PRO PIACENZA: Girometta, Gazzola, Furlan, Ghisoni, Bosoni, Losi, Praticò, Baldini, Calvagna, Persano, Calderone. A disp.: Oltolini, Argenton, Scotti, Cappelluti, Stroppa. All.: Centi.
LIVORNO: Bernardini, Calzolari, Conti F., Carmazzi, Ceccarini, Sadik, Ricci, Pasquini D., Caia, Nunziatini, Pecchia. A disp.: Lo Frano, Conti N., Pasquini T., Poli, Bartoli, Bottoni, Raciti. All.: Brondi.

ARBITRO: Daja di Piacenza.

RETI: 33' Persano, 41' Calvagna.



Lla buona prova offerta da una Pro Piacenza in crescita e la giornata non ideale degli amaranto generano il successo per due a zero dei padroni di casa, che colpiscono sul finire di tempo e raddoppiano i conti in avvio di ripresa. E dire che l'avvio di partita sembrava promettere bene alla compagine di mister Brondi, che scende in campo con il giusto piglio, desiderosa di prendersi i tre punti per approfittare del passo falso della capolista Alessandria, e crea almeno quattro nitide situazioni da gol per passare in vantaggio, soprattutto con Caia e Ricci che però sprecano sul più bello. Nella parte finale di frazione però i locali concedono campo al ritorno della compagine emiliana, che al 33' passa in vantaggio: gli ospiti conducono un'azione d'attacco ma perdono palla; si innesca allora il rapido contropiede dei locali, Calderone serve Persano che, approfittando della scarsa pressione ricevuta dagli avversari, può battere a rete firmando l'uno a zero, con il quale va in archivio il primo tempo. Il secondo si apre invece con un'altra doccia fredda per i toscani. Al 41' infatti un altro errore costa caro agli amaranto, quando un rinvio sballato della difesa finisce sui piedi di Calvagna, che batte ancora l'incolpevole Bernardini firmando il raddoppio. C'è il tempo per invertire la rotta, ma non è giornata per gli ospiti; la Pro Piacenza si esalta a chiude senza distrazioni una gara vinta con merito. Rammarico in casa Livorno per l'occasione sfumata di agganciare la vetta della classifica in virtù del ko rimediato a Pistoia dai grigi dell'Alessandria.

PRO PIACENZA: Girometta, Gazzola, Furlan, Ghisoni, Bosoni, Losi, Pratic&ograve;, Baldini, Calvagna, Persano, Calderone. A disp.: Oltolini, Argenton, Scotti, Cappelluti, Stroppa. All.: Centi. <br >LIVORNO: Bernardini, Calzolari, Conti F., Carmazzi, Ceccarini, Sadik, Ricci, Pasquini D., Caia, Nunziatini, Pecchia. A disp.: Lo Frano, Conti N., Pasquini T., Poli, Bartoli, Bottoni, Raciti. All.: Brondi. <br > ARBITRO: Daja di Piacenza.<br > RETI: 33' Persano, 41' Calvagna. Lla buona prova offerta da una Pro Piacenza in crescita e la giornata non ideale degli amaranto generano il successo per due a zero dei padroni di casa, che colpiscono sul finire di tempo e raddoppiano i conti in avvio di ripresa. E dire che l'avvio di partita sembrava promettere bene alla compagine di mister Brondi, che scende in campo con il giusto piglio, desiderosa di prendersi i tre punti per approfittare del passo falso della capolista Alessandria, e crea almeno quattro nitide situazioni da gol per passare in vantaggio, soprattutto con Caia e Ricci che per&ograve; sprecano sul pi&ugrave; bello. Nella parte finale di frazione per&ograve; i locali concedono campo al ritorno della compagine emiliana, che al 33' passa in vantaggio: gli ospiti conducono un'azione d'attacco ma perdono palla; si innesca allora il rapido contropiede dei locali, Calderone serve Persano che, approfittando della scarsa pressione ricevuta dagli avversari, pu&ograve; battere a rete firmando l'uno a zero, con il quale va in archivio il primo tempo. Il secondo si apre invece con un'altra doccia fredda per i toscani. Al 41' infatti un altro errore costa caro agli amaranto, quando un rinvio sballato della difesa finisce sui piedi di Calvagna, che batte ancora l'incolpevole Bernardini firmando il raddoppio. C'&egrave; il tempo per invertire la rotta, ma non &egrave; giornata per gli ospiti; la Pro Piacenza si esalta a chiude senza distrazioni una gara vinta con merito. Rammarico in casa Livorno per l'occasione sfumata di agganciare la vetta della classifica in virt&ugrave; del ko rimediato a Pistoia dai grigi dell'Alessandria.