• Giovanissimi Regionali GIR.C
  • Olimpia Firenze
  • 2 - 4
  • Affrico


OLIMPIA FIRENZE: Terrosi 6+, Martinelli F. 6- (44' Messina 6), Pratesi 5,5, Angeli 6-(52' Salsi 6), Zagli 6,5, Sanesi 6, Bemer 6+(60' Vagheggini 6), Martinelli G. 5,5, Espinosa 6+, Cayog 6-, Romolini 6+. A disp.: Gramolati, Lucchesini, Silvestri. All.: Massimo Tesconi.
AFFRICO: Candiotta 6+, Ceccatelli 6+, Santolini 7, Macchioni 7, Piazza 6+, Parenti 6+, Befani 6 (20' Improta 6+), Di Todaro 7+, Giovannardi 7, Castellani 7+ (63' Garofano 6), Sabato 6,5 (55' Calise 6,5). A disp.: Aragona, Landini. All.: Stefano Lo Russo. In panchina: Gregorio Crocchini.

RETI: 14' Romolini, 24' Giovannardi, 39' Sabato, 62' Castellani, 69' Espinosa, 70' Calise.
NOTE: Espulso Sanesi (O).



Questione di distanze, di lunghezze: da una parte, quelle poche centinaia di metri che separano l'impianto del Cerreti, nido delle api giallonere e teatro della sfida odierna, dal covo dell'Affrico ospite della contesa, distanza ridotta che da sempre rende questa sfida il Superclasico di Campo Marte, una partita mai banale e soprattutto mai scontata. All'andata, tanto per fare un esempio, furono gli allora padroni di casa dell'Affrico a fare la partita, trovandosi però a bocca asciutta a fine gara per merito del cinismo e dell'attenzione avversaria: concentrazione, cura dei dettagli, grinta su ogni pallone, nei derby è sempre stata questa la sottile linea di demarcazione tra gloria e rimpianti. Dall'altra parte però, a spingere l'ago della bilancia verso i ragazzi oggi allenati da Crocchini, ci sono i 12 punti che separano le due compagini in classifica, tante lunghezze che racchiudono al loro interno altrettante verità, come la maggiore caratura tecnica degli ospiti e la loro grande solidità difensiva. L'avvio di gara ride così ai biancoblu, che appaiono fin da subito più reattivi rispetto ai padroni di casa: sono infatti un paio di destri dal limite firmati Di Todaro ad aprire le danze. Al minuto 14 tuttavia, l'Olimpia dimostra quella prontezza di riflessi e quel cinismo che anche all'andata ne fecero la fortuna. Da un'azione insistita di Bemer nasce un cross sul quale Espinosa è in ritardo e non può intervenire: Macchioni sembra pronto al rinvio, ma Romolini è lestissimo nell'avventarsi sul pallone vagante anticipando il difensore e insaccando con un destro all'angolino la rete del vantaggio. One shot, one kill. La pressione ospite tuttavia non cessa neppure dopo lo svantaggio, ed anzi se possibile viene portata con vigore ancora maggiore: al 18' Castellani suona la carica con un destro che sfiora il secondo palo alla sinistra di Terrosi, autore nella prima frazione di grandi interventi, mentre al 21' è ancora Di Todaro a provarci con una punizione che si rivela però piuttosto velleitaria. Le folate offensive dell'Affrico si fanno sempre più pericolose di minuto in minuto, ed al 24' la resistenza dell'estremo giallonero capitola: grande punizione di Castellani battuta dal limite e respinta dal montante, tiro a botta sicura di Sabato a cui il palo dice no, ed infine, tra i sospiri del pubblico di fede biancoblu accorso al Cerreti, tapin vincente di Giovannardi per il parziale 1-1. Cinque minuti più tardi ancora ospiti pericolosi con Sabato, ottimo nel controllare un pallone difficile al limite scaricando poi un violento sinistro, Terrosi non è stilisticamente perfetto ma è efficacissimo nello smanacciare il