• Giovanissimi Nazionali GIR.A
  • Fiorentina
  • 3 - 1
  • Pro Vercelli


FIORENTINA: Chiossi, Sabatini, Poggesi, Maglio (35' Neri), Smajlaj, Dalle Mura, Koffi (35' Grassi), Bayslach (56' Sacchini), Di Stefano (53' Di Clemente), Munno (69' Morleo), Milani. A disp.: Sega, Squizzato, Bonini. All.: Gabbanini.
PRO VERCELLI: Vallacchi, Bedetti (67' Pastore), Fantino, Favale, Foschi, Mirabelli, Barruti (40' Filippone), Raso (35' Bellucca), Bamba (35' Ferrari), Fodrini (66' Resmi), Lombardo (35' Bernaudo). A disp.: Bigotti, Liberali, Zaffiro. All.: Rolfo.

ARBITRO: Papi di Prato.

RETI: 38' Ferrari, 48' Milani, 69' Grassi, 70' Di Clemente.
NOTE: 25' ammonito Mirabelli.



La Fiorentina di mister Gabbanini porta a casa una vittoria preziosissima in extremis, ai danni della pugnace Pro Vercelli. Il risultato finale, a differenza di quanto si possa credere guardando il tabellino, è stato tutt'altro che scontato. Soltanto in zona Cesarini la compagine di casa è riuscita ad imporsi, con un impeto di orgoglio, sull'undici vercellese. Piuttosto per ampi spezzoni di match sono stati proprio gli ospiti a prevalere sui giovani gigliati. La compattezza difensiva, l'intelligenza tattica, l'abnegazione continua: sono queste le peculiarità che hanno tenuto a galla gli ospiti fino a pochi istanti dal termine. Poi però i fiorentini sono emersi dall'apatia con tutto il vigore possibile e, mostrando una determinazione fuori dal normale, in due minuti hanno ribaltato la gara come un calzino. Merito dunque all'una e all'altra squadra: gli ospiti per essere stati in partita dall'inizio alla fine, a dispetto di un avversario ostico e notoriamente insidioso se affrontato tra le mura del Bozzi; i padroni di casa per non aver mollato e per averci creduto fino alla fine (del resto solo credendoci si realizzano le grandi imprese nel calcio). Meritano di essere spesi degli elogi anche per coach Gabbanini: gli ingressi in campo di Grassi e di Di Clemente hanno letteralmente cambiato volto alla partita. Difatti i sigilli che hanno regalato il bottino pieno ai viola sono frutto del genio e dell'estro dei suddetti. La Fiorentina si dispone sul terreno di gioco seguendo i dettami dell'offensivo 4-2-3-1: l'unica punta Di Stefano è supportata nella manovra dal trio Koffi-Bayslach-Milani (spesso Bayslach arretra sulla linea dei mediani liberando Munno). La Pro Vercelli si ordina sul rettangolo verde in un dinamico 4-3-3: Lombardo, Bamba e Barruti compongono il tridente più avanzato. La gara ha inizio e subito i viola si impossessano del pallino del gioco: Sabatini, sovrapponendosi sulla fascia destra a Koffi, arriva con facilità al cross; Munno spesso si lancia per vie centrali in direzione della porta avversaria. Al 3' è proprio su un calcio di punizione conquistato da Munno che Di Stefano sfiora la traversa. La Pro Vercelli nel frattempo cerca di trovare le giuste misure in campo e, anzi, col passare dei minuti riesce sempre più ad arginare le offensive gigliate. Da segnalare le ottime doti in fase di costruzione della manovra del capitano ospite Favale. Al 14' sono ancora i viola a rendersi pericolosi: Koffi serve Di Stefano il quale cerca e trova in verticale il solissimo Milani. Il numero 11 casalingo, a tu per tu con Vallacchi, allarga troppo la traiettoria del diagonale che esce fuori di poco. Ma la Pro Vercelli continua a crescere minuto dopo minuto e, al 26', è il citato Favale a vedersi parata la conclusione a botta sicura dal limite dell'area di rigore. Gli ultimi minuti del primo tempo, complice l'ascesa ospite, si stabilizzano in una sostanziale parità dove i casalinghi non riescono a sfondare e gli ospiti, pur difendendosi bene, con difficoltà si propongono nei pressi della trequarti viola. Dopo l'intervallo ambo le compagini mettono in atto una importante girandola di cambi: complici le carenze dei due reparti d'attacco subentrano complessivamente ben cinque sostituti (tutti interpreti perlopiù offensivi). La Pro Vercelli entra carica più che mai e, sfruttando le disattenzioni difensive gigliate, dopo 3' dall'inizio del secondo tempo agguanta il provvisorio vantaggio. La retroguardia bianconera recupera palla su Munno e rilancia di prima intenzione per Ferrari; il neo entrato sfrutta la caduta accidentale del difensore suo marcatore e si ritrova lanciato in campo aperto solo contro Chiossi. A tu per tu il numero 17 indovina il diagonale vincente senza lasciare scampo all'estremo difensore toscano. La Fiorentina tenta in tutti i modi di riaprire la gara, ma la situazione non è facile: la Pro Vercelli ha ora il coltello dalla parte del manico e può rintanarsi per poi tentare di chiudere la sortita con ripartenze fulminee. Difatti i viola pressano ma si espongono in più occasioni alla velocità delle punte vercellesi. Gli ospiti, col passare dei minuti, sopportano sempre più difficilmente le iniziative avversarie. Al 43' Sabatini crossa in mezzo per Grassi che tuttavia colpisce di mano la sfera nel tentativo di correggerla in rete. Al 46' Milani, dalla distanza, alza la traiettoria quel tanto che basta per far sfilare il pallone sopra il legno superiore. Al 48' finalmente i viola agguantano la tanto agognata parità: il solito Sabatini fa tutto da solo sulla fascia di competenza e mette in mezzo un invito preciso per Milani che, in girata di collo piede, spara un missile terra aria che si spegne al sette, dove Vallacchi non può nulla. A questo punto la partita è assolutamente riaperta: i gigliati ci credono più che mai e gli ospiti soffrono i minuti che passano come fossero insopportabili macigni. Vuoi per tenacia, vuoi per fortuna a pochi istanti dal triplice fischio del direttore di gara il match è ancora sull'una a uno. I gigliati però ci credono e lottano su tutti i palloni. Al 69' il parziale finalmente si sblocca: Di Clemente lancia a memoria in verticale Grassi che, di prima intenzione, scaglia una rasoiata di destro ad incrociare che beffa il portiere avversario. Conquistato il vantaggio i viola stendono la Pro Vercelli e chiudono definitivamente il match. Al 70' Di Clemente si incarica della battuta di un calcio piazzato sull'out di sinistra: la sfera, dopo aver attraversato indenne tutta l'area di rigore, beffa l'uno bianconero e si adagia accanto al palo più lontano.
Calciatoripiù
: tra le fila ospiti bene Favale, centrocampista tattico e intelligente, e Ferrari, attaccante veloce e grintoso, autore del goal del vantaggio momentaneo. Per la Fiorentina spiccano le partite di Sabatini, senza dubbio il migliore in campo, terzino potente in difesa e prezioso in attacco, Milani, velocissimo sulla fascia di competenza e autore del sigillo che dà inizio alla rimonta, e Munno, bravo in mediana ad ordinare le iniziative viola.

