• Allievi Regionali GIR.A - Elite
  • Cascina Valdera
  • 0 - 1
  • Tau Calcio


CASCINA VALDERA: Noccioli 7, Benedetti O. 6,5 (64' Taglioli 6,5), Stagi 6 (67' Haytoumi 6,5), Diolaiti 6+ (64' Bandini 6,5), Cialdini 6,5, Di Cocco 6,5, Barsacchi 6+, Cerboneschi 6,5, Petova 6+ (57' Casini 6,5), Pacifico 6+ (67' Palazzo 6), Di Sarli 6. A disp.: Donati, Ambrosio. All.: Marco Malventi.
TAU CALCIO ALTOP.: Lippi 6, De Petri 6,5 (46' Balde 6), Panelli 6,5, Meliani 6 (67' Di Sandro 6), Di Bello 6,5, Saccardi 6,5, Sodini 6,5, Pellizzari 6+, Dabdoubi 7 (72' Idrizi sv), Marinari 6, Elezi 6,5 (46' Benedetti 6). A disp.: Corti, Picchi, Conforti. All.: Marco Maffei.

ARBITRO: Michele Diana di Livorno

RETE: 44' Dabdoubi.
NOTE: angoli 6-4. Ammoniti: Stagi, Di Cocco. Espulsi: Barsacchi al 46', Di Sarli al 50'. Recupero: 1'+5'.



Il Tau espugna il Redini al termine di una gara per alcuni aspetti grottesca , giocata su una vera e propria risaia. Il terreno di gioco era accettabile solo nella parte centrale, di fatto pressoché impraticabile su entrambe fasce laterali, chiaro che era impossibile pretendere un calcio accettabile da due compagini in salute e decise a continuare la striscia di risultati positivi. Ambedue le contendenti schierano la difesa a quattro, per il resto, al di là dei disegni e delle intenzioni dei due tecnici, era alquanto difficile individuare una disposizione precisa degli atleti in campo; molto simili i reparti offensivi con due attaccanti più un compagno a costante supporto. Malventi è costretto a ridisegnare la squadra, stante l'assenza di qualche effettivo. La premessa sulle condizioni ambientali serve a giustificare l'esiguo numero di situazioni di gioco meritevoli di essere raccontate; molto da dire sul resto e, dispiace scriverlo, anche sul direttore di gara. Sulla liceità delle decisioni, pur pesanti, inerenti a particolari episodi di gioco, possiamo magari avanzare perplessità ed esprimere un parere, sull'atteggiamento in generale nessun dubbio, un atteggiamento singolare e secondo noi per niente opportuno, almeno nell'occasione. Cominciamo però a parlare delle azioni salienti del match, giusto per non dimenticarci che è stata una partita combattuta, e che tenuto conto del pantano, i ragazzi impiegati meritano un elogio per l'impegno profuso; tutti sono usciti dal campo a dir poco stremati dalla fatica. Lunga la fase di studio; nel primo quarto d'ora, giocata a grandi ritmi, le due squadre hanno finito con l'annullarsi vuoi perché le energie erano a livelli massimali vuoi perché per trovare gli spazi per giocate interessanti era necessario che una delle due si sbracasse almeno un po'. Prima azione degna di nota al diciottesimo. Il numero undici locale Di Sarli batte un calcio di punizione quasi all'altezza della linea di fondo lato sinistro, palla che raggiunge in area Barsacchi il quale spalle alla porta tenta l'assist a centro area in rovesciata, con un po' di affanno la difesa lucchese libera l'area. Una scivolata del centrale lucchese Saccardi al 23' innesca l'azione di Petova che entra in area defilandosi sulla sinistra e mette una palla orizzontale che raggiunge sul lato apposto l'accorrente Barsacchi; oltre la traversa la conclusione del numero sette. Un minuto dopo la prima conclusione ospite, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, il tiro dalla distanza di Marinari termina a lato. Al 26' primo vero sussulto. Su un' azione offensiva del Tau si crea una mischia all'interno dell'area di rigore, proprio a ridosso della linea che la delimita nel lato più lungo; nel contendersi la sfera scivolano in tre, un attaccante e i due centrali pisani. La palla, che nel frattempo si era impantanata, viene movimentata probabilmente da Di Cocco con un tocco corto atto ad allontanarla, ma sulla traiettoria finisce col trovarsi Cialdini che appoggiandosi sul terreno per rialzarsi la urta probabilmente con l'arto superiore. Per l'arbitro è rigore, e nonostante le proteste dei locali Sodini va sul dischetto cercando il gol dell'ex; Noccioli è superbo nel tuffo con conseguente respinta, il numero sette lucchese va nuovamente sul pallone e leggermente defilato batte nuovamente a rete ma viene murato da portiere e difensore