• Giovanissimi Regionali GIR.A
  • Tau Calcio
  • 1 - 0
  • Sporting Arno


TAU CALCIO ALTOPASCIO (4-2-4): Donati; Carrara, Federigi, Proietto, Muccioli; Pecci, Rombi; Beccani (52' Bachini), Sabia Daniele (69' Ricci), Amato (64' Spitale), Gaddini (59' Berruti). A disp.: Pieretti, Pievani, Sabia Andrea. All.: Federico Gandini.
SPORTING ARNO (4-5-1): Marziano; Donnini, Celoni, Costagli, Cioni; Camilli (36' Bianchi), Manetti (64' Sabatini), Maltinti, Margheri, Gjomemo (55' Mariotti); Paolieri. A disp.: Pigna, Galli, Sciuto, Viciani. All.: Andrea Venturi.

ARBITRO: Antonio Orsini di Pontedera.

RETE: 20' Sabia Daniele.
NOTE: ammoniti Manetti al 20', Costagli al 26', Carrara al 40', Federigi al 51'. Angoli 8-4. Recupero 1'+5'.



La befana cala da Sesto e regala un inizio d'anno col botto al Tau di Gandini, che piega lo Sporting Arno e, grazie all'impresa della Floria in casa dell'ex capolista, balza in vetta a quota 34 a braccetto con la Cattolica. In un Comunale avvolto dal gelo, è un guizzo del solito Daniele Sabia (splendido protagonista con i suoi 2003 del prestigioso Memorial Halima Haider) a risolvere in favore degli amaranto una sfida che, com'era nelle previsioni, si è confermata carica d'insidie: lo si è visto soprattutto nella ripresa, quando i fiorentini, dopo un primo tempo sottotono, hanno cambiato decisamente marcia sfiorando in più occasioni il gol del pareggio (che in fin dei conti non sarebbe stato immeritato). Dopo la sfortunata avventura natalizia nella Nike Premier Cup (ko ai rigori in semifinale), il Tau vuol riprendere il discorso interrotto con la vittoria di Capostrada: per farlo, Gandini attinge a piene mani dal suo parco attaccanti, schierando la squadra con un 4-2-4 nel quale il solo Beccani, sull'out di destra, sembra avere qualche incombenza supplementare in fatto di copertura. Lo Sporting Arno, imbattuto da sette giornate e risalito fino al quinto posto con uno sfavillante poker di vittorie, risponde con un modulo sulla carta più conservativo, di fatto un 4-5-1 che però in fase offensiva si tramuta alla svelta in 4-3-3 grazie alle avanzate degli esterni Camilli e Gjomemo a supporto dell'unica punta Paolieri. Si parte, come detto, in un clima piuttosto gelido, anche se i padroni di casa provano subito a scaldare l'ambiente imprimendo al match il loro ritmo: il primo a scuotere l'impasse è Gaddini, che al 3' riceve all'altezza del secondo palo un traversone di Carrara e, destreggiatosi fra un paio di avversari, scarica a rete costringendo Marziano ad alzare sopra la traversa con la punta delle dita. La replica ospite non si fa attendere: dopo un paio di belle discese sulla destra firmate Donnini, all'8' Maltinti, su punizione dai venti metri, pennella all'angolino basso trovando la risposta col piede (da brividi, ma senza dubbio efficace) da parte di Donati. È comunque il Tau a fare la partita, pur senza mostrare particolare lucidità al momento dell'ultimo passaggio. Il vantaggio arriva così in maniera quasi casuale, quando una punizione dalla tre quarti di Federigi (che nelle intenzioni voleva essere probabilmente un cross in area) assume una traiettoria rasoterra trasformandosi in assist per Sabia, il quale si stacca dalla barriera e, in assoluta libertà, fulmina Marziano col destro dell'1-0 (20'). Rotto - in tutti i sensi - il ghiaccio, il Tau dà l'impressione di sciogliersi e da lì all'intervallo si impegna a legittimare il vantaggio, approfittando anche della mancata reazione da parte degli ospiti. Al 26' tocca così a Marziano evitare il raddoppio con un riflesso miracoloso sul sinistro ravvicinato di Amato; poco dopo è invece Beccani (in sospetto fuorigioco) a seminare il panico in area rosanero, prima di essere anticipato in extremis da un difensore, mentre al 33', sul perfetto cross dalla sinistra di Muccioli, lo stesso numero 7 manca di un niente la deviazione aerea all'altezza del secondo palo. Negli spogliatoi si va col minimo scarto, ma con la sensazione che i padroni di casa abbiano ormai la gara in pugno. Impressione fallace, giacché la ripresa consegna a pubblico e cronista uno Sporting Arno rigenerato, capace di ribaltare l'inerzia del match incrinando di colpo le certezze amaranto. Il primo allarme per Muccioli e soci suona già al rientro, quando un lancio di Donnini per Gjomemo costringe Donati ad uscire tempestivamente per strappare la sfera dai piedi dell'attaccante. È l'inizio di una pressione costante da parte degli ospiti, che per diversi minuti stringono d'assedio l'area amaranto collezionando angoli e procurando pericoli in serie dalle parti di Donati. Il Tau va in apnea e balla non poco, specie su palla inattiva, ma resta vivo e in contropiede prova a sferrare il colpo del ko, andandoci vicino in un paio d'occasioni: prima col sinistro di Beccani artigliato in corner da Marziano, poi col destro dal limite di Amato che sibila sul fondo a portiere battuto. Il pallino rimane comunque nelle mani dei fiorentini: al 50', sul servizio di un compagno dalla destra, Paolieri anticipa tutti sul primo palo ma pecca di scarsa precisione mandando la sfera sul fondo. Per risollevare i suoi dall'affanno, Gandini corre ai ripari cambiando uomini e atteggiamento: gli ingressi di Bachini e Berruti, oltre a dare più equilibrio alla squadra, portano nuova linfa al centrocampo e contribuiscono ad allentare la pressione degli ospiti. Che però continuano a crederci, tanto che al 63' un lancio di Mariotti sorprende la difesa e libera Bianchi a tu per tu con Donati, bravissimo a respingere coi pugni la bordata del numero 17 rosanero. È l'ultima occasione: nei restanti minuti il Tau stringe i denti e al triplice fischio può così festeggiare la quarta vittoria consecutiva (l'ottava nelle ultime nove uscite), prima che la notizia del ko sestese spalanchi ai ragazzi di Gandini le porte del primato. Battuta d'arresto più che onorevole per lo Sporting Arno di Venturi, che conserva la quinta piazza e continua a guidare il treno di chi lotta per un posto al sole.

