• Allievi B GIR.D
  • Audace Galluzzo
  • 1 - 4
  • Gracciano


AUD. GALLUZZO: Salvini, Aquila, Marzi, Polvani, Iandelli, Marini, Fusi, Palazzini, Longobardo, Sabato (69' Zetti), Ciampi (3' Cioni). A disp.: Del Grosso. All.: Antonio Strano.
GRACCIANO: Battipaglia (79' Puntillo), Borgianni, Marri, Chiarenza (67' Borghi), Bernardini, Scivoletto (78' Rustichini), Di Pietro, Avitabile (79' Migliorini), Sabatino, Tonizzo (76' Callaioli), Palmieri (75' Giannini). All.: Daniele Abrami.

ARBITRO: Scaringella di Firenze.

RETI: 6' Sabato, 60' Di Pietro, 63' e 65' Sabatino, 76' Giannini.
NOTE: Ammoniti al 23' Aquila, al 28' Fusi, al 40' Sabato, al 59' Salvini. Espulsi al 61' Fusi e Iandelli.



Si dimostra e si mantiene leader del campionato il Gracciano strappando tre punti importanti in un campo difficile, come quello dell'Audace Galluzzo, quinta in classifica. Come largamente atteso la partita è stata divertente, anche se fin troppo nervosa ed animata, in campo ma soprattutto sugli spalti, dove nel secondo tempo i supporters delle due squadre hanno dato vita per circa cinque minuti ad un teatrino di faccia a faccia ed insulti (di fronte ai pulcini che aspettavano di giocare...) davvero antisportivo e, se posso, infantile. Comunque in campo si sono viste molte buone giocate, tecniche e fisiche, di uso del corpo. Proprio per la fisicità connaturata alla squadra di casa di lavoro per l'arbitro Scaringella ce n'è stato, in particolare nel secondo tempo. Passando alla cronaca dunque entra in campo più convinto il Galluzzo, che sì subisce l'ottima qualità dei centrocampisti ospiti, Di Pietro su tutti, ma che d'altro canto sovrasta gli avversari dal punto di vista fisico e arriva sempre per primo sulle seconde palle. Proprio da un'azione nata in maniera piuttosto casuale al 6', su un lancio profondo, Sabato è voglioso e caparbio, per questo riesce ad incunearsi tra i due difensori centrali biancoazzurri Bernardini e Scivoletto (i quali hanno giocato una partita impeccabile, eccezion fatta per questa azione), trovandosi, di fatto, di fronte al portiere Battipaglia - lento nell'uscita - e superandolo con un fulmine sul primo palo. L'inaspettato vantaggio galluzzino non cambia tuttavia le trame tattiche: il Gracciano macina gioco a centrocampo con Di Pietro, Avitabile e Tonizzo, ben supportati dai terzini Marri (a sinistra) e Borgianni (a destra), ma non riesce a concludere con pericolosità, per la poca decisione delle punte Sabatino e Palmieri (almeno nel primo tempo), l'ottima copertura dei difensori Iandelli e Marini e la reattività felina di Salvini, decisivo in molte situazioni, soprattutto su Sabatino. Sull'altro fronte la fisicità di Longobardo, supportata dalla velocità e dalla tecnica di Fusi e Sabato, mettono in difficoltà la difesa ospite, in particolare in ripartenza. Per esempio al 19' Longobardo si invola palla al piede verso la porta, resiste alla carica di due uomini, ne salta un terzo e conclude a giro sul primo palo appena fuori dall'area; la sua conclusione termina larga, ma da questa azione si ha un'idea di quanto sia stato importante questo giocatore per tutto il primo tempo. Solo nel finale viene fuori con più insistenza il Gracciano, soprattutto con situazioni da fermo, ma Salvini si oppone sempre fieramente ai tentativi ospiti, arrivati sia di testa che di piede. Al duplice fischio che chiude temporaneamente i conti il risultato è dunque aperto, anzi apertissimo, come dimostrerà la seconda frazione. Tutto gira intorno alla figura di Scaringella, che, se nel primo tempo aveva arbitrato in maniera impeccabile, al 59' concede un calcio di rigore piuttosto dubbio agli ospiti per una fallo di Salvini, che viene anche ammonito. Calcia e realizza Di Pietro. Non è tanto il pareggio che stupisce, infatti la squadra ospite lo meritava, quanto la reazione nervosissima dei padroni di casa, che protestano violentemente nei confronti del direttore di gara ottenendo due espulsioni, quella di Fusi e quella di Iandelli, che ai fini del risultato sono pesate tantissimo. Proprio in questi minuti sono scoppiate le contestazioni anche sugli spalti, poi sfociate nella colluttazione animata prima descritta. Da tutta questa situazione ne guadagna il Gracciano, che in undici contro nove mette a segno tre gol in dieci minuti: protagonista assoluto è Sabatino, che mette a segno due reti - la prima scaraventando in rete da centro area un cross di Palmieri al 63', la seconda concludendo con un preciso diagonale dal limite su assist di Di Pietro - e serve sui piedi (con un pallonetto respinto dalla traversa) il quarto gol a Giannini al 76'. Finisce 4-1, vince il Gracciano, forse chiudendo i conti per la vittoria del campionato; bella partita davvero in campo, ma demoralizzante il comportamento sugli spalti.
Calciatoripiù:
Nel Galluzzo il migliore è Salvini (8), che ha giocato una partita davvero stratosferica, parando tutto il parabile, addirittura intuendo l'angolazione del rigore, senza però riuscire a respingerlo; buona la prova di Longobardo (7), che anche oggi ha saputo ben sfruttare i propri evidenti mezzi fisici, e premio Sabato (7) per il gol. Non è difficile individuare i migliori del Gracciano, penso infatti (lo spero...) che dalla cronaca sia emerso che Sabatino (9) e Di Pietro (9) hanno giocato una partita davvero superba, il primo per la sete di reti e l'importanza nel tabellino (è protagonista in quasi tutti i gol e in molte delle parate di Salvini), il secondo per la magistrale interpretazione del suo ruolo di regista avanzato: è stato infatti preciso nei passaggi e freddo nella situazione del rigore. Bene anche i difensori centrali Bernardini (8) e Scivoletto (8) come descritto nella cronaca. Buona comunque in generale la prova di tutti gli interpreti.

