• Terza Categoria
  • Pescia Calcio
  • 1 - 2
  • Spazzavento


PESCIA (4-4-2): Macchi; Biagi, Petrini Federico, Del Grande, Rosellini (81' Marjani); Rossi, Pippi, Bartoli (86' Bevilacqua), Favini; Salvini, Petrini Simone (67' Silvestri). A disp.: Stiavelli, Magni, Ercolini. All.: Massimiliano Damiani.
CDP SPAZZAVENTO (4-2-3-1): Priami; Geri, Agostini, Ballati, Attala; Tomei, Cosenza (46' Boccia); Costa (72' Cantini), Giovannelli (94' Nencini), Scardigli (46' Guarducci); Santoni. A disp.: Anabasi. All.: Massimiliano Arcangioli.

ARBITRO: Jacopo Tesi di Pistoia.

RETI: 29' Petrini Federico, 76' e 87' Attala.
NOTE: ammoniti Petrini Simone, Tomei e Attala. Espulso al 92' Del Grande. Angoli 3-6. Recupero 1'+5'.



Si complica (e non poco) la rincorsa play-off del Pescia di mister Damiani che, dopo il ko di Agliana, cade anche allo Stadio dei Fiori scivolando a -7 dalla quinta piazza. In vantaggio grazie al gol di Federico Petrini e in apparente controllo del match, i rossoneri non riescono a chiudere la partita e finiscono per farsi sorprendere da uno Spazzavento cinico e gagliardo, che con una doppietta di super Attala firma il sorpasso costringendo i locali al secondo stop consecutivo. Pochi lampi nel corso del primo tempo, giocato a ritmi bassi su di un terreno reso insidioso dalla pioggia caduta in mattinata. L'avvio è del Pescia, subito al tiro con Salvini, ma poi lo Spazzavento si scuote e, dopo aver sfiorato il gol con una mischia furibonda in area locale, prende decisamente in mano le operazioni, tenendo in apprensione la difesa di casa con una serie di spunti orchestrati dall'ispirato Giovannelli. L'undici di Damiani sembra in affanno, e invece basta una ripartenza da manuale (condotta a destra sull'asse Favini-Salvini-Petrini Simone) per mandare in crisi Ballati e soci e regalare ai rossoneri il corner da cui scaturirà il vantaggio. Sullo spiovente dalla destra di Rossi, infatti, la difesa ospite si distrae lasciando troppa libertà a Federico Petrini, che ringrazia e con un'abile zampata firma l'1-0 (29'). L'episodio muta l'inerzia del match, perché lo Spazzavento accusa il colpo mentre il Pescia, innestata la marcia giusta, insiste chiudendo la frazione in attacco e reclamando a gran voce due penalty per altrettanti tocchi di mano in area ospite: gli estremi ci sarebbero pure (anche se, a dirla tutta, la seconda azione pare viziata da offside), ma il sig. Tesi non è dello stesso avviso e lascia correre tra le proteste di Rosellini e compagni. La ripresa si apre con i rossoneri ancora in avanti e subito vicini al raddoppio con Salvini, il cui diagonale costringe Priami ad una non facile respinta; sulla palla si avventa Simone Petrini per il tap-in, ma l'arbitro annulla rilevando il fuorigioco dello stesso n. 11. Poco dopo è Federico Petrini a sfiorare il bis con una bella punizione che sibila non lontano dall'incrocio. La partita, insomma, sembra saldamente nelle mani dei locali, che manovrano bene e con un pressing serrato riescono a impedire l'avanzata agli ospiti di Arcangioli. Per certificare la supremazia dei rossoneri mancherebbe solo il gol del 2-0, ma la difesa ospite stringe i denti e anche quando si presenta la chance giusta (67') bomber Salvini la spreca vanificando l'ottimo traversone dalla destra di Rossi. E così, dopo aver sofferto per una buona mezz'ora e rischiato più volte di subire il raddoppio, nel finale lo Spazzavento si trasforma e nel giro di undici minuti ribalta il risultato, sotto gli occhi sbigottiti dei tifosi locali. Protagonista assoluto della rimonta è il terzino-goleador Attala, che prima firma l'1-1 con un preciso piatto a incrociare (76') e poi - dopo la rabbiosa reazione pesciatina capitanata dal solito Salvini - approfitta di un cross al bacio di Giovannelli per incornare alle spalle di Macchi il pallone dell'incredibile 2-1 (87'). Ferito dal micidiale uno-due avversario e ridotto in dieci per il rosso - un tantino severo - sventolato in faccia a Del Grande (fallo a metà campo su Giovannelli), il Pescia si lancia in avanti nel tentativo di agguantare quantomeno il 2-2. La palla buona capita proprio sui titoli di coda: Salvini però la spedisce sul fondo (94') e così al triplice fischio del sig. Tesi è lo Spazzavento ad esultare per una vittoria bella e prestigiosa. Brutto passo falso, invece, per i ragazzi di Damiani, ai quali adesso servirà un'impresa sul campo del Cecina per non dire addio con largo anticipo ai sogni di gloria.
Calciatoripiù: Rossi, Pippi
e Petrini Federico (Pescia), Attala, Tomei e Giovannelli (CDP Spazzavento).

