• Giovanissimi Regionali GIR.A - Elite
  • Olimpia Firenze
  • 0 - 0
  • Settignanese


OLIMPIA FIRENZE: Merlini, Tacconi (41' Franci), Galgano (64' Gualandi), Dini, Falciani, Lombardi, Migliorini, Picchi (47' Aretini), Montecchi (47' Del Lungo), Bettoni (45' Fratoni), Zanobini. A disp.: Maguire, Marcheschi. All.: Gianni Zanobini.
SETTIGNANESE: Reggiani, Sassano, Rindori, Dallera, Vannozzi, Soto Aguirre, Naldi, Romolini (52' Iacopozzi), Jorgensen, Franco, Lenzi. A disp.: Cappelli, Carraresi, Corsi, Masi, Migliori, Muto. All.: Maurizio Romei.

ARBITRO: Vasarri di Valdarno.



Nel derby tra Olimpia e Settignanese ha vinto la paura di perdere. Nonostante i 34 punti di differenza tra i padroni di casa (favoriti) e gli ospiti, in campo non si è vista alcuna superiorità tra le due compagini. L'Olimpia può rimproverarsi di non essere riuscita a dare continuità alla propria azione nell'arco dei 70'. Ha giocato a sprazzi, spesso in maniera eccessivamente leziosa. Ha, probabilmente, sofferto troppo la mancanza di un punto di riferimento a centrocampo. La Settignanese, al contrario, può ritenersi soddisfatta. Voleva non perdere, ha centrato l'obiettivo. Mister Romei ha perfettamente controllato la velocità di Migliorini, chiedendo un sacrificio in più a Soto Aguirre e Jorgensen che non hanno mai fatto mancare il loro supporto ai difensori. Davanti, presumibilmente, la formazione rossonera poteva fare qualcosa di più ma è anche vero che nella ripresa, ha abbassato il baricentro, finendo per fare il gioco di Falciani e Lombardi che non hanno più consentito a Romolini prima, poi al subentrato Iacopozzi di incidere. Mister Zanobini inizialmente schiera l'Olimpia con il 4-3-3, tuttavia cambia più volte il modulo nel corso della gara: si passa dal 4-2-3-1 alla difesa a tre degli ultimi cinque minuti del secondo tempo. Gli interpreti sono questi: sulle fasce agiscono Migliorini e Zanobini, rispettivamente a sinistra e a destra. Davanti il centravanti Montecchi prova a far salire la squadra con le sue sponde sui lanci lunghi dei centrocampisti arretrati Bettoni e Dini, mentre Picchi gioca più avanzato, allineandosi sovente alle ali. Più definito l'assetto scelto da Romei che opta per il 4-2-3-1 con Romolini unica punta davanti a Lenzi, Franco e Naldi. Dinanzi alla difesa si piazzano Soto e Jorgensen, chiamati più a spezzare il gioco altrui che a costruirlo.
Nei primi quindici minuti solo un paio di percussioni del numero 7 giallonero Migliorini che però non portano a niente di concreto. Fino alla mezzora l'Olimpia lascia il possesso alla Settignanese, giocando lunga, fin troppo, su tutto il perimetro del campo. Le difficoltà nel creare gioco della squadra di Romei, però, consentono ai giallo neri di gestire a piacimento i ritmi della gara. Strigliata continuamente da Mister Zanobini, l'Olimpia ha un atteggiamento leggermente diverso nei restanti dieci minuti del primo tempo ma continua a faticare ad arrivare davanti alla porta malgrado il 4-2-3-1 ordinato dal tecnico giallonero. Così non le rimane che tentare di rendersi pericolosa con le conclusioni da fuori di Bettoni, Montecchi e Dini che, però, peccano di precisione.
All'inizio della ripresa per l'Olimpia entrano quattro nuovi giocatori, il cambio d'aria sembra far bene ai giallo neri che approcciano meglio la gara a fronte di una Settignanese compatta e attenta in difesa ma che fatica a creare azioni all'attacco. All'11' la retroguardia rossonera viene finalmente bucata da una bella triangolazione tra Picchi e Migliorini, quest'ultimo dal limite prova al volo di collo ma il suo tiro è impreciso. Quattro minuti dopo, su calcio di punizione, Dini scodella in area un pallone invitante per il neo entrato Del Lungo che di testa angola troppo e non trova la porta di un soffio. Sembra che finalmente l'Olimpia sia tornata quella di sempre, si rivedono trame di gioco articolate e anche delle belle verticalizzazioni, la Settignanese, però, passato l'iniziale disorientamento prende le misure agli avversari, coprendo bene gli spazi e spegnendo ogni traccia di passaggio in non possesso palla. Al 24' i rossoneri si concedono pure un contropiede ed è Iacopozzi a mangiarsi le mani, per non aver tramutato in goal una verticalizzazione principesca di Jorgensen. A dieci dal termine Mister Zanobini tenta il tutto per tutto: tre difensori, Dini e Fratoni a fare da filtro e tutti gli altri all'arrembaggio. Questo assetto così spregiudicato funziona perché arrivano due limpide occasioni da goal in cinque minuti. Al 33' Zanobini dal limite verticalizza per Del Lungo che in area si fa ipnotizzare dal portiere della Settignanese Reggiani, fallendo il tocco sotto. Nel recupero Dini si spinge palla al piede sull'out di sinistra, seminando una serie di avversari, potrebbe servire Del Lungo lasciato colpevolmente solo in area, ma sbaglia clamorosamente il cross condannando l'Olimpia al pareggio per 0-0.