pallone, destinato a terminare la propria parabola sotto la traversa, deviandolo in angolo e salvando ancora i suoi. Al duplice fischio il risultato è in parità, ma è chiaro chi stia trionfando ai punti: tra i locali brillante primo tempo della coppia centrale Zagli-Sanesi, mentre lassù Espinosa appare troppo isolato per impensierire la retroguardia avversaria. Ma è l'Affrico a guidare le danze stabilendo i ritmi e pungendo maggiormente. L'impressione viene puntualmente confermata dopo soli 4 minuti dal rientro dagli spogliatoi: sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina respinto dalla difesa giallonera, Santolini recupera il pallone sulla trequarti pennellando un cross di rara precisione, Sabato è ben appostato sul secondo palo ed è un gioco da ragazzi insaccare il parziale vantaggio che fa impazzire i supporter bianco blu accorsi al Cerreti. La squadra di Tesconi tenta a questo punto di riorganizzarsi inserendo il veloce Messina al posto di Martinelli F.: proprio il numero 17 ha la grande chance per riacciuffare il pareggio al minuto 47', ma il suo tiro a botta sicura trova la prontissima uscita di Candiotta, poco impegnato ma decisivo quando chiamato in causa. Al 51' uno scatenato Castellani sfonda sulla corsia di destra, oggi anello debole della catena giallonera, scaricando poi una botta violenta sul primo palo: Terrosi si dimostra nuovamente attento e salva i suoi. Dopo il primo quarto d'ora di fuoco la seconda frazione perde un po' di ritmo, anche per la comprensibile stanchezza delle formazioni, provate anche dal gran caldo. Al 59', dopo una fase di stanca, arriva tuttavia l'episodio che in pratica fa calare il sipario sul match: Pratesi sbaglia un disimpegno apparentemente tranquillo consegnando il pallone a Giovannardi; Sanesi è l'ultimo ostacolo che separa l'attaccante da un facile uno contro uno in campo aperto, ed il numero 6 si immola compiendo un fallo da ultimo uomo che gli costa l'espulsione. Sopra di un uomo oltre che di una rete, l'Affrico sfonda al 63', quando sull'ennesima discesa il tornado Castellani indovina l'angolo giusto sul quale Terrosi non può intervenire, firmando l'1-3. Gara in ghiaccio ? No, le emozioni non sono finite. Proprio allo scadere, per la serie meglio tardi che mai , Espinosa si accende producendosi in una giocata spettacolare: stop grandioso al limite dell'area, grande coordinazione e botta al volo che si insacca sotto l'incrocio e riapre incredibilmente i giochi. L'arbitro concede tre minuti di recupero, e le api si riversano nella metà campo avversaria: stavolta tuttavia l'Affrico sembra aver imparato la lezione, e con cinismo chiude definitivamente i conti con Calise, autore di un pallonetto spettacolare al termine di un contropiede travolgente, immenso gesto tecnico che chiude una gara dalle mille emozioni. Vittoria come detto meritata per gli ospiti, autori di una gara maiuscola per determinazione e solidità, anche se prodiga di errori dalla trequarti in su. Per l'Olimpia Firenze la consolazione di una gara comunque per nulla remissiva e giocata fino all'ultimo istante con il coltello tra i denti, come dimostra lo squillo di Espinosa ad un minuto dalla fine. In ogni caso, ad averne di derby così..

Calciatoripiù:
per l'Olimpia Firenze da segnalare la solidità di Zagli, vero baluardo a centrocampo, mentre nell'Affrico Di Todaro, Santolini e Castellani sono i fautori di questa bella vittoria.

