• Allievi Regionali GIR.C
  • Pontassieve
  • 1 - 2
  • Arezzo F. Academy


PONTASSIEVE: Messore, Cappelli, Vigliotti, Masini, Magliocca, Iacopetti, Fattori, Gerbi, Focardi, Maccari, Fabbrucci. A disp.: Landi, Benvenuti, Fantoni, Grattarola, Bottai, Pratesi, Landini. All.: Stefano Biagi.
AREZZO F.A.: Truschi, Zammuto, Chiarenza, Guizzunti, Minocci, Testi, Gerardini, Cacioppini, Romagnoli, Franchi, Rossi. A disp.: Fosca, Giusti, Brunetti, Gallorini, Squarcia, Nocentini, Solimeno. All.: Alessandro Violetti.

ARBITRO: Mattia Nigro di Prato.

RETI: 5' rig. Gerardini, 31' Focardi, 72' Squarcia.



Nonostante il clima di festa per la conquista del campionato, il Pontassieve ha cercato di onorare l'impegno domenicale, vuoi per la regolarità del torneo con gli ospiti proiettati a tiro Coppa, vuoi per chiudere con un successo davanti ai propri tifosi. Le intenzioni tuttavia sono rimaste tali perché di fronte a loro i padroni di casa hanno trovato un avversario tosto (e non c'era da sospettarlo evidentemente) e si sa che le motivazioni, quando sono superiori, difficilmente lasciano scampo all'improvvisazione. Eppure il Ponte aveva reagito allo svantaggio iniziale determinato dal penalty di Gerardini per un fallo tanto ingenuo quanto netto appena dentro l'area di rigore azzurra. Focardi, ben imbeccato nello spazio da Fattori, non aveva lasciato scampo a Truschi, per la sua ventesima realizzazione stagionale, ma nella ripresa Squarcia, in dubbia posizione di fuorigioco, ha approfittato di un'uscita poco convincente di Landi (applausi per il suo rientro) per depositare in fondo al sacco il pallone che vale tre punti d'oro, decisivi in ottica qualificazione Coppa Toscana. Al triplice fischio finale sono scattati i festeggiamenti per la vittoria del Pontassieve che ha coinvolto in una giornata di sport vero e fair-play anche gli avversari di turno.
Pontassieve über alles
Era il secolo scorso o se preferite il 1994, anno di grazia Pontassieve che in quella stagione, dove l'Italia di Sacchi perdeva ai rigori in finale ad Usa '94 con il Brasile di Romario, i ragazzi maneggiavano il videogioco di Fifa Soccer '95 e c'era in commercio ancora la Lira, trionfava nella categoria regina dei Regionali, abbinandovi una storica doppietta con i Giovanissimi. Tanti di quei ragazzi nati nel '77 hanno chiuso con il calcio giocato mentre alcuni hanno intrapreso la carriera di allenatore; ma quello che stride è che taluni di quelli attuali (o forse tutti chissà) non erano nemmeno lontanamente presenti nelle menti dei loro genitori. Tranne una piacevole eccezione tramandata di padre in figlio (i Landini presenti allora ed oggi). Non vogliamo fare prosopopea spiccia o dilungarci nei meandri degli anni, ma la vittoria di domenica a Reggello, che ha timbrato il campionato Allievi Regionali 2013/14 rappresenta un evento storico per la società Pontassieve, per anni abituata ad operare nel settore giovanile e sempre con ottimi risultati ma difficilmente in alto ed a queste quote.
Oggi invece il sogno si è avverato e quello di riportare a casa il titolo regionale della categoria regina è un dato di fatto inconfutabile che non ammette repliche. Merito di questi ragazzi del '97 (ma non dimentichiamo l'apporto di sostanza e non solo fornito anche dai '98) e del loro tecnico che, quasi con sfrontatezza, hanno sfidato qualche remora pre-season issandosi in cima alla classifica da quel lontano 15/09/2013 (gara d'esordio) senza mai mollare la presa. Bravi è dir poco, perché il cammino è stato sicuro e maestoso con un leggero fisiologico calo nel finale, dovuto più che altro a qualche assenza di troppo che però non ha inficiato il lavoro di mister Biagi iniziato in quel lontano mese di agosto nel fresco delle colline romagnole, terra proficua e foriera di successi evidentemente.