ottenendo la miseria di un angolo. Il Cascina, scampato il pericolo, cerca di pungere in avanti e poco dopo la mezzora Barsacchi raccoglie di testa un cross da destra ma non inquadra la porta. Ancora il Cascina al tiro allo scadere della prima frazione con un destro di Petova raggiunto a centro area,palla a lato. Al rientro in campo bastano pochi minuti per far diventare quella che fin lì era stata una contesa leale in una corrida vera e propria. Partiamo però dal gol del Tau, scaturito dalla più bella azione vista nell'occasione al Redini . Da un angolo del Cascina nasce un'improvvisa ripartenza ospite; la colpa dei locali, se così si può chiamare, è non aver speso un cartellino giallo per interrompere sul nascere un'azione che ha immediatamente dato l'impressione di poter essere vincente. Sta di fatto che Elezi partendo da metà campo fa il lavoro più sporco favorendo l'inserimento di Sodini che è bravo a veder Dabdoubi largo sulla destra; il numero nove è raggiunto dal pallone e non lascia scampo a Noccioli battuto dal diagonale angolato. Il Cascina cerca di riordinare le idee per tentare di raddrizzare il match ma nel giro di quattro minuti rimane in nove. Barsacchi all'8' minuto entra fuori tempo su un pallone conteso a centrocampo, vicino alla linea laterale, atterrando un avversario. Fallo invero bruttino che spinge il signor Diana a estrarre il rosso diretto. Gli animi si surriscaldano ma diventano incandescenti quattro minuti dopo allorquando il signor Diana sventola lo stesso cartellino a Di Sarli, reo di aver spinto un avversario allontanandolo da se durante uno degli accesi scambi di opinioni che in una gara di calcio capita spesso di osservare dopo un contrasto di gioco. Con il doppio vantaggio numerico e forte del vantaggio e mezz'ora ancora da giocare tutti si attenderebbero un altro tipo di partita; il Tau invece di chiudere i conti finisce col subire gli assalti dei pisani, che confermano doti caratteriali non comuni. Di contro, per quanto osservato, crediamo siano a livello di personalità le lacune del team di Altopascio, dal quale, tenuto conto delle circostanze, ci saremmo aspettati una diversa gestione nell'ultimo scorcio del match. Nella girandola delle sostituzioni, riguardo ai lucchesi, vengono sostituiti tutti gli attaccanti; Malventi inserisce gente fresca cercando di individuare gli atleti più stanchi oltre che quelli più nervosi. Il Cascina, in nove, attacca facendo leva sul grande cuore, colleziona angoli e produce un generoso forcing che porta ad un discreto numero di opportunità su palla inattiva. Al 29' angolo per i locali, Cialdini svetta di testa ma non inquadra la porta. Il Tau di tanto in tanto prova il contropiede e alla mezzora Taglioli rischia grosso facendosi togliere la palla da Dabdoubi salvo rimediare con un poderoso recupero sullo stesso numero nove. Al trentasettesimo altro angolo del Cascina, la palla attraversa l'intera area di rigore e termina sul fondo. Allo scadere del tempo regolamentare punizione dalla trequarti per i locali, un difensore del Tau sfiora di testa la palla spedendola in angolo sulla battuta del quale si genera una mischia; alla fine quasi a ridosso della linea salva uno dei centrali difensivi. In pieno recupero con i ragazzi di Malventi in massa nella metà campo avversaria, l'ultimo tentativo è di Taglioli in mischia, la sua conclusione termina però oltre la traversa. Tensione all'uscita delle squadre in campo; acuita dal rifiuto del direttore di gara di stringere qualche mano. Pochi minuti prima del triplice fischio il signor Diana aveva richiamato l'attenzione del dirigente locale che svolgeva mansioni di guardalinee , invitandolo ad andare verso la rete di recinzione, peraltro lontanissima essendo l'impianto dotato di pista di atletica, e convincere le due persone che manifestavano dissenso nei suoi confronti a farla finita. E come non sottolineare i frequenti sguardi alternati a sorrisi ironici rivolti ai giocatori e in qualche caso agli occupanti la tribuna ? Atteggiamenti che si collocano, in sede di interpretazione, a metà strada tra la sfida e lo scherno. Comportamenti che, oltre a non portare valore aggiunto, finiscono con acuire la tensione. Eh no, così proprio non va!!!