Filippo Ungar AUD. GALLUZZO: Salvini, Aquila, Marzi, Polvani, Iandelli, Marini, Fusi, Palazzini, Longobardo, Sabato (69' Zetti), Ciampi (3' Cioni). A disp.: Del Grosso. All.: Antonio Strano. <br >GRACCIANO: Battipaglia (79' Puntillo), Borgianni, Marri, Chiarenza (67' Borghi), Bernardini, Scivoletto (78' Rustichini), Di Pietro, Avitabile (79' Migliorini), Sabatino, Tonizzo (76' Callaioli), Palmieri (75' Giannini). All.: Daniele Abrami.<br > ARBITRO: Scaringella di Firenze.<br > RETI: 6' Sabato, 60' Di Pietro, 63' e 65' Sabatino, 76' Giannini.<br >NOTE: Ammoniti al 23' Aquila, al 28' Fusi, al 40' Sabato, al 59' Salvini. Espulsi al 61' Fusi e Iandelli. Si dimostra e si mantiene leader del campionato il Gracciano strappando tre punti importanti in un campo difficile, come quello dell'Audace Galluzzo, quinta in classifica. Come largamente atteso la partita &egrave; stata divertente, anche se fin troppo nervosa ed animata, in campo ma soprattutto sugli spalti, dove nel secondo tempo i supporters delle due squadre hanno dato vita per circa cinque minuti ad un teatrino di faccia a faccia ed insulti (di fronte ai pulcini che aspettavano di giocare...) davvero antisportivo e, se posso, infantile. Comunque in campo si sono viste molte buone giocate, tecniche e fisiche, di uso del corpo. Proprio per la fisicit&agrave; connaturata alla squadra di casa di lavoro per l'arbitro Scaringella ce n'&egrave; stato, in particolare nel secondo tempo. Passando alla cronaca dunque entra in campo pi&ugrave; convinto il Galluzzo, che s&igrave; subisce l'ottima qualit&agrave; dei centrocampisti ospiti, Di Pietro su tutti, ma che d'altro canto sovrasta gli avversari dal punto di vista fisico e arriva sempre per primo sulle seconde palle. Proprio da un'azione nata in maniera piuttosto casuale al 6', su un lancio profondo, Sabato &egrave; voglioso e caparbio, per questo riesce ad incunearsi tra i due difensori centrali biancoazzurri Bernardini e Scivoletto (i quali hanno giocato una partita impeccabile, eccezion fatta per questa azione), trovandosi, di fatto, di fronte al portiere Battipaglia - lento nell'uscita - e superandolo con un fulmine sul primo palo. L'inaspettato vantaggio galluzzino non cambia tuttavia le trame tattiche: il Gracciano macina gioco a centrocampo con Di Pietro, Avitabile e Tonizzo, ben supportati dai terzini Marri (a sinistra) e Borgianni (a destra), ma non riesce a concludere con pericolosit&agrave;, per la poca decisione delle punte Sabatino e Palmieri (almeno nel primo tempo), l'ottima copertura dei difensori Iandelli e Marini e la reattivit&agrave; felina di Salvini, decisivo in molte situazioni, soprattutto su Sabatino. Sull'altro fronte la fisicit&agrave; di Longobardo, supportata dalla velocit&agrave; e dalla tecnica di Fusi e Sabato, mettono in difficolt&agrave; la difesa ospite, in particolare in ripartenza. Per esempio al 19' Longobardo si invola palla al piede verso la porta, resiste alla carica di due uomini, ne salta un terzo e conclude a giro sul