Calciatoripiù
: fra i locali note di merito per Carrara, Muccioli, Pecci e Beccani, mentre Daniele Sabia, pur palesando una certa stanchezza dopo le fatiche romane , trova comunque il modo di rendersi decisivo. Fra gli ospiti positive in particolare le prove di Donnini, Margheri, Maltinti e del subentrato Bianchi. Voti alti anche per i due portieri Donati e Marziano, autori di alcuni interventi dall'alto coefficiente di difficoltà. Buona la direzione del sig. Orsini di Pontedera.

Andrea Nelli TAU CALCIO ALTOPASCIO (4-2-4): Donati; Carrara, Federigi, Proietto, Muccioli; Pecci, Rombi; Beccani (52' Bachini), Sabia Daniele (69' Ricci), Amato (64' Spitale), Gaddini (59' Berruti). A disp.: Pieretti, Pievani, Sabia Andrea. All.: Federico Gandini.<br >SPORTING ARNO (4-5-1): Marziano; Donnini, Celoni, Costagli, Cioni; Camilli (36' Bianchi), Manetti (64' Sabatini), Maltinti, Margheri, Gjomemo (55' Mariotti); Paolieri. A disp.: Pigna, Galli, Sciuto, Viciani. All.: Andrea Venturi.<br > ARBITRO: Antonio Orsini di Pontedera.<br > RETE: 20' Sabia Daniele.<br >NOTE: ammoniti Manetti al 20', Costagli al 26', Carrara al 40', Federigi al 51'. Angoli 8-4. Recupero 1'+5'. La befana cala da Sesto e regala un inizio d'anno col botto al Tau di Gandini, che piega lo Sporting Arno e, grazie all'impresa della Floria in casa dell'ex capolista, balza in vetta a quota 34 a braccetto con la Cattolica. In un Comunale avvolto dal gelo, &egrave; un guizzo del solito Daniele Sabia (splendido protagonista con i suoi 2003 del prestigioso Memorial Halima Haider) a risolvere in favore degli amaranto una sfida che, com'era nelle previsioni, si &egrave; confermata carica d'insidie: lo si &egrave; visto soprattutto nella ripresa, quando i fiorentini, dopo un primo tempo sottotono, hanno cambiato decisamente marcia sfiorando in pi&ugrave; occasioni il gol del pareggio (che in fin dei conti non sarebbe stato immeritato). Dopo la sfortunata avventura natalizia nella Nike Premier Cup (ko ai rigori in semifinale), il Tau vuol riprendere il discorso interrotto con la vittoria di Capostrada: per farlo, Gandini attinge a piene mani dal suo parco attaccanti, schierando la squadra con un 4-2-4 nel quale il solo Beccani, sull'out di destra, sembra avere qualche incombenza supplementare in fatto di copertura. Lo Sporting Arno, imbattuto da sette giornate e risalito fino al quinto posto con uno sfavillante poker di vittorie, risponde con un modulo sulla carta pi&ugrave; conservativo, di fatto un 4-5-1 che per&ograve; in fase offensiva si tramuta alla svelta in 4-3-3 grazie alle avanzate degli esterni Camilli e Gjomemo a supporto dell'unica punta Paolieri. Si parte, come detto, in un clima piuttosto gelido, anche se i padroni di casa provano subito a scaldare l'ambiente imprimendo al match il loro ritmo: il primo a scuotere l'impasse &egrave; Gaddini, che al 3' riceve all'altezza del secondo palo un traversone di Carrara e, destreggiatosi fra un paio di avversari, scarica a rete costringendo Marziano ad alzare sopra la traversa con la punta delle dita. La replica ospite non si fa attendere: dopo un paio di belle discese sulla destra firmate Donnini, all'8' Maltinti, su punizione dai venti metri, pennella all'angolino basso trovando la risposta col piede (da brividi, ma senza dubbio efficace) da parte di Donati. &Egrave; comunque il Tau a fare la partita, pur senza mostrare particolare lucidit&agrave; al momento dell'ultimo passaggio. Il vantaggio arriva cos&igrave; in maniera quasi casuale, quando una punizione dalla tre quarti di Federigi (che nelle intenzioni voleva essere probabilmente un cross in