Ruggiero Crupi CASCINA VALDERA: Noccioli 7, Benedetti O. 6,5 (64' Taglioli 6,5), Stagi 6 (67' Haytoumi 6,5), Diolaiti 6+ (64' Bandini 6,5), Cialdini 6,5, Di Cocco 6,5, Barsacchi 6+, Cerboneschi 6,5, Petova 6+ (57' Casini 6,5), Pacifico 6+ (67' Palazzo 6), Di Sarli 6. A disp.: Donati, Ambrosio. All.: Marco Malventi.<br >TAU CALCIO ALTOP.: Lippi 6, De Petri 6,5 (46' Balde 6), Panelli 6,5, Meliani 6 (67' Di Sandro 6), Di Bello 6,5, Saccardi 6,5, Sodini 6,5, Pellizzari 6+, Dabdoubi 7 (72' Idrizi sv), Marinari 6, Elezi 6,5 (46' Benedetti 6). A disp.: Corti, Picchi, Conforti. All.: Marco Maffei.<br > ARBITRO: Michele Diana di Livorno <br > RETE: 44' Dabdoubi.<br >NOTE: angoli 6-4. Ammoniti: Stagi, Di Cocco. Espulsi: Barsacchi al 46', Di Sarli al 50'. Recupero: 1'+5'. Il Tau espugna il Redini al termine di una gara per alcuni aspetti grottesca , giocata su una vera e propria risaia. Il terreno di gioco era accettabile solo nella parte centrale, di fatto pressoch&eacute; impraticabile su entrambe fasce laterali, chiaro che era impossibile pretendere un calcio accettabile da due compagini in salute e decise a continuare la striscia di risultati positivi. Ambedue le contendenti schierano la difesa a quattro, per il resto, al di l&agrave; dei disegni e delle intenzioni dei due tecnici, era alquanto difficile individuare una disposizione precisa degli atleti in campo; molto simili i reparti offensivi con due attaccanti pi&ugrave; un compagno a costante supporto. Malventi &egrave; costretto a ridisegnare la squadra, stante l'assenza di qualche effettivo. La premessa sulle condizioni ambientali serve a giustificare l'esiguo numero di situazioni di gioco meritevoli di essere raccontate; molto da dire sul resto e, dispiace scriverlo, anche sul direttore di gara. Sulla liceit&agrave; delle decisioni, pur pesanti, inerenti a particolari episodi di gioco, possiamo magari avanzare perplessit&agrave; ed esprimere un parere, sull'atteggiamento in generale nessun dubbio, un atteggiamento singolare e secondo noi per niente opportuno, almeno nell'occasione. Cominciamo per&ograve; a parlare delle azioni salienti del match, giusto per non dimenticarci che &egrave; stata una partita combattuta, e che tenuto conto del pantano, i ragazzi impiegati meritano un elogio per l'impegno profuso; tutti sono usciti dal campo a dir poco stremati dalla fatica. Lunga la fase di studio; nel primo quarto d'ora, giocata a grandi ritmi, le due squadre hanno finito con l'annullarsi vuoi perch&eacute; le energie erano a livelli massimali vuoi perch&eacute; per trovare gli spazi per giocate interessanti era necessario che una delle due si sbracasse almeno un po'. Prima azione degna di nota al diciottesimo. Il numero undici locale Di Sarli batte un calcio di punizione quasi all'altezza della linea di fondo lato sinistro, palla che raggiunge in area Barsacchi il quale spalle alla porta tenta l'assist a centro area in rovesciata, con un po' di affanno la difesa lucchese libera l'area. Una scivolata del centrale lucchese Saccardi al 23' innesca l'azione di Petova che entra in area defilandosi sulla sinistra e mette una palla orizzontale che raggiunge sul lato apposto l'accorrente Barsacchi; oltre la traversa la conclusione del numero sette. Un minuto dopo la prima conclusione ospite, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, il tiro dalla distanza di Marinari termina a lato. Al 26' primo vero sussulto. Su un' azione offensiva del Tau si crea una mischia all'interno dell'area di rigore, proprio a ridosso della linea che la delimita nel lato pi&ugrave; lungo; nel contendersi la sfera scivolano in tre, un attaccante e i due centrali pisani. La palla, che nel frattempo si era impantanata, viene movimentata probabilmente da Di Cocco con un tocco corto atto ad allontanarla, ma sulla traiettoria finisce col trovarsi Cialdini che appoggiandosi sul terreno per rialzarsi la urta probabilmente con l'arto superiore. Per l'arbitro &egrave; rigore, e nonostante le proteste dei locali Sodini va sul dischetto cercando il gol dell'ex; Noccioli &egrave; superbo nel tuffo con conseguente respinta, il numero sette lucchese va nuovamente sul pallone e leggermente defilato batte nuovamente a rete ma viene murato da portiere e difensore ottenendo la miseria di un angolo. Il Cascina, scampato il pericolo, cerca di pungere