Calciatoripiù
: per la Settinanese Naldi e Soto Aguirre. Per l'Olimpia citiamo Zanobini e Lombardi.

Tommaso Fragassi OLIMPIA FIRENZE: Merlini, Tacconi (41' Franci), Galgano (64' Gualandi), Dini, Falciani, Lombardi, Migliorini, Picchi (47' Aretini), Montecchi (47' Del Lungo), Bettoni (45' Fratoni), Zanobini. A disp.: Maguire, Marcheschi. All.: Gianni Zanobini.<br >SETTIGNANESE: Reggiani, Sassano, Rindori, Dallera, Vannozzi, Soto Aguirre, Naldi, Romolini (52' Iacopozzi), Jorgensen, Franco, Lenzi. A disp.: Cappelli, Carraresi, Corsi, Masi, Migliori, Muto. All.: Maurizio Romei.<br > ARBITRO: Vasarri di Valdarno. Nel derby tra Olimpia e Settignanese ha vinto la paura di perdere. Nonostante i 34 punti di differenza tra i padroni di casa (favoriti) e gli ospiti, in campo non si &egrave; vista alcuna superiorit&agrave; tra le due compagini. L'Olimpia pu&ograve; rimproverarsi di non essere riuscita a dare continuit&agrave; alla propria azione nell'arco dei 70'. Ha giocato a sprazzi, spesso in maniera eccessivamente leziosa. Ha, probabilmente, sofferto troppo la mancanza di un punto di riferimento a centrocampo. La Settignanese, al contrario, pu&ograve; ritenersi soddisfatta. Voleva non perdere, ha centrato l'obiettivo. Mister Romei ha perfettamente controllato la velocit&agrave; di Migliorini, chiedendo un sacrificio in pi&ugrave; a Soto Aguirre e Jorgensen che non hanno mai fatto mancare il loro supporto ai difensori. Davanti, presumibilmente, la formazione rossonera poteva fare qualcosa di pi&ugrave; ma &egrave; anche vero che nella ripresa, ha abbassato il baricentro, finendo per fare il gioco di Falciani e Lombardi che non hanno pi&ugrave; consentito a Romolini prima, poi al subentrato Iacopozzi di incidere. Mister Zanobini inizialmente schiera l'Olimpia con il 4-3-3, tuttavia cambia pi&ugrave; volte il modulo nel corso della gara: si passa dal 4-2-3-1 alla difesa a tre degli ultimi cinque minuti del secondo tempo. Gli interpreti sono questi: sulle fasce agiscono Migliorini e Zanobini, rispettivamente a sinistra e a destra. Davanti il centravanti Montecchi prova a far salire la squadra con le sue sponde sui lanci lunghi dei centrocampisti arretrati Bettoni e Dini, mentre Picchi gioca pi&ugrave; avanzato, allineandosi sovente alle ali. Pi&ugrave; definito l'assetto scelto da Romei che opta per il 4-2-3-1 con Romolini unica punta davanti a Lenzi, Franco e Naldi. Dinanzi alla difesa si piazzano Soto e Jorgensen, chiamati pi&ugrave; a spezzare il gioco altrui che a costruirlo. <br >Nei primi quindici minuti solo un paio di percussioni del numero 7 giallonero Migliorini che per&ograve; non portano a niente di concreto. Fino alla