• Giovanissimi Regionali GIR.A - Elite
  • Sporting Arno
  • 3 - 4
  • Margine Coperta


SPORTING ARNO: Zaccherelli, Giusto, Morandi (36' Cappelli), Ferraro (62' Giannini), Ferrara, Galli, Cianferoni (41' Tofani), Cinque, Cerrato, Ferro (47' Paoli), Massai (44' Palazzo). A disp.: Belli, Masi. All.: Andrea Vaglini.
MARGINE COPERTA: Morini, Baccini, Karahoxha, Carmignani, Boccafogli, Ciuti, Luci (70' Silvestri), Gammuto, Bracci (67' Nottoli), Salusti (53' Biagi), Micchi (59' Vacca). A disp.: Marini, Baronti, Pellegrini. All.: Maurizio Guidotti.

ARBITRO: Bartolucci di Arezzo.

RETI: 17' e 20' Ciuti, 23' e 66' Cerrato, 30' Massai, 34' Micchi, 52' Bracci.



Succedono tante cose a Badia a Settimo in 70 minuti ricchissimi di pathos e di colpi di scena: lo Sporting perde match e testa della classifica (a favore della Sestese), mentre il Margine vince due volte la sua partita e non senza brividi finali (da 2-0 a 2-2, da 4-2 a 4-3), accorciando la propria distanza dal vertice e proprio dai rosanero. Bastano pochi istanti per capire che i nerazzurri di Guidotti sono arrivati nel fiorentino con l'idea di pigiare subito sull'acceleratore. E così mentre i due esterni Ciuti e Luci spingono bene (rispettivamente a sinistra e destra), davanti Bracci e Micchi tengono fin dall'avvio in allerta il pacchetto arretrato locale. Eppure, il primo episodio vero della cronaca potrebbe far scivolare subito la partita su un altro binario: è il 5', infatti, quando Boccafogli entra inutilmente scomposto su Ferro, in piena area pistoiese, costringendo il direttore di gara ad indicare il dischetto. Dagli undici metri, però, lo stesso Ferro non scrive l'incipit di un'altra partita: spedisce ampiamente a lato e permette al Margine di tornare a recitare lo spartito desiderato. I nerazzurri mettono in difficoltà Zaccherelli al 9' con una punizione di Bracci indirizzata al primo palo, mentre poco dopo, sul teso diagonale dalla sinistra di Micchi, Bracci arriva in spaccata con un attimo di ritardo non riuscendo a impattare un pallone che chiede solo di essere spinto dentro (14'). Nel mezzo, però, lo Sporting va a sua volta vicino al vantaggio al 12', quando Morini ribatte sul velenoso rasoterra di Cianferoni, prima che l'accorrente Massai finisca invece per raccogliere il pallone, decentrandosi troppo e mandando poi la conclusione sull'esterno della rete. Il primo quarto d'ora sul viscido sintetico di Badia è il fedele prologo di un primo tempo di fuochi artificiali. Al 17' la maggior pressione ospite si concretizza nella rete che sblocca il risultato: Ciuti affonda a sinistra e mette in mezzo un pallone che, chissà quanto volutamente, si infila in porta sul palo lungo, nell'angolino basso, fuori ormai dalla portata di uno Zaccherelli non del tutto innocente. Passano appena tre minuti e arriva anche quello che sembra il prematuro colpo del kappaò: il cross dalla destra di Luci attraversa tutta l'area scandiccese prima che, sul secondo palo, piombi di nuovo Ciuti per infilare il raddoppio e la sua seconda doppietta personale consecutiva. Se un istante dopo dalla distanza Gammuto sfiora anche il tris (palla fuori di un soffio, dopo un controllo-tiro a velocità supersonica), ecco che invece lo Sporting ha la capacità e la fortuna di rimettersi subito in partita. Minuto 23: la difesa ospite commette un errore e si fa infilare centralmente dal reattivo Cerrato che davanti a Morini mantiene i nervi saldi e appoggia l'1-2. La rete sgonfia e impaurisce un po' il Margine mentre carica i padroni di casa. E alla mezz'ora puntuale giunge il 2-2 che rimette tutto in discussione: sugli sviluppi di una mischia ancora Cerrato va alla battuta colpendo il palo, sulla ribattuta piomba Massai che prima fa fare una bellissima figura a Morini, vincente nella respinta disperata da due passi, poi infila al secondo tentativo, ammutolendo la rumorosa rappresentanza nerazzurra in tribuna. A quel punto, la capolista potrebbe pure sfruttare il momento buono per rovesciare - pur senza meriti particolari, se non la grande caparbietà, perché poi sul piano del gioco si mantengono superiori gli ospiti - il match. Invece, prima dell'intervallo, c'è tempo solo per la nuova zampata del Margine, grazie alla prodezza di Micchi che dal limite conclude con un mancino che Zaccherelli riesce soltanto a sfiorare, senza poter impedire alla sfera di far sponda sul palo e insaccarsi. Il 3-2 di metà gara è il miglior passaporto per gli ospiti che, nella ripresa, riprendono a macinare gioco; mentre lo Sporting, progressivamente mutato nella forma dai cambi di Vaglini (primo fra tutti, l'inserimento di Cappelli, con lo spostamento a sinistra di Giusto per frenare le iniziative di Luci), non riesce a ritrovare il bandolo della matassa. Succede così che al 52' arriva il gol che ammazza (o almeno sembra farlo) il match: la verticalizzazione di Gammuto pesca in profondità Bracci, perfetto nel pallonetto in corsa che vale il 4-2. I rosanero, pur generosi nel non sbandare, non paiono in grado di riaprire di nuovo la partita e, anzi, il Margine sfiora il quinto centro con Bracci prima (58') e Ciuti poi (60'), mentre il bunker pistoiese regge bene agli assalti poco lucidi dei locali. Al 66', però, sul lancio in profondità di Paoli, Cerrato si presenta da solo davanti a Morini e lo supera al secondo tentativo, dopo la reattiva uscita del portiere. Il 3-4 riaccende la miccia sulla partita, resa lunghissima dall'abbondantissimo recupero concesso dal direttore di gara. Lo Sporting ci mette il cuore, anche se, a parte qualche mischia velenosa, non rischia mai seriamente di riavvicinarsi al pareggio e chiude anzi in dieci per l'espulsione di Palazzo. Al fischio conclusivo, però, gli applausi vanno equamente divisi tra un convincente Margine (tranne qualche evitabile black-out) e la ex capolista, gagliarde protagoniste di una partita sempre avvincente.

