REAL VINCI: Biondi L, Pucci, Franci, Pastorelli, Taviani, Squarci, Poggianti, Macelloni, Amato, Mantelli, Di Caro. A disp.: Freschi, Carli, Romanelli, Del Sordo. All.: Coccia.
S. MARIA: Catarzi, Tofani, Carrone A., Lombardo, Frontuto, Doce, Carrone L., Scardigli, Viviani, Ferrigno, Di Marco. A disp.: Gjelaj, Zigoni. All.: Roncucci.



Finisce con un pareggio a reti bianche la sfida tra Real Vinci e Santa Maria, un pareggio tutto sommato giusto giunto al termine di una partita in cui in attacco si è giocato poco e di palle-gol se ne sono contate pochissime. Siamo alla fine del campionato, il primo caldo della stagione appesantisce le gambe e accorcia il fiato degli ventidue in campo: passano pochi minuti dal fischio d'inizio e già si capisce che la partita non è certo destinata a essere uno spettacolo pirotecnico, le squadre se ne stanno acquattate nelle rispettive metà campo, lasciano che il pallone galleggi sulla mediana e aspettano il momento giusto, lo spazio buono per partire in contropiede. Peccato che quello spazio non si apra mai e quel momento non arrivi mai. Anche quando le squadre si lanciano in attacco alla ricerca del gol, a bloccare lo slancio offensivo ci pensa la bandierina del guardalinee: spesso gli attaccanti di una parte e dell'altra vengono pescati in fuorigioco, spesso gli attacchi di una parte e dell'altra finiscono in un nulla di fatto. Con il passare dei minuti le energie finiscono e il ritmo si abbassa ulteriormente: la partita si ferma completamente a centrocampo, il triplice fischio arriva senza nessuna emozione da segnalare. Prevedibilmente, inevitabilmente, finisce 0-0.

REAL VINCI: Biondi L, Pucci, Franci, Pastorelli, Taviani, Squarci, Poggianti, Macelloni, Amato, Mantelli, Di Caro. A disp.: Freschi, Carli, Romanelli, Del Sordo. All.: Coccia. <br >S. MARIA: Catarzi, Tofani, Carrone A., Lombardo, Frontuto, Doce, Carrone L., Scardigli, Viviani, Ferrigno, Di Marco. A disp.: Gjelaj, Zigoni. All.: Roncucci. Finisce con un pareggio a reti bianche la sfida tra Real Vinci e Santa Maria, un pareggio tutto sommato giusto giunto al termine di una partita in cui in attacco si &egrave; giocato poco e di palle-gol se ne sono contate pochissime. Siamo alla fine del campionato, il primo caldo della stagione appesantisce le gambe e accorcia il fiato degli ventidue in campo: passano pochi minuti dal fischio d'inizio e gi&agrave; si capisce che la partita non &egrave; certo destinata a essere uno spettacolo pirotecnico, le squadre se ne stanno acquattate nelle rispettive met&agrave; campo, lasciano che il pallone galleggi sulla mediana e aspettano il momento giusto, lo spazio buono per partire in contropiede. Peccato che quello spazio non si apra mai e quel momento non arrivi mai. Anche quando le squadre si lanciano in attacco alla ricerca del gol, a bloccare lo slancio offensivo ci pensa la bandierina del guardalinee: spesso gli attaccanti di una parte e dell'altra vengono pescati in fuorigioco, spesso gli attacchi di una parte e dell'altra finiscono in un nulla di fatto. Con il passare dei minuti le energie finiscono e il ritmo si abbassa ulteriormente: la partita si ferma completamente a centrocampo, il triplice fischio arriva senza nessuna emozione da segnalare. Prevedibilmente, inevitabilmente, finisce 0-0.