Il racconto di una stagione
Inizio travolgente con cinque vittorie consecutive prima dello sfortunato stop di Campi ed una sconfitta alla Lastra che aveva apparentemente minato le certezze tattiche di mister Biagi. Poi la nave azzurra ha ripreso il suo cammino sospinta dal vento del gioco e da una mentalità sempre vincente. Una squadra sì equilibrata, ma sempre con il chiodo fisso in testa di produrre calcio, che al giro di boa ha issato la truppa di Biagi in cima alla classifica. Il girone di ritorno non è stato pari in termini di punti e risultati allo scatto avanzato in quello d'andata, ma evidentemente è bastato per tenere a debita distanza le avversarie che si sono succedute nel tempo come sfidanti della capolista: Chimera, Montevarchi e Fortis. Tra la fine di febbraio e l'inizio di marzo lo scatto decisivo: vittoria casalinga ai danni dell'ostico Lanciotto in una delle prestazioni più scintillanti della stagione e colpaccio alla Fortis: sul campo di Borgo San Lorenzo il Pontassieve ha sciorinato una prova di forza di rara bellezza. Il finale di campionato è servito a gestire energie e punti di vantaggio sino alla decisiva trasferta di Montevarchi dove Biagi, nonostante una formazione falcidiata da infortuni e squalifiche, ha resistito bellamente agli attacchi rossoblu che in caso di vittoria potevano rimettere tutto in discussione, soprattutto perché il Ponte era reduce dall'inopinata sconfitta interna con il Coiano S.Lucia. Alla ripresa poi una mano è arrivata anche dal Giudice Sportivo, che, assegnando i tre punti al Pontassieve nella gara interna con la Settignanese (per posizione irregolare di un calciatore ospite), di fatto decretava la vittoria del campionato. Suggellata infine nella gara di domenica scorsa a Reggello.
I protagonisti
Resta impressa nella memoria di chi ha avuto la fortuna di seguire questi ragazzi tutto l'anno, un calcio spumeggiante, sempre propositivo e mai banale, teso alla realizzazione di un progetto tecnico/tattico che rende pieno merito al lavoro svolto sul campo (e non solo) dal signor Biagi e dal suo secondo Mimmo Zagli, ai quali va ascritto il merito principale di quest'annata super. E poi logicamente ci sono i reali protagonisti del rettangolo verde: dallo zoccolo duro della squadra, composto da capitan Cappelli, Vigliotti, Landi, Fantoni, Fattori, Iacopetti, Magliocca, Maccari e Benvenuti, da alcuni piacevoli ritorni di gente fatta in casa, Landini e Gerbi, Sansone, ai nuovi o quasi che hanno dato il tocco giusto ad un capolavoro oramai realizzato nel tempo: Focardi, Fabbrucci, Bottai, Sapia, Masini. E poi come dimenticare l'apporto di sostanza dei ragazzi del '98, i Vestri, Arnetoli, Grattarola, Nocentini, Castri, Pratesi, Leone, Corradossi, Muratori.
Lasciamo per ultimo ma solo per ragioni di campo, il signor Nicola Castagnini, per tutti il Direttore che con il ghigno tipico di chi la sa lunga, aveva previsto tutto già in estate. Ha assemblato una squadra omogenea e compatta in ogni reparto, intervenendo con lungimiranza e sapienza calcistica. Bravo davvero.
L'ultimo pensiero per rimanere al campo va anche al preparatore dei portieri Luciano Bartolini, il cui curriculum di ex calciatore e tecnico di squadre professionistiche, parla da se, senza se e senza ma.