Calciatoripiù: Ciuti, Luci, Bracci, Gammuto (Margine Coperta), Cinque, Cerrato (Sporting Arno)


Gabriele Fredianelli SPORTING ARNO: Zaccherelli, Giusto, Morandi (36' Cappelli), Ferraro (62' Giannini), Ferrara, Galli, Cianferoni (41' Tofani), Cinque, Cerrato, Ferro (47' Paoli), Massai (44' Palazzo). A disp.: Belli, Masi. All.: Andrea Vaglini.<br >MARGINE COPERTA: Morini, Baccini, Karahoxha, Carmignani, Boccafogli, Ciuti, Luci (70' Silvestri), Gammuto, Bracci (67' Nottoli), Salusti (53' Biagi), Micchi (59' Vacca). A disp.: Marini, Baronti, Pellegrini. All.: Maurizio Guidotti.<br > ARBITRO: Bartolucci di Arezzo.<br > RETI: 17' e 20' Ciuti, 23' e 66' Cerrato, 30' Massai, 34' Micchi, 52' Bracci. Succedono tante cose a Badia a Settimo in 70 minuti ricchissimi di pathos e di colpi di scena: lo Sporting perde match e testa della classifica (a favore della Sestese), mentre il Margine vince due volte la sua partita e non senza brividi finali (da 2-0 a 2-2, da 4-2 a 4-3), accorciando la propria distanza dal vertice e proprio dai rosanero. Bastano pochi istanti per capire che i nerazzurri di Guidotti sono arrivati nel fiorentino con l'idea di pigiare subito sull'acceleratore. E cos&igrave; mentre i due esterni Ciuti e Luci spingono bene (rispettivamente a sinistra e destra), davanti Bracci e Micchi tengono fin dall'avvio in allerta il pacchetto arretrato locale. Eppure, il primo episodio vero della cronaca potrebbe far scivolare subito la partita su un altro binario: &egrave; il 5', infatti, quando Boccafogli entra inutilmente scomposto su Ferro, in piena area pistoiese, costringendo il direttore di gara ad indicare il dischetto. Dagli undici metri, per&ograve;, lo stesso Ferro non scrive l'incipit di un'altra partita: spedisce ampiamente a lato e permette al Margine di tornare a recitare lo spartito desiderato. I nerazzurri mettono in difficolt&agrave; Zaccherelli al 9' con una punizione di Bracci indirizzata al primo palo, mentre poco dopo, sul teso diagonale dalla sinistra di Micchi, Bracci arriva in spaccata con un attimo di ritardo non riuscendo a impattare un pallone che chiede solo di essere spinto dentro (14'). Nel mezzo, per&ograve;, lo Sporting va a sua volta vicino al vantaggio al 12', quando Morini ribatte sul velenoso rasoterra di Cianferoni, prima che l'accorrente Massai finisca invece per raccogliere il pallone, decentrandosi troppo e mandando poi la conclusione sull'esterno della rete. Il primo quarto d'ora sul viscido sintetico di Badia &egrave; il fedele prologo di un primo tempo di fuochi artificiali. Al 17' la maggior pressione ospite si concretizza nella rete che sblocca il risultato: Ciuti affonda a sinistra e mette in mezzo un pallone che, chiss&agrave; quanto volutamente, si infila in porta sul palo lungo, nell'angolino basso, fuori ormai dalla portata di uno Zaccherelli non del tutto innocente. Passano appena tre minuti e arriva anche quello che sembra il prematuro colpo del kappa&ograve;: il cross dalla destra di Luci attraversa tutta l'area scandiccese prima che, sul secondo palo, piombi di nuovo Ciuti per infilare il raddoppio e la sua seconda