• Allievi B
  • Mezzana
  • 1 - 1
  • Galcianese


MEZZANA: Tarallo, Banchelli, Peruzzi, Bartolini, Noferini, Alesci, Becattini, Mancini, Salamone, Pandolfi, Calugi. A disp.: Certa, Vairo, Confietto, Martino, Michelini, Salamone. All.: Mario De Fazio.
GALCIANESE: Certo, Pugi, Schneider, Romano, Vannini, Nicolamarino, Cascio, Marù, Gouessey, Di Mauro, Ndoye. A disp.: Melani, Marafico, Del Moro, Tommasi, Rufino, Vojdulla. All.: Stefano Sabatini.

ARBITRO: Blasi di Prato.

RETI: 19' Cascio, 74' Alesci.



Il pareggio è stato giusto? Meritava di vincere il Mezzana o la Galcianese? Purtroppo non lo sapremo mai! Quella che, sulla carta, aveva tutti i presupposti per essere una bella e divertente partita è stata letteralmente uccisa dalla direzione di gara. La signorina Blasi, arbitro designato per l'incontro, con chirurgica incompetenza ha annientato ogni tentativo dei trentaquattro ragazzi che si sono alternati in campo di giocare un incontro di calcio. Se nei primi venti minuti di gioco siamo riusciti a vedere qualcosa, è stato solo perché la direttrice di gara sembrava non capire bene dove fosse capitata e non fischiava praticamente mai. Da lì in poi è stato un crescendo di controsensi, applicati con benevola imparzialità, al punto di innescare il dubbio in chi scrive, che qualcuno, durante la notte avesse modificato pesantemente le regole del calcio o che, al limite, si trattasse di un nuovo sport. Uno sport dove nel fallo da dietro è sanzionato chi subisce il fallo, dove il contrasto di spalla è proibito (..e la punizione assegnata random ..), dove un difensore che corregge un controllo difettoso nella propria area aiutandosi con una mano commette un fallo involontario , dove scivolare a tre metri dall'avversario più vicino comporti l'assegnazione di un calcio di punizione, dove un terzino falciato mentre sta uscendo dalla propria area palla al piede si vede assegnare un calcio di rigore a sfavore, dove si annulla un gol dopo quattro minuti di riflessione e le squadre già schierate a centrocampo e se ne convalida un altro arrivato con un portiere a terra colpito da una ginocchiata (..involontaria..), dove un allenatore sbraita e inveisce per sessantacinque minuti e viene timidamente richiamato e, invece, un altro che ad un metro di distanza con fare paterno e voce pacata dice: ...signorina, riprenda in mano la partita, sennò qui alla fine si fanno male.. viene espulso. La cronaca si riduce alla perla balistica di Cascio che, al 19', da circa trenta metri lascia partire un diagonale che s'infila nell'incrocio dei pali opposto, nonostante il disperato tuffo di Tarallo. Al 30' il rigore sopracitato, a favore del Mezzana, con Mancini che si porta sul dischetto e Certo che gli respinge sia il penalty che la ribattuta poi, colpito nella mischia, rimane a terra, e un terzo giocatore del Mezzana insacca; la signorina Blasi indica il centrocampo e, dopo qualche minuto, probabilmente impietosita dal portiere della Galcianese che non accennava a rialzarsi, decide di annullare per fallo sul portiere. Al 34' della ripresa il Mezzana usufruisce di una punizione dal limite della quale si incarica Martino che batte molto bene e colpisce la traversa, nella mischia che si genera Certo è di nuovo colpito duro e Alesci di testa trova la porta vuota per il gol del pareggio. Che dire? Chi scrive, da anni a questa parte, ha sempre cercato di essere indulgente con i direttori di gara, in special modo quelli molto giovani, come nel caso di oggi: non è facile arbitrare una partita di calcio e il sottoscritto è convinto che, nel bene e nel male, vada accettata la decisione inserendo sempre il presupposto d'imparzialità e buona fede. Ma oggi si è veramente esagerato! E la colpa non va cercata nell'inadeguatezza della signorina Blasi, ma va cercata in chi ha scelto di assegnare una dolce ed esile ragazzina di sedici anni ad arbitrare una partita di coetanei! Ragazzoni di settanta chili con l'ormone inferocito e rabbia agonistica da vendere! Una ragazzina che dopo aver fischiato si guardava intorno prima di assegnare il fallo all'una o all'altra squadra. Le Organizzazioni competenti (Federazione, Lega, Aia o chi per loro..) hanno commesso un fatto gravissimo: hanno offeso il lavoro di due società che tanto hanno dato e stanno dando al calcio giovanile pratese, hanno offeso la passione di sei dirigenti, hanno offeso il lavoro e la professionalità di due allenatori e, ancor più grave, hanno offeso la lealtà sportiva di trentaquattro giovani calciatori!