E poi la società, nella persona del Presidente Stefano Naddi che, nell'ottica di un progetto improntato sulla valorizzazione del prodotto fatto in casa ha avuto il merito di permettere alla squadra di lavorare con tranquillità e senza stress particolari, perché l'obiettivo primario era soprattutto quello di ben figurare. Dimostrazione lampante della sinergia creata anche con il gruppo Prima squadra e Juniores , è stato evidentemente l'esordio in categoria (Promozione) di alcuni di questi ragazzi, per i quali il futuro è adesso. Se son rose fioriranno. Bravo Ponte!!!!!
I campioni
Landi: Tarzan è partito forte risultando decisivo in diverse occasioni (la perla il rigore di Arezzo). Poi uno slalom azzardato durante le festività natalizie lo ha messo ko per il resto della stagione. Insuperabile.
Cappelli: il Cap ha giocato da duro perché quando il gioco si fa duro lui c'è sempre. Ha reagito ad alcune avversità iniziali da vero capitano. Guida spirituale del gruppo.
Iacopetti: il Bello questa volta non ha steccato. Lo hanno penalizzato alcuni infortuni di troppo ma ha guidato la difesa da par suo. Indistruttibile.
Magliocca: ma che bella sorpresa. Su di lui hanno martellato dal primo giorno di ritiro Biagi e Zagli soprattutto, venendone ripagati con un'annata speciale. Coppia d'assi e non solo di bellezza con Iacopetti.
Vigliotti: Italo ha smesso di correre solo quando lo hanno fermato i medici. La sinistra la sua zona di competenza. Pendolino senza fermate alternative. La sinistra al potere.
Sapia: peccato peccato per il Tony Adams dei dilettanti. Partito comprensibilmente con il freno a mano tirato, Emanuele è cresciuto, eccome se è cresciuto (la prodezza nella gara interna con il Chimera ne è stata l'apice). Poi un brutto infortunio con la Lastrigiana, l'ha messo definitivamente ko. Più che un'alternativa.
Benvenuti: atteso alla consacrazione dopo una stagione (quella scorsa) da assoluto protagonista, ha morso il freno per un infortunio noiosissimo che lo ha tenuto fuori per quasi tutto il campionato. Ritornerà, ne siamo certi.
Bottai. Il Principe ci ha illuminato con lampi di vera classe. Mai scontato nelle giocate è sembrato quasi un prestigiatore col pallone tra i piedi. Dal cilindro magico la perla di Sinalunga.
Sansone: vero uomo spogliatoio che ha contribuito pur con un minutaggio ridotto, alle fortune della squadra. Apprezzabilissime anche le sue doti di natura tattica. Presenze di qualità.
Fantoni: motorino inesauribile in fascia omologato per le corse a perdifiato. Giocatore D.O.C.G. che all'occorrenza è risultato prezioso anche in altre zone di campo. Sanguigno.
Landini: vero uomo squadra. Ha impiegato un po' a carburare ma poi è divenuto insostituibile. Girone di ritorno da montagne russe, per rendimento ed un infortunio fastidioso che lo ha tolto di mezzo sul più bello. Fellaini.. quello vero.
Gerbi: la Sfinge. Ha proseguito una marcia inarrestabile e solitaria che ha iniziato lo scorso anno con il ritorno alla casa madre per collocarsi a pieno titolo in cima alle classifiche di rendimento. Prestazioni di ottimo livello, quasi in fotocopia.
Maccari: sembrava avesse occhi anche dietro la testa per come si muoveva in campo. Ha ricamato calcio dal primo minuto del campionato completando un percorso di crescita che ha trovato quest'anno la sua apoteosi. In una parola il suo calcio è poesia. Insostituibile.
Masini: ha pagato inizialmente dazio al cambio di ruolo, lui nato centromediano trasferito in fascia per esigenze di squadra. Non ha battuto ciglio ed ha ubbidito, perché chi sa leggere il gioco non teme sorprese. Architetto ed artigiano.
Focardi: uno dei due gemelli del gol. Per lui si sono sprecati gli aggettivi, ma noi preferiamo chiamarlo semplicemente il Bomber, l'uomo in grado da solo di scardinare le difese avversarie con la sua potenza e vigoria fisica. Implacabile.