in avanti e poco dopo la mezzora Barsacchi raccoglie di testa un cross da destra ma non inquadra la porta. Ancora il Cascina al tiro allo scadere della prima frazione con un destro di Petova raggiunto a centro area,palla a lato. Al rientro in campo bastano pochi minuti per far diventare quella che fin l&igrave; era stata una contesa leale in una corrida vera e propria. Partiamo per&ograve; dal gol del Tau, scaturito dalla pi&ugrave; bella azione vista nell'occasione al Redini . Da un angolo del Cascina nasce un'improvvisa ripartenza ospite; la colpa dei locali, se cos&igrave; si pu&ograve; chiamare, &egrave; non aver speso un cartellino giallo per interrompere sul nascere un'azione che ha immediatamente dato l'impressione di poter essere vincente. Sta di fatto che Elezi partendo da met&agrave; campo fa il lavoro pi&ugrave; sporco favorendo l'inserimento di Sodini che &egrave; bravo a veder Dabdoubi largo sulla destra; il numero nove &egrave; raggiunto dal pallone e non lascia scampo a Noccioli battuto dal diagonale angolato. Il Cascina cerca di riordinare le idee per tentare di raddrizzare il match ma nel giro di quattro minuti rimane in nove. Barsacchi all'8' minuto entra fuori tempo su un pallone conteso a centrocampo, vicino alla linea laterale, atterrando un avversario. Fallo invero bruttino che spinge il signor Diana a estrarre il rosso diretto. Gli animi si surriscaldano ma diventano incandescenti quattro minuti dopo allorquando il signor Diana sventola lo stesso cartellino a Di Sarli, reo di aver spinto un avversario allontanandolo da se durante uno degli accesi scambi di opinioni che in una gara di calcio capita spesso di osservare dopo un contrasto di gioco. Con il doppio vantaggio numerico e forte del vantaggio e mezz'ora ancora da giocare tutti si attenderebbero un altro tipo di partita; il Tau invece di chiudere i conti finisce col subire gli assalti dei pisani, che confermano doti caratteriali non comuni. Di contro, per quanto osservato, crediamo siano a livello di personalit&agrave; le lacune del team di Altopascio, dal quale, tenuto conto delle circostanze, ci saremmo aspettati una diversa gestione nell'ultimo scorcio del match. Nella girandola delle sostituzioni, riguardo ai lucchesi, vengono sostituiti tutti gli attaccanti; Malventi inserisce gente fresca cercando di individuare gli atleti pi&ugrave; stanchi oltre che quelli pi&ugrave; nervosi. Il Cascina, in nove, attacca facendo leva sul grande cuore, colleziona angoli e produce un generoso forcing che porta ad un discreto numero di opportunit&agrave; su palla inattiva. Al 29' angolo per i locali, Cialdini svetta di testa ma non inquadra la porta. Il Tau di tanto in tanto prova il contropiede e alla mezzora Taglioli rischia grosso facendosi togliere la palla da Dabdoubi salvo rimediare con un poderoso recupero sullo stesso numero nove. Al trentasettesimo altro angolo del Cascina, la palla attraversa l'intera area di rigore e termina sul fondo. Allo scadere del tempo regolamentare punizione dalla trequarti per i locali, un difensore del Tau sfiora di testa la palla spedendola in angolo sulla battuta del quale si genera una mischia; alla fine quasi a ridosso della linea salva uno dei centrali difensivi. In pieno recupero con i ragazzi di Malventi in massa nella met&agrave; campo avversaria, l'ultimo tentativo &egrave; di Taglioli in mischia, la sua conclusione termina per&ograve; oltre la traversa. Tensione all'uscita delle squadre in campo; acuita dal rifiuto del direttore di gara di stringere qualche mano. Pochi minuti prima del triplice fischio il signor Diana aveva richiamato l'attenzione del dirigente locale che svolgeva mansioni di guardalinee , invitandolo ad andare verso la rete di recinzione, peraltro lontanissima essendo l'impianto dotato di pista di atletica, e convincere le due persone che manifestavano dissenso nei suoi confronti a farla finita. E come non sottolineare i frequenti sguardi alternati a sorrisi ironici rivolti ai giocatori e in qualche caso agli occupanti la tribuna ? Atteggiamenti che si collocano, in sede di interpretazione, a met&agrave; strada tra la sfida e lo scherno. Comportamenti che, oltre a non portare valore aggiunto, finiscono con acuire la tensione. Eh no, cos&igrave; proprio non va!!! Ruggiero Crupi




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