Francesco Maria Simoncini FIORENTINA: Chiossi, Sabatini, Poggesi, Maglio (35' Neri), Smajlaj, Dalle Mura, Koffi (35' Grassi), Bayslach (56' Sacchini), Di Stefano (53' Di Clemente), Munno (69' Morleo), Milani. A disp.: Sega, Squizzato, Bonini. All.: Gabbanini. <br >PRO VERCELLI: Vallacchi, Bedetti (67' Pastore), Fantino, Favale, Foschi, Mirabelli, Barruti (40' Filippone), Raso (35' Bellucca), Bamba (35' Ferrari), Fodrini (66' Resmi), Lombardo (35' Bernaudo). A disp.: Bigotti, Liberali, Zaffiro. All.: Rolfo. <br > ARBITRO: Papi di Prato.<br > RETI: 38' Ferrari, 48' Milani, 69' Grassi, 70' Di Clemente. <br >NOTE: 25' ammonito Mirabelli. La Fiorentina di mister Gabbanini porta a casa una vittoria preziosissima in extremis, ai danni della pugnace Pro Vercelli. Il risultato finale, a differenza di quanto si possa credere guardando il tabellino, &egrave; stato tutt'altro che scontato. Soltanto in zona Cesarini la compagine di casa &egrave; riuscita ad imporsi, con un impeto di orgoglio, sull'undici vercellese. Piuttosto per ampi spezzoni di match sono stati proprio gli ospiti a prevalere sui giovani gigliati. La compattezza difensiva, l'intelligenza tattica, l'abnegazione continua: sono queste le peculiarit&agrave; che hanno tenuto a galla gli ospiti fino a pochi istanti dal termine. Poi per&ograve; i fiorentini sono emersi dall'apatia con tutto il vigore possibile e, mostrando una determinazione fuori dal normale, in due minuti hanno ribaltato la gara come un calzino. Merito dunque all'una e all'altra squadra: gli ospiti per essere stati in partita dall'inizio alla fine, a dispetto di un avversario ostico e notoriamente insidioso se affrontato tra le mura del Bozzi; i padroni di casa per non aver mollato e per averci creduto fino alla fine (del resto solo credendoci si realizzano le grandi imprese nel calcio). Meritano di essere spesi degli elogi anche per coach Gabbanini: gli ingressi in campo di Grassi e di Di Clemente hanno letteralmente cambiato volto alla partita. Difatti i sigilli che hanno regalato il bottino pieno ai viola sono frutto del genio e dell'estro dei suddetti. La Fiorentina si dispone sul terreno di gioco seguendo i dettami dell'offensivo 4-2-3-1: l'unica punta Di Stefano &egrave; supportata nella manovra dal trio Koffi-Bayslach-Milani (spesso Bayslach arretra sulla linea dei mediani liberando Munno). La Pro Vercelli si ordina sul rettangolo verde in un dinamico 4-3-3: Lombardo, Bamba e Barruti compongono il tridente pi&ugrave; avanzato. La gara ha inizio e subito i viola si impossessano del pallino del gioco: Sabatini, sovrapponendosi sulla fascia destra a Koffi, arriva con facilit&agrave; al cross; Munno spesso si lancia per vie centrali in direzione della porta avversaria. Al 3' &egrave; proprio su un calcio di punizione conquistato da Munno che Di Stefano sfiora la traversa. La Pro Vercelli nel frattempo cerca di trovare le giuste misure in campo e, anzi, col passare dei minuti riesce sempre pi&ugrave; ad arginare le offensive gigliate. Da segnalare le ottime doti in fase di costruzione della manovra del capitano ospite Favale. Al 14' sono ancora i viola a rendersi pericolosi: Koffi serve Di Stefano il quale cerca e trova in verticale il solissimo Milani. Il numero 11 casalingo, a tu per tu con Vallacchi, allarga troppo la traiettoria del diagonale che esce fuori di poco. Ma la Pro Vercelli continua a crescere minuto dopo minuto e, al 26', &egrave; il citato Favale a vedersi parata la conclusione a botta sicura dal limite dell'area