OLIMPIA FIRENZE: Terrosi 6+, Martinelli F. 6- (44' Messina 6), Pratesi 5,5, Angeli 6-(52' Salsi 6), Zagli 6,5, Sanesi 6, Bemer 6+(60' Vagheggini 6), Martinelli G. 5,5, Espinosa 6+, Cayog 6-, Romolini 6+. A disp.: Gramolati, Lucchesini, Silvestri. All.: Massimo Tesconi.<br >AFFRICO: Candiotta 6+, Ceccatelli 6+, Santolini 7, Macchioni 7, Piazza 6+, Parenti 6+, Befani 6 (20' Improta 6+), Di Todaro 7+, Giovannardi 7, Castellani 7+ (63' Garofano 6), Sabato 6,5 (55' Calise 6,5). A disp.: Aragona, Landini. All.: Stefano Lo Russo. In panchina: Gregorio Crocchini.<br > RETI: 14' Romolini, 24' Giovannardi, 39' Sabato, 62' Castellani, 69' Espinosa, 70' Calise.<br >NOTE: Espulso Sanesi (O). Questione di distanze, di lunghezze: da una parte, quelle poche centinaia di metri che separano l'impianto del Cerreti, nido delle api giallonere e teatro della sfida odierna, dal covo dell'Affrico ospite della contesa, distanza ridotta che da sempre rende questa sfida il Superclasico di Campo Marte, una partita mai banale e soprattutto mai scontata. All'andata, tanto per fare un esempio, furono gli allora padroni di casa dell'Affrico a fare la partita, trovandosi per&ograve; a bocca asciutta a fine gara per merito del cinismo e dell'attenzione avversaria: concentrazione, cura dei dettagli, grinta su ogni pallone, nei derby &egrave; sempre stata questa la sottile linea di demarcazione tra gloria e rimpianti. Dall'altra parte per&ograve;, a spingere l'ago della bilancia verso i ragazzi oggi allenati da Crocchini, ci sono i 12 punti che separano le due compagini in classifica, tante lunghezze che racchiudono al loro interno altrettante verit&agrave;, come la maggiore caratura tecnica degli ospiti e la loro grande solidit&agrave; difensiva. L'avvio di gara ride cos&igrave; ai biancoblu, che appaiono fin da subito pi&ugrave; reattivi rispetto ai padroni di casa: sono infatti un paio di destri dal limite firmati Di Todaro ad aprire le danze. Al minuto 14 tuttavia, l'Olimpia dimostra quella prontezza di riflessi e quel cinismo che anche all'andata ne fecero la fortuna. Da un'azione insistita di Bemer nasce un cross sul quale Espinosa &egrave; in ritardo e non pu&ograve; intervenire: Macchioni sembra pronto al rinvio, ma Romolini &egrave; lestissimo nell'avventarsi sul pallone vagante anticipando il difensore e insaccando con un destro all'angolino la rete del vantaggio. One shot, one kill. La pressione ospite tuttavia non cessa neppure dopo lo svantaggio, ed anzi se possibile viene portata con vigore ancora maggiore: al 18' Castellani suona la carica con un destro che sfiora il secondo palo alla sinistra di Terrosi, autore nella prima frazione di grandi interventi, mentre al 21' &egrave; ancora Di Todaro a provarci con una punizione che si rivela per&ograve; piuttosto velleitaria. Le folate offensive dell'Affrico si fanno sempre pi&ugrave; pericolose di minuto in minuto, ed al 24' la resistenza dell'estremo giallonero capitola: grande punizione di Castellani battuta dal limite e respinta dal montante, tiro a botta sicura di Sabato a cui il palo dice no, ed infine, tra i sospiri del pubblico di fede biancoblu accorso al Cerreti, tapin vincente di Giovannardi per il parziale 1-1. Cinque minuti pi&ugrave; tardi ancora ospiti pericolosi con Sabato, ottimo nel controllare un pallone difficile al limite scaricando poi un violento sinistro, Terrosi non &egrave; stilisticamente perfetto ma &egrave; efficacissimo nello smanacciare il pallone, destinato a terminare la propria parabola sotto la traversa, deviandolo