0
  • La Cella


COLLINE PISANE: Ticciati, Grassi, Corrado, D'Ignazio, Sardelli, Ciardelli, Sancinelli, Caiazzo, Gargiullo, Viti, Orazzini. A disp.: Ventavoli, Morelli, Limongi, Torelli, Roncari, Fei. All.: Francesco Sassetti.
LA CELLA: Ribecai, Bekir, Bensi, Franchi, Musano, Ciambella, H. Andreoni, Marrocco, Popa, Rustemov, Sakip. A disp.: F. Andreoni, Mustafovski. All.: Matteo Marradi.

ARBITRO: Pellegrini di Pisa

RETI: 25' Viti rig., 38' D'Ignazio, 42' Gargiullo, 46' Limongi.



Finalmente campioni. Nel giorno più bello le Colline Pisane conquistano il loro primo successo nei campionati provinciali battendo per 4-0 La Cella; è il successo di Sassetti e di un gruppo che, partito in sordina, non ha mai mollato e, venuto fuori alla distanza pur senza un campione che spiccasse, ha dimostrato di meritare un primo posto ormai irraggiungibile dalle inseguitrici. In avvio però la capolista mostra di risentire dell'atmosfera elettrizzata e accusa un po' di pressione mentale; così, se si escludono due tiri da lontano di Gargiullo, per la prima emozione bisogna attendere la rete del vantaggio che si concretizza al 25', quando un fallo in area su Caiazzo induce Pellegrini a decretare il rigore per un fallo su Viti. Sbloccato il punteggio, le Colline Pisane giocano con maggior tranquillità e in avvio di ripresa chiudono i conti: D'Ignazio raddoppia calciando nel sacco dopo un perfetto cross dalla fascia, Gargiullo allunga con un sinistro all'angolino condito da un doppio dribbling al limite, Limongi chiude i conti ribadendo in rete una respinta di Ribecai sul tiro di Caiazzo. Poi può cominciare la festa.
Le parole dei campioni
Francesco Sassetti,
quando avete cominciato a capire che potevate davvero lottare per vincere il campionato? Partivate da outsider.
Abbiamo cominciato a crederci quando abbiamo battuto la Garzella Marinese all'inizio del girone di ritorno; ma col passare del tempo ci siamo allontanati dalla vetta e onestamente non ci credevo più. A quaranta giorni dalla fine del torno puntavamo a consolidare la seconda posizione; poi chi ci stava davanti ha rallentato e siamo stati bravi ad approfittarne. Ecco, non avrei mai scommesso un centesimo sulla vittoria del campionato con una giornata di anticipo .
Qual è stata l'arma in più di questa squadra?
Il grosso merito è da ascrivere ai ragazzi, che negli scontri diretti si sono sempre esaltati a livello caratteriale. Loro ci hanno sempre creduto, io li ho assecondati anche se provavo a essere realista: hanno avuto ragione loro .
C'è una cosa che spicca, a guardare le classifiche: il Madonna dell'Acqua ha una coppia d'attacco da sessanta reti, si fa fatica invece a trovare uno dei vostri in classifica marcatori. Come avete sopperito?
Sapevamo che non potevamo contare su un bomber e l'unica soluzione è stata di passare dal gioco. Avrei scommesso sull'avere la miglior difesa, non sul secondo attacco del campionato, anche perché fisicamente concediamo qualcosa a Madonna dell'Acqua e Ponsacco. E a forza di giocare le cose vengono più semplici: dimostrazione ne è il numero dei punti del ritorno, superiori a quelli conquistati all'andata. Siamo andati in crescendo. Mi sia permesso rivolgere un pensiero e un ringraziamento ad Antonio Cernicchiaro: la società ha dimostrato di vederci lungo tesserando un Ds che lavora da professionista non soltanto per la ricerca dei calciatori ma per tutta la struttura che ha allestito .