Fabbrucci: l'altro gemello del gol (che coppia con Focardi). Movimenti ed a tratti classe cristallina (basti pensare alla prodezza di Coiano o a quella interna con il Montevarchi). Immarcabile.
Fattori: il sacrificio e l'impegno dimostrato in stagione ne hanno fatto un ragazzo apprezzatissimo nello spogliatoio. Che partisse dalla panchina o dall'inizio, il suo rendimento non ne ha mai risentito. Uno dello zoccolo duro.
Vestri: un gatto tra i pali, dotato sul piano squisitamente tecnico atletico a dispetto di una stazza non da gigante. In pratica con l'infortunio di Landi il suo fine settimana lo ha passato sui campi di calcio a garantire la salvezza degli Allievi B e la vittoria del campionato con gli Allievi. Goldrake.
Arnetoli: fedele scudiero. Quando è stato chiamato in causa ha sempre risposto presente senza denotare nessuna emozione. Sicurezza.
Castri: mastino di centrocampo. Pitbull.
Grattarola: inesauribile, a destra o a sinistra, dietro e davanti. Poliedrico.
Nocentini: poche presenze ma di qualità e un gol al Montevarchi scaccia crisi. Decisivo.
Pratesi: ha giocato con esperienza consumata senza soffrire il salto di categoria. Leader silenzioso del gruppo Allievi B, affidabilissimo anche ai piani alti. Veterano.
Leone, Coradossi, Muratori. Anche loro hanno iscritto il nome nell'albo d'oro
L'allenatore. Stefano Biagi: non è questo il primo successo a Pontassieve ma sicuramente il più prestigioso. In estate era l'unico a crederci. Poeta vate di una cavalcata che merita di essere ricondotta alla voce Calcio Sublime, condito da quel pizzico d'esperienza che solo Stefano ci poteva mettere. Per il futuro qualcuno saprà meritarselo.
Il secondo. Zagli: Mimmo è stato più di un collaboratore. Non solo un amico, un fratello ed un complice dei ragazzi, come del resto il ruolo impone, ma un esperto di tattica e statistiche. A volte anche sin troppo maniacale. Anche così si vincono i campionati.
Il Direttore Sportivo. Castagnini: per tutti il Direttore che con il ghigno tipico di chi la sa lunga, aveva previsto tutto già in estate. Ha assemblato un gruppo omogeneo e compatto in ogni reparto, intervenendo con lungimiranza e sapienza calcistica. Bravo davvero. Professionista.
La società. Il Presidente Stefano Naddi, nell'ottica di un progetto improntato sulla valorizzazione del prodotto fatto in casa, ha avuto il merito di permettere alla squadra di lavorare con tranquillità e senza stress particolari, perché l'obiettivo primario era soprattutto quello di ben figurare. Dimostrazione lampante della sinergia creata anche con il gruppo Prima squadra e Juniores , è stato evidentemente l'esordio in categoria (Promozione) di alcuni di questi ragazzi, per i quali il futuro è adesso. Se son rose fioriranno. Bravo Ponte!!!
I tifosi: il ringraziamento vero e sincero è partito dal fido accompagnatore Valentini (impareggiabile nel ruolo insieme a Focardi) che per una domenica ha assegnato il ruolo di uomo SKY alle mamme dei ragazzi. Sì, stupendo.