in angolo e salvando ancora i suoi. Al duplice fischio il risultato &egrave; in parit&agrave;, ma &egrave; chiaro chi stia trionfando ai punti: tra i locali brillante primo tempo della coppia centrale Zagli-Sanesi, mentre lass&ugrave; Espinosa appare troppo isolato per impensierire la retroguardia avversaria. Ma &egrave; l'Affrico a guidare le danze stabilendo i ritmi e pungendo maggiormente. L'impressione viene puntualmente confermata dopo soli 4 minuti dal rientro dagli spogliatoi: sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina respinto dalla difesa giallonera, Santolini recupera il pallone sulla trequarti pennellando un cross di rara precisione, Sabato &egrave; ben appostato sul secondo palo ed &egrave; un gioco da ragazzi insaccare il parziale vantaggio che fa impazzire i supporter bianco blu accorsi al Cerreti. La squadra di Tesconi tenta a questo punto di riorganizzarsi inserendo il veloce Messina al posto di Martinelli F.: proprio il numero 17 ha la grande chance per riacciuffare il pareggio al minuto 47', ma il suo tiro a botta sicura trova la prontissima uscita di Candiotta, poco impegnato ma decisivo quando chiamato in causa. Al 51' uno scatenato Castellani sfonda sulla corsia di destra, oggi anello debole della catena giallonera, scaricando poi una botta violenta sul primo palo: Terrosi si dimostra nuovamente attento e salva i suoi. Dopo il primo quarto d'ora di fuoco la seconda frazione perde un po' di ritmo, anche per la comprensibile stanchezza delle formazioni, provate anche dal gran caldo. Al 59', dopo una fase di stanca, arriva tuttavia l'episodio che in pratica fa calare il sipario sul match: Pratesi sbaglia un disimpegno apparentemente tranquillo consegnando il pallone a Giovannardi; Sanesi &egrave; l'ultimo ostacolo che separa l'attaccante da un facile uno contro uno in campo aperto, ed il numero 6 si immola compiendo un fallo da ultimo uomo che gli costa l'espulsione. Sopra di un uomo oltre che di una rete, l'Affrico sfonda al 63', quando sull'ennesima discesa il tornado Castellani indovina l'angolo giusto sul quale Terrosi non pu&ograve; intervenire, firmando l'1-3. Gara in ghiaccio ? No, le emozioni non sono finite. Proprio allo scadere, per la serie meglio tardi che mai , Espinosa si accende producendosi in una giocata spettacolare: stop grandioso al limite dell'area, grande coordinazione e botta al volo che si insacca sotto l'incrocio e riapre incredibilmente i giochi. L'arbitro concede tre minuti di recupero, e le api si riversano nella met&agrave; campo avversaria: stavolta tuttavia l'Affrico sembra aver imparato la lezione, e con cinismo chiude definitivamente i conti con Calise, autore di un pallonetto spettacolare al termine di un contropiede travolgente, immenso gesto tecnico che chiude una gara dalle mille emozioni. Vittoria come detto meritata per gli ospiti, autori di una gara maiuscola per determinazione e solidit&agrave;, anche se prodiga di errori dalla trequarti in su. Per l'Olimpia Firenze la consolazione di una gara comunque per nulla remissiva e giocata fino all'ultimo istante con il coltello tra i denti, come dimostra lo squillo di Espinosa ad un minuto dalla fine. In ogni caso, ad averne di derby cos&igrave;.. <br ><b> Calciatoripi&ugrave;: </b>per l'Olimpia Firenze da segnalare la solidit&agrave; di <b>Zagli</b>, vero baluardo a centrocampo, mentre nell'Affrico<b> Di Todaro,</b> <b>Santolini </b>e <b>Castellani </b>sono i fautori di questa bella vittoria.




RITORNO ALLA RICERCA PARTITE SINGOLE


RICERCA CAMPIONATI