doppietta personale consecutiva. Se un istante dopo dalla distanza Gammuto sfiora anche il tris (palla fuori di un soffio, dopo un controllo-tiro a velocit&agrave; supersonica), ecco che invece lo Sporting ha la capacit&agrave; e la fortuna di rimettersi subito in partita. Minuto 23: la difesa ospite commette un errore e si fa infilare centralmente dal reattivo Cerrato che davanti a Morini mantiene i nervi saldi e appoggia l'1-2. La rete sgonfia e impaurisce un po' il Margine mentre carica i padroni di casa. E alla mezz'ora puntuale giunge il 2-2 che rimette tutto in discussione: sugli sviluppi di una mischia ancora Cerrato va alla battuta colpendo il palo, sulla ribattuta piomba Massai che prima fa fare una bellissima figura a Morini, vincente nella respinta disperata da due passi, poi infila al secondo tentativo, ammutolendo la rumorosa rappresentanza nerazzurra in tribuna. A quel punto, la capolista potrebbe pure sfruttare il momento buono per rovesciare - pur senza meriti particolari, se non la grande caparbiet&agrave;, perch&eacute; poi sul piano del gioco si mantengono superiori gli ospiti - il match. Invece, prima dell'intervallo, c'&egrave; tempo solo per la nuova zampata del Margine, grazie alla prodezza di Micchi che dal limite conclude con un mancino che Zaccherelli riesce soltanto a sfiorare, senza poter impedire alla sfera di far sponda sul palo e insaccarsi. Il 3-2 di met&agrave; gara &egrave; il miglior passaporto per gli ospiti che, nella ripresa, riprendono a macinare gioco; mentre lo Sporting, progressivamente mutato nella forma dai cambi di Vaglini (primo fra tutti, l'inserimento di Cappelli, con lo spostamento a sinistra di Giusto per frenare le iniziative di Luci), non riesce a ritrovare il bandolo della matassa. Succede cos&igrave; che al 52' arriva il gol che ammazza (o almeno sembra farlo) il match: la verticalizzazione di Gammuto pesca in profondit&agrave; Bracci, perfetto nel pallonetto in corsa che vale il 4-2. I rosanero, pur generosi nel non sbandare, non paiono in grado di riaprire di nuovo la partita e, anzi, il Margine sfiora il quinto centro con Bracci prima (58') e Ciuti poi (60'), mentre il bunker pistoiese regge bene agli assalti poco lucidi dei locali. Al 66', per&ograve;, sul lancio in profondit&agrave; di Paoli, Cerrato si presenta da solo davanti a Morini e lo supera al secondo tentativo, dopo la reattiva uscita del portiere. Il 3-4 riaccende la miccia sulla partita, resa lunghissima dall'abbondantissimo recupero concesso dal direttore di gara. Lo Sporting ci mette il cuore, anche se, a parte qualche mischia velenosa, non rischia mai seriamente di riavvicinarsi al pareggio e chiude anzi in dieci per l'espulsione di Palazzo. Al fischio conclusivo, per&ograve;, gli applausi vanno equamente divisi tra un convincente Margine (tranne qualche evitabile black-out) e la ex capolista, gagliarde protagoniste di una partita sempre avvincente.<br ><b> Calciatoripi&ugrave;: Ciuti, Luci, Bracci, Gammuto (Margine Coperta), Cinque, Cerrato (Sporting Arno)</b> Gabriele Fredianelli




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