PONTASSIEVE: Messore, Cappelli, Vigliotti, Masini, Magliocca, Iacopetti, Fattori, Gerbi, Focardi, Maccari, Fabbrucci. A disp.: Landi, Benvenuti, Fantoni, Grattarola, Bottai, Pratesi, Landini. All.: Stefano Biagi.<br >AREZZO F.A.: Truschi, Zammuto, Chiarenza, Guizzunti, Minocci, Testi, Gerardini, Cacioppini, Romagnoli, Franchi, Rossi. A disp.: Fosca, Giusti, Brunetti, Gallorini, Squarcia, Nocentini, Solimeno. All.: Alessandro Violetti.<br > ARBITRO: Mattia Nigro di Prato.<br > RETI: 5' rig. Gerardini, 31' Focardi, 72' Squarcia. Nonostante il clima di festa per la conquista del campionato, il Pontassieve ha cercato di onorare l'impegno domenicale, vuoi per la regolarit&agrave; del torneo con gli ospiti proiettati a tiro Coppa, vuoi per chiudere con un successo davanti ai propri tifosi. Le intenzioni tuttavia sono rimaste tali perch&eacute; di fronte a loro i padroni di casa hanno trovato un avversario tosto (e non c'era da sospettarlo evidentemente) e si sa che le motivazioni, quando sono superiori, difficilmente lasciano scampo all'improvvisazione. Eppure il Ponte aveva reagito allo svantaggio iniziale determinato dal penalty di Gerardini per un fallo tanto ingenuo quanto netto appena dentro l'area di rigore azzurra. Focardi, ben imbeccato nello spazio da Fattori, non aveva lasciato scampo a Truschi, per la sua ventesima realizzazione stagionale, ma nella ripresa Squarcia, in dubbia posizione di fuorigioco, ha approfittato di un'uscita poco convincente di Landi (applausi per il suo rientro) per depositare in fondo al sacco il pallone che vale tre punti d'oro, decisivi in ottica qualificazione Coppa Toscana. Al triplice fischio finale sono scattati i festeggiamenti per la vittoria del Pontassieve che ha coinvolto in una giornata di sport vero e fair-play anche gli avversari di turno.<br ><b>Pontassieve über alles</b><br >Era il secolo scorso o se preferite il 1994, anno di grazia Pontassieve che in quella stagione, dove l'Italia di Sacchi perdeva ai rigori in finale ad Usa '94 con il Brasile di Romario, i ragazzi maneggiavano il videogioco di Fifa Soccer '95 e c'era in commercio ancora la Lira, trionfava nella categoria regina dei Regionali, abbinandovi una storica doppietta con i Giovanissimi. Tanti di quei ragazzi nati nel '77 hanno chiuso con il calcio giocato mentre alcuni hanno intrapreso la carriera di allenatore; ma quello che stride &egrave; che taluni di quelli attuali (o forse tutti chiss&agrave;) non erano nemmeno lontanamente presenti nelle menti dei loro genitori. Tranne una piacevole eccezione tramandata di padre in figlio (i Landini presenti allora ed oggi). Non vogliamo fare prosopopea spiccia o dilungarci nei meandri degli anni, ma la vittoria di domenica a Reggello, che ha timbrato il campionato Allievi Regionali 2013/14 rappresenta un evento storico per la societ&agrave; Pontassieve, per anni abituata ad operare nel settore giovanile e sempre con ottimi risultati ma difficilmente in alto ed a queste quote.<br >Oggi invece il sogno si &egrave; avverato e quello di riportare a casa il titolo regionale della categoria regina &egrave; un dato di fatto inconfutabile che non ammette repliche. Merito di questi ragazzi del '97 (ma non dimentichiamo l'apporto di sostanza e non solo fornito anche dai '98) e del loro tecnico che, quasi con sfrontatezza, hanno sfidato qualche remora pre-season issandosi in cima alla classifica da quel lontano 15/09/2013 (gara d'esordio) senza mai mollare la presa. Bravi &egrave; dir poco, perch&eacute; il cammino &egrave; stato sicuro e maestoso con un leggero fisiologico calo nel finale, dovuto pi&ugrave; che altro a qualche assenza di troppo che per&ograve; non ha inficiato il lavoro di mister Biagi iniziato in quel lontano mese di agosto nel fresco delle colline romagnole, terra proficua e foriera di successi evidentemente.