primo palo appena fuori dall'area; la sua conclusione termina larga, ma da questa azione si ha un'idea di quanto sia stato importante questo giocatore per tutto il primo tempo. Solo nel finale viene fuori con pi&ugrave; insistenza il Gracciano, soprattutto con situazioni da fermo, ma Salvini si oppone sempre fieramente ai tentativi ospiti, arrivati sia di testa che di piede. Al duplice fischio che chiude temporaneamente i conti il risultato &egrave; dunque aperto, anzi apertissimo, come dimostrer&agrave; la seconda frazione. Tutto gira intorno alla figura di Scaringella, che, se nel primo tempo aveva arbitrato in maniera impeccabile, al 59' concede un calcio di rigore piuttosto dubbio agli ospiti per una fallo di Salvini, che viene anche ammonito. Calcia e realizza Di Pietro. Non &egrave; tanto il pareggio che stupisce, infatti la squadra ospite lo meritava, quanto la reazione nervosissima dei padroni di casa, che protestano violentemente nei confronti del direttore di gara ottenendo due espulsioni, quella di Fusi e quella di Iandelli, che ai fini del risultato sono pesate tantissimo. Proprio in questi minuti sono scoppiate le contestazioni anche sugli spalti, poi sfociate nella colluttazione animata prima descritta. Da tutta questa situazione ne guadagna il Gracciano, che in undici contro nove mette a segno tre gol in dieci minuti: protagonista assoluto &egrave; Sabatino, che mette a segno due reti - la prima scaraventando in rete da centro area un cross di Palmieri al 63', la seconda concludendo con un preciso diagonale dal limite su assist di Di Pietro - e serve sui piedi (con un pallonetto respinto dalla traversa) il quarto gol a Giannini al 76'. Finisce 4-1, vince il Gracciano, forse chiudendo i conti per la vittoria del campionato; bella partita davvero in campo, ma demoralizzante il comportamento sugli spalti. <b> Calciatoripi&ugrave;: </b>Nel <b>Galluzzo </b>il migliore &egrave; <b>Salvini</b> (8), che ha giocato una partita davvero stratosferica, parando tutto il parabile, addirittura intuendo l'angolazione del rigore, senza per&ograve; riuscire a respingerlo; buona la prova di <b>Longobardo</b> (7), che anche oggi ha saputo ben sfruttare i propri evidenti mezzi fisici, e premio <b>Sabato</b> (7) per il gol. Non &egrave; difficile individuare i migliori del <b>Gracciano,</b> penso infatti (lo spero...) che dalla cronaca sia emerso che <b>Sabatino </b>(9) e <b>Di Pietro</b> (9) hanno giocato una partita davvero superba, il primo per la sete di reti e l'importanza nel tabellino (&egrave; protagonista in quasi tutti i gol e in molte delle parate di Salvini), il secondo per la magistrale interpretazione del suo ruolo di regista avanzato: &egrave; stato infatti preciso nei passaggi e freddo nella situazione del rigore. Bene anche i difensori centrali <b>Bernardini</b> (8) e <b>Scivoletto</b> (8) come descritto nella cronaca. Buona comunque in generale la prova di tutti gli interpreti. Filippo Ungar




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