esseti COLLINE PISANE: Ticciati, Grassi, Corrado, D'Ignazio, Sardelli, Ciardelli, Sancinelli, Caiazzo, Gargiullo, Viti, Orazzini. A disp.: Ventavoli, Morelli, Limongi, Torelli, Roncari, Fei. All.: Francesco Sassetti.<br >LA CELLA: Ribecai, Bekir, Bensi, Franchi, Musano, Ciambella, H. Andreoni, Marrocco, Popa, Rustemov, Sakip. A disp.: F. Andreoni, Mustafovski. All.: Matteo Marradi.<br > ARBITRO: Pellegrini di Pisa<br > RETI: 25' Viti rig., 38' D'Ignazio, 42' Gargiullo, 46' Limongi. Finalmente campioni. Nel giorno pi&ugrave; bello le Colline Pisane conquistano il loro primo successo nei campionati provinciali battendo per 4-0 La Cella; &egrave; il successo di Sassetti e di un gruppo che, partito in sordina, non ha mai mollato e, venuto fuori alla distanza pur senza un campione che spiccasse, ha dimostrato di meritare un primo posto ormai irraggiungibile dalle inseguitrici. In avvio per&ograve; la capolista mostra di risentire dell'atmosfera elettrizzata e accusa un po' di pressione mentale; cos&igrave;, se si escludono due tiri da lontano di Gargiullo, per la prima emozione bisogna attendere la rete del vantaggio che si concretizza al 25', quando un fallo in area su Caiazzo induce Pellegrini a decretare il rigore per un fallo su Viti. Sbloccato il punteggio, le Colline Pisane giocano con maggior tranquillit&agrave; e in avvio di ripresa chiudono i conti: D'Ignazio raddoppia calciando nel sacco dopo un perfetto cross dalla fascia, Gargiullo allunga con un sinistro all'angolino condito da un doppio dribbling al limite, Limongi chiude i conti ribadendo in rete una respinta di Ribecai sul tiro di Caiazzo. Poi pu&ograve; cominciare la festa.<br ><b>Le parole dei campioni<br >Francesco Sassetti, </b>quando avete cominciato a capire che potevate davvero lottare per vincere il campionato? Partivate da outsider.<br ><b> Abbiamo cominciato a crederci quando abbiamo battuto la Garzella Marinese all'inizio del girone di ritorno; ma col passare del tempo ci siamo allontanati dalla vetta e onestamente non ci credevo pi&ugrave;. A quaranta giorni dalla fine del torno puntavamo a consolidare la seconda posizione; poi chi ci stava davanti ha rallentato e siamo stati bravi ad approfittarne. Ecco, non avrei mai scommesso un centesimo sulla vittoria del campionato con una giornata di anticipo .</b><br >Qual &egrave; stata l'arma in pi&ugrave; di questa squadra?<br ><b> Il grosso merito &egrave; da ascrivere ai ragazzi, che negli scontri diretti si sono sempre esaltati a livello caratteriale. Loro ci hanno sempre creduto, io li ho assecondati anche se provavo a essere realista: hanno avuto ragione loro .</b><br >C'&egrave; una cosa che spicca, a guardare le classifiche: il Madonna dell'Acqua ha una coppia d'attacco da sessanta reti, si fa fatica invece a trovare uno dei vostri in classifica marcatori. Come avete sopperito?<br ><b> Sapevamo che non potevamo contare su un bomber e l'unica soluzione &egrave; stata di passare dal gioco. Avrei scommesso sull'avere la miglior difesa, non sul secondo attacco del campionato, anche perch&eacute; fisicamente concediamo qualcosa a Madonna dell'Acqua e Ponsacco. E a forza di giocare le cose vengono pi&ugrave; semplici: dimostrazione ne &egrave; il numero dei punti del ritorno, superiori a quelli conquistati all'andata. Siamo andati in crescendo. Mi sia permesso rivolgere un pensiero e un ringraziamento ad Antonio Cernicchiaro: la societ&agrave; ha dimostrato di vederci lungo tesserando un Ds che lavora da professionista non soltanto per la ricerca dei calciatori ma per tutta la struttura che ha allestito .</b> esseti




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