• Giovanissimi B GIR.A
  • Montelupo
  • 1 - 2
  • Lanciotto C.B.


MONTELUPO: Bombini, Masotti, Paciaroni, Mazzanti (66' Spaccamiglio), Camilli, Barsotti, Novellino, Cenci, Mencarelli (66' Costoli), Marinai (48' D'Amico), Fedeli. A disp.: Del Bene, Toccafondi. All.: Marco Guardati.
LANCIOTTO C.B.: Sarri, Mascolo (69' Raveggi), Ripellino (48' Caparelli), Verdi (68' Innocenti), Cavallo, Tomassoni, Ascolese, Magherini, Calamai (66' Michelini), Funghi, Morelli (66' Giaconia). A disp.: Mugnaini. All.: Ludovico Bisconti.

RETI: 23' Fedeli, 33' Funghi, 58' Verdi.



Doveva essere la gara del riscatto per il Montelupo dopo il brusco stop della settimana precedente sul campo del Santa Maria e invece è arrivata un'altra battuta d'arresto, stavolta tra le mura amiche sul campo principale in erba naturale, contro il Lanciotto. È iniziato malissimo il 2014 per gli amaranto, usciti sconfitti da due scontri diretti particolarmente importanti che complicano, e non di poco, una classifica che a dicembre lasciava immaginare scenari più rosei per l'immediato futuro. Come se non bastasse, adesso ci si mette anche il calendario che presenta in rapida successione la trasferta contro la Floria 2000 e l'impegno casalingo contro la Sestese a chiusura del girone d'andata, per riprendere poi contro lo Sporting Arno (in casa) e l'Olimpia Firenze (in trasferta), quattro gare che presentano un alto coefficiente di difficoltà. Discorso diametralmente opposto, invece, per il Lanciotto che con i sei punti raccolti nelle due gare del nuovo anno ha compiuto un balzo significativo in classifica, scalando posizioni ma soprattutto guadagnando in autostima perché vittorie fuori casa come quelle di Montelupo hanno una valenza maggiore sotto tutti gli aspetti. C'è da dire che grosse differenze dal punto di vista tecnico non se ne sono viste, la squadra campigiana ha sicuramente potuto contare su una maggiore fisicità e, soprattutto, ha saputo sfruttare al meglio gli episodi a favore. Una squadra, il Lanciotto, che ha dato l'impressione di giocare con assoluta serenità, di puntare molto sulla collettività e di avere in seno più soluzioni rispetto ai padroni di casa che per lunghi tratti sono apparsi prevedibili, sull'asse Cenci-Fedeli che spesso si infrangeva su un vero pilastro piazzato in mezzo alla retroguardia ospite, Tomassoni. Probabilmente i ragazzi di mister Guardati non si erano neppure scrollati del tutto di dosso le scorie della sconfitta nel derby contro il Santa Maria, finendo per apparire apatici e passivi, incapaci di provare a imporre il proprio gioco. Come detto in precedenza, non c'è stata una grossa differenza di valori tecnici e l'equilibrio che è regnato soprattutto nel primo tempo ne è fedele conferma, basti pensare che la prima azione degna di nota, esclusa una ripartenza iniziale dopo neanche un minuto del Lanciotto e conclusa sull'esterno della rete da Calamai dopo una discesa sulla destra, ci porta al gol del Montelupo al 23': Marinai avanza palla al piede dalla trequarti sulla sinistra, scambia nello stretto con Mencarelli e dopo essere entrato in area di rigore viene fermato un attimo prima della conclusione verso la porta, la deviazione del difensore fa però arrivare la palla nella zona di Fedeli che, implacabile, di sinistro batte l'incolpevole Sarri. Il tempo di metabolizzare e di riorganizzarsi e il Lanciotto non tarda a far arrivare la propria reazione sempre da palla inattiva: al 27' Tomassoni spara alto dopo un suo calcio di punizione ribattuto dalla barriera montelupina ed al 32' è Calamai ad andare vicino al pareggio, il suo colpo di testa su un traversone da destra termina fuori di poco. È il preludio al gol che arriva soltanto un minuto dopo e ancora una volta sugli sviluppi di un calcio piazzato: fallo di Masotti sul versante sinistro a pochi metri dall'area di rigore, sul pallone si porta Verdi che batte un calcio di punizione velenoso direttamente nel cuore dei sedici metri avversari, nessun giocatore del Montelupo interviene e Funghi, dopo il mancato intervento aereo del compagno Calamai, da distanza ravvicinata batte Bombini. Si va al riposo sul risultato di parità che, a conti fatti, è quello più giusto per quanto visto sul terreno di gioco. Bravo il Montelupo a capitalizzare l'unica occasione avuta, ma il Lanciotto non meritava di chiudere il tempo in svantaggio. L'inizio della ripresa è di marca amaranto, ma è solo un fuoco di paglia, la verve dei padroni di casa di spegne lentamente: al 38' Novellino, scattato in posizione molto dubbia, scarica il sinistro sull'esterno della rete ed al 41' Camilli sradica il pallone dai piedi di Morelli e lancia Fedeli nella metà campo avversaria il quale, appena entrato in area di rigore, viene recuperato da Tomassoni che, nel tentativo di anticipare l'attaccante del Montelupo e mettere il pallone in corner, rischia l'autogol ma trova attento Sarri che blocca con decisione. Nella prima, vera, occasione del secondo tempo il Lanciotto passa e capovolge la situazione: Verdi riceve palla orizzontalmente dalla destra e dai venti metri lascia partire un lento pallonetto che beffa Bombini, forse tradito dalla posizione assunta e da un'errata valutazione della stessa. È il colpo del ko per il Montelupo che non ha la forza di reagire e di riportarsi in avanti, quasi rassegnato alla seconda sconfitta consecutiva ed è anzi il Lanciotto a rendersi ancora pericoloso al 28' con Funghi che si vede respingere il tentativo da Bombini. Nel finale ci prova anche il generoso Cenci, in disperato tentativo di raddrizzare il punteggio, ma il suo tiro viene parato agevolmente da Sarri. È l'ultimo sussulto, l'ultimo tentativo che non riesce ad evitare la sconfitta al Montelupo.
Calciatoripiù: Fedeli
e Ascolese si meritano la palma di migliore per le rispettive squadre.