mezzora l'Olimpia lascia il possesso alla Settignanese, giocando lunga, fin troppo, su tutto il perimetro del campo. Le difficolt&agrave; nel creare gioco della squadra di Romei, per&ograve;, consentono ai giallo neri di gestire a piacimento i ritmi della gara. Strigliata continuamente da Mister Zanobini, l'Olimpia ha un atteggiamento leggermente diverso nei restanti dieci minuti del primo tempo ma continua a faticare ad arrivare davanti alla porta malgrado il 4-2-3-1 ordinato dal tecnico giallonero. Cos&igrave; non le rimane che tentare di rendersi pericolosa con le conclusioni da fuori di Bettoni, Montecchi e Dini che, per&ograve;, peccano di precisione.<br >All'inizio della ripresa per l'Olimpia entrano quattro nuovi giocatori, il cambio d'aria sembra far bene ai giallo neri che approcciano meglio la gara a fronte di una Settignanese compatta e attenta in difesa ma che fatica a creare azioni all'attacco. All'11' la retroguardia rossonera viene finalmente bucata da una bella triangolazione tra Picchi e Migliorini, quest'ultimo dal limite prova al volo di collo ma il suo tiro &egrave; impreciso. Quattro minuti dopo, su calcio di punizione, Dini scodella in area un pallone invitante per il neo entrato Del Lungo che di testa angola troppo e non trova la porta di un soffio. Sembra che finalmente l'Olimpia sia tornata quella di sempre, si rivedono trame di gioco articolate e anche delle belle verticalizzazioni, la Settignanese, per&ograve;, passato l'iniziale disorientamento prende le misure agli avversari, coprendo bene gli spazi e spegnendo ogni traccia di passaggio in non possesso palla. Al 24' i rossoneri si concedono pure un contropiede ed &egrave; Iacopozzi a mangiarsi le mani, per non aver tramutato in goal una verticalizzazione principesca di Jorgensen. A dieci dal termine Mister Zanobini tenta il tutto per tutto: tre difensori, Dini e Fratoni a fare da filtro e tutti gli altri all'arrembaggio. Questo assetto cos&igrave; spregiudicato funziona perch&eacute; arrivano due limpide occasioni da goal in cinque minuti. Al 33' Zanobini dal limite verticalizza per Del Lungo che in area si fa ipnotizzare dal portiere della Settignanese Reggiani, fallendo il tocco sotto. Nel recupero Dini si spinge palla al piede sull'out di sinistra, seminando una serie di avversari, potrebbe servire Del Lungo lasciato colpevolmente solo in area, ma sbaglia clamorosamente il cross condannando l'Olimpia al pareggio per 0-0.<br ><b> Calciatoripi&ugrave;</b>: per la Settinanese <b>Naldi </b>e <b>Soto Aguirre</b>. Per l'Olimpia citiamo <b>Zanobini </b>e <b>Lombardi</b>. Tommaso Fragassi




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