<br ><b>Il racconto di una stagione</b><br >Inizio travolgente con cinque vittorie consecutive prima dello sfortunato stop di Campi ed una sconfitta alla Lastra che aveva apparentemente minato le certezze tattiche di mister Biagi. Poi la nave azzurra ha ripreso il suo cammino sospinta dal vento del gioco e da una mentalit&agrave; sempre vincente. Una squadra s&igrave; equilibrata, ma sempre con il chiodo fisso in testa di produrre calcio, che al giro di boa ha issato la truppa di Biagi in cima alla classifica. Il girone di ritorno non &egrave; stato pari in termini di punti e risultati allo scatto avanzato in quello d'andata, ma evidentemente &egrave; bastato per tenere a debita distanza le avversarie che si sono succedute nel tempo come sfidanti della capolista: Chimera, Montevarchi e Fortis. Tra la fine di febbraio e l'inizio di marzo lo scatto decisivo: vittoria casalinga ai danni dell'ostico Lanciotto in una delle prestazioni pi&ugrave; scintillanti della stagione e colpaccio alla Fortis: sul campo di Borgo San Lorenzo il Pontassieve ha sciorinato una prova di forza di rara bellezza. Il finale di campionato &egrave; servito a gestire energie e punti di vantaggio sino alla decisiva trasferta di Montevarchi dove Biagi, nonostante una formazione falcidiata da infortuni e squalifiche, ha resistito bellamente agli attacchi rossoblu che in caso di vittoria potevano rimettere tutto in discussione, soprattutto perch&eacute; il Ponte era reduce dall'inopinata sconfitta interna con il Coiano S.Lucia. Alla ripresa poi una mano &egrave; arrivata anche dal Giudice Sportivo, che, assegnando i tre punti al Pontassieve nella gara interna con la Settignanese (per posizione irregolare di un calciatore ospite), di fatto decretava la vittoria del campionato. Suggellata infine nella gara di domenica scorsa a Reggello.<br ><b>I protagonisti</b><br >Resta impressa nella memoria di chi ha avuto la fortuna di seguire questi ragazzi tutto l'anno, un calcio spumeggiante, sempre propositivo e mai banale, teso alla realizzazione di un progetto tecnico/tattico che rende pieno merito al lavoro svolto sul campo (e non solo) dal signor Biagi e dal suo secondo Mimmo Zagli, ai quali va ascritto il merito principale di quest'annata super. E poi logicamente ci sono i reali protagonisti del rettangolo verde: dallo zoccolo duro della squadra, composto da capitan Cappelli, Vigliotti, Landi, Fantoni, Fattori, Iacopetti, Magliocca, Maccari e Benvenuti, da alcuni piacevoli ritorni di gente fatta in casa, Landini e Gerbi, Sansone, ai nuovi o quasi che hanno dato il tocco giusto ad un capolavoro oramai realizzato nel tempo: Focardi, Fabbrucci, Bottai, Sapia, Masini. E poi come dimenticare l'apporto di sostanza dei ragazzi del '98, i Vestri, Arnetoli, Grattarola, Nocentini, Castri, Pratesi, Leone, Corradossi, Muratori.<br >Lasciamo per ultimo ma solo per ragioni di campo, il signor Nicola Castagnini, per tutti il Direttore che con il ghigno tipico di chi la sa lunga, aveva previsto tutto gi&agrave; in estate. Ha assemblato una squadra omogenea e compatta in ogni reparto, intervenendo con lungimiranza e sapienza calcistica. Bravo davvero.<br >L'ultimo pensiero per rimanere al campo va anche al preparatore dei portieri Luciano Bartolini, il cui curriculum di ex calciatore e tecnico di squadre professionistiche, parla da se, senza se e senza ma.