MONTELUPO: Bombini, Masotti, Paciaroni, Mazzanti (66' Spaccamiglio), Camilli, Barsotti, Novellino, Cenci, Mencarelli (66' Costoli), Marinai (48' D'Amico), Fedeli. A disp.: Del Bene, Toccafondi. All.: Marco Guardati.<br >LANCIOTTO C.B.: Sarri, Mascolo (69' Raveggi), Ripellino (48' Caparelli), Verdi (68' Innocenti), Cavallo, Tomassoni, Ascolese, Magherini, Calamai (66' Michelini), Funghi, Morelli (66' Giaconia). A disp.: Mugnaini. All.: Ludovico Bisconti.<br > RETI: 23' Fedeli, 33' Funghi, 58' Verdi. Doveva essere la gara del riscatto per il Montelupo dopo il brusco stop della settimana precedente sul campo del Santa Maria e invece &egrave; arrivata un'altra battuta d'arresto, stavolta tra le mura amiche sul campo principale in erba naturale, contro il Lanciotto. &Egrave; iniziato malissimo il 2014 per gli amaranto, usciti sconfitti da due scontri diretti particolarmente importanti che complicano, e non di poco, una classifica che a dicembre lasciava immaginare scenari pi&ugrave; rosei per l'immediato futuro. Come se non bastasse, adesso ci si mette anche il calendario che presenta in rapida successione la trasferta contro la Floria 2000 e l'impegno casalingo contro la Sestese a chiusura del girone d'andata, per riprendere poi contro lo Sporting Arno (in casa) e l'Olimpia Firenze (in trasferta), quattro gare che presentano un alto coefficiente di difficolt&agrave;. Discorso diametralmente opposto, invece, per il Lanciotto che con i sei punti raccolti nelle due gare del nuovo anno ha compiuto un balzo significativo in classifica, scalando posizioni ma soprattutto guadagnando in autostima perch&eacute; vittorie fuori casa come quelle di Montelupo hanno una valenza maggiore sotto tutti gli aspetti. C'&egrave; da dire che grosse differenze dal punto di vista tecnico non se ne sono viste, la squadra campigiana ha sicuramente potuto contare su una maggiore fisicit&agrave; e, soprattutto, ha saputo sfruttare al meglio gli episodi a favore. Una squadra, il Lanciotto, che ha dato l'impressione di giocare con assoluta serenit&agrave;, di puntare molto sulla collettivit&agrave; e di avere in seno pi&ugrave; soluzioni rispetto ai padroni di casa che per lunghi tratti sono apparsi prevedibili, sull'asse Cenci-Fedeli che spesso si infrangeva su un vero pilastro piazzato in mezzo alla retroguardia ospite, Tomassoni. Probabilmente i ragazzi di mister Guardati non si erano neppure scrollati del tutto di dosso le scorie della sconfitta nel derby contro il Santa Maria, finendo per apparire apatici e passivi, incapaci di provare a imporre il proprio gioco. Come detto in precedenza, non c'&egrave; stata una grossa differenza di valori tecnici e l'equilibrio che &egrave; regnato soprattutto nel primo tempo ne &egrave; fedele conferma, basti pensare che la prima azione degna di nota, esclusa una ripartenza iniziale dopo neanche un minuto del Lanciotto e conclusa sull'esterno della rete da Calamai dopo una discesa sulla destra, ci porta al gol del Montelupo al 