area) assume una traiettoria rasoterra trasformandosi in assist per Sabia, il quale si stacca dalla barriera e, in assoluta libert&agrave;, fulmina Marziano col destro dell'1-0 (20'). Rotto - in tutti i sensi - il ghiaccio, il Tau d&agrave; l'impressione di sciogliersi e da l&igrave; all'intervallo si impegna a legittimare il vantaggio, approfittando anche della mancata reazione da parte degli ospiti. Al 26' tocca cos&igrave; a Marziano evitare il raddoppio con un riflesso miracoloso sul sinistro ravvicinato di Amato; poco dopo &egrave; invece Beccani (in sospetto fuorigioco) a seminare il panico in area rosanero, prima di essere anticipato in extremis da un difensore, mentre al 33', sul perfetto cross dalla sinistra di Muccioli, lo stesso numero 7 manca di un niente la deviazione aerea all'altezza del secondo palo. Negli spogliatoi si va col minimo scarto, ma con la sensazione che i padroni di casa abbiano ormai la gara in pugno. Impressione fallace, giacch&eacute; la ripresa consegna a pubblico e cronista uno Sporting Arno rigenerato, capace di ribaltare l'inerzia del match incrinando di colpo le certezze amaranto. Il primo allarme per Muccioli e soci suona gi&agrave; al rientro, quando un lancio di Donnini per Gjomemo costringe Donati ad uscire tempestivamente per strappare la sfera dai piedi dell'attaccante. &Egrave; l'inizio di una pressione costante da parte degli ospiti, che per diversi minuti stringono d'assedio l'area amaranto collezionando angoli e procurando pericoli in serie dalle parti di Donati. Il Tau va in apnea e balla non poco, specie su palla inattiva, ma resta vivo e in contropiede prova a sferrare il colpo del ko, andandoci vicino in un paio d'occasioni: prima col sinistro di Beccani artigliato in corner da Marziano, poi col destro dal limite di Amato che sibila sul fondo a portiere battuto. Il pallino rimane comunque nelle mani dei fiorentini: al 50', sul servizio di un compagno dalla destra, Paolieri anticipa tutti sul primo palo ma pecca di scarsa precisione mandando la sfera sul fondo. Per risollevare i suoi dall'affanno, Gandini corre ai ripari cambiando uomini e atteggiamento: gli ingressi di Bachini e Berruti, oltre a dare pi&ugrave; equilibrio alla squadra, portano nuova linfa al centrocampo e contribuiscono ad allentare la pressione degli ospiti. Che per&ograve; continuano a crederci, tanto che al 63' un lancio di Mariotti sorprende la difesa e libera Bianchi a tu per tu con Donati, bravissimo a respingere coi pugni la bordata del numero 17 rosanero. &Egrave; l'ultima occasione: nei restanti minuti il Tau stringe i denti e al triplice fischio pu&ograve; cos&igrave; festeggiare la quarta vittoria consecutiva (l'ottava nelle ultime nove uscite), prima che la notizia del ko sestese spalanchi ai ragazzi di Gandini le porte del primato. Battuta d'arresto pi&ugrave; che onorevole per lo Sporting Arno di Venturi, che conserva la quinta piazza e continua a guidare il treno di chi lotta per un posto al sole.<br ><b> Calciatoripi&ugrave;</b>: fra i locali note di merito per <b>Carrara, Muccioli, Pecci</b> e <b>Beccani</b>, mentre <b>Daniele Sabia</b>, pur palesando una certa stanchezza dopo le fatiche romane , trova comunque il modo di rendersi decisivo. Fra gli ospiti positive in particolare le prove di <b>Donnini, Margheri, Maltinti</b> e del subentrato <b>Bianchi</b>. Voti alti anche per i due portieri <b>Donati </b>e <b>Marziano</b>, autori di alcuni interventi dall'alto coefficiente di difficolt&agrave;. Buona la direzione del sig. Orsini di Pontedera. Andrea Nelli




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