Andrea Nelli PESCIA (4-4-2): Macchi; Biagi, Petrini Federico, Del Grande, Rosellini (81' Marjani); Rossi, Pippi, Bartoli (86' Bevilacqua), Favini; Salvini, Petrini Simone (67' Silvestri). A disp.: Stiavelli, Magni, Ercolini. All.: Massimiliano Damiani.<br >CDP SPAZZAVENTO (4-2-3-1): Priami; Geri, Agostini, Ballati, Attala; Tomei, Cosenza (46' Boccia); Costa (72' Cantini), Giovannelli (94' Nencini), Scardigli (46' Guarducci); Santoni. A disp.: Anabasi. All.: Massimiliano Arcangioli.<br > ARBITRO: Jacopo Tesi di Pistoia.<br > RETI: 29' Petrini Federico, 76' e 87' Attala.<br >NOTE: ammoniti Petrini Simone, Tomei e Attala. Espulso al 92' Del Grande. Angoli 3-6. Recupero 1'+5'. Si complica (e non poco) la rincorsa play-off del Pescia di mister Damiani che, dopo il ko di Agliana, cade anche allo Stadio dei Fiori scivolando a -7 dalla quinta piazza. In vantaggio grazie al gol di Federico Petrini e in apparente controllo del match, i rossoneri non riescono a chiudere la partita e finiscono per farsi sorprendere da uno Spazzavento cinico e gagliardo, che con una doppietta di super Attala firma il sorpasso costringendo i locali al secondo stop consecutivo. Pochi lampi nel corso del primo tempo, giocato a ritmi bassi su di un terreno reso insidioso dalla pioggia caduta in mattinata. L'avvio &egrave; del Pescia, subito al tiro con Salvini, ma poi lo Spazzavento si scuote e, dopo aver sfiorato il gol con una mischia furibonda in area locale, prende decisamente in mano le operazioni, tenendo in apprensione la difesa di casa con una serie di spunti orchestrati dall'ispirato Giovannelli. L'undici di Damiani sembra in affanno, e invece basta una ripartenza da manuale (condotta a destra sull'asse Favini-Salvini-Petrini Simone) per mandare in crisi Ballati e soci e regalare ai rossoneri il corner da cui scaturir&agrave; il vantaggio. Sullo spiovente dalla destra di Rossi, infatti, la difesa ospite si distrae lasciando troppa libert&agrave; a Federico Petrini, che ringrazia e con un'abile zampata firma l'1-0 (29'). L'episodio muta l'inerzia del match, perch&eacute; lo Spazzavento accusa il colpo mentre il Pescia, innestata la marcia giusta, insiste chiudendo la frazione in attacco e reclamando a gran voce due penalty per altrettanti tocchi di mano in area ospite: gli estremi ci sarebbero pure (anche se, a dirla tutta, la seconda azione pare viziata da offside), ma il sig. Tesi non &egrave; dello stesso avviso e lascia correre tra le proteste di Rosellini e compagni. La ripresa si apre con i rossoneri ancora in avanti e subito vicini al raddoppio con Salvini, il cui diagonale costringe Priami ad una non facile respinta; sulla palla si avventa Simone Petrini per il tap-in, ma l'arbitro annulla rilevando il fuorigioco dello stesso n. 11. Poco dopo &egrave; Federico Petrini a sfiorare il bis con una bella punizione che sibila non lontano dall'incrocio. La partita, insomma, sembra saldamente nelle mani dei locali, che manovrano bene e con un pressing serrato riescono a impedire l'avanzata agli ospiti di Arcangioli. Per certificare la supremazia dei rossoneri mancherebbe solo il gol del 2-0, ma la difesa ospite stringe i denti e anche quando si presenta la chance giusta (67') bomber Salvini la spreca vanificando l'ottimo traversone dalla destra di Rossi. E cos&igrave;, dopo aver sofferto per una buona mezz'ora e rischiato pi&ugrave; volte di subire il raddoppio, nel finale lo Spazzavento si trasforma e nel giro di undici minuti ribalta il risultato, sotto gli occhi sbigottiti dei tifosi locali. Protagonista assoluto della rimonta &egrave; il terzino-goleador Attala, che prima firma l'1-1 con un preciso piatto a incrociare (76') e poi - dopo la rabbiosa reazione pesciatina capitanata dal solito Salvini - approfitta di un cross al bacio di Giovannelli per incornare alle spalle di Macchi il pallone dell'incredibile 2-1 (87'). Ferito dal micidiale uno-due avversario e ridotto in dieci per il rosso - un tantino severo - sventolato in faccia a Del Grande (fallo a met&agrave; campo su Giovannelli), il Pescia si lancia in avanti nel tentativo di agguantare quantomeno il 2-2. La palla buona capita proprio sui titoli di coda: Salvini per&ograve; la spedisce sul fondo (94') e cos&igrave; al triplice fischio del sig. Tesi &egrave; lo Spazzavento ad esultare per una vittoria bella e prestigiosa. Brutto passo falso, invece, per i ragazzi di Damiani, ai quali adesso servir&agrave; un'impresa sul campo del Cecina per non dire addio con largo anticipo ai sogni di gloria. <b> Calciatoripi&ugrave;: Rossi, Pippi</b> e <b>Petrini Federico</b> (Pescia), <b>Attala, Tomei</b> e <b>Giovannelli </b>(CDP Spazzavento). Andrea Nelli




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