23': Marinai avanza palla al piede dalla trequarti sulla sinistra, scambia nello stretto con Mencarelli e dopo essere entrato in area di rigore viene fermato un attimo prima della conclusione verso la porta, la deviazione del difensore fa per&ograve; arrivare la palla nella zona di Fedeli che, implacabile, di sinistro batte l'incolpevole Sarri. Il tempo di metabolizzare e di riorganizzarsi e il Lanciotto non tarda a far arrivare la propria reazione sempre da palla inattiva: al 27' Tomassoni spara alto dopo un suo calcio di punizione ribattuto dalla barriera montelupina ed al 32' &egrave; Calamai ad andare vicino al pareggio, il suo colpo di testa su un traversone da destra termina fuori di poco. &Egrave; il preludio al gol che arriva soltanto un minuto dopo e ancora una volta sugli sviluppi di un calcio piazzato: fallo di Masotti sul versante sinistro a pochi metri dall'area di rigore, sul pallone si porta Verdi che batte un calcio di punizione velenoso direttamente nel cuore dei sedici metri avversari, nessun giocatore del Montelupo interviene e Funghi, dopo il mancato intervento aereo del compagno Calamai, da distanza ravvicinata batte Bombini. Si va al riposo sul risultato di parit&agrave; che, a conti fatti, &egrave; quello pi&ugrave; giusto per quanto visto sul terreno di gioco. Bravo il Montelupo a capitalizzare l'unica occasione avuta, ma il Lanciotto non meritava di chiudere il tempo in svantaggio. L'inizio della ripresa &egrave; di marca amaranto, ma &egrave; solo un fuoco di paglia, la verve dei padroni di casa di spegne lentamente: al 38' Novellino, scattato in posizione molto dubbia, scarica il sinistro sull'esterno della rete ed al 41' Camilli sradica il pallone dai piedi di Morelli e lancia Fedeli nella met&agrave; campo avversaria il quale, appena entrato in area di rigore, viene recuperato da Tomassoni che, nel tentativo di anticipare l'attaccante del Montelupo e mettere il pallone in corner, rischia l'autogol ma trova attento Sarri che blocca con decisione. Nella prima, vera, occasione del secondo tempo il Lanciotto passa e capovolge la situazione: Verdi riceve palla orizzontalmente dalla destra e dai venti metri lascia partire un lento pallonetto che beffa Bombini, forse tradito dalla posizione assunta e da un'errata valutazione della stessa. &Egrave; il colpo del ko per il Montelupo che non ha la forza di reagire e di riportarsi in avanti, quasi rassegnato alla seconda sconfitta consecutiva ed &egrave; anzi il Lanciotto a rendersi ancora pericoloso al 28' con Funghi che si vede respingere il tentativo da Bombini. Nel finale ci prova anche il generoso Cenci, in disperato tentativo di raddrizzare il punteggio, ma il suo tiro viene parato agevolmente da Sarri. &Egrave; l'ultimo sussulto, l'ultimo tentativo che non riesce ad evitare la sconfitta al Montelupo. <b> Calciatoripi&ugrave;: Fedeli </b>e <b>Ascolese </b>si meritano la palma di migliore per le rispettive squadre.




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