<br >E poi la societ&agrave;, nella persona del Presidente Stefano Naddi che, nell'ottica di un progetto improntato sulla valorizzazione del prodotto fatto in casa ha avuto il merito di permettere alla squadra di lavorare con tranquillit&agrave; e senza stress particolari, perch&eacute; l'obiettivo primario era soprattutto quello di ben figurare. Dimostrazione lampante della sinergia creata anche con il gruppo Prima squadra e Juniores , &egrave; stato evidentemente l'esordio in categoria (Promozione) di alcuni di questi ragazzi, per i quali il futuro &egrave; adesso. Se son rose fioriranno. Bravo Ponte!!!!!<br ><b>I campioni</b><br ><b>Landi: </b>Tarzan &egrave; partito forte risultando decisivo in diverse occasioni (la perla il rigore di Arezzo). Poi uno slalom azzardato durante le festivit&agrave; natalizie lo ha messo ko per il resto della stagione. <b>Insuperabile</b>.<br ><b>Cappelli</b>: il <b>Cap </b>ha giocato da duro perch&eacute; quando il gioco si fa duro lui c'&egrave; sempre. Ha reagito ad alcune avversit&agrave; iniziali da vero capitano. <b>Guida spirituale del gruppo</b>.<br ><b>Iacopetti</b>: il <b>Bello </b>questa volta non ha steccato. Lo hanno penalizzato alcuni infortuni di troppo ma ha guidato la difesa da par suo. <b>Indistruttibile</b>. <br ><b>Magliocca</b>: ma che bella sorpresa. Su di lui hanno martellato dal primo giorno di ritiro Biagi e Zagli soprattutto, venendone ripagati con un'annata speciale. <b>Coppia d'assi </b>e non solo di bellezza con Iacopetti.<br ><b>Vigliotti</b>: <b>Italo</b> ha smesso di correre solo quando lo hanno fermato i medici. La sinistra la sua zona di competenza. Pendolino senza fermate alternative. <b>La sinistra al potere</b>.<br ><b>Sapia</b>: peccato peccato per il <b>Tony Adams</b> dei dilettanti. Partito comprensibilmente con il freno a mano tirato, Emanuele &egrave; cresciuto, eccome se &egrave; cresciuto (la prodezza nella gara interna con il Chimera ne &egrave; stata l'apice). Poi un brutto infortunio con la Lastrigiana, l'ha messo definitivamente ko. Pi&ugrave; che un'alternativa.<br ><b>Benvenuti</b>: atteso alla consacrazione dopo una stagione (quella scorsa) da assoluto protagonista, ha morso il freno per un infortunio noiosissimo che lo ha tenuto fuori per quasi tutto il campionato. <b>Ritorner&agrave;</b>, ne siamo certi.<br ><b>Bottai</b>. Il <b>Principe </b>ci ha illuminato con lampi di vera classe. Mai scontato nelle giocate &egrave; sembrato quasi un prestigiatore col pallone tra i piedi. Dal cilindro magico la perla di Sinalunga. <br ><b>Sansone:</b> vero uomo spogliatoio che ha contribuito pur con un minutaggio ridotto, alle fortune della squadra. Apprezzabilissime anche le sue doti di natura tattica. <b>Presenze di qualit&agrave;</b>.<br ><b>Fantoni</b>: motorino inesauribile in fascia omologato per le corse a perdifiato. Giocatore D.O.C.G. che all'occorrenza &egrave; risultato prezioso anche in altre zone di campo. <b>Sanguigno</b>.<br ><b>Landini</b>: vero uomo squadra. Ha impiegato un po' a carburare ma poi &egrave; divenuto insostituibile. Girone di ritorno da montagne russe, per rendimento ed un infortunio fastidioso che lo ha tolto di mezzo sul pi&ugrave; bello. <b>Fellaini</b>.. quello vero.<br ><b>Gerbi: </b>la <b>Sfinge</b>. Ha proseguito una marcia inarrestabile e solitaria che ha iniziato lo scorso anno con il ritorno alla casa madre per collocarsi a pieno titolo in cima alle classifiche di rendimento. Prestazioni di ottimo livello, quasi in fotocopia. <br ><b>Maccari</b>: sembrava avesse occhi anche dietro la testa per come si muoveva in campo. Ha ricamato calcio dal primo minuto del campionato completando un percorso di crescita che ha trovato quest'anno la sua apoteosi. In una parola il suo calcio &egrave; poesia. <b>Insostituibile</b>. <br ><b>Masini</b>: ha pagato inizialmente dazio al cambio di ruolo, lui nato centromediano trasferito in fascia per esigenze di squadra. Non ha battuto ciglio ed ha ubbidito, perch&eacute; chi sa leggere il gioco non teme sorprese. <b>Architetto ed artigiano</b>.