MEZZANA: Tarallo, Banchelli, Peruzzi, Bartolini, Noferini, Alesci, Becattini, Mancini, Salamone, Pandolfi, Calugi. A disp.: Certa, Vairo, Confietto, Martino, Michelini, Salamone. All.: Mario De Fazio.<br >GALCIANESE: Certo, Pugi, Schneider, Romano, Vannini, Nicolamarino, Cascio, Mar&ugrave;, Gouessey, Di Mauro, Ndoye. A disp.: Melani, Marafico, Del Moro, Tommasi, Rufino, Vojdulla. All.: Stefano Sabatini.<br > ARBITRO: Blasi di Prato.<br > RETI: 19' Cascio, 74' Alesci. Il pareggio &egrave; stato giusto? Meritava di vincere il Mezzana o la Galcianese? Purtroppo non lo sapremo mai! Quella che, sulla carta, aveva tutti i presupposti per essere una bella e divertente partita &egrave; stata letteralmente uccisa dalla direzione di gara. La signorina Blasi, arbitro designato per l'incontro, con chirurgica incompetenza ha annientato ogni tentativo dei trentaquattro ragazzi che si sono alternati in campo di giocare un incontro di calcio. Se nei primi venti minuti di gioco siamo riusciti a vedere qualcosa, &egrave; stato solo perch&eacute; la direttrice di gara sembrava non capire bene dove fosse capitata e non fischiava praticamente mai. Da l&igrave; in poi &egrave; stato un crescendo di controsensi, applicati con benevola imparzialit&agrave;, al punto di innescare il dubbio in chi scrive, che qualcuno, durante la notte avesse modificato pesantemente le regole del calcio o che, al limite, si trattasse di un nuovo sport. Uno sport dove nel fallo da dietro &egrave; sanzionato chi subisce il fallo, dove il contrasto di spalla &egrave; proibito (..e la punizione assegnata random ..), dove un difensore che corregge un controllo difettoso nella propria area aiutandosi con una mano commette un fallo involontario , dove scivolare a tre metri dall'avversario pi&ugrave; vicino comporti l'assegnazione di un calcio di punizione, dove un terzino falciato mentre sta uscendo dalla propria area palla al piede si vede assegnare un calcio di rigore a sfavore, dove si annulla un gol dopo quattro minuti di riflessione e le squadre gi&agrave; schierate a centrocampo e se ne convalida un altro arrivato con un portiere a terra colpito da una ginocchiata (..involontaria..), dove un allenatore sbraita e inveisce per sessantacinque minuti e viene timidamente richiamato e, invece, un altro che ad un metro di distanza con fare paterno e voce pacata dice: ...signorina, riprenda in mano la partita, senn&ograve; qui alla fine si fanno male.. viene espulso. La cronaca si riduce alla perla balistica di Cascio che, al 19', da circa trenta metri lascia partire un diagonale che s'infila nell'incrocio dei pali opposto, nonostante il disperato tuffo di Tarallo. Al 30' il rigore sopracitato, a favore del Mezzana, con Mancini che si porta sul dischetto e Certo che gli respinge sia il penalty che la ribattuta poi, colpito nella mischia, rimane a terra, e un terzo giocatore del Mezzana insacca; la signorina Blasi indica il centrocampo e, dopo qualche minuto, probabilmente impietosita dal portiere della Galcianese che non accennava a rialzarsi, decide di annullare per fallo sul portiere. Al 34' della ripresa il Mezzana usufruisce di una punizione dal limite della quale si incarica Martino che batte molto bene e colpisce la traversa, nella mischia che si genera Certo &egrave; di nuovo colpito duro e Alesci di testa trova la porta vuota per il gol del pareggio. Che dire? Chi scrive, da anni a questa parte, ha sempre cercato di essere indulgente con i direttori di gara, in special modo quelli molto giovani, come nel caso di oggi: non &egrave; facile arbitrare una partita di calcio e il sottoscritto &egrave; convinto che, nel bene e nel male, vada accettata la decisione inserendo sempre il presupposto d'imparzialit&agrave; e buona fede. Ma oggi si &egrave; veramente esagerato! E la colpa non va cercata nell'inadeguatezza della signorina Blasi, ma va cercata in chi ha scelto di assegnare una dolce ed esile ragazzina di sedici anni ad arbitrare una partita di coetanei! Ragazzoni di settanta chili con l'ormone inferocito e rabbia agonistica da vendere! Una ragazzina che dopo aver fischiato si guardava intorno prima di assegnare il fallo all'una o all'altra squadra. Le Organizzazioni competenti (Federazione, Lega, Aia o chi per loro..) hanno commesso un fatto gravissimo: hanno offeso il lavoro di due societ&agrave; che tanto hanno dato e stanno dando al calcio giovanile pratese, hanno offeso la passione di sei dirigenti, hanno offeso il lavoro e la professionalit&agrave; di due allenatori e, ancor pi&ugrave; grave, hanno offeso la lealt&agrave; sportiva di trentaquattro giovani calciatori!




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