di rigore. Gli ultimi minuti del primo tempo, complice l'ascesa ospite, si stabilizzano in una sostanziale parit&agrave; dove i casalinghi non riescono a sfondare e gli ospiti, pur difendendosi bene, con difficolt&agrave; si propongono nei pressi della trequarti viola. Dopo l'intervallo ambo le compagini mettono in atto una importante girandola di cambi: complici le carenze dei due reparti d'attacco subentrano complessivamente ben cinque sostituti (tutti interpreti perlopi&ugrave; offensivi). La Pro Vercelli entra carica pi&ugrave; che mai e, sfruttando le disattenzioni difensive gigliate, dopo 3' dall'inizio del secondo tempo agguanta il provvisorio vantaggio. La retroguardia bianconera recupera palla su Munno e rilancia di prima intenzione per Ferrari; il neo entrato sfrutta la caduta accidentale del difensore suo marcatore e si ritrova lanciato in campo aperto solo contro Chiossi. A tu per tu il numero 17 indovina il diagonale vincente senza lasciare scampo all'estremo difensore toscano. La Fiorentina tenta in tutti i modi di riaprire la gara, ma la situazione non &egrave; facile: la Pro Vercelli ha ora il coltello dalla parte del manico e pu&ograve; rintanarsi per poi tentare di chiudere la sortita con ripartenze fulminee. Difatti i viola pressano ma si espongono in pi&ugrave; occasioni alla velocit&agrave; delle punte vercellesi. Gli ospiti, col passare dei minuti, sopportano sempre pi&ugrave; difficilmente le iniziative avversarie. Al 43' Sabatini crossa in mezzo per Grassi che tuttavia colpisce di mano la sfera nel tentativo di correggerla in rete. Al 46' Milani, dalla distanza, alza la traiettoria quel tanto che basta per far sfilare il pallone sopra il legno superiore. Al 48' finalmente i viola agguantano la tanto agognata parit&agrave;: il solito Sabatini fa tutto da solo sulla fascia di competenza e mette in mezzo un invito preciso per Milani che, in girata di collo piede, spara un missile terra aria che si spegne al sette, dove Vallacchi non pu&ograve; nulla. A questo punto la partita &egrave; assolutamente riaperta: i gigliati ci credono pi&ugrave; che mai e gli ospiti soffrono i minuti che passano come fossero insopportabili macigni. Vuoi per tenacia, vuoi per fortuna a pochi istanti dal triplice fischio del direttore di gara il match &egrave; ancora sull'una a uno. I gigliati per&ograve; ci credono e lottano su tutti i palloni. Al 69' il parziale finalmente si sblocca: Di Clemente lancia a memoria in verticale Grassi che, di prima intenzione, scaglia una rasoiata di destro ad incrociare che beffa il portiere avversario. Conquistato il vantaggio i viola stendono la Pro Vercelli e chiudono definitivamente il match. Al 70' Di Clemente si incarica della battuta di un calcio piazzato sull'out di sinistra: la sfera, dopo aver attraversato indenne tutta l'area di rigore, beffa l'uno bianconero e si adagia accanto al palo pi&ugrave; lontano. <b> Calciatoripi&ugrave;</b>: tra le fila ospiti bene <b>Favale</b>, centrocampista tattico e intelligente, e <b>Ferrari</b>, attaccante veloce e grintoso, autore del goal del vantaggio momentaneo. Per la Fiorentina spiccano le partite di <b>Sabatini</b>, senza dubbio il migliore in campo, terzino potente in difesa e prezioso in attacco, <b>Milani</b>, velocissimo sulla fascia di competenza e autore del sigillo che d&agrave; inizio alla rimonta, e<b> Munno</b>, bravo in mediana ad ordinare le iniziative viola. Francesco Maria Simoncini




RITORNO ALLA RICERCA PARTITE SINGOLE


RICERCA CAMPIONATI