<br ><b>Focardi</b>: uno dei due gemelli del gol. Per lui si sono sprecati gli aggettivi, ma noi preferiamo chiamarlo semplicemente il Bomber, l'uomo in grado da solo di scardinare le difese avversarie con la sua potenza e vigoria fisica. <b>Implacabile</b>.<br ><b>Fabbrucci</b>: l'altro gemello del gol (che coppia con Focardi). Movimenti ed a tratti classe cristallina (basti pensare alla prodezza di Coiano o a quella interna con il Montevarchi). <b>Immarcabile</b>.<br ><b>Fattori</b>: il sacrificio e l'impegno dimostrato in stagione ne hanno fatto un ragazzo apprezzatissimo nello spogliatoio. Che partisse dalla panchina o dall'inizio, il suo rendimento non ne ha mai risentito. <b>Uno dello zoccolo duro</b>.<br ><b>Vestri</b>: un gatto tra i pali, dotato sul piano squisitamente tecnico atletico a dispetto di una stazza non da gigante. In pratica con l'infortunio di Landi il suo fine settimana lo ha passato sui campi di calcio a garantire la salvezza degli Allievi B e la vittoria del campionato con gli Allievi. <b>Goldrake</b>.<br ><b>Arnetoli</b>: <b>fedele scudiero</b>. Quando &egrave; stato chiamato in causa ha sempre risposto presente senza denotare nessuna emozione. Sicurezza. <br >Castri: mastino di centrocampo. <b>Pitbull</b>.<br ><b>Grattarola</b>: inesauribile, a destra o a sinistra, dietro e davanti. <b>Poliedrico</b>. <br ><b>Nocentini</b>: poche presenze ma di qualit&agrave; e un gol al Montevarchi scaccia crisi. <b>Decisivo</b>.<br ><b>Pratesi</b>: ha giocato con esperienza consumata senza soffrire il salto di categoria. Leader silenzioso del gruppo Allievi B, affidabilissimo anche ai piani alti. <b>Veterano</b>.<br ><b>Leone, Coradossi, Muratori</b>. Anche loro hanno iscritto il nome nell'albo d'oro<br ><b>L'allenatore. Stefano Biagi</b>: non &egrave; questo il primo successo a Pontassieve ma sicuramente il pi&ugrave; prestigioso. In estate era l'unico a crederci. Poeta vate di una cavalcata che merita di essere ricondotta alla voce Calcio Sublime, condito da quel pizzico d'esperienza che solo Stefano ci poteva mettere. Per il futuro qualcuno sapr&agrave; meritarselo.<br ><b>Il secondo. Zagli</b>: Mimmo &egrave; stato pi&ugrave; di un collaboratore. Non solo un amico, un fratello ed un complice dei ragazzi, come del resto il ruolo impone, ma un esperto di tattica e statistiche. A volte anche sin troppo maniacale. Anche cos&igrave; si vincono i campionati.<br ><b>Il Direttore Sportivo. Castagnini</b>: per tutti il Direttore che con il ghigno tipico di chi la sa lunga, aveva previsto tutto gi&agrave; in estate. Ha assemblato un gruppo omogeneo e compatto in ogni reparto, intervenendo con lungimiranza e sapienza calcistica. Bravo davvero. <b>Professionista</b>.<br ><b>La societ&agrave;. Il Presidente Stefano Naddi</b>, nell'ottica di un progetto improntato sulla valorizzazione del prodotto fatto in casa, ha avuto il merito di permettere alla squadra di lavorare con tranquillit&agrave; e senza stress particolari, perch&eacute; l'obiettivo primario era soprattutto quello di ben figurare. Dimostrazione lampante della sinergia creata anche con il gruppo Prima squadra e Juniores , &egrave; stato evidentemente l'esordio in categoria (Promozione) di alcuni di questi ragazzi, per i quali il futuro &egrave; adesso. Se son rose fioriranno. Bravo Ponte!!!<br ><b>I tifosi</b>: il ringraziamento vero e sincero &egrave; partito dal fido accompagnatore Valentini (impareggiabile nel ruolo insieme a Focardi) che per una domenica ha assegnato il ruolo di uomo SKY alle mamme dei ragazzi. S&igrave;, stupendo.




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